Nessuno dei cinque feriti è in gravi condizioni. Sull’ incidente accertamenti sono stati disposti dai carabinieri che sono giunti sul posto.
Lo scorso 24 febbraio il Tar, il Tribunale amministrativo regionale, ha respinto il ricorso presentato dalla società Girgenti Acque contro l’interdittiva antimafia imposta dal prefetto di Agrigento, Dario Caputo, lo scorso 19 novembre 2018. Il ricorso, in tale fase iniziale, è stato finalizzato ad ottenere la sospensione del provvedimento, in ragione di asserite contingenze urgenti e preminenti, in attesa poi che i giudici amministrativi si pronuncino nel merito valutando la fondatezza, o meno, dell’interdittiva antimafia che ha provocato, tra l’altro, le dimissioni del presidente del consiglio di amministrazione, Marco Campione, e il commissariamento della società. Ebbene, il Tar non ha ravvisato come determinanti e incombenti le ragioni della sospensiva, e ha non ha sospeso il provvedimento impugnato. Adesso la famiglia Campione ha proposto ricorso, ancora per la sospensiva, all’organo amministrativo di secondo grado, il Consiglio di giustizia amministrativa. Al Cga i Campione hanno presentato istanza di riforma del pronunciamento del Tar, quindi in riferimento al no alla sospensione e alla conseguente revoca del commissariamento. Inoltre, al Cga chiedono nel frattempo che sia stabilita a breve la data dell’udienza di merito innanzi al Tar.
A Palermo, in Corte d’Appello, il procuratore generale, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione a carico dell’ex sindaco di Licata, l’avvocato Angelo Balsamo, già condannato a 2 anni e 6 mesi dal Tribunale di Agrigento il 16 novembre del 2016 per il reato di falsa testimonianza, oggi prescritto. Angelo Balsamo è stato arrestato il 13 gennaio 2014 nell’ambito di una inchiesta condotta dalla Procura di Agrigento e dalla Polizia in riferimento a un processo civile presunto truccato, tramite una falsa testimonianza, per truffare l’Assicurazione sul risarcimento danni di un incidente stradale. Adesso in Appello la Procura generale ha ritenuto sussistente anche il reato di corruzione in atti giudiziari e calunnia, e ha preteso l’aumento della condanna. La Procura generale ha inoltre chiesto 3 anni di reclusione a carico di Francesca Bonsignore, 59 anni, che sarebbe stata la falsa testimone ingaggiata con 200 euro. E 1 anno di reclusione a carico di Carmelo Malfitano, 58 anni, imputato di favoreggiamento.
Ad Agrigento le strutture ricettive chiudono i battenti per il degrado urbano circostante. E’ il caso di un Bed and breakfast, nel centro storico, nella zona Ravanusella, in via Vallicaldi, sommersa da spazzatura e detriti di ogni genere. Il proprietario del Bed and breakfast, le cui finestre si affacciano sulle discariche di via Vallicaldi, ha deciso di chiudere a causa del degrado. Lo stesso proprietario spiega: “Il B&b era in gestione ad un secondo soggetto che me l’ha riconsegnata nel gennaio scorso, indicando come motivo appunto la presenza costante di discariche e il generale degrado della zona. Io stesso, quando ho ripreso la struttura e mi stavo approntando a riaprirla ho alla fine deciso di non farlo, perché rischiavo di fare un investimento in perdita. Da tempo continuiamo a chiedere a tutti interventi di bonifica ma anche di miglioramento del decoro della zona, ma senza risultati. Persino una delle ultime anziane prostitute di quelle aree del centro storico lamentano un calo di clienti dovuto ai problemi dello spaccio di droga”.
Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha disposto il divieto di balneazione e di fruizione su un tratto di mare prospiciente la località Le Dune.
Nelle ore scorse era stata l’associazione ambientalista Mareamico di Agrigento a lanciare l’allarme, associazione che aveva sollecitato l’intervento dell’Asp al fine di effettuare accertamenti sulla salubrità delle acque.
Un incidente stradale si è verificato ieri lungo via Cavaleri Magazzeni, a San Leone. Il sinistro, che ha visto coinvolte due vetture, ha avuto luogo all’altezza di viale Giardini e ha causato il ferimento di due ragazze, di 25 anni, di Agrigento e di altri 3 giovani, ventenni, anche loro della Città dei Templi.
Sul posto le ambulanze del 118 che hanno trasferito i malcapitati all’ospedale San Giovanni di Dio.
Nessuno dei cinque feriti è in gravi condizioni. Sull’ incidente accertamenti sono stati disposti dai carabinieri che sono giunti sul posto.
Dopo i recenti casi occorsi a Palermo e Catania un altro vile atto è stato perpetrato contro i vigili del fuoco del distaccamento di Licata.
