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Il dottor Giuseppe Spartà è il nuovo direttore dell’Ispettorato dipartimentale delle Foreste di Agrigento. In proposito interviene la presidente dell’Ordine degli Agronomi e dei Forestali di Agrigento, Maria Mangione, che afferma: “A nome mio e del Consiglio esprimiamo soddisfazione per la nomina di Spartà in questo importante ruolo. Sappiamo che svolgerà le proprie funzioni con scrupolo e coscienza, nel solo interesse del territorio. Rivolgiamo un sentito ringraziamento al dottore Aldo Brancato, trasferito a Trapani, per il lavoro fin qui svolto e per la grande sensibilità manifestata rispetto alle necessità dei liberi professionisti. L’Ordine che rappresento è stato al suo fianco per promuovere attività e iniziative di interesse collettivo. Siamo certi che questo modello virtuoso potrà adesso riproporsi con la nuova dirigenza”.

Una ragazza di Canicattì, Elisea Parla, 22 anni, è praticante e campionessa di Bench Press. Si allena alla palestra “Olimpica”, il suo istruttore è il quattro volte campione del mondo, Marcello Facciponte, e nelle quattro competizioni a cui ha partecipato è sempre stata sul podio, tra un primo posto, un secondo e due terzi. Il primo posto lo ha appena conquistato a Valderice, lo scorso 7 luglio, in occasione della gara di qualificazione al campionato italiano assoluto. La stessa Elisea Parla commenta: “Pratico questo sport da circa 7 mesi, tutto iniziò per scherzo. Fin dall’inizio il mio istruttore ha creduto in me facendomi fare le prima competizione a poche settimane dal mio primo allenamento. È nata una passione inaspettata e c’è tantissima voglia di crescere sempre di più”.

Aggiornamenti Olimpica=Primi 70 kg. sollevati per Elisea Parla in soli 4 MESI DI PANCA

Pubblicato da Marcello Facciponte su Lunedì 1 aprile 2019

A Licata in un appezzamento di terreno i Carabinieri hanno scoperto un ampio e capiente invaso idrico, alimentato da una tubazione lunga circa 2 chilometri, agganciata ad un pozzetto dell’acqua pubblica. Due agricoltori licatesi, entrambi di 40 anni, ritenuti responsabili di prelievo fraudolento d’acqua e quindi di furto aggravato, sono stati arrestati ai domiciliari. Tubatura e invaso sono stati sequestrati. E poi a Montallegro i Carabinieri hanno arrestato ai domiciliari un pensionato di 70 anni che ha allacciato abusivamente alla condotta idrica pubblica la sua abitazione estiva. Tali controlli proseguiranno in modo costante, per tutta la stagione estiva, ad opera della rete capillare delle Stazioni dei Carabinieri, dislocate in ogni paese della provincia.

 

Il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo Maria Teresa Maligno ha chiesto la condanna a cinque anni di reclusione nei confronti di Vincenzo Manzone, 76 anni, ex capo dell’ufficio tecnico del Comune di Castrofilippo, accusato di turbativa d’asta con l’aggravante di aver favorito aziende in odor di mafia.

 Il pm ha illustrato l’atto di accusa nei confronti dell’ex dirigente al termine della requisitoria davanti i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato con a latere i giudici Giuseppe Zampino e Katia La Barbera. 

L’imputato, difeso dall’avvocato Antonino Gaziano, ha deciso di non sottoporsi all’esame né rilasciare dichiarazioni spontanee. Contestati tre episodi dei quali uno però risulta essere caduto in prescrizione: due lavori di manutenzione stradale ed il completamento di un centro diurno. A tirar in ballo l’ex dirigente dell’Ufficio Tecnico sono i collaboratori di giustizia Maurizio Di Gati, già capo di Cosa Nostra agrigentina, e l’ex consigliere comunale di Naro e braccio destro di Giuseppe Falsone, Giuseppe Sardino. 

 

A Naro è scoppiato un incendio presso un’abitazione di via Vanelle. Non si conoscono ancora bene le cause dell’incendio.

Dentro l’abitazione al momento c’erano un uomo con la figlia, che sono stati tratti in salvo dai Vigili del Fuoco che si sono precipitati sul posto per domare le fiamme.

Presente anche i Carabinieri della locale stazione e la sindaca Maria Grazia Brandara.

 

La festa di San Calogero è cominciata domenica e, tolta la processione religiosa con l’uscita del Santo nero e la sfilata per le vie di Agrigento, non sono mancati momenti di tensione durante la prima giornata di celebrazioni. 

Un alterco verbale, trasformatosi in breve tempo in una vera e propria rissa, si è verificato a Porta di Ponte tra due gruppi di ambulanti – provenienti dalle provincie di Caltanissetta e Ragusa – che vendono palloncini. Alla base della zuffa ci sarebbe stata la volontà di accaparrarsi il posto migliore per vendere la propria merce. 

E, in breve tempo, si è creato un capannello di persone per tentare di sedare gli animi con alcuni passanti che hanno anche richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. 

