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Sono state ripristinate questa mattina, le isole ecologiche di prossimità in località Zingarello e in contrada Misita, pochi chilometri fuori dal Villaggio Mosè, vandalizzate da ignoti incivili poco dopo essere state installate.

Oggi di buon’ora, gli operai dell’Iseda, sono dovuti  intervenire per sistemare nuovamente i cassonetti che erano stati collocati per dare ai residenti di queste aree periferiche, la possibilità di conferire i rifiuti vicino le proprie abitazioni. Ieri infatti, a poche ore dallo loro sistemazione, ignoti hanno spostato alcuni  cassonetti, altri li hanno capovolti danneggiandoli e rendendoli di fatto, inutilizzabili.

Ad Agrigento la Polizia, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha arrestato Gianluca Infantino, 33 anni, di Agrigento, colto in flagranza del reato di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Nonostante sia ristretto ai domiciliari, Infantino è stato sorpreso, all’interno del suo domicilio, in possesso di 5,3 grammi di hashish, divisi in stecche, e di un bilancino di precisione. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, Infantino è stato nuovamente ristretto ai domiciliari.

I Carabinieri della Compagnia di Sciacca hanno arrestato a Villafranca Sicula un uomo di 25 anni sorpreso, nel corso di una perquisizione domiciliare, in possesso di un fucile semiautomatico a canne mozze calibro 12, con matricola abrasa, e relative cartucce, illegalmente detenuto. E poi alcune dosi di cocaina, per un peso complessivo di oltre 5 grammi, materiale vario per il confezionamento della droga, ed un bilancino di precisione. Il 25enne è recluso nel carcere di Sciacca.

Un vasto incendio si è sviluppato ieri a Catania quello più grave è nella zona della Playa. Un focolaio ha bruciato il boschetto, mentre è  letteralmente andato in fiamme il lido Europa. Le strutture in legno e le passerelle sulla sabbia sono andate completamente distrutte. I bagnanti sono rimasti intrappolati sulla spiaggia.

Le fiamme si sono riversate sul viale Kennedy, tra i lidi balneari e l’aeroporto Fontanarossa. La strada e’ stata temporaneamente chiusa al traffico per sicurezza e per permettere ai soccorsi di intervenire nello spegnimento dell’incendio.

Non si conosce ancora la natura delle fiamme, ma ad alimentare il rogo hanno contribuito le elevate temperature ed il forte vento di sud-est che da ieri notte soffia su Catania. Due elicotteri dei vigili del fuoco ed uno del dipartimento del corpo Forestale di Catania hanno domato le fiamme. Complici gli oltre 40 gradi ed il forte vento di scirocco, i vigili del fuoco ipotizzano che l’incendio divampato alla Plaia sia con ogni probabilita’ dovuto ai fenomeni di spotting, alla proiezione di faville incandescenti anche a grandi distanze, dalla vegetazione che bruciava alle spalle degli stabilimenti balneari dalla parte opposta della strada che stanno cercando di domare le fiamme sempre più alte a causa del vento.

Le persone che si trovavano nei lidi del litorale sono state avvertite di non allontanarsi dal mare e dalla battigia e che in casi necessari sarebbero stati recuperati via mare.

Un vigile del fuoco che operava sui lidi e’stato trasportato all’ospedale Cannizzaro di Catania . Ha accusato un malore mentre stava operando per spegnere un incendio tra le sterpaglie della località balneare.
Altri 15 bambini sono stati soccorsi al lido Le Palme e trasferiti via mare con un gommone dei vigili del fuoco. Sono decine le auto distrutte dal rogo. Sono stati allontanati d’urgenza anche i cani del gruppo cinofilo e i cavalli della polizia di Stato, che erano alloggiati nel vicino boschetto della Playa. Interventi di soccorso sono stati effettuati da vigili del fuoco, capitaneria di porto e guardia di finanza. Impegnati anche con proprie autobotti agenti della polizia di Stato e militari dell’esercito per spegnere l’incendio. In volo mezzi aerei del corpo forestale, della marina militare e dei pompieri. Impegnati nelle operazione di soccorso e assistenza anche carabinieri, polizia locale e protezione civile.

Tutto il personale in ‘campo’ e’ coordinato dalla sala operativa allestita a Palazzo del governo dal prefetto Cladio Sammartino .

Ennesimo tentativo di furto di un’altra auto parcheggiata all’interno del piazzale dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. E’ il quarto colpo che si verifica in un mese a cui bisogna aggiungere anche un tentato furto di una Alfa Romeo di proprietà di uno dei medici dipendenti della struttura ospedaliera.

Anche in questa occasione ignoti hanno provato a portare via l’automobile che si trovava parcheggiata. Sembrava tutto fatto quando improvvisamente è cominciato a suonare l’allarme del mezzo che ha messo in fuga i malviventi. 

Indaga la polizia che negli ultimi giorni ha intensificato i controlli proprio nella zona adiacente all’ospedale. Quasi sicuramente gli autori sono gli stessi che nelle ultime settimane hanno messo a segno i furti. 

