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A Caltanissetta, all’ospedale “Sant’Elia, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico protrattosi 6 ore, per la rimozione di un proiettile al collo, Salvatore Amato, 44 anni, pastore e bracciante agricolo, bersaglio di un agguato al mattino di ieri intorno alle ore 6:40 lungo la strada statale 115, in territorio di Palma di Montechiaro, nei pressi del bivio per la città del Gattopardo. Lui, alla guida della sua Fiat Punto azzurra, è stato affiancato da un’altra automobile con due persone a bordo, e gli sono stati sparati contro delle fucilate, complessivamente 6 colpi. L’uomo è stato soccorso in ospedale, al “San Giacomo d’Altopasso” a Licata. Poi è stato trasferito al “Sant’Elia” a Caltanissetta. L’automobile utilizzata per l’attentato, altrettanto una Fiat Punto, di colore grigio, risultata rubata nei giorni scorsi, è stata trovata a poca distanza dal luogo della sparatoria, sotto un cavalcavia, bruciata. Dentro è stata rinvenuta l’arma del delitto, un fucile, anch’esso danneggiato dalle fiamme. Sarà sottoposto agli esami dei Carabinieri del Ris, il Reparto investigazioni scientifiche. La Procura di Agrigento ha avviato un’inchiesta. Sono in corso gli interrogatori di familiari e conoscenti di Salvatore Amato.

Fondi europei, semaforo verde da Bruxelles: sulla Sicilia piovono oltre 1 miliardo e 500 milioni di euro per cinque priorità. I dettagli.

L’agenda europea è il bilancio di previsione dell’Unione europea, che si rinnova ogni 7 anni. Dunque vi è stata l’agenda europea 2014-2020, e adesso è in corso la 2021-2027. Ebbene, nell’ambito degli stanziamenti di rilievo sociale dell’agenda 2021-2027, l’Europa ha raddoppiato le risorse finanziarie per la Sicilia. Si tratta di oltre 1 miliardo e 500 milioni di euro. Nella precedente agenda, la 2014-2020, i fondi a disposizione per lo stesso ambito di spesa sono stati 800 milioni di euro. E non solo: a 1 miliardo e 500 milioni di euro si sommano anche altri 500 milioni stanziati dal Poc Programma operativo complementare. I soldi serviranno soprattutto per il lavoro, l’occupazione giovanile, l’istruzione e la formazione professionale. E da Palazzo d’Orleans è stata diffusa una nota in cui si legge: “Il risultato ottenuto è il frutto di un intenso lavoro di squadra tra tutti gli uffici che sono stati coinvolti, sia regionali, nazionali che europei. Obiettivo principale della nuova programmazione 2021-2027 è la costruzione di una società della conoscenza orientata alla valorizzazione dell’inclusione e al contenimento del disagio sociale. Si amplia così la platea dei beneficiari delle azioni e degli avvisi che saranno messi in campo a partire dai prossimi mesi dagli assessorati dell’Istruzione e della Formazione professionale, delle Politiche sociali e del Lavoro. Le priorità sono cinque: occupazione giovanile, istruzione e formazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, e azioni sociali innovative. Più nel dettaglio, circa 300 milioni di euro sono assegnati all’occupazione giovanile e 450 milioni all’inclusione sociale. Poi, per il contrasto alla povertà infantile 75 milioni di euro, e per il sostegno alle persone indigenti circa 45 milioni di euro. Poi, oltre 417 milioni di euro all’Istruzione e alla Formazione professionale, con particolare attenzione allo sviluppo delle competenze Stem, ovvero le discipline scientifico-tecnologiche. Infine, per la priorità ‘azioni sociali innovative’ sono stati stanziati 48 milioni per incentivare l’inclusione attiva, le pari opportunità e la non discriminazione per migliorare l’occupabilità dei gruppi svantaggiati”. “La Sicilia – si legge ancora nella nota – è tra le poche regioni ad avere attivato queste azioni sociali, totalmente promosse dall’Unione europea, che saranno co-finanziate fino al 95%. Come fortemente richiesto nei nuovi regolamenti, la Regione ha risposto ad alcune criticità sorpassando i minimi di stanziamento risorse previsti da Bruxelles. Per esempio, per l’occupazione giovanile, la riserva di risorse finanziarie prevista al 12,5% a livello europeo e al 15% a livello nazionale, in Sicilia è stata aumentata al 20%. Così come per l’inclusione sociale, la cui riserva delle risorse richiesta dall’Unione europea, è pari al 25%, in Sicilia è stata elevata al 29%”.

