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“Montevago continua a fare importanti passi avanti sul fronte della differenziata. Grazie alla preziosa collaborazione di tutti i cittadini, degli operatori ecologici, degli uffici comunali, siamo riusciti a chiudere il 2018 con il 70,04% di raccolta differenziata”. Così il sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, commenta i dati della raccolta differenziata nel 2018.

Montevago è fra i 31 comuni siciliani che riceveranno un contributo regionale per l’alta percentuale di raccolta differenziata nel 2017, in particolare per aver superato il 65% previsto dalla legge che ha consentito di ridurre i costi in bolletta di circa il 20%, nonostante le difficoltà legate in generale alla gestione dei rifiuti in Sicilia. Il comune belicino, proporzionalmente al numero degli abitanti, riceverà fondi per 120 mila euro che saranno reinvestiti in servizi per i cittadini.

Intanto, il comune informa che, con deliberazione della giunta comunale, è stato approvato lo schema della società denominata “SaMoAmbiente Srl” tra i comuni di Montevago e Santa Margherita Belìce per l’affidamento in regime di house providing (gestione diretta a mezzo di società costituita da enti pubblici) per il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani ed assimilati. I cittadini, le organizzazioni sindacali, nonché altre forme di organizzazioni rappresentative di interessi diffusi (stakeholder) a presentare eventuali proposte, suggerimenti e osservazioni. Le eventuali osservazioni e proposte dovranno pervenire entro e non oltre il 25 febbraio 2019 al seguente indirizzo: protocollo.montevago@pec.it.

La “AMA rifiuto è risorsa” è una società in house interamente partecipata da 15 comuni ed opera nel campo della gestione del servizio rifiuti e specificatamente dello spazzamento, della raccolta, del trasporto e del conferimento in discarica. In data 28 maggio 2018 la detta società pubblicava un avviso pubblico per l’elezione dei revisori dei conti della società per il triennio 2018/2021. Il dr. Castronovo Rossano , di Grotte, e la dr.ssa Carrubba Maria. di Mussomeli, presentavano istanza e venivano inseriti nell’elenco dei soggetti ammessi; in data 27 agosto 2018 venivano estratti come componenti del collegio sindacale assieme al dr. La Perna Pietro. Successivamente a seguito di ulteriore controllo operato a cura dell’Amministratore Unico circa il possesso dei requisiti previsti dal bando si riscontrava che il Dr. La Perna Pietro rivestiva la carica di Revisore dei conti del Comune di Polizzi Generosa, Comune socio della Società “Ama Rifiuto è risorsa” venendosi così a creare una situazione ostativa all’elezione. L’amministratore unico diramava pertanto avviso di convocazione dell’assemblea per procedere ad un nuovo sorteggio dei revisori; in data 8 ottobre 2018, su proposta del vice sindaco del comune di Gangi, la società deliberava di annullare in autotutela la precedente delibera di estrazione e di procedere ex novo all’elezione del collegio sindacale. In esito al nuovo sorteggio venivano estratti i Dottori Provenzano Giuseppe, Barretta Giuseppe e Castelli Pietro quali componenti effettivi del collegio; in data 18 ottobre 2018 il Dr. Rossano Castronovo inoltrava istanza di annullamento della nuova deliberazione alla società sopra precisata, che però veniva respinta. A questo punto i dottori Castronovo Rossano e Maria Carrubba, rappresentati e difesi dall’Avvocato Vincenzo Caponnetto , proponevano un ricorso davanti al TAR Sicilia, per l’annullamento, previa sospensione, della nuova delibera di nomina del collegio dei sindaci-revisori. Si è costituita in giudizio la società “Ama Rifiuto è risorsa”, rappresentata e difesa dall’Avvocato Girolamo Rubino, eccependo l’inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione. Il TAR Sicilia,Palermo, Sezione Prima, condividendo l’eccezione formulata dall’Avvocato Rubino, ha dichiarato inammissibile il ricorso, condannando anche i ricorrenti al pagamento delle spese giudiziali, Pertanto, per effetto della sentenza resa dal Tar. il collegio dei revisori dei conti resterà in carica mentre i ricorrenti dovranno pagare le spese giudiziali. 

