
Il governo, continua a dare segni di cedimento. Adesso a tenere banco è il decreto sicurezza e l’emendamento che contiene la riforma della prescrizione.
La ministra leghista Giulia Bongiorno, nonché noto avvocato forense, è contro la proposta del M5S e si oppone alla riforma della prescrizione.
La ministra, aprendo uno scontro frontale contro il ministro Bonafede, afferma “bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio significa mettere una bomba atomica nel processo penale e io questa cosa non posso accettarla e non posso segnalarla”.
Della stessa opinione sono i penalisti, ormai di tutta Italia, che con voce unanime segnano l’eliminazione della prescrizione con un “processo senza giustizia”.
Purtroppo Bonafede e il M5S non fanno un passo indietro, perché contenuto nel contratto di governo. Lo stesso documento che contiene la chiusura dell’Ilva, il blocco della Tav e Tap e mai un condono ( tutte da leggere, quest’ultime, in chiavi di lettura inversa).
Dopo lo scontro, tra ministri opposti, Bongiorno – Bonafede sull’emendamento che dovrebbe riformare la prescrizione, i leghisti compatti nel sottolineare la necessità di discutere della norma. Il (vice) premier Matteo Salvini: “riformiamo la prescrizione, ma facciamolo in maniera efficace”.
Si aggiungono altri esponenti leghisti contro la proposta del M5S, Giorgeti e Siri che in coro affermano “Norma persecutoria, non è nel contratto”.
Di Maio e Bonafede ribattono: “il contratto e sacro e vale per tutto…..(ndr ?)”
Ma questo è solo la ciliegina, che connota un governo atipico (ormai alle ultime battute). Di Maio minaccia la crisi di governo per la frenata dei leghisti sul reddito di cittadinanza. Conte fa da paciere!
E dopo la proposta dell’esecutivo, di fornire sostegno alle famiglie numerose e di frenare lo spopolamento rurale assegnando terreni in concessione gratuita per 20 anni alle famiglie che metteranno al mando un terzo figlio negli anni 2019/2021, Maio Adinolfi leader del movimento Popolo della Famiglia ironizza rivolgendosi all’esecutivo: “È nata la mia terza figlia, ora il governo deve darmi un terreno. Spero mi diano anche un valvassino, mi piacerebbe avere un Toninelli che mi zappi la terra così ritornerebbe ad una dimensione a lui adeguata”.
Nell’ultimo sondaggio condotto da Ixé per Huffington Post, il risultato è: Matteo Salvini il vero leader dell’esecutivo.