 

A Siculiana Marina è disponibile un defibrillatore semiautomatico, presidio salvavita di fondamentale importanza. Lo strumento è stato donato dalla Famacia Scaduto per senso civico, ed è stato collocato nel Lido sabbia d’oro, una spiaggia molto frequentata. La Farmacia Scaduto coglie l’occasione per ringraziare il signor Natale Dimora, titolare del Lido, per la disponibilità mostrata nell’assumere l’impegno di soccorrere tutti coloro che malauguratamente dovessero averne bisogno.

Aveva lasciato Agrigento  dopo una lunga e proficua guida della Funzione Pubblica, adesso  torna nella città dei templi al  timone della Cgil. Alfonso Buscemi, aragonese, 55 anni, è il nuovo Segretario Generale della Camera del Lavoro. L’elezione è avvenuta questa mattina. Buscemi, dipendente pubblico, sposato e padre di due figli, prende il posto di Massimo Raso. “E’ una nuova e stimolante sfida quella che mi attende  – spiega – e l’affronterò forte anche dell’esperienza maturata negli anni. Un bagaglio arricchito dalla fresca e positiva parentesi alla Fp Cgil Sicilia, nelle vesti di Segretario Regionale, che mi ha consentito di acquisire una visione più complessiva e aperta della materia, ma anche nuovi strumenti ed efficaci relazioni.  E  i risultati e gli apprezzamenti ottenuti anche in questi ultimi due anni rappresentano un valore aggiunto che mi porto dietro e metterò al servizio della struttura. Sono onorato per il consenso e per la condivisione attorno alla mia persona e al progetto, suggellato anche dalla piena fiducia espressa dai vertici nazionali e regionali della Confederazione. Una grossa responsabilità che avverto in tutta la sua complessità, ma che accetto con orgoglio e spirito di servizio e di appartenenza verso questa grande Organizzazione. Ma ovviamente questa nuova sfida non posso affrontarla e  vincerla  da solo. Ci sarà bisogno dell’impegno e del lavoro di tutti. Nessuno escluso. E’ necessario il contributo leale, fattivo e propositivo di ciascun componente, condizione essenziale  per  potere riavviare una nuova stagione per la Cgil di Agrigento. Io le idee ce le ho chiare, ma  il progetto va condiviso e realizzato facendo leva sul gioco di squadra. Le linee guida passano attraverso la razionalizzazione e la crescita: sarà questa la strada maestra da seguire per quanto riguarda il percorso interno. Rispetto invece ai temi di interlocuzione con il territorio, le vertenze e le emergenze – evidenzia Buscemi – dobbiamo in alcuni casi, laddove è richiesto, mostrare i muscoli. Laddove la mediazione richiede un intervento unitario, dobbiamo, così come accade a livello nazionale, assumere l’iniziativa di consolidare  il processo di unità con Cisl e Uil.  Teniamo presente che la nostra è una provincia relegata costantemente agli ultimi posti in tutte le classifiche che Istituti di Ricerca realizzano di volta in volta: dalla qualità della vita all’occupazione, dal reddito individuale ai servizi. Una provincia avvolta nell’isolamento assoluto per la mancanza di infrastrutture, priva di rapidi ed efficienti collegamenti con le altre  città.  Ecco, perché da noi fare impresa diventa davvero un atto di fede. Un grande impegno dovrà essere certamente profuso sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, pesante piaga sociale, la cui azione finisce per  condizionare il tessuto socio-economico della nostra terra. Su questo tema occorre una reazione consapevole e una convinta e profonda  condivisione del valore della legalità attraverso il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini onesti e di tutte quelle forze sane che operano nel territorio per cercare di sottrarre terreno alle sedimentazioni criminali che non possono essere solo e soltanto contrastate dal prezioso lavoro investigativo di tanti uomini e donne in divisa, della magistratura, dell’autorità giudiziaria. A loro va il nostro sentito ringraziamento. Ma noi siamo chiamati, nel rispetto dei ruoli, a fare il nostro dovere. Sono molti, parecchi i campi di intervento – osserva ancora Buscemi – bisogna aprire ad esempio la vertenza Agrigento. Abbiamo il dovere, assieme alle altre organizzazioni  dei lavoratori, ma anche datoriali e non solo, di attivare dei Focus su argomenti di grande rilevanza sociale e di impatto rispetto all’assetto occupazionale e alle ricadute nelle comunità. E su questi – precisa  –  misurarci, confrontarci con le Istituzioni pubbliche, incalzandole e mettendole di fronte alle loro responsabilità. E’ finito il tempo di stare alla finestra. Qui bisogna agire, ed anche con una certa urgenza. Consorzio Universitario, Italcementi, gestione integrata del servizio idrico,  consorzi di bonifica, turismo, agricoltura, immigrazione ed emigrazione, scuola, forestale, igiene ambientale, edilizia, servizi e welfare.  L’agenda è fitta e di grande interesse. La Cgil – conclude il neo Segretario Generale della Confederazione di Agrigento – non vuole essere spettatrice di un film già visto. Noi vogliamo essere protagonisti di una nuova stagione attraverso  un impegno costante, puntuale, propositivo, costruttivo ed incisivo, ma se sarà necessario anche di protesta, di mobilitazione e di rottura con chi vorrà preservare privilegi e mantenere posizioni di rendita  a scapito dei diritti dei lavoratori e della crescita, dello sviluppo e dell’incremento occupazionale del nostro territorio”.