Nuova dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta che, dal momento in cui ha deciso di collaborare con la giustizia subito dopo essere stato arrestato nell’ambito del blitz Montagna, sta raccontando agli inquirenti dinamiche, struttura, fatti di Cosa Nostra agrigentina.

I nuovi verbali del pentito favarese, gli ultimi noti, risalgono al marzo 2018.

Come scrive il giornale “La Sicilia” Giuseppe Quaranta si è seduto davanti il sostituto procuratore della Dda di Palermo Claudio Camilleri illustrando il tentativo di ri-organizzazione della mafia agrigentina all’indomani degli arresti eccellenti di Giuseppe Falsone e Gerlandino Messina. 

Il collaboratore di giustizia fornisce nuovi spunti come ad esempio quello di confermare l’esistenza della Consiglio provinciale di Cosa Nostra, un organo superiore composto dal rappresentante provinciale, dal suo vice e dai capi-mandamento scelti dalle famiglie della provincia. 

Anche se lo stesso Quaranta afferma che il Consiglio Provinciale non si sia mai riunito nel suo periodo di reggenza ne descrive in fondo le caratteristiche: “Com’è ca c’è u consiglio comunale, u consiglio provinciale… consiglio.. esiste tutto”.

A domanda del pm che gli chiede come fa ad essere sicuro dell’esistenza di questo organo Quaranta risponde: “Perchè esiste duttù, me l’ha contato Fragapane…”.

Il Gup del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella ha condannato alla pena di due anni e un mese di reclusione Salvatore Sicilia, 34 anni di Favara, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. 

L’inchiesta è una costola della ben più articolata indagine “Kerkent” che ha fatto luce su un presunto giro di spaccio di droga nei quartieri del campo sportivo e Fontanelle ad Agrigento. 

Nel procedimento, insieme a Sicilia, era rimasto coinvolto anche Angelo Schillaci, 23 anni di Agrigento. Per Schillaci il pm aveva chiesto il “non luogo a procedere” in quanto già processo per gli stessi fatti. L’accusa aveva invece chiesto la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione nei confronti di Sicilia. 

Quest’ultimo è difeso dall’avvocato Giuseppe Barba.

Incidente a San Biagio Platani dove un contadino di 63 anni, Luigi Alessi, è morto schiacciato dal proprio trattore. Secondo una prima ricostruzione investigativa ad opera dei Carabinieri, nel centro abitato, in via Papa Giovanni 23esimo, Alessi ha posteggiato il suo trattore, ed il mezzo, forse perché non frenato, ha iniziato a muoversi. L’uomo lo ha inseguito per trattenerlo arrampicandosi a bordo ma è scivolato sotto una ruota. Inutile si è rivelato il tempestivo intervento dei sanitari del 118 sul posto.

La consigliere comunale della Lega di Agrigento, Rita Monella, interviene a seguito di quanto recentemente dichiarato dal direttore della Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, don Angelo Chillura, il quale ha ricevuto dal Comune una lettera protocollata che interrompe il pagamento delle bollette di luce e di acqua al sito culturale. Rita Monella afferma: “La crisi incombe sulla città di Agrigento e, come volevasi dimostrare, ciò che la nostra Amministrazione Comunale ritiene opportuno tagliare, per far fronte a tale crisi, è il nostro patrimonio culturale. Chiaro è che senza queste primarie utenze la nostra biblioteca, sede culturale e patrimonio di Agrigento, può considerarsi chiusa. ‘I risanamenti economici passano anche attraverso la promozione culturale’: questa frase pronunciata da Don Angelo Chillura, nella sua intervista deve far riflettere la nostra Giunta Comunale ed in special modo il nostro Sindaco Lillo Firetto, persona quasi sempre accorta e attenta alle tematiche culturali. Perché in questa circostanza non lo è? Le biblioteche sono patrimonio irrinunciabile di tutti i cittadini, ed una eventuale loro dismissione arrecherebbe, certamente, un disservizio di notevole importanza per la cittadinanza tutta. La nostra Agrigento si fonda sulla cultura e deve a mio avviso tutelare e proteggere tali patrimoni che di concerto sono linfa vitale per il nostro turismo. Prego, dunque, la Giunta Comunale di voler rivedere questa scelta, poiché è un dovere per tutti noi difendere la cultura, difendere il turismo, difendere la nostra storia agrigentina”.

Ad Agrigento ieri mercoledì 10 luglio il servizio di raccolta differenziata in città è stato svolto a macchia di leopardo. In tante zone non è stato ritirato l’umido e nemmeno la carta. Raffiche di segnalazioni sono giunte, solo per citarne alcune, da Maddalusa, dove peraltro da tre settimane la carta non è raccolta, e poi da via Piersanti Mattarella, via Bozzo, San Giusippuzzu, via Alessio Di Giovanni e tante strade di San Leone. Nel frattempo, l’assessore all’Ecologia del Comune di Agrigento, Nello Hamel, informa che l’isola ecologica di piazzale Ugo La Malfa sarà chiusa fino a lunedì prossimo 15 luglio per non provocare disagi allo svolgimento della fiera di San Calogero. Per esigenze inderogabili, gli utenti potranno conferire nell’area di Fondacazzo dove è stata approntata una struttura abilitata a ricevere tutti i rifiuti differenziati.