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Nello scorso fine settimana, nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto alle cd. “stragi del sabato sera”, le pattuglie dipendenti della Sezione Polizia Stradale e dei Distaccamenti di P.S. accertavano che 4 conducenti guidavano in guida in stato di ebbrezza alcolica.

In particolare, venivano deferiti alla locale Procura della Repubblica, durante i posti di controllo effettuati a San Leone:
  • A.E., di anni 42, residente a Porto Empedocle, con un valore di 2,07 g/l;
  • I.A., di anni 23, residente a Sciacca, con un valore di 1,15 g/l;

Venivano sanzionati amministrativamente due agrigentini di 34 anni e 31 anni per guida in stato di ebbrezza, con un valore rispettivamente di 0,75 g/l, e 0,80 g/l.

Nel corso del fine settimana si è svolta altresì un’operazione alto impatto in tutta Italia dedicata all’accertamento del mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta. Nel corso dei predetti servizi venivano accertate in Provincia di Agrigento nel complesso ben 65 infrazioni per art.172 cds., con la decurtazione di 275 punti-patente.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Gloria Andreoli ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Alessandro Rizzo, 25 anni di Agrigento, accusati di maltrattamenti ai danni dell’ex compagna.

L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 14 ottobre davanti il gup del Tribunale di Agrigento Luisa Turco.

Rizzo è stato arrestato lo scorso 9 febbraio dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento che bloccarono il tentativo del 25enne di raggiungere a Roma l’ex compagna che aveva fino a poco prima minacciato di morte e che stava perseguitando. Per questo episodio deve rispondere dell’ipotesi di reato di stalking.

La vicenda per il quale oggi la procura agrigentina chiede il processo nei confronto di Rizzo è collegata sempre all’ex compagna che sarebbe stata vittima di maltrattamenti. Rizzo è difeso dall’avvocato Calogero Lo Giudice.

Avrebbe picchiato l’anziana madre e avrebbe minacciato i parenti con un coltello che erano corsi a casa della donna per evitare il peggio. Così con l’accusa di maltrattamenti in famiglia i poliziotti del commissariato di Licata hanno arrestato un commerciante di 44 anni.

La donna ha riportato lesioni vari ed è stata trasferita all’Ospedale “San Giacomo d’Altopasso”, e l’uomo, convalidato il fermo, si trova agli arresti domiciliari in un’altra abitazione lontano dalla madre.

Il mese prossimo si dovrebbe riunire l’assemblea dell’ATI idrico per decidere la tipologia di azienda pubblica, SpA o consortile (che coinvolgono in maniera differente le amministrazioni comunali), che dovrebbe gestire il sistema acqua.

In molti comuni si sono tenute delle adunanze aperte per informare i cittadini sulla questione e coinvolgere i Consigli comunali, che si troveranno ad avere a che fare con lo statuto dell’azienda.

I cittadini devono essere messi a conoscenza di come si esprimerà il rappresentante di Agrigento nell’assemblea dell’ATI. Per questo ho già inoltrato una interrogazione alla Giunta comunale. Tra l’altro è nata la preoccupazione che il ritardo possa portare a spiacevoli soluzioni e che la società, nata pubblica, diventi agevolmente privata, tramite la cessione delle quote. I due statuti proposti si trovano sulla Home del sito dell’ATI.

Risulta altresì necessario che i Consiglieri comunali agrigentini siano a conoscenza di quanto succede nell’ATI e comprendano le motivazioni della scelta di tipologia del gestore, avendo la possibilità di esercitare il proprio diritto di indirizzo verso l’amministrazione.

Purtroppo in Consiglio comunale, da qualche anno, è diventato difficilissimo poter effettuare adunanze pubbliche. Sono state bloccate dall’impossibilità a procedere richieste importanti su temi come ospedale o ponte Morandi.

In ogni caso ho chiesto lo stesso l’adunanza aperta ma, visto che è importantissimo che almeno se ne discuta in Consiglio, ho anche formulato una proposta di ordine del giorno per la discussione in aula sul tema.

Attendo adesso le prossime sedute per conoscere la disponibilità del Consiglio a discutere sull’argomento al fine di rendere edotta la popolazione sullo schieramento delle forze politiche ma soprattutto sulle prospettive di realizzazione dell’agognata “acqua pubblica”.

