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E’ stato presentato ai cittadini di Comitini il nuovo servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, e speciali assimilabili agli urbani, e dei servizi di igiene urbana. L’iniziativa si è svolta in piazza Benvenuto Cellini a Comitini con l’allestimento di un gazebo dove il personale della nettezza urbana ha spiegato ai cittadini le novità del nuovo servizio, fornendo informazioni e dettagli. L’impresa Sea, titolare del servizio, afferma: “Abbiamo stimolato i cittadini presenti al mutamento negli stili di vita e nella cultura ambientale, al fine di rendere tutti protagonisti e attori principali di comportamenti virtuosi.

Per questo si è deciso che nei prossimi giorni, un incontro analogo sarà organizzato con il Circolo dei Pensionati di Comitini. Già dallo scorso 21 ottobre, a Comitini, nei locali di contrada Santa Maria d’Altomonte, nel centro Direzionale Zona Artigianale, è iniziata la distribuzione dei nuovi mastelli per la raccolta differenziata”.

Anche nell’Agrigentino è al momento rientrata l’astensione dal lavoro per protesta dei dipendenti delle aziende di autobus Sal e Ata. L’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, ha promesso loro che entro 10 giorni gli saranno pagati gli arretrati, ovvero 3 mensilità più la 14esima. In mattinata, autisti e altro personale delle due aziende del gruppo ‘Licata’ hanno incontrato i titolari delle autolinee e da domani saranno riattivate regolarmente le corse degli autobus nelle località servite dagli stessi, comprese quelle per gli aeroporti di Palermo e Comiso.

Le interviste

La Provincia di Agrigento ha impegnato le risorse finanziarie necessarie per garantire il servizio di trasporto per il nuovo anno scolastico ai soggetti portatori di handicap grave che frequentano gli Istituti scolastici superiori di competenza della Provincia. Si tratta di 88mila euro. Attualmente hanno diritto al servizio di trasporto un centinaio di alunni portatori di handicap grave riconosciuti tali ai sensi delle vigenti leggi e residenti nei diversi Comuni ricadenti nel comprensorio della provincia di Agrigento. Il regolamento prevede diverse tipologie. E’ possibile il trasporto da parte del Comune di residenza dell’alunno.

Le famiglie, in alternativa, possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, avvalendosi di Enti ed Associazioni regolarmente costituite.

A Favara la sindaca Anna Alba ha proclamato il lutto cittadino oggi, mercoledì 23 ottobre, in occasione dei funerali, alle ore 15:30 nella chiesa Santissimi Apostoli Pietro e Paolo, di Antonio Domante, 57 anni, di Favara, operaio morto lo scorso 11 ottobre vittima di un incidente sul lavoro in Toscana, nelle campagne di San Miniato in provincia di Pisa.

La stessa sindaca Alba afferma: “Affinché tutta la comunità possa idealmente stringersi intorno alla famiglia e agli amici dello sfortunato operaio che ci ha lasciati mentre svolgeva con dedizione il proprio lavoro, proclamo il lutto cittadino. Le bandiere sono esposte a mezz’asta o raccolte con fiocco nero in segno di lutto all’esterno degli edifici sede di pubblici uffici e istituzioni. Invito tutti i favaresi a sospendere le manifestazioni pubbliche a carattere ludico e ricreativo eventualmente previste nell’intera giornata. Tutti i titolari delle attività economiche sono invitati ad abbassare le saracinesche in concomitanza dei funerali e fino alle ore 17”.

Il 26 ottobre alle ore 16.30 si svolgerà nella “Sala Borsa” della Camera di commercio Messina” la prima edizione del premio  “ Fare Futuro, Confcommercio Messina”  che premierà gli imprenditori della provincia che si sono distinti  per impegno, ricaduta sociale, forza comunicativa, o altro.

Quest’anno a riceverlo sarà il maestro gelatiere Pietro Di Noto.

La premiazione avverrà durante il convegno organizzato da Confcommercio Messina, dal titolo “Impresa, Crescita, Territorio”, che vedrà la presenza di illustri relatori, tra cui il neurologo Antonio Milici, esperto di PNEI ed epigenetica, Gioacchino Calapai, professore di Farmacologia e Tossicologia presso l’Università di Messina, Giacomo Dugo, docente di Chimica degli alimenti e il professor Herbert Marini, ricercatore sulle malattie metaboliche.

