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Marco Vullo Consigliere Comunale di Agrigento, chiede al Sindaco, agli Assessori alla Ecologia e Sanità ed agli organi competenti dell’ ASP di Agrigento di intervenire con urgenza in ordine allo stato di DEGRADO e grave rischio per incolumità e la salute pubblica in cui versa una porzione abbondante di terreno adiacente alla Via Mattia Pascal nello zona denominata “ COZZO MOSE’

Vullo denuncia e scrive “ La porzione di terreno in questione in cui è presente anche un edificio abbandonato e stata letteralmente trasformato in una vera e propria discarica, cospicua la presenza di “ETERNIT” e materiale di risulta oltre alle erbacce e rifiuti di ogni genere che fanno da contorno ad uno scenario desolante, risultando essere alto il rischio igienico sanitario per i residenti della zona”

Questa la denuncia del Consigliere Vullo esponente del Gruppo Uniti per la Città che continua affermando “ questo è l’ennesimo esempio di abbandono e degrado in cui versano i quartieri della città di Agrigento si continua a registrare l’inadeguatezza di governare questi fenomeni da parte delle autorità preposte e non in ultimo anche il governo Firetto e la sua Giunta, sempre di più incapaci di sanare le problematiche che attanagliano i quartieri che continuano a rimanere abbandonati a se stessi”

Vullo Continua “ Per questa spiacevole situazione in considerazione degli alti rischi legati alla salute pubblica dei cittadini residenti, chiederò ufficialmente agli uffici dell’ASP di intervenire e presenterò a giorni una mozione/atto di indirizzo in Consiglio Comunale al fine di sollecitare il Sindaco e gli Assessori di competenza a prendere immediati provvedimenti al fine di scongiurare il peggio, soprattutto il rischio di incendio che potrebbe scatenarsi a cause del caldo della stagione estiva “

Vullo Afferma “ chi ha il dovere di intervenire lo faccia, si provveda immediatamente ad eliminare questa indegna situazione, attraverso azioni concrete di salvaguardia e tutela della salute pubblica e della incolumità dei  cittadini residenti e non ”

Un peschereccio di quasi dieci tonnellate e’ affondato a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. L’incidente, causato forse da un errore umano dell’equipaggio nella chiusura delle valvole, e’ avvenuto sulla banchina nord dove il “Maria Lorena” era stato appena rifornito di carburante.

 

Per questo, infatti, non si sono registrati feriti visto che nessuno era a bordo. I vigili del fuoco non sono riusciti ad intervenire in tempo perche’ l’inabissamento e’ avvenuto in pochi minuti per via del peso consistente. La capitaneria di porto, invece, ha attivato le procedure per limitare i danni ambientali svuotando i serbatoi.

L’azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha sospeso dal servizio l’ex consigliere comunale di Licata Giuseppe Scozzari, finito nuovamente agli arresti domiciliari la scorsa settimana, coinvolto nel blitz antimafia “Assedio” che avrebbe disarticolato la famiglia mafiosa di Licata.

Scozzari è un dipendente dell’Asp di Agrigento con qualifica di collaboratore tecnico geometra. L’azienda sanitaria, che aveva avviato le dovute verifiche in seguito al blitz, ha deciso di sospendere dall’attività lavorativa Scozzari.

Quest’ultimo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, era stato rimesso in libertà dal Gip Stefano Zammuto salvo poi essere nuovamente arrestato con altra ordinanza del Gip di Palermo.

Altra tappa del ministro alle Infrastrutture a Caltanissetta: “Pagamento delle imprese impegnate sull’Agrigento – Caltanissetta e sulla Palermo – Agrigento per la Cmc, le funzioni del commissario regionale per la viabilità, lo sblocco dei cantieri e l’appello alla collaborazione con il governo regionale”.

Si svolgerà mercoledì 24 luglio, presso il Monastero di Santo Spirito di Agrigento, la Giornata multidisciplinare di studi dal titolo “Architettura e ambiente costruito”, che vedrà la partecipazione di diversi docenti, molti dei quali, saranno impegnati il prossimo anno accademico 2019/2020 ad Agrigento all’interno del Corso di laurea in Architettura e ambiente costruito della classe di laurea L17 in Scienze dell’Architettura. L’evento che avrà inizio alle ore 9.00 con i saluti delle autorità istituzionali e universitarie, prevede due sessioni, mattutina e pomeridiana. L’evento coinvolgerà anche ex studenti laureatisi in Architettura ad Agrigento negli anni scorsi. Gli argomenti che saranno trattati riguarderanno aspetti molteplici del territorio, della città e dell’architettura, temi che il corso di laurea affronterà all’interno del proprio ordinamento di studi. L’iscrizione alla prova di ammissione al Corso di laurea in Architettura e ambiente costruito con sede ad Agrigento, scade il 25 luglio 2019, il bando è scaricabile dal portale web Unipa.

Il programma

 

 

Si terrà il prossimo 10 agosto 2019 alle ore 21,00 a Ioppolo Giancaxio, la dodicesima edizione del premio nazionale “Sipario D’Oro”.

Il prestigioso riconoscimento verrà assegnato a personalità che si sono distinte nelle loro attività che riguardano l’arte, la cultura, il giornalismo, lo sport, l’associazionismo, la medicina, l’imprenditoria, la scuola e lo spettacolo.

