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L’ex presidente della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto, è stata assolta, “perchè il fatto non sussiste”, dall’imputazione di abuso d’ufficio. La sentenza è stata emessa dalla sezione penale del Tribunale di Caltanissetta presieduta dal giudice Francesco D’Arrigo. La Procura ha proposto la condanna ad 1 anno e 4 mesi di reclusione. Silvana Saguto, difesa dagli avvocati Ninni e Giuseppe Reina, è ritenuta al centro di un sistema illecito di gestione dei beni confiscati alla mafia, e nel processo appena concluso in primo grado le è stato contestato di avere nominato un coadiutore giudiziario in aggiunta ad un amministratore giudiziario nella gestione del complesso Torre Artale, un hotel di Trabia. Gli avvocati Reina commentano: “Siamo soddisfatti, è il primo riconoscimento alla legittimità dell’operato della dottoressa Saguto”.

La Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha proposto la confisca dei beni per diversi milioni di euro già sequestrati nel febbraio scorso, e l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per 3 anni, a carico di Calogero Romano, 63 anni, di Racalmuto, imprenditore, ritenuto contiguo alla mafia. Alla proposta della Procura risponderà il collegio dei giudici del Tribunale di Agrigento presieduto da Wilma Mazzara, non prima di avere ascoltato il prossimo 24 ottobre i difensori di Romano, gli avvocati Salvatore Pennica e Lillo Fiorello.

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, a conclusione del giudizio abbreviato, la giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Alessandra Vella, nell’ambito di uno stralcio antidroga dell’inchiesta cosiddetta “Kerkent”, ha condannato, anche per il possesso illegale di oltre 500 cartucce, Salvatore Sicilia, 34 anni, di Favara, a 2 anni e 1 mese di reclusione. Il non doversi procedere, perché già giudicato per lo stesso reato, è stato pronunciato a favore di Angelo Schillaci, 23 anni, di Agrigento.

Ad Agrigento al palazzo di giustizia la pubblico ministero Sara Varazi, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna a 6 anni e 6 mesi di carcere ciascuno a carico di Domenico De Battista e Agostino Famularo, entrambi di 23 anni, di Lampedusa, imputati di una presunta violenta aggressione, il 18 settembre del 2011, a danno di un poliziotto, che ha subito lo spappolamento della milza ed un conseguente impegnativo intervento chirurgico. I due, difesi dall’avvocato Arnaldo Faro, rispondono di lesioni personali gravissime. Il poliziotto è parte civile tramite l’avvocato Emanuele Dalli Cardillo.

E’ risultato positivo all’alcol test e anche al test sull’assunzione di droga il conducente del Suv che ieri sera ha investito due ragazzini seduti sul marciapiede di casa a Vittoria, in provincia di Ragusa, in via 4 aprile. L’uomo, Rosario Greco, 34 anni, con precedenti penali, è stato arrestato per omicidio stradale. Uno dei due ragazzini, Alessio D’Antonio, 11 anni compiuti nel mese di maggio, è morto sul colpo. L’altro, Simone, coetaneo, primo cugino, non ha più le gambe, è stato ricoverato, intubato, al “Guzzardi” di Vittoria prima di essere trasferito nel reparto di Rianimazione pediatrico di Messina dove in nottata è stato sottoposto un delicato intervento chirurgico. E’ in gravissime condizioni. Greco è fuggito senza prestare soccorso. Poi si è costituito in Commissariato.

Ieri in Consiglio comunale si è svolta l’ennesima farsa. La presunta maggioranza, gonfiata dalla terra di mezzo, non è riuscita a raggiungere per ben 2 volte il numero legale e a far cominciare la seduta sulle direttive generali del PRG. Tutto ciò dopo aver chiesto il rinvio ma soprattutto dopo aver contestato, la scorsa settimana,  all’opposizione di aver abbandonato l’aula, criticando un atto politico volto a misurare i numeri degli arroganti firettiani.

In pratica la rude richiesta presentata in aula è quella della ratifica supina dei vari punti proposti dalla Giunta senza colpo ferire, senza fiatare né battere ciglio altrimenti si viene investiti da puro livore e ridicole e bambinesche schermaglie che fanno perdere la voglia di andare ad occupare gli scranni.

Sempre più Consiglieri agiscono svogliatamente e disertano le sedute.  Anche gli eccitati firettiani, ansiosi di recitare al più presto il loro si e andare via non sono disposti a restare seduti a lungo e qualche pettegolo sussurra che affrontino le poche ore di consiglio giocando con il cellulare.

Questa amministrazione sta sfiancando la città ma anche i consiglieri con le sue ottuse pretese e gli atti di prepotenza. Dopo un’ora di niente si è tornati a casa e oggi si riconvoca con numero legale più basso ma è venerdì, è estate, è San Calogero e magari si rinvierà ancora l’esercizio della democrazia. Al prossimo anno più probabilmente, quando questa amministrazione (forse) non ci sarà più.

Come prevedibile, l’isola ecologica di prossimità, allestita nella frazione di Zingarello, a sud est di Agrigento, dopo solo 12 ore è stata trasformata in una maxi discarica. In proposito interviene il coordinatore dell’associazione ambientalista “MareAmico”, Claudio Lombardo, che ha diffuso un video testimonianza e afferma: “La scelta scellerata di posizionare i cassonetti a Zingarello ha prodotto in meno di 12 ore una gigantesca discarica. In poche ore abbiamo buttato al vento 1 anno di esperienza positiva della raccolta differenziata porta a porta. E’ una scelta folle. Presto sarà promossa un’azione legale da parte dei cittadini che subiscono questo disservizio”.