Giuliana Miccichè

L’uomo è stato prima trasferito all’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata, poi al Sant’Elia di Caltanissetta, dove adesso Amato si trova ricoverato e piantonato dalle forze dell’ordine.

I magistrati della procura di Agrigento, coordinati dal procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella, attendono dai sanitari l’eventuale via libera per poterlo sentire, per potere acquisire evidentemente una testimonianza diretta. Nel frattempo nelle scorse ore si è appreso che l’auto su cui viaggiavano i sicari, una vecchia Fiat Punto, risultata rubata, è stata ritrovata carbonizzata sotto un cavalcavia, poco lontano dal luogo dell’agguato. Ritrovata, anche questa bruciata, l’arma presumibilmente utilizzata per il tentato omicidio, un fucile che sarà sottoposto a tutte le verifiche balistiche che il caso richiede.

Il Pronto soccorso generalista del “Fratelli Parlapiano” di Ribera ritorna nei locali originari. Come è noto, l’emergenza Covid ha modificato radicalmente l’area emergenza dedicandola ai soggetti positivi al virus.

A confermare il “ritorno” alla sede originaria del Pronto Soccorso è stato il direttore sanitario dell’ospedale crispino Salvatore Cascio. La ricollocazione dell’Area Emergenza è stata possibile perché gli accessi di pazienti Covid sono, fortunatamente e grazie ai vaccini, sensibilmente calati.

Al Pronto Soccorso generalista del Fratelli Parlapiano accede un significativo numero di utenti bisognosi di cure. Non v’è dubbio che l’attivazione del Pronto Soccorso generalista dell’sopedale di Ribera dà una mano al decongestionamento degli accessi al Pronto Soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II”.

Con una nota ufficiale il club gialloblù ha risposto agli episodi di violenza verificatisi domenica scorsa prima della partita al “Saraceno” di Ravanusa tra Canicattì e Licata. Gli autori della sassaiola contro le persone e i mezzi di quanti stavano lavorando per dare sicurezza e visibilità all’incontro- viene affermato – vanno individuati e sanzionati perché fatti del genere non debbano verificarsi. Al contempo viene espressa solidarietà a quanti hanno subito un danno dall’episodio. “Ci dispiace particolarmente che persone che lavorano con professionalità e impegno, debbano vedersi danneggiare l’auto dal gesto di qualche sconsiderato, che poco hanno a che fare con il calcio”.

A Giarratana, in provincia di Ragusa, i Carabinieri hanno arrestato Mariano Barresi, 66 anni, per l’omicidio a coltellate della cognata, Rosalba dell’Albani, 52 anni, sposata con un brigadiere dei Carabinieri, madre di tre figli. Lui, Barresi, marito di una delle due sorelle della vittima, assistito dal suo legale, l’avvocato Sergio Crisanti, ha ammesso le proprie responsabilità durante l’interrogatorio. Innanzi al magistrato ha affermato: “Mi sento depresso, negli ultimi tempi, dopo essere andato in pensione quasi due anni fa”. Non vi sono stati contrasti familiari, né recenti né pregressi, come emerso dalle indagini e dai racconti dei parenti. Il sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta, commenta: “E’ una tragedia inspiegabile, senza senso e senza alcuna motivazione. Siamo tutti sconvolti e addolorati da questo delitto. Conosciamo tutti la famiglia dell’Albani, molto coesa e stimata da tutti. Alcuni sono impegnati nel sociale, o nelle attività sportive o nella parrocchia. Non riusciamo a capire cosa possa essere accaduto ed il dolore e grande, per tutti. Attendiamo di comprendere dagli inquirenti qualcosa in più. Insieme alla parrocchia stiamo organizzando una fiaccolata per essere vicini alla famiglia in questo momento di dolore così atroce. Il giorno del funerale proclameremo il lutto cittadino”.