Ad apertura dei lavori i saluti del sindaco metropolitano, Cateno De Luca, del presidente di Confcommercio, Carmelo Picciotto, del presidente del Gal Nebrodi, Francesco Calanna e dell’assessore allo Sviluppo del comune di Messina, Dafne Musolino.

Punto focale sarà la presentazione del progetto “Zoè”, un progetto  di filiera corta Siciliana d’eccellenza  la cui sede ricade  nel pittoresco borgo di Castel di Tusa (Me) e di cui sono coordinatori lo stesso Pietro Di Noto e Sabrina Assenzio, dietista ed esperta di  filiere agroalimentari   Il progetto  include nel suo percorso la ricerca scientifica della università messinese e la collaborazione con diversi comuni della Regione Siciliana.

A conclusione del convegno ci sarà una degustazione dei gelati nutraceutici dell’azienda Di Noto, prodotti con un complesso dolcificante brevettato, che abbatte dell’80 per cento le calorie, rispetto al saccarosio e quindi indicati anche per i diabetici.

L’azienda Di Noto, produce preparati  per gelati che vengono venduti in Italia e all’estero, di recente ha deciso di avviare la produzione dei gelati nutraceutici i cui ingredienti, ispirati alla dieta mediterranea e tutti di origine naturale, hanno proprietà salutistiche e sono selezionati e certificati da un tavolo scientifico di esperti della medicina e della nutrizione insieme alla nostra università. Il comitato scientifico, coordinato dalla dott.ssa Sabrina Assenzio, si occuperà di selezionare materie prime di eccellenza  prodotte in Sicilia e provenienti da piccole produzioni agricole che rappresentano la nostra biodiversità e che rischiano di perdersi. Lo scopo del progetto è fare in modo che i produttori agricoli possano scegliere di continuare a lavorare in Sicilia su coltivazioni secolari dai sapori e profumi unici, senza necessariamente convertirsi alla coltivazione di colture massive e, cosa più importante, preservare queste specie per le future generazioni  e per la sopravvivenza della microeconomia dei piccoli borghi.

Il maestro Pietro Di noto, in questa occasione porterà all’attenzione dei presenti la sua ultima invenzione, l’Ice gelina, una scatola in cartone biodegradabile, che permette di trasportare il gelato per più di due ore, senza che il contenuto ne risenta.

Insieme al gelato “Zoè”, sarà proposta una brioche lavorata  con grani antichi siciliani, lievito a pasta madre, olio EVO siciliano, sale marino integrale di Trapani ed avvalendosi della maestria del maestro panificatore messinese,  Francesco Arena.

L’impegno di Confcommercio Messina è quello di dimostrare che in un momento storico dove ci è richiesta un’attenzione sia  verso  la tutela della biodiversità  e  dell’ ambiente che verso il consumo  di zuccheri e sostanze nocive nella produzione di cibo, la regione Sicilia è quella maggiormente vocata .

Saranno presenti i sindaci dei comuni che accompagneranno i produttori e gli imprenditori e i ragazzi che lavoreranno al progetto di filiera.

A Santa Elisabetta una coppia di anziani è nei pressi dell’Ufficio postale. Un giovane straniero li strattona, poi li picchia e tenta di rapinarli. Loro resistono. Lui si dilegua. Poi loro denunciano quanto accaduto ai Carabinieri descrivendo l’aggressore. I Carabinieri scatenano un capillare piano di ricerca fin quando si imbattono in un soggetto simile alla descrizione.

Le immagini della video-sorveglianza confermano: è lui. E’ stato arrestato Jagana Bubacar, 27 anni, immigrato dal Gambia. E’ recluso in carcere. Alcuni residenti lo hanno indicato come solito a comportamenti molesti.

Possedeva all’interno del suo caravan dove vive insieme alla moglie ben 54mila euro in contanti. Durante un controllo avvenuto in Piemonte i Carabinieri di Chialamberto hanno scoperto l’ingente somma che era stata nascosta anche fra la biancheria intima.

Con l’ipotesi di reato di riciclaggio è stato denunciato Biagio B. di 31 anni che risiede in provincia di Agrigento. Noto alle forze dell’ordine per una serie innumerevoli di reati, Biagio B. è famoso per avere realizzato una serie di truffe grazie alla cosiddetta “truffa dello specchietto” che da qualche tempo è anche molto praticata anche nella provincia di Agrigento.