La scelta scellerata di posizionare i cassonetti a Zingarello ha prodotto in meno di 12 ore una gigantesca discarica.In poche ore abbiamo buttato al vento 1 anno di esperienza positiva della raccolta differenziata porta a porta…UNA SOLUZIONE FOLLE!!!

Pubblicato da Claudio Lombardo su Giovedì 11 luglio 2019

I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di “Cosa Nostra” di Licata (Ag) e Campobello di Licata (Ag). L’operazione, eseguita su input della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo con il nome in codice Assedio, fa seguito all’indagine che, il 19 giugno scorso, aveva già fatto scattare 7 fermi di indiziato di delitto per associazione mafiosa armata.

Nuovamente arrestato a Licata l’ex consigliere comunale Giuseppe Scozzari, 47 anni finito nella rete di nel blitz antimafia “Assedio”,  lo scorso 19 giugno.  Scozzari, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

A riportare agli arresti (domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico) è stato ieri il Gip del Tribunale di Palermo Fabio Pilato (come riporta il quotidiano La Sicilia nell’edizione di oggi).

Il Gip ha anche disposto il ritorno in carcere Raimondo Semprevivo, 46 anni di Licata (era ai domiciliari) e la conferma dell’arresto in carcere di Angelo Occhipinti, 64 anni di Licata, inteso “piscimoddru”, considerato il capo della famiglia mafiosa di Licata; Vincenzo Bellavia, 34 anni di Licata considerato membro della locale famiglia;  Giuseppe Puleri, 40 anni di Campobello di Licata, considerato autorevole esponente del clan di Campobello di Licata; Angelo Graci, 32 anni di Licata, ritenuto dagli inquirenti uno dei più stretti collaboratori di Angelo Occhipinti; Giuseppe Salvatore Spiteri, 46 anni di Licata, considerato membro del clan di Occhipinti.

Il consigliere Scozzari è tornato agli arresti, dopo che la scorsa settimana il Gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto ne aveva disposto la scarcerazione per mancanza di gravi indizi.

Le indagini, svolte dai carabinieri del Nucleo operative di Agrigento  e dai militari di Licata avrebbero permesso di sgominare, individuando boss e gregari, le “famiglie” di Licata e Campobello di Licata.

All’Ospedale di Villa Sofia a Palermo, un intervento di particolare complessità e delicatezza, con una ricostruzione per via endocranica e transorbitotemporale, salva la vita ad bambino di 11 anni proveniente dal Pronto soccorso di Sciacca, vittima di un grave incidente con la bicicletta.

Tutto è avvenuto ieri nel nosocomio palermitano quando è arrivato il minore con un gravissimo trauma cranio facciale con fratture dalle ossa frontali, temporali e facciali fino alla base del cranio, coinvolgimento della massa cerebrale e un quadro complicato da una emorragia extra durale ed esposizione del parenchima cerebrale con grave rischio di meningite.

Il Trauma Center lo ha accolto per una prima stabilizzazione dei parametri vitali, coordinata dal Direttore Antonio Iacono, e da lì è subito scattata la fase operativa che ha coinvolto le Unità operative di Chirurgia Maxillo facciale e di Neurochirurgia, dirette da Dario Sajeva e Silvana Tumbiolo.

Il bambino è entrato in sala operatoria dove, entro 12 ore dal trauma, è stato sottoposto ad un delicato intervento di ricostruzione cranio facciale da parte di un’equipe multidisciplinare neurochirurgica e maxillo facciale, composta dai dr. Dario Sajeva, Silvana Tumbiolo e Marika Tutino.

L’intervento ha comportato una osteotomia tridimensionale trans – cranica del quadrante orbitario ed una sua stabilizzazione corretta. Fondamentale la tempestività, considerato che questi traumi hanno un timing di ricostruzione ristretto per via della rapidità di guarigione in posizione viziata dei legamenti lesi.

Stamane al Trauma Center il bambino è stato estubato, ed è in buone condizioni fisiche e cognitive.

“Oltre alla tempestività c’è da sottolineare – spiega il Direttore Generale Walter Messina – l’ottima sinergia di intenti e di operatività fra i diversi componenti del trauma team in un’ottica di gestione aggiornata e coordinata del trauma, che presso, l’Azienda Villa Sofia Cervello, fruisce della cultura introdotta da una realtà assistenziale unica in Sicilia come quella del Trauma Center”

Due incidenti stradali per fortuna senza gravi conseguenze stanotte a San Leone, lungo viale Le dune, poco dopo la prima traversa e lungo il viale alberato, sulla strada sottostante i templi.

Quest’ultiimo incidente (scontro tra auto) si è risolto dopo serie preoccupazioni e con l’intervento massiciccio di Vigili del fuoco giunti anche con le foto elettriche e polizia. Una persona è rimasta ferita edè stata trasportata in ospedale, al San Giovanni di Dio, dove si trova ora ricoverata per varie ferite sparse ma non in condizioni critiche.

Stessa sorte per un centauro che è stato soccorso e medicato sul posto nonostante sia anche giunta un’autoambulanza. Sul posto anche I carabinieri.

L’uomo, pare un finanziere, a bordo di uno scooter si è scontrato con altro scooter avendo la peggio.