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Nel settembre del 2014 l’Amministrazione regionale ha annullato in auto-tutela la concessione rilasciata ad Agrigento all’Oasi Bar per l’utilizzo a fine commerciale di una porzione dell’immobile ex Gil.

Di conseguenza, il Comune di Agrigento ha emesso un’ordinanza di sospensione dell’attività commerciale. I titolari dell’Oasi Bar hanno proposto un ricorso al Tar Sicilia tramite gli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, per l’annullamento, previa sospensione, dei provvedimenti impugnati perché adottati in assenza dei presupposti e in violazione di legge.

Il presidente del Tar Sicilia, Calogero Ferlisi, ritenendo sussistente una situazione di “estrema gravità ed urgenza tale da non consentire neppure la dilazione dell’istanza cautelare in sede collegiale”, ha accolto la richiesta avanzata dagli avvocati Rubino e Airò, in ragione del grave ed irreparabile pregiudizio economico derivante dall’imminente chiusura dell’Oasi Bar con evidenti danni di immagine per l’attività in questione e conseguente sviamento della clientela.

Pertanto, nelle more della definizione della fase cautelare, gli effetti dell’ordinanza impugnata sono stati sospesi e l’Oasi Bar potrà continuare regolarmente ad esercitare la propria attività commerciale.

Davanti la Prefettura di Agrigento è in corso un sit-in da parte dell’equipaggio della nave Sea Watch3 per chiedere il dissequestro della nave , da tre mesi e mezzo all’ancora al porto di Licata.

Il pm di Agrigento Gloria Andreoli ha dissequestrato l’imbarcazione della Ong lo scorso 25 settembre, ma il natante e’ rimasto sotto sequestro amministrativo, notificato lo scorso 2 settembre. I sigilli della Procura erano scattati nell’ambito dell’inchiesta nella quale e’ indagata la comandante Carola Rackete, accusata di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e resistenza o violenza contro nave da guerra. La capitana tedesca, difesa dagli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini, fu anche arrestata e poi venire rimessa in liberta’ dal gip che non ha convalido’ il provvedimento.

 

Come pubblicato ieri, l’Ordine degli Architetti di Agrigento, tramite il presidente, Alfonso Cimino, ha recriminato come una violazione di legge l’avere redatto gratis, da parte di un architetto, il progetto del Comune di Agrigento per la riqualificazione della rotonda Giunone, finanziato dall’Anas. Ebbene, oggi in replica interviene il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, che afferma: “Se si leggessero le carte prima di fare comunicati stampa tutto riuscirebbe meglio. Il progetto architettonico è stato realizzato dall’architetto Gaetano Greco, dipendente del Comune di Agrigento. L’impiantistica è stata progettata da Anas. L’idea di arredo che riproduce il granchio é stata elaborata effettivamente dall’architetto Linda Modica, professionista agrigentina molto apprezzata, che ha rilasciato liberatoria ad Anas per l’utilizzo della sua idea, con ciò dimostrando amore per la bellezza e per la sua città”.

L’intervista

Il segretario nazionale di Risorgimento Socialista, Franco Bartolomei, ha nominato il giornalista Nino Randisi coordinatore del movimento in Sicilia. Randisi, che negli anni 80-90 ha ricoperto incarichi di dirigente nel Psi e più volte consigliere comunale, avrà il compito di organizzare il partito nell’isola. “ Entro la fine dell’anno– dichiara Randisi- terremo a Palermo un’assemblea nel corso della quale procederemo ad ufficializzare gli incarichi provinciali con l’obiettivo di tenere quanto prima il nostro primo congresso regionale. Saremo inoltre presenti nelle alleanze di centro sinistra  nelle diverse realtà comunali dovere si andrà al voto nella prossima primavera.” Alla manifestazione di Palermo interverrà il coordinatore nazionale Bartolomei.

L’amministrazione comunale di Agrigento prosegue le attività di riscontro al regolare pagamento rateale degli oneri sulle concessioni edilizie rilasciate. E’ stato già accertato il mancato pagamento delle rate per un importo complessivo di 100.724 euro. Sono state avviate le procedure di recupero tramite le diffide alle imprese. L’assessore Elisa Virone spiega: “Con l’Ufficio Urbanistica si continua a seguire l’attività di monitoraggio per il recupero dei costi di costruzione non corrisposti. I cittadini che adempiono con regolarità ai loro obblighi di versamento devono sapere che a fronte della loro diligenza non ci sarà, da parte del Comune, tolleranza verso chi trascura il corretto adempimento dei propri obblighi”.