Ieri, nonostante fosse sottoposto per una ventina di volte alla misura di prevenzione, Biagio B. è stato ancora una volta pizzicato.

Arriva in Sicilia l’Impresa didattica. Dopo l’approvazione della legge sul diritto allo studio e la positiva sperimentazione del sistema di apprendistato, continua il percorso verso il potenziamento del sistema d’istruzione siciliano ed il suo raccordo, sempre più stretto, con il mercato del lavoro. La nuova sfida dell’assessorato regionale all’istruzione e formazione professionale è l’impresa didattica. Un’esperienza di educazione imprenditoriale pratica e coinvolgente, lavorativa e formativa insieme, che verrà proposta, con un finanziamento di 450 mila euro, a tutti gli Istituti Superiori Statali Tecnici e Professionali siciliani che vogliano riunirsi per dare vita ad una start-up.

«Vogliamo realizzare – afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – un equilibrio costante tra domanda e offerta di lavoro. Un obiettivo certamente non facile ed è proprio per questo che si rende necessario sperimentare nuove iniziative, partendo dalla valorizzazione del potenziale educativo e formativo. Solo in questo modo è possibile sviluppare competenze moderne che possano trovare sbocco nel sistema economico e sociale locale».

Grazie all’impresa didattica gli studenti potranno partecipare all’avvio di una start-up mettendosi alla prova nella gestione reale dell’impresa: dai ritmi di lavoro alla realizzazione di un prodotto finale, ma chiaramente all’interno di un ambiente scolastico teso esclusivamente al perseguimento di fini didattici.

«Si tratta – spiega l’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale Roberto Lagalla – di una proposta inedita per la nostra regione, che consentirà di integrare la metodologia tradizionale della formazione in aula con quella on the job, permettendo ai giovani di sperimentare dal vivo un’attività lavorativa. Un’esperienza diretta che potrà facilitare il loro ingresso nel mercato del lavoro».

Questa iniziativa rende quindi possibile la realizzazione di percorsi formativi anche in alternanza scuola-lavoro, in cui gli studenti vivono un momento formativo nell’ambito di un’attività di produzione e vendita di beni o servizi. I ricavi ottenuti saranno poi utilizzati per investimenti nella didattica, lo scopo del loro servizio è, infatti, unicamente educativo ed il contatto con il cliente non ha una finalità di profitto ma solo di formazione, avvalendosi del metodo del sistema duale.

Gli istituti che vorranno partecipare, dovranno riunirsi in una ATS, includendo almeno un’impresa, un ente di formazione professionale e altri istituti superiori statali di secondo grado. Le proposte progettuali dovranno essere coerenti con i principi di greeneconomy e di blue economy e fare riferimento ad uno o più dei seguenti ambiti tematici: artigianato e manifattura, anche digitale; tessile e moda; turismo ed enogastronomia (ristoranti didattici); valorizzazione dei beni culturali; Ict e robotica; meccanica e meccatronica; orti didattici e trasformazione di prodotti agroalimentari.

I progetti dovranno prevedere l’adozione di un modello organizzativo che consenta una chiara definizione delle responsabilità strategiche d’impresa e della direzione operativa dei processi. Le start-up dovranno essere basate su attività pratiche, permettendo agli studenti di svolgere la parte tecnico-professionale “in assetto lavorativo” e favorire l’apprendimento “in situazione reale”. Le attività dovranno, infatti, riprodurre esattamente le reali condizioni del mondo del lavoro. Devono, inoltre, essere realizzate in ambienti idonei all’esercizio di un’attività aziendale, utilizzando spazi e attrezzature a fini didattici in coerenza con l’offerta formativa presso locali interni/esterni alla scuola.

Sono ammesse spese riferibili ai costi diretti del personale, all’acquisto di attrezzature adeguate e a consulenze specialistiche. A queste si aggiungono anche quelle relative agli standard operativi e ai costi derivanti dalla start-up, fino ad un massimo di 45mila euro. Le proposte dovranno pervenire presso l’amministrazione regionale non oltre il 15 novembre 2019 e saranno accettate, previa valutazione della qualità e della coerenza progettuale, in ordine cronologico sino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Claudia Giocondo

Riccardo Savona, Presidente della commissione bilancio e programmazione,al termine dell’audizione del Dirigente generale dell’Arit Vincenzo Falgares,ritiene che i lavori di oggi con la relativa e dettagliata relazione discussa assieme il burocrate e i colleghi parlamentari rappresenti una pagina importantissima per dare slancio ai servizi al fine di  perseguire un rapporto sano tra Istituzione e cittadino siciliano,in termini di efficientamento complessivo.

