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A Francofonte, in provincia di Siracusa, i Carabinieri hanno arrestato un uomo di 42 anni ritenuto responsabile del tentato omicidio di un uomo di 47 anni avvenuto lo scorso 30 dicembre. Lui avrebbe sparato per vendicare l’aggressione subita dal figlio di 13 anni quattro giorni prima da parte di un coetaneo, figlio del 47enne, che lo avrebbe colpito alla testa con un sasso procurandogli una ferita alla nuca medicata al pronto soccorso. Come emerso anche dai video delle telecamere di sorveglianza nella zona, i due genitori avrebbero poi discusso tra di loro. Poi il 42enne avrebbe sparato due colpi che hanno raggiunto la vittima all’addome e alla schiena.

La Procura di Siracusa ha disposto il giudizio immediato a carico di Pippo Gianni, 77 anni, ex parlamentare regionale, sindaco di Priolo, nel Siracusano, dal 3 ottobre scorso agli arresti domiciliari per le ipotesi di reato di istigazione alla corruzione, tentata concussione, concussione, falsità materiale ed ideologica in atti pubblici. Gianni, sospeso dalla carica per effetto della legge Severino, avrebbe esercitato pressioni nei confronti di due aziende del Polo petrolchimico per assunzioni. L’ex assessore regionale, che si presenterà in tribunale il 10 marzo, ha sempre negato le accuse ricostruendo ai magistrati il contesto nel quale sono avvenuti i singoli episodi, e delineando i suoi rapporti con le aziende del Polo petrolchimico, imprenditori e funzionari comunali che sarebbero stati oggetto di “pressioni e minacce”.

Dallo scorso 29 dicembre a Sortino, in provincia di Siracusa, non vi è stata più traccia di un ex Carabiniere in pensione, Luigi Di Pietro, 58 anni. Il figlio Giuseppe ha lanciato l’allarme su Facebook: “Urgente. Stiamo cercando mio padre… Se qualcuno ha qualsiasi informazione mi faccia sapere per favore! E’ stato visto l’ultima volta giovedì 29 alle 13. Grazie”. Adesso Luigi Di Pietro è stato ritrovato cadavere. I Vigili del fuoco di Siracusa, che, insieme a forze dell’ordine e Protezione civile sono stati a lavoro nelle ricerche, hanno trovato il corpo in una zona impervia, poco distante dal centro abitato. Sono al vaglio diverse ipotesi: è stato vittima di un malore, oppure è scivolato, oppure si è suicidato.

Un sub palermitano di 65 anni, Fernando Scalici, è morto durante un’immersione nel tratto di mare antistante la costa di Bonagia, frazione di Valderice, in provincia di Trapani. A lanciare l’allarme sono stati altri sub insieme a lui, a circa un miglio dal porticciolo di Bonagia. Lo hanno sollevato a galla e poi issato sulla loro imbarcazione. Immediato è stato l’intervento del 118 ma Scalici è giunto morto a terra. La Procura della Repubblica ha avviato un’inchiesta, delegando gli accertamenti alla Guardia Costiera.

Minacce, insulti e vere e proprie aggressioni fisiche, messi in atto dall’ottobre scorso, per costringere la famiglia affittuaria a lasciare l’abitazione prima della fine del contratto di locazione, in scadenza a fine febbraio del 2023. Protagonista una 34enne di Canicattì, che voleva liberata la residenza prima del tempo. Dopo alcuni episodi di violenza, la locataria, una quarantaduenne di Canicattì, s’è rivolta ai poliziotti del Commissariato cittadino, per denunciare quanto è stata costretta a vivere lei e la sua famiglia.

Le ipotesi di reato configurate sono: minacce, lesioni personali, violenza privata e violazione di domicilio. In un’occasione la proprietaria dell’abitazione, attraverso il balcone, sarebbe entrata nella residenza data in affitto e ha iniziato a spintonare, facendola finire per terra, la quarantaduenne. Sarebbe stata, inoltre, bloccata da due operai perché la donna pare che abbia anche cercato di scagliare contro l’affittuaria il televisore, dopo averle lanciato addosso un tavolino, per fortuna senza colpirla.

Ancora cadaveri affiorano nel mare a ridosso di Lampedusa. Dopo il corpo di un migrante ripescato giovedì scorso 5 gennaio, adesso è emerso a galla, ed è stato recuperato al largo da un peschereccio italiano, il cadavere di una donna. La salma è saponificata e manca di mani e piedi. Sarebbe stata in mare da parecchio tempo. E’ stata trasportata al porto di Lampedusa e poi trasferita alla camera mortuaria dove vi sono i tre cadaveri recuperati venerdì scorso dopo il naufragio avvenuto a oltre 30 miglia dall’Isola.

Con fuochi d’artificio, palloncini in cielo e un volo di colombe bianche sono stati celebrati i funerali a Termini Imerese di Patrizia Rio, la bambina di 4 anni travolta e uccisa da un’automobile venerdì scorso 6 gennaio lungo via Manzoni, in contrada Chiarera. Ad investire la bimba è stata una donna di 51 anni alla guida di una Fiat 600, adesso indagata per omicidio colposo. La bara, seguita dal sindaco Maria Terranova, dalla giunta e dall’intera cittadinanza, è stata prima condotta a Termini bassa, in piazza Marina, dove la piccola Patrizia è stata solita giocare ogni giorno. Poi il carro funebre è ritornato per i funerali a Termini alta, nella Chiesa Madre. Ad officiare la messa è stato padre Antonio Todaro. Patrizia è stata sepolta nel cimitero della città, al fianco della nonna, anche lei Patrizia.

