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Il Pubblico Ministero Chiara Bisso ha chiesto il rinvio a giudizio  per il sindaco di Agrigento Calogero Firetto. L’ipotesi di reato che accusa Firetto è quella su presunti  bilanci gonfiati avvenuti nel corso della sua sindacatura nel Comune di Porte Empedocle.

Altrettanta richiesta di rinvio a giudizio è scattata per altri 6 revisori dei conti che si sono alternati tra il 2011 e il 2014.

 

Secondo Fise Assoambiente, l’associazione delle imprese del trattamenti dei rifiuti e bonifica, la Sicilia, con il 22 %, è ultima in Italia per raccolta differenziata. Nel relativo rapporto si legge: “Carenza di un’adeguata impiantistica per il riciclo dei rifiuti, assenza di valorizzazione energetica per quanto non riciclabile, turismo dei rifiuti verso altre Regioni, affidamento eccessivo allo smaltimento in discarica”. E poi: “In Sicilia la gestione è condizionata dalla percentuale record di conferimento in discarica, il 73%. Solo il 22% viene raccolto in modo differenziato, dato più basso a livello nazionale. Anche qui il passaggio negli impianti di trattamento meccanico-biologico è propedeutico, addirittura per il 96% dei quantitativi, al successivo conferimento in discarica. Il recupero di materia resta un’ipotesi residuale. La voce incenerimento non è presa in considerazione”.

Secondo Fise Assoambiente, l’associazione delle imprese del trattamenti dei rifiuti e bonifica, la Sicilia, con il 22 %, è ultima in Italia per raccolta differenziata. Nel relativo rapporto si legge: “Carenza di un’adeguata impiantistica per il riciclo dei rifiuti, assenza di valorizzazione energetica per quanto non riciclabile, turismo dei rifiuti verso altre Regioni, affidamento eccessivo allo smaltimento in discarica”. E poi: “In Sicilia la gestione è condizionata dalla percentuale record di conferimento in discarica, il 73%. Solo il 22% viene raccolto in modo differenziato, dato più basso a livello nazionale. Anche qui il passaggio negli impianti di trattamento meccanico-biologico è propedeutico, addirittura per il 96% dei quantitativi, al successivo conferimento in discarica. Il recupero di materia resta un’ipotesi residuale. La voce incenerimento non è presa in considerazione”.

A Gela, in via Verga, lei ha bevuto troppo, guida un’automobile, invade la corsia opposta e urta lo specchietto retrovisore di un’auto della Polizia. I poliziotti bloccano il mezzo. Cinzia Giaquinta, 37 anni, di Butera, domiciliata a Gela, gravata da precedenti di polizia per stupefacenti, e il passeggero, Tommaso Spiteri, 26 anni, di Gela, sono stati arrestati ai domiciliari perché sorpresi in possesso, all’interno di uno zaino, di 5 panetti di hashish per un peso complessivo di 508 grammi. La donna, che ha subito insospettito gli agenti per l’alito di vino, è stata inoltre denunciata per guida in stato di ubriachezza in quanto positiva all’alcol test, e perché senza patente.

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, a conclusione del giudizio abbreviato, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Stefano Zammuto, ha assolto Pino Scerra, 66 anni, Casimiro Gaetano Castronovo, 51 anni, Giuseppe Amato, 51 anni, e Giuseppe Bellia, 63 anni, tutti di Palma di Montechiaro, imputati nell’ambito di un’inchiesta anti-assenteismo al Comune di Palma di Montechiaro.

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il giudice monocratico, Alfonso Malato, ha assolto, “perché il fatto non sussiste”, l’imprenditore Giosuè Sciabica, 42 anni, di Agrigento, titolare del centro officina e carrozzeria, imputato di truffa. Sciabica, difeso dall’avvocato Giuseppe Scozzari, è stato accusato da una cliente di averle emesso, nel marzo del 2012, due fatture per dei lavori mai effettuati.

La deputata molisana già di Liberi e uguali, e adesso di Italia Viva, Giusy Occhionero, è stata ascoltata dai magistrati della Procura di Palermo titolari dell’inchiesta antimafia a Sciacca cosiddetta “Passe partout”, che ha provocato l’arresto, tra gli altri, dell’ex assistente parlamentare della stessa Occhionero, Antonello Nicosia. Giusy Occhionero, in presenza del suo difensore, l’avvocato Giovanni Bruno, è stata interrogata, circa 2 ore, come “persona informata sui fatti” dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Geri Ferrara e Francesca Dessì. Tra l’altro, l’onorevole Occhionero ha affermato: “Ho sbagliato. Ho sbagliato tutto. Mi sono fidata di lui. Mi era stato presentato dai Radicali, veniva dal mondo dell’associazionismo, si diceva difensore dei diritti dei detenuti. L’ho conosciuto così e poi, anche in virtù del rapporto personale che si era creato, mi sono fidata ciecamente. Sì, ho saputo adesso della sua condanna a 10 anni per traffico di droga. Ma alla Camera non c’è alcun controllo, perché avrei dovuto fare controlli io? Poi ho iniziato a dubitare del suo curriculum, e i nostri rapporti si sono diradati”.