Infatti, ieri sera poco prima delle ore 20.00, allertati dalla centrale operativa provinciale per un intervento di soccorso la squadra del distaccamento è stata oggetto dell’ennesimo vile attacco. Il mezzo di soccorso mentre raggiungeva il luogo dell’intervento per una probabile fuga di gas è stato preso a sassate dai soliti vigliacchi che attaccano le istituzioni dello Stato nell’espletamento del delicato compito istituzionale di tutela e salvaguardia dei beni e dell’incolumita’ del cittadino. Fortunatamente oltre ai danni al mezzo di soccorso e comprensibile spavento nessun ferito fra gli occupanti
I vigili del fuoco, che erano in emergenza e dunque superattenti alla strada da percorrere ed a eventuali ostacoli lungo il tragitto, non si sarebbero accorti da dove, con precisione, sono state lanciati sassi contro il mezzo di soccorso.
Il Segretario Generale Confsal, Franco Giancarlo, esprimendo sostegno e solidarietà ai colleghi sensibilizza il Legislatore, in particolare il Ministro dell’ Interno Salvini ed il Sottosegretario di Stato con delega ai vigili del fuoco Candiani, a rendere operative le misure già definite e in corso di perfezionamento attraverso un provvedimento legislativo per aumentare la pena per crimini del genere anticipato nell’occasione del grave episodio occorso a Librino nel catanese quando degli sprovveduti hanno prima sottratto e successivamente restituito attrezzature di soccorso oltre che minacciato gli operatori stessi durante le fasi di spegnimento di un incendio in un palazzo.
Alla Segreteria provinciale di Agrigento, ai colleghi vittime del grave episodio e a tutti i vigili del fuoco siciliani esprimiamo la nostra vicinanza consapevoli dell’attenzione e delle misure in corso di perfezionamento da parte del legislatore in favore di un apparato dello Stato che funziona e che continua a riscuotere riconoscenza ed ammirazione da parte dell’opinione pubblica. Il tutto per migliorare il servizio reso alla collettività e per la tutela e la sicurezza degli operatori.
L’amministrazione comunale informa che il dipartimento regionale della protezione civile ha diramato un allerta meteo, fino alle ore 24 di domenica 7 aprile, classificata con codice”giallo”. Si prevedono fenomeni localizzati e diffusi di rovesci e temporali. L’ufficio comunale della protezione civile invita alla prudenza e monitora i siti più a rischio.
Il percorso verso una nuova agenda europea per la Cultura è partito. Da Agrigento, tra i più illustri e conosciuti siti archeologici della Magna Grecia, amministratori e addetti al settore hanno messo a punto una prima serie di punti programmatici di quella che sarà la Carta di Agrigento. Il calcio d’inizio è stato dato questa mattina con la firma del documento da parte del vicepresidente del Comitato delle Regioni e presidente del Consiglio nazionale Anci, Enzo Bianco e del sindaco di Agrigento, Lillo Firetto. Adesso la palla passa ai sindaci e ai delegati italiani al Comitato delle Regioni, che arricchiranno la Carta con proposte e idee per poi portarla all’attenzione delle istituzioni europee.
“La proposta per una nuova agenda europea per la cultura che prende vita oggi ad Agrigento – ha commentato Bianco – sarà sottoposta alla firma degli 8mila Comuni italiani e potrà essere sottoscritta anche da associazioni e operatori di settore. Già la settimana prossima porteremo la Carta di Agrigento a Bruxelles al Comitato delle Regioni. Da lì, integrata con altre proposte e idee dei delegati italiani, partirà un secondo percorso che porterà ad un documento unitario da presentare alle nuove istituzioni europee”. “Questo primo step – ha aggiunto il vicepresidente del CdR – ci è servito per porre le basi e i principi fondanti di un documento che ha come richieste principali una legislazione meno farraginosa, risorse adeguate per incrementare gli investimenti e incoraggiamento dei giovani ai consumi culturali”.
“La Carta di Agrigento – ha spiegato da parte sua il sindaco di Agrigento Lillo Firetto – è un canovaccio che stabilisce direttrici attraverso le quali le città creano leva culturale e creano sviluppo oltre che coesione territoriale. Sarà un punto di partenza che nasce non più da enti sovrapposti ma che nasce proprio dalle città”. Presente alla due giorni siciliana anche il direttore generale dell’Agenzia per la Coesione territoriale, Antonio Caponetto. “La cultura – ha detto – è stata identificata come uno dei quattro temi “unificanti” nella discussione in vista della preparazione dell’accordo di parterariato tra Italia e Commissione Europea per il ciclo di programmazione 2021-2027. Sarà quindi – ha aggiunto Caponetto – uno degli obiettivi sfidanti su cui investire le risorse della coesione. Cultura e patrimonio culturale costituiscono un’asset nazionale e gli investimenti su questo settore devono servire a promuovere lo sviluppo dei territori, incentivando l’industria culturale e il legame con il turismo”.