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Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, con decreto del 18 aprile scorso, ha sciolto il Consiglio comunale di Sommatino, in provincia di Caltanissetta, e ha nominato Giovanni Cocco quale Commissario Straordinario fino alla scadenza naturale del Consiglio, nel 2022. E ciò per la mancata e tempestiva approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato. Contro tale provvedimento di scioglimento hanno proposto ricorso, tramite gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, i consiglieri Angela Cocita, Simona Bennici, Salvatore Letizia, Giuseppe Cigna, Daniele Pirrello e Nicola Scarlata. Gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno censurato il Decreto di scioglimento perché adottato (a differenza di quanto avvenuto in casi analoghi per i Comuni di Aragona e Giarre) senza osservare le modalità delle norme dell’Ordinamento degli Enti locali secondo cui lo scioglimento del Consiglio comunale – per mancata adozione del bilancio di previsione o di atti equiparabili come il bilancio stabilmente riequilibrato – è solo eventuale ed è, comunque, preceduto dalla convocazione, da parte di un Commissario appositamente nominato, di una seduta consiliare e dall’assegnazione di un termine ai consiglieri “per la necessaria approvazione che deve avvenire entro il termine massimo di 30 giorni dalla convocazione”. Gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno inoltre rilevato l’illegittimità del provvedimento di scioglimento in quanto adottato in assenza delle opportune garanzie procedimentali e nonostante il ritardo nell’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato fosse giustificato da specifiche esigenze. Il Tar Sicilia, ritenendo fondate le censure formulate dagli avvocati Rubino e Impiduglia, ha sospeso l’esecuzione del provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale di Sommatino. Pertanto i Consiglieri comunali di Sommatino potranno subito reinsediarsi nelle loro cariche.

In caso di circostanze delicate, come la morte di una persona cara, è importante riuscire a trovare le parole giuste per confortare la famiglia e gli amici del defunto, senza però essere troppo invadenti, quindi con tatto e sensibilità.

In queste occasioni tristi, molte persone si ritrovano a doversi rapportare con la stesura e l’invio di un telegramma, sebbene sia parecchio difficile molte volte riuscire a trovare le parole adatte da scrivere.

Il portale Ufficio Postale ha realizzato e messo a disposizione degli utenti una guida completa che offre parecchi spunti utili per scrivere un telegramma di condoglianze, fornendo consigli e suggerimenti e, in aggiunta, anche la possibilità di inviare direttamente il messaggio comodamente online dal sito stesso.

Tramite l’invio di un telegramma di condoglianze, il mittente vuole principalmente cercare di dimostrare la propria presenza e vicinanza ai cari del defunto, creando un messaggio che sia efficace, conciso, semplice e che arrivi dritto al cuore.

Tra le frasi più utilizzate comunemente, troviamo: “La notizia della vostra perdita ci ha veramente scossi. Vi siamo vicini”, “Il grave lutto che avete subito ci trova vicini alla vostra famiglia. Sentite condoglianze”, “Porgo alla sua famiglia, in questo momento di dolore, le mie più sentite condoglianze”, “Le sono vicino in questo momento di dolore. Giungano a lei e famiglia le più sentite condoglianze per questa grave perdita” o ancora “In una simile circostanza di lutto ci uniamo a voi con tanto affetto”.

Se fino a poco tempo fa per inviare un messaggio di condoglianze per mezzo di un telegramma era necessario recarsi presso l’ufficio postale della propria città, oggi è appunto possibile effettuare l’intero iter online e in modo autonomo, scrivendo e inviando il telegramma ovunque ci si trovi e in qualsiasi momento direttamente dal proprio smartphone, tablet o PC per mezzo di un servizio facile e della durata di pochi secondi.

Inoltre, la tempistica di invio è veramente rapida e il telegramma viene recapitato al destinatario nella stessa giornata, in forma cartacea.

Ufficio Postale consente inoltre all’utente di controllare i costi e di verificare e modificare il messaggio di condoglianze prima dell’invio. Infine, tra le dritte fondamentali per inviare un perfetto telegramma, è necessario ricordare di inserire il nome e il cognome del mittente e del destinatario e di fare attenzione a scrivere correttamente l’indirizzo.