Ad Agrigento i sindacati di categoria della Polizia Locale, Cgil, Silpol e Uil, tramite i dirigenti Capellupo, Milioto e Danile, si sono rivolti al Prefetto ed hanno dichiarato la volontà di sciopero e la richiesta di avvio della procedura di raffreddamento in Prefettura. Gli stessi sindacati spiegano: “A fronte di un’implementazione delle proprie funzioni istituzionali e dei servizi richiesti dall’Amministrazione comunale di Agrigento, il Corpo della Polizia Locale del Comune di Agrigento risente di una carenza di personale che determina una difficoltà sempre maggiore nel garantire l’espletamento dei servizi stessi. Inoltre, l’ultima fornitura del vestiario di ordinanza risale a più di 10 anni addietro, e quindi il personale continua ad essere sprovvisto di un adeguato equipaggiamento necessario ed essenziale ad affrontare le giornate lavorative invernali. Ed è una carenza che si è rivelata drammatica durante l’allerta rossa del novembre scorso. E poi il lavoro straordinario negli anni 2017 e 2018 non è stato pagato. E non è stato pagato nemmeno il piano miglioramento e servizi a tutela e sicurezza del territorio svolto dal personale nel 2018. Attese anche le spettanze riguardanti gli arretrati contrattuali maturati fino ad aprile 2018”.

Ad Agrigento, nel quartiere costiero di Zingarello, a sud-est della città, ignoti criminali hanno imperversato in cinque villette estive, attualmente disabitate, e hanno divelto e rubato solo gli infissi in alluminio, quindi finestre e balconate varie. Probabilmente sarebbe fiorente un mercato nero di infissi in alluminio usati. Altri criminali invece hanno lavorato per rubare il più prezioso e remunerativo rame, il cosiddetto “oro rosso”. A Racalmuto, in contrada Serrone, ignoti hanno tranciato e rubato 800 metri di cavo telefonico della Tim. In entrambi i casi sono state formalizzate denunce ai Carabinieri del Villaggio Mosè ad Agrigento ed alla stazione di Racalmuto.

L’attore agrigentino Nino Bellomo, 97 anni, che abbiamo già ascoltato in proposito al microfono del Videogiornale di Teleacras lunedì scorso 11 febbraio, è stato oggi festeggiato al Comune di Agrigento dal sindaco Lillo Firetto per la sua straordinaria partecipazione alla puntata televisiva del Commissario Montalbano che sarà in onda lunedì prossimo, 18 febbraio, alle ore 21:20 su Rai 1. Nino Bellomo, decano degli attori, è stato scelto dal regista Alberto Sironi nella puntata intitolata “Un diario del ’43” e interpreterà il personaggio di Angelino Todaro, figura centrale della serie Tv del Commissario Montalbano di Andrea Camilleri.

Ad Agrigento proseguono le iniziative culturali promosse dall’Unità Operativa Hospice – Clinica del Dolore all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, che mira ad intrecciare l’ambito scientifico con quello culturale al fine di sensibilizzare gli operatori sanitari e i cittadini sull’importanza di promuovere la “cultura del sollievo”. Nella sala biblioteca dell’Hospice, oggi, giovedì 14 febbraio, è presentato dalle ore 16:30 in poi il libro “Solo amore tra di noi” di Maria D’Alessandro e Clara Montalbano. Poi giovedì 21 marzo alle 16:30 il libro “Il peso della felicità” di Alfonsa Farruggia. Poi venerdì 26 aprile alle 16:30 “Il retro del cuore” di Florinda Bruccoleri.

Il segretario regionale del sindacato Confael, Manlio Cardella, annuncia che l’ex Consorzio Asi, oggi Irsap, di Caltagirone, ha emesso, nei confronti di un ex dipendente oggi pensionato, una busta paga di 11mila euro lordi a titolo di arretrati relativi all’integrazione del trattamento pensionistico a lui spettante. Lo stesso Cardella spiega: “Ciò è avvenuto dopo che lo scorso 29 gennaio io e Fabio Carrasi, in rappresentanza di Confael e Snalp Sicilia, innanzi alla Commissione Attività Produttive all’Assemblea Regionale, presieduta da Orazio Ragusa, abbiamo denunciato che, da diversi anni, 130 ex dipendenti dei Consorzi Asi della Sicilia non ricevono gli arretrati integrativi alle pensioni di loro spettanza. Si tratta di un diritto legittimo, sancito dalla Corte Costituzionale con sentenza numero 45 del 10 febbraio e del 3 marzo 2016. A fronte di quanto già erogato dal Consorzio di Caltagirone, inoltreremo agli ex Consorzi Asi oggi Irsap delle nove province una richiesta di pagamento immediato degli arretrati pensionistici agli ex dipendenti”.

