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La ConfCommercio di Agrigento, presieduta da Francesco Picarella, rileva, suo malgrado, che, dai dati Istat 2008-2018 elaborati dall’ufficio studi di ConfCommercio, emerge una condizione più che preoccupante dell’occupazione provinciale agrigentina. ConfCommercio, nel dettaglio, aggiunge: “Raddoppiato il tasso di disoccupazione negli ultimi dieci anni della provincia di Agrigento che risulta fanalino di coda. Registriamo un calo della popolazione residente di oltre 10.000 unità che certifica la progressiva desertificazione delle nostre città ed il contestuale raddoppio del tasso di disoccupazione, che passa dal 16,7% del 2008 al 27,6% del 2018. Ancora più allarmante il tasso della disoccupazione tra i giovani tra i 15 ed i 24 anni che arriva al 60%. Il settore economico trainante risulta essere quello dei servizi, con una forte incidenza dei settori commercio, alberghi e turismo con oltre il 23% del totale. Conseguente la preoccupazione sulla nascita e mortalità delle imprese che vede numeri negativi su tutti i comparti, ivi compresi quelli sull’agricoltura, che nelle aspettative doveva essere il settore di maggiore traino anche in virtù delle spinta che si prefiggevano i fondi Psr. E’ un rapporto che deve far riflettere sulle politiche che comuni, regione e governo devono attuare come facilitatori d’impresa e non freno per economia ed occupazione”.

A Sciacca i Carabinieri della locale Compagnia, a bordo di una gazzella, si sono accorti di movimenti sospetti in un angolo del centro storico, e, in particolare, della repentina cessione di una dose di droga da uno spacciatore a due assuntori. I tre, a loro volta accortisi dei Carabinieri, sono fuggiti rifugiandosi in un’abitazione nei pressi. I Carabinieri sono irrotti all’interno, hanno sorpreso anche altri due complici, molti panetti di hashish e droga già confezionata e pronta per essere venduta, per un totale di oltre un chilo di sostanza stupefacente. Due sono stati arrestati e un terzo denunciato a piede libero. Per i due arrestati la Procura di Sciacca ha disposto la misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Gli assuntori sono stati identificati e segnalati alla Prefettura per il consumo di sostanze stupefacenti.

A Ribera un immigrato dalla Romania è stato impegnato, tra il dicembre del 2018 e il maggio 2019, a compiere furti nelle abitazioni ed a rubare ciclomotori, chiedendo poi finanche denaro per la restituzione della refurtiva. Adesso i Carabinieri della locale Tenenza lo hanno scoperto e arrestato. Si tratta di Daniel Silion, 20 anni. Il romeno, tra l’altro, avrebbe sottratto da un’abitazione privata delle forbici da potatura elettriche che ha poi rivenduto ad un incauto acquirente. E poi avrebbe rubato un ciclomotore ad altro connazionale romeno chiedendo poi, al giovane derubato, del denaro per poter rientrare in possesso della refurtiva. Il romeno Daniel Silion, già sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Ribera perché arrestato dieci giorni addietro dai Carabinieri per reati in materia di stupefacenti, è adesso recluso nel carcere di Sciacca.

La comandante della nave olandese della organizzazione non governativa tedesca “Sea Watch”, Carola Rackete, è stata interrogata al mattino di oggi al palazzo di giustizia ad Agrigento dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dalle pubblico ministero Alessandra Russo e Cecilia Baravelli, nell’ambito dell’inchiesta che ipotizza a suo carico i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra, in riferimento a quanto accaduto in prossimità e poi a Lampedusa lo scorso giugno. Carola Rackete è stata accompagnata ed assistita dagli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini. Intorno al palazzo di giustizia in via Mazzini hanno manifestato, in solidarietà alla Rackete, diverse associazioni e cittadini, con striscioni del tipo: “Salvare vite in mare non è reato”.