Il Tribunale del lavoro di Palermo ha intimato all’Inps di rilasciare il durc alla Cmc, anche se in concordato preventivo. In questo modo, la società può tornare ad operare sbloccando i finanziamenti che servirebbero per pagare i fornitori e, pertanto, i lavori sulla 189 e sulla 640 potrebbero riprendere.
“La Uil, a questo punto – dice il segretario provinciale Gero Acquisto – torna ad essere ottimista per la ripresa dei lavori. La nostra speranza è che le due opere vengano ultimate in tempi brevi per evitare che la provincia agrigentina continua ad essere sempre più isolata. Si avvicina anche il 2020 e con esso la grande opportunità che la città dei templi, ma anche l’intera provincia in generale, possano calamitare l’attenzione di centinaia di migliaia di turisti per i 2600 anni di Akragas, sarebbe come partire con il piede sbagliato se la 189 e la 640 non venissero ultimate. Inoltre, finirebbe questa sorta di via crucis in cui sono ridotti migliaia di automobilisti che per raggiungere il capoluogo palermitano o il catanese necessitano di oltre tre ore”.
Inoltre, il sindacato diretto da Acquisto in merito alle parole del ministro Toninelli che ha promesso, in particolare, per la Ss 640 il finanziamento di 12 milioni di euro entro il prossimo mese di ottobre e altri 33 e mezzo entro il 2020, prima di sbilanciarsi intende attendere.
“Le promesse del ministro – conclude Acquisto – sono importanti, ma alle parole devono seguire i fatti. Proprio per questo motivo monitoreremo a 360 gradi la vicenda”

n conclusione oggi ad Agrigento, nella sala conferenze del Monastero Santo Spirito, la tre giorni del confronto intitolato “Incipit Lab. Geografie della didattica. Coordinamento nazionale dei laboratori di progettazione architettonica del primo anno”. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, diretto da Andrea Sciascia.

Le interviste

Ad Agrigento le ultime notizie sul secondo tratto del viadotto Morandi chiuso al transito risalgono allo scorso 20 maggio, quando il Genio Civile di Agrigento, diretto dall’architetto Rino La Mandola, ha annunciato l’approvazione, ad opera dello stesso Genio Civile, del progetto esecutivo per il consolidamento, rilasciando l’autorizzazione “sismica” all’Anas, che avrebbe potuto così avviare immediatamente i lavori. Ebbene, dallo scorso 20 maggio, e sono trascorsi due mesi, intorno al viadotto Morandi non si è mossa foglia. Le opere progettate consistono nel consolidamento dei piloni in cemento armato, mentre proseguirà contestualmente, a cura dell’Anas, il monitoraggio delle condizioni di stabilità degli impalcati in cemento armato precompresso, che saranno oggetto di un successivo intervento. Al momento però nulla è stato compiuto. Ieri l’ex consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, a difesa anche degli interessi commerciali in tante strade limitrofe al viadotto, ha sollecitato l’amministrazione comunale di Agrigento a pressare sull’Anas. Oggi il coordinatore dell’associazione ambientalista “MareAmico”, Claudio Lombardo, ha diffuso una foto testimonianza del progressivo deterioramento a cui è soggetto, in mancanza di interventi, il viadotto Morandi. E Lombardo commenta: “Sono passati inutilmente 850 giorni dalla chiusura del ponte Morandi senza che sia stato fatto nessun passo avanti per il suo abbattimento, e non decolla neanche il presunto e assurdo progetto di manutenzione ordinaria, dal costo incredibile di 30 milioni di euro. Tutto è fermo ed ogni giorno che passa la struttura, senza uso e senza manutenzione, si sta distruggendo da sola a vista d’occhio!”.

Il gup del Tribunale di Agrigento Luisa Turco ha convalidato l’arresto di Massimiliano Piraneo, ingegnere agrigentino di 40 anni, arrestato lo scorso weekend con l’accusa di rapina ai danni di una prostituta sudamericana.