“Una giornata sicuramente proficua,quella di oggi in commissione,sullo stato dell’arte e sulle prospettive di sviluppo tecnologico e digitale che vedono la nostra regione protagonista di un cammino di modernizzazione dell’intero sistema dei servizi informatici che oggi possono agevolare quotidianamente in meglio i cittadini siciliani.

Dalla relazione che ha fatto il Dott.Falgares, i fondi dell’agenda digitale in Sicilia possono dare un netto contributo positivo nel miglioramento generale dei servizi per i siciliani.

Già sono partiti due megaprogetti sulla banda larga che hanno coperto il 72% delle aree bianche dell’isola,142 comuni che non avevano avuto accesso all’information technology di ultima generazione.

In più è partito l’appalto per la banda ultralarga con le relative concessioni per la costruzione di questa linee che possono girare fino a 100 mega che copriranno a regime tutta la nostra isola.

Tra l’altro sono in itinere sulla base di una gerarchizzazione delle priorità altri interventi finalizzati a sistemi di interscambio e interconnessione che sono utili per la regione,gli enti locali e il sistema sanitario regionale.

Dalla creazione di un portale dei servizi sanitari regionalizzato,il sovracup,che porterà entro maggio 2021 alla dematerializzazione della ricetta rossa,al portale integrato turistico,al portale delle biblioteche regionali e infine allo sviluppo accessibile ed informatico dei poli museali.

Gli interventi di best practice,avranno reflussi positivi anche negli enti locali con la messa in rete dello Sportello telematico delle unità abitative,con l’evoluzione del sistema contabile e analitico della pubblica amministrazione che tendono a un’accelerazione dei servizi con strutture amministrative e gestionali moderne e con la valorizzazione della risorsa umana.

Inoltre un portale regionale unico dei servizi che mette in rete il ciclo delle performance per un rafforzamento digitale e multifunzionale che aiuterà l’accesso dei cittadini alla trasparenza e faciliterà l’utilizzo di informazioni e dati,salvaguardando la cyber-sicurezza e i dati sensibili.Già la regione ha raggiunto con Open Data le prescrizioni e le linee guida del nuovo Codice digitale della Pubblica Amministrazione, i dati a oggi sono al 46% e continuano a crescere.

Oltre tutto si è iniziata una collaborazione con le regioni virtuose (Emilia,Piemonte,Liguria,Veneto e Friuli) sia per lo sviluppo dei supporti informatici che dell’upgrade indispensabile per essere coevi con i tempi.

Un processo che non si ferma,sono state connesse tutte le 599 sedi regionali,al fine di ridurre i costi e rendere i servizi fruibili con strumenti innovati per una gestione che prevede un netto ricambio anche delle postazioni informatiche e attrezzature ormai obsolete.

E’ chiaro che l’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica, è un dipartimento strategico nei processi di crescita degli interi servizi regionali,per questo dopo il grido di allarme del Dott.Falgares sull’esiguo numero in dotazione organica in via Ammiraglio Paolo Thaon De Revel,appena 24 dipendenti,con soli 12 funzionari,alcuni di essi prossimi alla pensione,per tutto ciò si deve intervenire,potenziando la struttura per mettere a regime il dipartimento con l’occasione unica che dobbiamo sfruttare che si chiama Agenda digitale è il plafond ben 326 milioni di euro .La soluzione conclude l’On.Savona è che la spesa sia vincolata con un capitolo del bilancio regionale obbligatorio per assicurare che la progettazione dopo i 12 mesi sia protetta a livello regionale per dare continuità alla realizzazione delle opere.

Tutto pronto per la seconda parte della 5° edizione del convegno in medicina interna e lungodegenza post-acuzie.

Il primo appuntamento si è svolto il 20 e il 21 settembre scorso.

Si riprende, quindi venerdì 25 Ottobre dove si parlerà di patologie cardio metaboliche e il convegno inizierà alle 15,30 nella sala conferenze dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento mentre sabato 26 Ottobre si parlerà di attualità cliniche e terapeutiche di pneumologia e geriatria.

Tanti altri  i temi trattati e gli interventi dei nomi più prestigiosi della medicina.