Finanziaria e Bilancio prossimi all’esame all’Assemblea Regionale ma ancora non approvato il preliminare Documento di economia e finanza. De Luca: “Inevitabile l’esercizio provvisorio fino a marzo”.

Il leader di “Sicilia Vera – Sud chiama Nord”, Cateno De Luca, non usa mezzi termini: “Tra le fila del governo regionale vi sono dilettanti alla sbaraglio. Hanno trasmesso Finanziaria e Bilancio all’Assemblea Regionale ma prima si sarebbe dovuto approvare l’essenziale Documento di economia e finanza regionale. Dall’inizio della legislatura questo Governo le ha sbagliate tutte!”. E più nel dettaglio il già candidato presidente della Regione spiega: “Ancora una volta il Governo regionale dimostra di non avere le conoscenze basilari per poter amministrare la Sicilia. Ho invitato il presidente del Parlamento siciliano, l’onorevole Gaetano Galvagno, a restituire al Governo Schifani i disegni di legge recentemente trasmessi all’Assemblea Regionale, ovvero la Finanziaria 2023-2025 ed il Bilancio di previsione della Regione per il triennio 2023-2025. Infatti, il Parlamento non ha ancora proceduto all’esame e all’approvazione del Documento di economia e finanza regionale per gli anni 2023-2025, fondamentale documento di programmazione legalmente necessario per la predisposizione dei disegni di legge della Finanziaria e del Bilancio” – conclude. Il Documento è stato approvato dalla Giunta Musumeci a giugno ma, nonostante sia giunto in Assemblea, non si è ancora proceduto alla relativa assegnazione e trattazione nelle Commissioni parlamentari competenti. E De Luca ribadisce: “Eppure questo Governo e la presidenza dell’Assemblea dovrebbero sapere che l’approvazione del Documento da parte del Parlamento siciliano è tappa imprescindibile del percorso di programmazione economico-finanziaria della Regione. Adesso il presidente Galvagno, in quanto garante del rispetto delle norme e del Regolamento interno dell’Assemblea Regionale, solleciti il Governo Schifani ad aggiornare il Documento approvato dal Governo Musumeci, e poi ad assegnare alle Commissioni parlamentari il relativo testo così da proseguire con il dibattito e l’approvazione in Aula prima che nelle stesse Commissioni inizi l’esame della Finanziaria e del Bilancio, del quale ho già chiesto la sospensione”. Poi, in prospettiva, Cateno De Luca, per adempiere a tutto ciò ritiene insufficiente un solo mese di esercizio provvisorio già deliberato fino al 31 gennaio, e afferma: “E’ chiaro che a questo punto l’esercizio provvisorio dovrà essere approvato con termine fissato al 31 marzo. Non riteniamo infatti soddisfacente il termine del 31 gennaio che aveva già previsto il Governo Schifani. Non consentiremo nessun balzo in avanti. Pretendiamo chiarezza e rispetto delle regole”.

Giuliana Miccichè

Ad Altarello, frazione di Giarre, in provincia di Catania, un uomo di 52 anni, Vincenzo Zappalà, di Acireale, è stato vittima di un’aggressione mortale. Lui, a bordo della sua automobile Fiat 500, è stato affiancato da alcune persone. Zappalà sarebbe sceso dall’auto, si sarebbe scatenato un litigio e poi il pestaggio a morte. A lanciare l’allarme sono stati alcuni cittadini accortisi dell’uomo riverso a terra e sanguinante. Un’ambulanza lo ha trasportato all’ospedale Sant’Isidoro di Giarre dove Vincenzo Zappalà è giunto cadavere. Il corpo è stato trasferito al Policlinico di Catania, dove sarà eseguita l’autopsia disposta dalla Procura. Indagano i Carabinieri di Giarre.

La capolista Akragas inizia l’anno col botto: 0 – 3 alla Leonfortese con le reti di Barrera, El Yakoubi e Garufo su rigore. Grande prova di forza dell’Akragas che sbanca lo stadio di Leonforte con un rotondo 3 – 0. La capolista del girone A del campionato di Eccellenza non sbaglia un colpo e batte nettamente la Leonfortese.

Le tre marcature sono state siglate nel primo tempo, che i padroni di casa hanno chiuso in 10 uomini per l’espulsione di Puleo. La squadra di mister Terranova ha approcciato benissimo la partita e l’ha dominata fin dal calcio d’inizio, mostrando un ottimo palleggio e uno straordinario stato di forma fisica. Nel secondo tempo, i biancazzurri hanno controllato il match senza correre mai seri pericoli. Unica nota stonata, di una domenica perfetta, l’espulsione per doppia ammonizione comminata al terzino Davide Lo Cascio che sarà costretto a saltare la sfida di domenica prossima contro il Mazara allo stadio Esseneto di Agrigento.