I migliori venditori di fumo di tutti i tempi. Con il loro “vaffaday” avevano criticato tutti e tutto, promettendo mari e monti.
Gli Italiani hanno creduto in loro e alle loro parole del cambiamento. Hanno confidato nel nuovo a discapito del vecchio.
Adesso è il tempo di tirare le somme di quanto successo e fatto.
Era il 4 marzo 2018 e i risultati, delle elezioni politiche, hanno visto il centro-destra affermarsi come coalizione più votata, con circa il 37% delle preferenze, mentre la singola lista più votata, il Movimento 5 Stelle, ha raccolto oltre il 32% dei voti. La coalizione di centro-destra non riesce ad ottenere i numeri per formare il governo. Il rampante Matteo Salvini con la Lega, abbandona i suoi (ormai ex) alleati e ne trova uno nuovo, un certo Luigi Di Maio, figlio della rivoluzione social dei pentastellati.
Il governo prende vita, è sarà un governo atipico giallo/verde, il governo del cambiamento (?!?) e della instabilità economica.
I due esponenti a denti stretti cominciano questa avventura tortuosa. Matteo Salvini, lavora e mette in pratica il suo cavallo di battaglia sull’immigrazione clandestina.
Luigi Di Maio con il M5S in campagna elettorale prometteva ogni cosa.
A Taranto promettevano la chiusura dell’Ilva. In Val Susa il blocco della Tav. A Melendugno promettevano il blocco definitivo del progetto Tap. Nessun condono verra’ varato dal M5S Inneggiandolo ai quattro venti.
Di tutto questo Luigi Di Maio e il M5S ha fatto il contrario, l’Ilva rimarrà aperta, la Tav si farà come il progetto Tap. E poi c’è lui il condono che è già Legge!
Non ancora contenti, il numero uno del M5S Beppe Grillo durante il suo discorso al Circo Massimo al raduno dei pentastellati afferma: “Togliamo i poteri al Capo dello Stato. Non sono in sintonia con il nostro modo di pensare”.
La manovra finanziaria a firma del governo viene bocciata dalla UE. La risposta “è una manovra basata solo sull’indebitamento dello Stato”.
Luigi Di Maio attacca Mario Draghi (Presidente della Banca centrale europea): “Avvelena il clima invece di tifare Italia”, Draghi reo di aver chiesto al governo di interloquire con l’UE per la stabilità economica dello stato Italiano e dell’Europa intera.
A Melendugno, gli ormai ex militanti (pentiti) del Movimento sono in rivolta danno fuoco a manifesti, schede e vessilli. Il sindaco di Melendugno: “Salvini mantiene promesse, M5S no”.
In sei mesi di attività di questo governo abbiamo visto il peggio. Quando toccherà al meglio?