Secondo la versione di quest’ultima Piraneo, dopo aver fissato un appuntamento, l’avrebbe minacciata con un coltello e rapinata di circa mille euro. Soldi che i carabinieri hanno ritrovato in casa dell’ingegnere che, nell’ambito dell’udienza di convalida assistito dall’avvocato Carmelita Danile, ha respinto le accuse affermando che i soldi fossero suoi e che non avrebbe alcun motivo per rapinare qualcuno. 

Il giudice ha applicato gli arresti domiciliari. La difesa ha già annunciato ricorso al Riesame di Palermo per l’annullamento della misura cautelare.

Giuseppe Termine, funzionario direttivo dell’Amministrazione Regionale e già commissario ad acta della Camera di Commercio di Agrigento, con decreto del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è stato nominato commissario straordinario dell’Ente. Il provvedimento prevede che la durata dell’incarico si potrarrà fino all’insediamento degli ordinari organi di amministrazione della nuova Camera di commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani.

La conferenza dopo l’annullamento dell’elezione a segretario regionale del Partito Democratico da parte della Commissione nazionale di garanzia. L’intervento di Faraone: “Hanno usato la commissione di garanzia per epurarmi. Contrasto l’ipotesi di un accordo con il M5s. Il partito non può fare, come ha proposto Franceschini, con una forza che continua a dire che il Pd toglie i bambini alle famiglie per poi venderseli”.

Marco Vullo Consigliere Comunale di Agrigento, chiede al Sindaco, agli Assessori alla Ecologia e Sanità ed agli organi competenti dell’ ASP di Agrigento di intervenire con urgenza in ordine allo stato di DEGRADO e grave rischio per incolumità e la salute pubblica in cui versa una porzione abbondante di terreno adiacente alla Via Mattia Pascal nello zona denominata “ COZZO MOSE’

Vullo denuncia e scrive “ La porzione di terreno in questione in cui è presente anche un edificio abbandonato e stata letteralmente trasformato in una vera e propria discarica, cospicua la presenza di “ETERNIT” e materiale di risulta oltre alle erbacce e rifiuti di ogni genere che fanno da contorno ad uno scenario desolante, risultando essere alto il rischio igienico sanitario per i residenti della zona”

Questa la denuncia del Consigliere Vullo esponente del Gruppo Uniti per la Città che continua affermando “ questo è l’ennesimo esempio di abbandono e degrado in cui versano i quartieri della città di Agrigento si continua a registrare l’inadeguatezza di governare questi fenomeni da parte delle autorità preposte e non in ultimo anche il governo Firetto e la sua Giunta, sempre di più incapaci di sanare le problematiche che attanagliano i quartieri che continuano a rimanere abbandonati a se stessi”

Vullo Continua “ Per questa spiacevole situazione in considerazione degli alti rischi legati alla salute pubblica dei cittadini residenti, chiederò ufficialmente agli uffici dell’ASP di intervenire e presenterò a giorni una mozione/atto di indirizzo in Consiglio Comunale al fine di sollecitare il Sindaco e gli Assessori di competenza a prendere immediati provvedimenti al fine di scongiurare il peggio, soprattutto il rischio di incendio che potrebbe scatenarsi a cause del caldo della stagione estiva “

Vullo Afferma “ chi ha il dovere di intervenire lo faccia, si provveda immediatamente ad eliminare questa indegna situazione, attraverso azioni concrete di salvaguardia e tutela della salute pubblica e della incolumità dei  cittadini residenti e non ”

Un peschereccio di quasi dieci tonnellate e’ affondato a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. L’incidente, causato forse da un errore umano dell’equipaggio nella chiusura delle valvole, e’ avvenuto sulla banchina nord dove il “Maria Lorena” era stato appena rifornito di carburante.

 

Per questo, infatti, non si sono registrati feriti visto che nessuno era a bordo. I vigili del fuoco non sono riusciti ad intervenire in tempo perche’ l’inabissamento e’ avvenuto in pochi minuti per via del peso consistente. La capitaneria di porto, invece, ha attivato le procedure per limitare i danni ambientali svuotando i serbatoi.