A Licata cinque uomini, tutti licatesi, si sono resi protagonisti di una violenta rissa in un condominio in contrada Bugiades. I Carabinieri della Compagnia di Licata, allertati da una telefonata al 112, si sono precipitati sul posto e hanno sorpreso in flagranza i rissanti armati anche di un piccone e di una grossa spranga di ferro. E’ stato necessario l’ulteriore sopraggiungere di Carabinieri per placare lo scontro in atto, probabilmente provocato da questioni di vicinato. I cinque hanno subito diverse lesioni e sono stati soccorsi in ospedale. Poi sono stati arrestati ai domiciliari. Sequestrati piccone e spranga di ferro.

Piazza Ravanusella torna ad essere la discarica a cielo aperto che ormai gli agrigentini si sono abituati a conoscere. La maxi bonifica operata lo scorso 6 febbraio dalla ditta Iseda con l’ausilio di mezzi speciali e pale meccaniche a causa dei diversi quintali di rifiuti lasciati dai soliti incivili, è stata infatti vanificata in pochi giorni. Già da qualche giorno, i sacchetti di spazzatura non differenziata, elettrodomestici, cassette di plastica, legno e cartone, vengono accatastati ai bordi dei pannelli di compensato che delimitano l’area che un tempo era un distributore di benzina e che adesso, anche all’interno, somiglia sempre più ad una discarica, nell’attesa che il Comune decida cosa farne.

A nulla, per l’ennesima volta, sono valsi gli interventi degli operatori ecologici e gli appelli dell’assessore Hamel. I controlli non sono sufficienti, evidentemente, a tenere sotto controllo un fenomeno che continua a crescere, visto che piazza Ravanusella sembra sempre più terra di nessuno.

Lo scorso 6 febbraio, gli operatori ecologici hanno impiegato diverse ore per raccogliere, con l’ausilio di pale meccaniche, una grossa quantità di spazzatura non differenziata costituita anche da scarti provenienti da utenze commerciali di tipo alimentare che si proverà ad accertare se provengono anche da attività esistenti nella zona.

 

In una affollata riunione, che si è svolta presso la sede provinciale di Via Mattarella ad Agrigento, la Uil Confederale, con Gero Acquisto Segretario della C.S.T., e la Uilpa Polizia Penitenziaria con il Segretario Lillo Speziale, hanno discusso alla presenza dei dirigenti sindacali la difficile situazione in cui versa l’Istituto penitenziario Petrusa che non può essere sottaciuta e le criticità che si abbattono sugli stessi lavoratori.

 “E’ stato un incontro – dicono i due sindacalisti – che deve trovare una soluzione sugli annosi problemi che riguardano il settore della polizia penitenziaria e degli operatori che giornalmente fanno i salti mortali per garantire il servizio in condizioni di disservizi continui.

E’ una situazione insostenibile che parte già dall’accesso al luogo di lavoro; dopo 27 mesi fìnalmente sono iniziati i lavori per ricostruire il ponte Petrusa, anche per le sollecitazioni di questa organizzazione sindacale. Per non parlare della carenza del personale, sempre più in sotto organico, con gli ultimi 8 trasferimenti al nucleo scorte, alle ferie pregresse, alla mancanza degli standard minimi di sicurezza sia personale, sia strutturale, per un penitenziario vetusto e un’impiantistica non adeguata alla normativa vigente.

E’ assurdo che per la manutenzione ordinaria e straordinaria ancora non arrivino i fondi ministeriali e del DAP per l’adeguamento dell’Istituto.

Abbiamo riscontrato una certa apertura con le organizzazioni sindacali da parte del Direttore dell’Istituto, ma le soluzioni ad oggi appaiono ancora lontane dal raggiungimento degli obiettivi prefissati e delle migliorie delle condizioni generali a 360° gradi di una struttura che deve essere assolutamente adeguata, moderna e fruibile all’intero del sistema carcerario.”