A Favara, in piazza Cavour, la Polizia di Stato celebra il 167esimo anniversario dalla fondazione.
Le interviste
A Favara, in piazza Cavour, la Polizia di Stato celebra il 167esimo anniversario dalla fondazione.
Le interviste
Il comitato spontaneo dei cittadini di Favara Ovest informa che sabato prossimo 13 aprile, a Favara, al Castello Chiaramonte, alle ore 10 si svolgerà un incontro con i cittadini al fine di delucidarli su alcuni aspetti del referendum sui confini al voto domenica 5 maggio. L’avvocato Giuseppe Fanara spiega il perché dell’iniziativa: “Perché abbiamo notato che sul referendum per la ridefinizione dei confini tra Favara, Agrigento e Aragona c’è molta confusione tra i cittadini. L’incontro nasce dall’esigenza di informare i cittadini sia sulle modalità del voto sia sull’importanza di assicurare l’esito positivo della consultazione. Se non si dovesse raggiungere il quorum, ai tanti problemi che già ci sono se ne aggiungeranno tanti altri. E’ quindi necessario che i cittadini sappiano dell’importanza di questo appuntamento. Invitiamo tutti i cittadini e, in special modo quelli di Favara Ovest, a venire sabato 13 aprile al Castello di Chiaramonte. La partecipazione è importante. E’ l’unica occasione che abbiamo per risolvere una questione annosa e assurda. Vi aspettiamo numerosi”.
Riprendono domani al Plesso Bonsignore di via Garigliano, a Licata, le iniziative di sensibilizzazione nelle scuole cittadine organizzate dall’Iseda in vista della data di avvio del servizio di raccolta differenziata in città. Si tratta di due ulteriori appuntamenti aggiunti al calendario che ha già visto coinvolti i bambini di alcuni plessi scolastici che continueranno fino al 14 maggio prossimo. I nuovi incontri si terranno domani giovedì 11 aprile e martedì 30 aprile sempre al Plesso Bonsignore dalle 8.30 alle 12.30. Le iniziative riprenderanno poi a maggio per il secondo ciclo di incontri e saranno organizzati al Plesso Leopardi di via Licata e al plesso Don Milani.
Si è deciso di realizzare precisi interventi di educazione ambientale a cura di educatori esperti che coinvolgano attivamente gli studenti e che spiegano ai bambini il metodo di raccolta differenziata e come effettuarla in maniera corretta. Gli studenti vengono poi coinvolti in una lezione ambientale sulla spiegazione dell’intero ciclo della carta, della plastica, del vetro, del metallo, dell’organico e del secco residuo indifferenziato.
“L’attività di gestione dei rifiuti – spiega Pietro Siracusa che cura l’iniziativa nelle scuole – necessita di intraprendere azioni educative per promuovere comportamenti virtuosi e sostenibili sia da parte dei più giovani che da parte delle famiglie verso cui i giovani veicolano i messaggi acquisiti. Ai ragazzi vengono di volta in volta spiegati il valore e le potenzialità di un gesto semplice come la raccolta differenziata, che fine fanno i rifiuti che separiamo dagli altri e quali sono i passaggi che portano uno scarto a rigenerarsi e diventare qualcosa di completamente riutilizzabile”.
La Presidente del Consiglio Comunale di Porto Empedocle, Marilù Caci, aderisce ad APeAI (Associazione Presidenti e Amministratrici Intercomunali). Si tratta di una nuova Associazione in cui donne, professioniste e politiche si incontrano e si confrontano, anche se appartenenti a partiti diversi. La stessa Marilù Caci commenta: “Siamo insieme per il bene comune, vogliamo valorizzare il ruolo della donna nella società, attraverso la realizzazione di una rappresentanza paritaria in politica. Intendiamo combattere le discriminazioni di ruolo, attraverso incontri, convegni e formazione. Mi sono subito trovata in sintonia con la Presidente dell’Associazione Lucia Rapisarda – Presidente del Consiglio Comunale di Aci Sant’Antonio – e con le altre componenti, tutte capaci e con tanta voglia di fare.
Noi donne siamo brave mediatrici e, sicuramente, la diversa provenienza politica non sarà motivo di scontro, anzi darà maggior valore agli scopi che vogliamo raggiungere”.
I poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento, agli ordini del dirigente Francesco Sammartino, hanno denunciato un agrigentino di 45 anni per il reato di maltrattamenti, guida in stato di alterazione alcolica e omissione di trasferimento di arma che deteneva legalmente.
Le ipotesi di reato sono maltrattamenti in famiglia e guida in stato di ebbrezza. Denunciato anche perché, in seguito a controllo, non aveva comunicato lo spostamento di un fucile da caccia detenuto legalmente.
Il Tribunale del Riesame di Palermo ha rigettato la richiesta, avanzata dall’avvocato Antonio Gaziano, di annullamento della misura cautelare in carcere nei confronti di Pietro Leto, 19 anni di Alessandria della Rocca, fermato dai carabinieri subito dopo l’omicidio di Vincenzo Busciglio, 23 anni, accoltellato mortalmente nella piazza del paese.
Il gip del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano ha disposto l’imputazione coatta nei confronti di quattro ortopedici dell’ospedale San Giovanni di Dio accusati di omicidio colposo nell’ambito della morte dell’empedoclino Michele Di Stefano, 69 anni, deceduto per una emorragia non diagnosticata. Secondo il giudice, infatti, il problema emerso avrebbe potuto risolversi con un intervento entro le 24 ore.
La richiesta di rinvio a giudizio dovrà essere formulata entro dieci giorni nei confronti di Giuseppe Tulumello, 45 anni; Giovanna Callea, 42 anni; Santo Rapisarda, 52 anni e Salvatore Pinella, 53 anni. Secondo il giudice devono essere processati per omicidio colposo perché “in violazione delle linee guida specifiche, hanno omesso gli esami strumentali che avrebbero accertato in tempo utile la presenza di un’emorragia intestinale e, quindi, i trattamenti chirurgici e terapeutici”.
Controlli della polizia stradale di Agrigento, agli ordini del vice questore Andrea Morreale, nell’ambito di accertamenti sempre più frequenti dettati dal Ministero dell’Interno sui mezzi che trasportano i più piccoli. Proprio in uno di questi controlli i poliziotti della stradale hanno imposto l’Alt ad un bus che avrebbe dovuto portare in gita, destinazione Ragusa Ibla, circa ottanta alunni di una scuola di Villaseta.
Bambini chiaramente delusi nel vedersi infrangere il momento che, probabilmente, aspettavano da tanto tempo. Ci sarà tempo per rifarsi con il viaggio d’istruzione che è stato solamente rinviato.
E’ durato poco più di 48 ore il giallo sulla scomparsa di Gianni Genna, il ragazzo di 27 anni di Marsala (Trapani).
Il corpo aveva sul corpo segni di ecchimosi soprattutto sul viso. A trovarlo è stata una squadra di vigili del fuoco, della Gdf con l’iauto di un volontario.