Il presidente della prima sezione del Tar di Palermo, Cosimo Di Paola, ha sospeso con suo decreto d’urgenza il concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di posti di dirigente medico di anestesia e rianimazione per le aziende sanitarie di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e le aziende riunite Villa Sofia e Cervello, Civico e Policlinico. Il ricorso è stato presentato da 13 anestesisti assistiti dall’avvocato Domenico Pitruzzella. In base ai verbali redatti dalla commissione esaminatrice, i 73 anestesisti risultati vincitori sarebbero stati convocati oggi per assumere servizio. Secondo i medici che hanno presentato ricorso, le aziende sanitarie e gli ospedali non hanno comunicato tutti i posti effettivamente liberi e non coperti dalla mobilità. I posti da coprire effettivamente sarebbero più di cento. Per tale motivo, in attesa che aziende e ospedali comunichino gli effettivi numeri per coprire i posti vacanti di anestesisti e rianimatori, il concorso le immissioni in servizio sono state sospese.

Ha sollevato ampio clamore mediatico l’intervento e il video diffuso dall’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, sul caso dei diportisti indisciplinati che non rispettano le distanze minime dalla costa agrigentina. Claudio Lombardo ha sottolineato: “Da Torre Salsa a Punta Bianca, da Licata a Borgo Bonsignore, in ogni angolo di spiaggia c’è sempre una barca o un gommone che viola la legge e mette a repentaglio la vita dei bagnanti e dei sub. Poichè il diportismo nautico è un elemento importante per la nostra economia, gli amministratori dovrebbero dotare le spiagge di un numero sufficiente di corridoi di lancio, al fine di rendere sicura la fruizione del mare per loro e per i bagnanti, che hanno il diritto di andare in mare in tranquillità e sicurezza. Ovviamente servono anche maggiori controlli da parte degli organi preposti”.

A Sciacca è stato appena inaugurato in contrada San Marco il “Green Park Michele Buscarnera”, un parco pubblico ricco di attrezzature e servizi per adulti e bambini. Il progetto, frutto di una bozza del compianto ingegnere Michele Buscarnera, è stato allestito grazie al bando intitolato “Fai più bella città”, nel cui ambito il Comune di Sciacca ha concesso ai figli dell’ingegnere, Cristina e Giuseppe Buscarnera, un terreno in abbandono, di 3500 metri quadri, dove è stato possibile installare un’area bimbi con delle giostre, un’area fitness con un campetto polifunzionale e nove stazioni per allenarsi, un giardino zen dove meditare e rilassarsi, e due aree di sgambamento per cani, una per i cani di piccola taglia, e l’altra per quelli di taglia grande.

A Palma di Montechiaro la Polizia ha arrestato un egiziano di 30 anni, sorpreso, nel corso di una perquisizione, in possesso di quasi 145 grammi di hashish, tra un panetto di 100 grammi e 10 dosi per quasi 45 grammi, banconote per 166 euro, un bilancino di precisione e un taglierino. Il tutto è stato sequestrato. L’uomo è recluso in carcere, e risponderà all’autorità giudiziaria di detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio

Sono stati almeno quattro i colpi di arma da fuoco sparati all’indirizzo di un commerciante 50enne di Licata che si trovava a bordo della sua auto in compagnia di un amico. Errore di mira o soltanto un avvertimento? Certo è che il 50enne se l’è vista veramente brutta. Due colpi di pistola si sono conficcati contro la carrozzeria dell’auto mentre altri due hanno colpito un muro di cinta.

Secondo una prima ricostruzione un’auto di grossa cilindrata, probabilmente una Bmw, si è affiancata all’auto in marcia del commerciante. Almeno due le persone a bordo di cui una armata. Quest’ultima ha teso il braccio esplodendo i colpi di arma da fuoco per poi poco dopo fuggire di corsa.

Del caso si stanno occupando gli investigatori della Squadra Mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi, e i carabinieri della Compagnia di Licata, guidati dal capitano Francesco Lucarelli.

A Licata i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un uomo di 18 anni, immigrato dal Marocco, presunto responsabile del tentato omicidio, a colpi di bottiglia di vetro, di un altro marocchino di 37 anni, sorpreso dall’aggressore in piazza Linares e ferito da tagli al collo, al volto e alla testa. E’ ricoverato in ospedale, al San Giacomo d’Altopasso. Non è in pericolo di vita. Ancora a Licata un altro marocchino è stato accoltellato di striscio alla schiena ed è stato soccorso in ospedale. Indagini sono in corso.