Questa amministrazione ha mostrato continuo disinteresse, quasi fastidio, per le Fiere in particolare e, in generale, per i mercati e il commercio ambulante. Possiamo ipotizzare che non le ritenga abbastanza chic?

Edizione dopo edizione tra Mandorlo e San Calogero,  c’è stato l’aumentare dei disagi e dell’esasperazione dei commercianti con le conseguenti proteste di chi viene ad Agrigento per una settimana, per lavorare e non per soggiornare in vacanza. Abbiamo potuto vedere una diminuzione delle bancarelle e un aumento del disinteresse verso questi operatori.

La prima Domenica di San Calogero, con il collega Consigliere Angelo Vaccarello, abbiamo fatto un sopralluogo rendendoci conto della disorganizzazione e della sporcizia. Abbiamo raccolto le proteste di chi, al suo arrivo, non è stato accolto da personale comunale che gli ha mostrato dove mettersi e come comportarsi, nè dove trovare i servizi e come gestire i rifiuti.

Ciò ha causato, da quello che ci hanno detto, discussioni fra mercatisti sui posti da prendere, inserimento il sabato e la domenica (giorni economicamente più proficui) di commercianti non in lista e in posti non consentiti (anche davanti l’isola ecologica), oltre a disguidi e azioni di protesta.

L’isola ecologica, con tutto il suo contenuto, è stata chiusa a metà della fiera, dopo che per qualche mattina c’era stato l’ingresso dei mezzi tra le bancarelle.

Possiamo dire che, per fortuna, nessuno sembra essersi fatto troppo male cadendo nelle buche dell’asfalto e speriamo che la puzza dell’isola ecologica, che apprendiamo adesso richiederà una bonifica settimanale, contenesse solo particelle odorifere e non aggressivi agenti patogeni.  Dall’indicazione della bonifica si ipotizza che ci sia stata qualche indicazione da parte dell’ASP che, addirittura, voci di corridoio dicono, avrebbe chiesto ufficialmente all’amministrazione di rispettare i requisiti di legge per l’area della Fiera.

Anche il Regolamento comunale parla chiaro: all’articolo 52 “Servizi di mercato

  1. I mercati, per la tutela del decoro e dell‟igiene pubblica, devono essere dotati di: servizi igienici, anche amovibili (bagnotti chimici) per il personale addetto e per gli avventori; idonea rete per allacciamento elettrico e idrico; scarichi fognari per le acque reflue; attrezzature per la raccolta dei rifiuti solidi urbani in conformità alle disposizioni vigenti;
  2. Il Comune, inoltre, non assicura il servizio di pulizia, in quanto lo stesso sarà effettuato dai mercatisti, pena l‟applicazione delle sanzioni amministrative di cui all‟art. 54 del presente regolamento.”

Tutto ciò è stato fatto o concesso? Cosa si è imparato da questo ennesimo fallimento? Verranno disposti per le prossime fiere controlli giornalieri? L’area dovrebbe essere delimitata e nessuno dovrebbe potere entrare,  in qualsiasi ora del giorno e della notte, con le auto per farsi un giro!!

Attraverso l’imposta di soggiorno ci sarebbero i fondi per creare uno spazio utile per queste e altre Fiere, magari specializzate, che potrebbero rilanciare il turismo e la zona, depressa per il ponte chiuso.

Il sindaco sembra determinato a rivoltare la frittata e a cercare capri espiatori invece di lavorare sulla sviluppo della fiera. Evidentemente sa che i fieristi, per lo più, non sono di Agrigento e quindi non votano per il sindaco mentre, ormai, la sua azione è solo volta a riconquistare consensi per le prossime amministrative.

