Dopo l’ok del Consiglio comunale di Agrigento alle direttive per la revisione del Piano regolatore generale. Le interviste alla vice sindaco di Agrigento, Elisa Virone, e all’ex consigliere comunale e coordinatore del movimento Mani Libere, Giuseppe Di Rosa, in conferenza a Porta di Ponte
E’ stato presentato nella serata di ieri, venerdì 26 Luglio presso il Centro Culturale San Domenico di Canicattì, il libro di Fabio Marchese Ragona giornalista, vaticanista per il Gruppo Mediaset.
Questo libro ripercorre le imprese rocambolesche di un monsignore senza scrupoli, vicinissimo al papa e ai suoi più stretti collaboratori, intimo di ministri e capi di Stato, manager e banchieri, arricchendole di dettagli venuti alla luce solo di recente, di nuove testimonianze e di documenti inediti.
Un racconto che attraversa più di cinquant’anni di storia delle finanze maledette del Vaticano, con lo sguardo sempre rivolto all’attualità, fotografando i lati oscuri che ancora rimangono legati alla gestione del denaro, del potere e degli affari.
Ad intervenire durante la presentazione sono stati presenti il Direttore di TGCOM24, Paolo Liguori, Mons. Rosario “Saro” Vella, vescovo di Maramanga in Madagascar e in collegamento telefonico Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi scomparsa nel 1983, con la voce narrante di Salvatore Nocera Bracco e la partecipazione del Cotton Club Trio che ha eseguito alcuni brani.
I Carabinieri della Compagnia di Agrigento hanno svolto un mirato servizio antidroga nel territorio del Comune di Raffadali. E in un’abitazione sospetta, grazie anche al formidabile fiuto di due giovani esemplari di cane pastore tedesco, Eschilo e Tasco, della Guardia di Finanza, hanno scoperto della sostanza stupefacente. In particolare, uno dei due cani è balzato sul tavolo della cucina ed ha iniziato a saltare e ad abbaiare, guardando prima il soffitto e poi il suo conduttore. Il cane ha ripetuto in modo frenetico lo stesso comportamento, prima il soffitto e poi il conduttore, prima il soffitto e poi il conduttore. Uno dei Carabinieri è salito così su una scala, ha rimosso dei pannelli dal controsoffitto e dentro, in uno spazio ricavato in un nascondiglio, ha trovato custoditi due panetti di hashish per complessivi 200 grammi, in parte già tagliati e confezionati in dosi, per un valore di mercato di circa 1000 euro. L’utilizzatore dell’appartamento, un agrigentino di 25 anni, è stato arrestato ai domiciliari.
L’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, segnala un grave pericolo per l’incolumità pubblica che incombe a San Leone, lungo il Viale delle Dune. Lo stesso Claudio Lombardo, che ha diffuso un video – testimonianza, spiega: “Lungo il Viale delle Dune, un tratto di mare è pieno zeppo di ferri e legni che dal fondo arrivano quasi fin a pelo d’acqua. Si tratta del residuo dello smontaggio, molto approssimativo, di un chiosco in spiaggia. Benché il tratto di mare risulterebbe sulla carta vietato alla balneazione, questa spiaggia è molto frequentata dagli sportivi che praticano il surf, il windsurf e il kitesurf. Quando il mare è grosso e l’acqua è torbida, è praticamente invisibile questo rischio!
Purtroppo nessuno fa nulla, nonostante sia evidente il pericolo che corrono i bagnanti ogni giorno”.
I Carabinieri, insieme ai militari del nucleo Ispettorato del lavoro e agli ispettori dell’Inps di Palermo, hanno denunciato alla Procura di Termini Imerese padre e figlio di 62 e 32 anni per omessa comunicazione delle variazioni di reddito per conservare i requisiti di accesso al reddito di cittadinanza. I Carabinieri hanno accertato che il 32enne collaborava nell’impresa familiare e contemporaneamente beneficiava da circa tre mesi del reddito di cittadinanza percependo 698 euro al mese. Al lavoratore è stata già erogata la somma complessiva di 2mila euro per i mesi di aprile, maggio e giugno, mentre lavorava “in nero” nell’impresa di famiglia. Gli investigatori hanno sorpreso l’operaio, formalmente disoccupato, intento a lavorare nell’autolavaggio del padre. Il titolare è stato denunciato in concorso con il figlio.
Ad Agrigento i poliziotti della Squadra Volanti sono intervenuti in un’abitazione privata, allarmati da alcuni residenti nella zona, allorchè un uomo di 81 anni, accecato dalla gelosia, ha aggredito e picchiato la compagna, di 33 anni più giovane di lui, una extracomunitaria di 48 anni che, dopo l’ennesimo violento diverbio e l’aggressione, ha deciso di sporgere denuncia.
Rosa Maria Iraci, Questore di Agrigento, ha firmato un provvedimento cosiddetto Dacur, ovvero il divieto di accesso ad aree urbane, introdotto dal decreto Sicurezza, a carico di un uomo di 64 anni, C G sono le iniziali del nome. Il divieto di accesso è al lungomare di San Leone per 1 anno, perché, secondo quanto accertato dalla Divisione anticrimine della Questura, il 64enne ha esercitato l’attività di commercio su area pubblica, violando il divieto di stazionamento, occupazione e gli ordini di allontanamento emessi per due volte dal Comando Polizia Locale di Agrigento.
A Canicattì i poliziotti del locale Commissariato, coordinati dal vice questore, Cesare Castelli, hanno denunciato una donna di 30 anni per omissione di soccorso e lesioni personali gravi. Lei avrebbe investito un bambino di 10 anni intento a passeggiare insieme ad altri due coetanei, e non ha prestato soccorso. Poi è stata identificata e denunciata. Il piccolo è stato soccorso in ospedale, con diversi traumi.
La sezione agrigentina dell’Associazione italiana giovani avvocati ha eletto il proprio presidente. Si tratta dell’avvocato Salvatore Broccio. Il vice è Domenico Minnella, il segretario è Irene Eballi, poi tesoriere è Alessandro Sammartino. I componenti del direttivo sono il presidente uscente Sonia Sinaguglia e i consiglieri Cristina Broccio, Riccardo Magro, Giuseppe Sodano, Silvana Salerno e Leo Bruno. I consiglieri “supplenti” sono Mariolina Spalanca, Roberta Tuttolomondo e Antonella Cimino. L’avvocato Salvatore Broccio commenta: “Mi aspetta un mandato impegnativo diretto ad ottenere una migliore tutela dei diritti della classe forense, anche attraverso la diffusione dei quei valori reali e morali che da sempre hanno caratterizzato la nobile professione forense, sia nell’ambito Istituzionale che sociale”.