E’ stata una domenica di festa e partecipazione ad Agrigento in occasione della prima sfilata di tutti i gruppi partecipanti al 75° Mandorlo in fiore. Il pubblico ha ammirato il susseguirsi del corteo, da Porta di Ponte a Piazza Stazione fino al Viale della Vittoria. Hanno sfilato circa 900 performer, non solo i gruppi internazionali ma anche i regionali, i cortei storici, e i “Bambini del Mondo” che poi, in serata, al teatro Pirandello, sono stati applauditi al Festival de “I Bambini del Mondo”, così come successo di pubblico e consensi ha riscosso il concerto del “Banco del mutuo soccorso” sabato sera al PalaCongressi.
Si prosegue: domani martedì al tramonto l’accensione del tripode dell’Amicizia al tempio della Concordia.
Domani sera martedì il Galà “Patrimoni e Tradizioni”, alle 20:30 al Teatro Pirandello, ingresso gratuito con prenotazione alla biglietteria del teatro, in Piazza Pirandello 35, e fino a esaurimento posti (telefono 0922 590220).
Giovedì al Museo “Griffo” alle ore 21 lo spettacolo de “I bambini del mondo”, e la cerimonia di consegna del premio “Claudio Criscenzo”, ideatore del festival.
Venerdì al tramonto la Fiaccolta da Porta di Ponte al Viale della Vittoria.
Venerdì primo spettacolo dei gruppi al Teatro Pirandello alle 20:30, biglietto 15 euro, più diritti di prevendita.
Sabato altri due spettacoli dei gruppi, al PalaCongressi: alle 15:30 e alle 20:30, biglietto 20 euro più prevendita.
Domenica al Tempio della Concordia lo spettacolo finale alle ore 15, l’ingresso costa 5 euro, più 2 euro di prevendita. I biglietti sono acquistabili al Box Office, in via Imera 27 ad Agrigento, telefono 0922 20500, oppure sulla

Banco del Mutuo Soccorso, ovvero successo assicurato.

Non so da quanto tempo non si vedeva il Palacongressi di Agrigento pieno in ogni ordine di posto. Un colpo d’occhio che attira soltanto quando sul palco si esibisce qualcosa di straordinario.

E’ staordinario è stato il concerto di ieri sera del Banco del Mutuo Soccorso, meraviglioso gruppo che nonostante la non tenera età continua ad avere in se delle sonorità ricercate ed eleganti. Un concerto che ha lasciato basiti gli spettatori presenti per le musiche, i testi originali e inediti; ovvio il delirio puro quando il Banco, dopo essere uscito, è rientrato sul palco per cantare Moby Dik.

Quando a parlare sono gli attrezzi di lavoro, la chitarra, il pianoforte, le tastiere, il basso, la batteria. Abituati a sentire le idiozie che sciorinano le nuove generazioni di cantanti, il Banco ieri sera è riuscito ad incantare tutti lasciando alle parole la rockeggiante armonia degli strumenti. Tripudio.

La Sagra del Mandorlo in Fiore, occorre riconoscerlo, è iniziata nel migliore dei modi. Ha aperto Il Banco del Mutuo Soccorso ieri sera; poi stamattina la folla oceanica per vedere le sfilate della prima domenica. Il tutto tra muguni, detrattori, nani salumieri, nani galeotti e “pseudo comunicativi” che danno i voti ed esprimono giudizi (da veri e propri incompetenti).

Un grazie particolare a Mario Pardo, vecchio volpone di manifestazioni indimenticabili come pochi e al Direttore del Parco Archeologico Roberrto Sciarratta il quale, ieri sera, ha voluto “buttare” così i soldi dei cittadini. E i cittadini, nonostante hanno speso “i propri soldi” sono usciti dal Palacongressi recitando testualmente: “Biniditti li grana…”.

Tutti.

(Le foto sono state concesse gentilmente da Massimo Palamenghi)

 

Altro che sport. Ill derby Canicattì-Licata si trasforma in getti di sassi e bottiglie di vetro contro le forze dell’ordine. Lo  stadio “Saraceno” di Ravanusa si è trasformato in un inferno. Non è chiaro, non al momento, cosa li abbia innescati, ma si sono registrati violentissimi scontri fra le tifoserie. Ci sono almeno cinque autovetture di servizio danneggiate e diversi poliziotti, carabinieri e finanzieri feriti. Le poche forze dell’ordine, schierate per garantire ordine e la sicurezza pubblica allo stadio di Ravanusa, sono state letteralmente bersagliate da una fitta sassaiola e dal lancio di bottiglie di vetro. Violenza gratuita che ha creato gravissimi problemi.

La partita, valida per la ventiseiesima giornata di serie D, girone I, è comunque in corso. Un delirio e pare, ma tutto è ancora in corso di ricostruzione e accertamento, che numerosi tifosi del Canicattì, senza biglietto, all’esterno dello stadio, abbiano cercato di “caricare” i tifosi del Licata. Le forze dell’ordine hanno subito creato un cordone, ma sono stati letteralmente bersagliati.

Vi sarebbero almeno 5 autovetture di servizio pesantemente danneggiate e più poliziotti, carabinieri e finanzieri rimasti feriti perché colpiti dalla fitta sassaiola e dal lancio di bottiglie di vetro.