Oggi nel pomeriggio i funerali privati dello scrittore Andrea Camilleri, morto ieri a Roma all’ospedale “Santo Spirito” dopo un mese di ricovero a seguito di un arresto cardiaco. Per volontà della famiglia, solo dopo la celebrazione del rito funebre, sarà reso noto il luogo della sepoltura. A Porto Empedocle, dove Camilleri nacque nel 1925, oggi è giorno di lutto cittadino, con bandiere a mezz’asta e attività commerciali con le saracinesche abbassate. Al funerale presenti la sindaca di Porto Empedocle, Ida Carmina, e il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, legato a Camilleri anche da uno stretto rapporto personale. La famiglia di Andrea Camilleri ha aggiunto: “L’ultimo saluto ad Andrea Camilleri sarà giovedì 18 luglio a Roma, dalle 15 in poi, al Cimitero Acattolico per gli stranieri nel quartiere Testaccio, in via Caio Cestio 6”.

Ad Agrigento, nell’ambito della raccolta differenziata, assume contorni davvero grotteschi il caso “mercoledì a Maddalusa”. Infatti, da ben quattro mercoledì consecutivi, compreso ieri mercoledì 17 luglio, le residenze in contrada Maddalusa sono escluse dal servizio di raccolta, dunque di umido e carta. Gli abitanti di Maddalusa sono esasperati perché costretti a conservare in casa l’umido fino a sabato, e la carta chissà per quanto tempo ancora.

Ad Agrigento domani sera, venerdì 19 luglio, in occasione dei 27 anni dalla strage di Via D’Amelio contro il giudice Paolo Borsellino, il Parco della Valle dei Templi, diretto da Roberto Sciarratta, e la sezione agrigentina dell’Anm, l’Associazione nazionale magistrati, presieduta da Alessandra Russo, presenteranno, alle ore 19, “19 luglio 1992”, di Cetta Brancato, lettura scenica dedicata a Paolo Borsellino, con Giusi Carreca, Giovanni Moscato e Giandomenico Vivacqua. Accompagnamento musicale di Salvatore Macaluso al pianoforte, Miriam Russello a flauto e violoncello, e Giuseppe Tasca al violino.

Ad Agrigento, domani, venerdì 19 luglio, nella Valle dei Templi, al tempio di Giunone, alle ore 18, si svolgerà la cerimonia di apertura dell’Anno Sociale, e il Seminario delle Cariche, del Distretto Sicilia del Lions International, presieduto da Angelo Collura. Saranno presenti anche i dirigenti internazionale e nazionale, Domenico Messina e Giuseppe Grimaldi. Un giornata di confronto su diversi temi è invece in programma l’indomani, sabato 20 luglio, al mattino e al pomeriggio, all’Hotel Kaos Resort, tra Agrigento e Porto Empedocle.

Nuove minacce al procuratore Luigi Patronaggio, ed anche al gip Alessandra Vella, il magistrato che aveva scarcerato la comandante della Sea Watch, Carola Rackete.

Due lettere di minacce, nella busta indirizzata al capo dei pm vi era della polvere da sparo, in quella destinata al giudice l’ogiva di un fucile. All’interno, con un messaggio di testo scritto a mano, rivendicazioni legate alle tematiche dell’immigrazione, firmato da una fantomatica sigla di “ultradestra sovranista”.
 Tutto e’ stato posto sequestro e viene, in queste ore, esaminato dai Carabinieri della Scientifica.

Al centro di smistamento della Posta di Favara (Ag), oggi, sono state bloccate, perche’ ritenute sospette, e sequestrate altre 20 lettere di minaccia, con contenuti sempre simili, indirizzate al procuratore capo Luigi Patronaggio. Sembra verosimile che le lettere, non e’ chiaro da dove siano state inviate, siano state mandate durante il fine settimana. In una lettera, il procuratore viene accusato “di partecipazione alla loggia satanico massonica” e di “riti satanici e di stupro rituale di bambini procurati dagli zingari”, in un’altra e’ stato inserito un fallo, realizzato con la carta, di 1,5 metri.

Intanto in serata è prevista una riunione straordinaria del Comitato per l’Ordine e sicurezza di Agrigento, presieduta dal Prefetto Dario Caputo, per discutere delle nuove minacce arrivare al Procuratore Patronaggio e alla gip Alessandra Vella.