Ad Agrigento, a Fontanelle, i commercianti di viale Sicilia hanno dovuto attendere l’avvento in consiglio comunale del consigliere Simone Gramaglia per potere “rivedere la luce” (tra virgolette) dopo due anni di buio innanzi alle proprie attività commerciali.

Sì: è stato il consigliere Gramaglia – come sottolineato dagli stessi negozianti che gli rivolgono un pubblico apprezzamento – ad interessarsi affinchè, dopo ben due anni di continui solleciti e segnalazioni, si riaccendesse la luce con l’intervento degli organi preposti sui pali dell’illuminazione pubblica. A parte l’opera meritoria del consigliere Simone Gramaglia, sui due anni di attesa, e di inutili reclami, da parte dei commercianti di viale Sicilia stendiamo l’ennesimo “velo pietoso”, e ci asteniamo dal commentare tanto è tempo e inchiostro perso.

Venerdì 8 novembre 2019, dalle ore 18.30, presso la sede di Agrigento in via Mazzini n.126, avrà luogo la presentazione al pubblico della nuova sede di Media Call srls. All’evento saranno presenti i soci fondatori Filippo, Francesco e Luigi Morreale e Pietro Sammartino, le istituzioni, l’amministratore delegato di AQR Francesco Esposito, il management dei committenti Optima e BluEnergy, i dipendenti e collaboratori dell’azienda.
La nuova sede, sita in via Mazzini 126, non poco distante dalla Penta Servizi Srl, proprietà degli stessi soci, sorge in un moderno palazzo a vetri. Il suo interno ospita 36 postazioni di lavoro destinate a un organico di 60 collaboratori e una sala destinata alle giornate di formazione rivolte ai dipendenti.
«Con l’apertura della nuova sede di Media Call – dichiarano i soci – ci poniamo l’obiettivo di accrescere i volumi della nostra azienda e di farlo continuando a puntare sulle risorse del nostro territorio. La nostra azienda infatti, che ha come mercato di riferimento tutto il territorio nazionale, vanta al suo interno solo e unicamente professionisti, collaboratori, dipendenti e fornitori provenienti da Agrigento e dai paesi limitrofi.
Un fenomeno in controtendenza rispetto a quanto accade ogni anno nella nostra provincia o regione, dove le imprese chiudono e dove moltissimi giovani a causa della mancanza di opportunità emigrano nel nord Italia o all’estero.
La nostra quindi è una scommessa: crediamo nel futuro di questa città e per tale motivo abbiamo deciso di impiegare i nostri investimenti nella creazione di uno spazio di lavoro nuovo, moderno, innovativo e in grado di accogliere gli attuali e futuri aspiranti lavoratori».
Media Call Srls, è una società di Contact Center, specializzata in outsorcing, nasce nel marzo del 2018 sotto la spinta imprenditoriale dei suoi soci fondatori, già proprietari, dal 2010 di Penta Servizi Srl e di Sun Communication Service.
La volontà di investire nel proprio territorio e il desiderio di ampliare e diversificare il proprio core business trovano realizzazione nella partnership con il gruppo AQR, leader in Italia nel settore dell’outsorcing alle imprese per il settore energy&utilities e telecomunicazioni.
Dopo un solo anno di attività la giovane azienda di teleselling, conta già di due sedi ubicate sul territorio siciliano: una ad Agrigento e l’altra a Messina; e due commesse di lavoro, Optima e Bluenergy, aziende italiane del settore energetico.
La società lo scorso anno è stata premiata come Best Start Up 2018 e Best Partner progetto Optima 2018.

All’Assemblea Regionale è iniziato il dibattito sulla proposta di riforma dei rifiuti da parte del governo Musumeci. Sala d’Ercole ha votato e ha respinto la richiesta del capogruppo del Movimento 5 Stelle, Francesco Cappello, di rinviare il testo alla Commissione Ambiente. Dunque, l’esame è stato avviato dalla introduzione del presidente della Regione, Nello Musumeci, che, tra l’altro, ha affermato: “Questa riforma non è un vangelo, non è immutabile. Ci auguriamoche restino i nove Ambiti di natura pubblica, uno per ogni provincia, e la parte che tutela i lavoratori, sia gli operativi che gli amministrativi. Inoltre, vogliamo sottrarre la gestione dei rifiuti al controllo totale da parte dei privati, che devono sì poter lavorare, ma sotto il costante controllo della Regione e con un adeguato bilanciamento con strutture pubbliche. Vogliamo tagliare le unghie alla criminalità organizzata che, è stato dimostrato, ha forti interessi nel settore. Questo è lo sfondo sul quale si costruisce la nostra riforma”.