L’evento è patrocinato della Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo. A condurre la serata sarà la giornalista Simona Stammelluti che avrà anche l’apporto del patron della manifestazione, il giornalista Lelio Castaldo, Direttore Responsabile del quotidiano on line Sicilia24h.it . L’organizzazione della manifestazione è affidata a Mario Gaziano.

I premiati:

Ricerca Scientifica: Dott. Massimo Vergari, Regional Business Manager della Pharma Bayer;

Medicina: Dott. Emerico Ballo, Cardiochirurgo Maria Eleonora Hospital Palermo;

Scuola e Istruzione: Prof.ssa Enza Ierna, Dirigente Scolastico;

Cultura Satirica (Satira Agrigentina), Alfonso Cartannilica;

Narrativa: Prof. Stefano Milioto, scrittore;

Cultura-“Strada degli Scrittori”: Dott. Felice Cavallaro, Giornalista Corriere Della Sera;

Medicina: Dott.ssa Rossella Macedonio, Oculista;

Giornalismo: Franco Pullara, Direttore responsabile Sicilia On Press;

Promozione Culturale: Avv. Giuseppe Taibi, presidente Fai;

Promozione Folkloristica: Quartet Folk, Canto Popolare;

Impegno Sociale: Dott.ssa Jaana Helena Simpanen, Presidente Soroptimist Club Agrigento.

 

 

Confermando la sentenza di primo grado, la prima sezione della Corte d’appello di Palermo ha assolto l’ex ministro Dc Calogero Mannino dall’accusa di minaccia a Corpo politico dello Stato. Era imputato nel processo stralcio sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. L’accusa ne aveva chiesto la condanna a 9 anni. La sentenza è stata emessa dopo cinque ore di Camera di consiglio.

Per oggi c’è la sentenza della Corte di appello, che conferma l’assoluzione e proclama la mia innocenza come altre sentenze in questi venti anni”. Lo ha detto all’Adnkronos l’ex ministro Calogero Mannino.

Mannino, accusato di violenza o minaccia a corpo politico dello Stato, non ha assistito alla sentenza ma ha atteso dalla sua abitazione la telefonata del suo legale, l’avvocato Marcello Montalbano.

Mannino aveva scelto di essere processato in abbreviato. La sua posizione era stata separata da quella dei coimputati, gli ex ufficiali del Ros Mario Mori, Giuseppe De Donno e Antonio Subranni, l’ex senatore di Fi Marcello Dell’Utri, i boss Leoluca Bagarella e Antonino Cina’ e Massimo Ciancimino. Tutti condannati a pene pesantissime dalla corte d’assise di Palermo, sono attualmente sotto processo in appello. L’assoluzione di primo grado per Mannino era arrivata, dopo oltre un anno dall’inizio del processo davanti al gup Marina Petruzzella, il 4 novembre del 2015.

Le motivazioni furono depositate il 31 ottobre del 2016.

Mannino era accusato di avere dato input ai contatti tra i carabinieri del Ros e Cosa nostra negli anni delle stragi mafiose. Per l’accusa, temendo per la propria vita dopo la decisione del boss Toto’ Riina di vendicarsi dei politici che non avevano mantenuto le promesse fatte, sarebbe stato il “motore” della cosiddetta trattativa Stato-mafia.

La Cassazione ha respinto la richiesta di conversione della pena dell’ergastolo con 30 anni di carcere a carico di Joseph Focoso, 50 anni, di Realmonte, già killer di Cosa Nostra e omicida, tra gli altri, del maresciallo Giuliano Guazzelli. La Suprema Corte ha confermato quanto deciso lo scorso anno dalla Corte di Assise d’appello di Palermo. La difesa ha presentato il ricorso in ragione della circostanza che, decorso un certo periodo di tempo, ricorrono i presupposti per riesaminare la pericolosità sociale, in tal caso, di Focoso, detenuto dal 13 luglio del 2005. Ciò invece non è stato ravvisato dai magistrati.

La Polizia stradale agrigentina, capitanata da Andrea Morreale, ha intensificato i controlli avvalendosi anche del nuovo telelaser Trucam, impiegato durante il trascorso fine settimana lungo la statale 640. Sono state 11 le contravvenzioni per superamento dei limiti di velocità, con 3 veicoli sanzionati per superamento di tali limiti di oltre 40 chilometri orari, con velocità accertata di 177 chilometri all’ora. Sono stati decurtati 42 punti-patente, con 3 sanzioni che prevedono il ritiro della patente di guida. Denunciati due conducenti, uno di 27 anni di Canicattì, peraltro senza patente, fuggito al posto di blocco, inseguito, acciuffato e risultato ubriaco alla guida, e poi un altro di 19 anni di Agrigento, anche lui senza patente, e che si è rifiutato di sottoporsi all’alcol o droga test.

Perché è tornato a CALARE IL SILENZIO sul ripristino del Ponte “Morandi” di Agrigento ?

Perché nessuno si interessa del danno economico finanziario che sta producendo la chiusura di questa importante arteria alla città di Agrigento in special modo ai commercianti della parte sud e cioè Via XXV Aprile, Via Dante, Via Callicratide, Via Manzoni ed altro ancora ?

Riteniamo che chi Amministra dovrebbe sollecitare l’inizio dei lavori, riteniamo che debbano essere risarciti i commercianti che in questo quadriennio stanno avendo danni spesso vitali per le loro attività che li hanno portati o alla chiusura o nella migliore delle ipotesi ad un abbattimento dei loro giri di affari di percentuali altissime che spesso hanno superato il 50 %.