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L’associazione Giovani Farmacisti di Agrigento, presieduta da Silvia Nocera, e la FederFarma Agrigento, presieduta da Claudio Miceli, con il contributo dell’azienda farmaceutica “Mylan”, hanno organizzato all’Hotel della Valle un corso di formazione gratuito intitolato “Format e gestione dello spazio”. Relatore è stata Maria Grazia Cardinali, docente di Marketing strategico e Shopper marketing all’Università di Parma. I lavori sono stati introdotti e coordinati dagli stessi Claudio Miceli e Silvia Nocera.

L’intervista

Il sindaco di Licata, Pino Galanti, e il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Russotto, intervengono nel merito della situazione odierna dopo il transito della tromba d’aria. Proporranno la dichiarazione dello stato di calamità e affermano: “La tromba d’aria di ieri pomeriggio, ed i nubifragi che ormai da due giorni colpiscono Licata, hanno provocato danni al nostro territorio. Da ieri pomeriggio eseguiamo, con la Protezione Civile Comunale ed i volontari, sopralluoghi per verificare l’entità dei danni. Stiamo valutando la possibilità, se ci saranno le condizioni, di chiedere al Presidente della Regione, onorevole Musumeci, di dichiarare lo stato di emergenza per Licata. Intanto rimaniamo in trincea, al fianco dei cittadini che continuano a segnalarci situazioni di disagio. Siamo al lavoro per gestire ogni, nuova, situazione di pericolo e restiamo costantemente in contatto con il dipartimento regionale di Protezione Civile, per farci trovare pronti. Il Centro Operativo Comunale rimarrà aperto fino a quando l’attuale situazione di emergenza, provocata da condizioni meteo che ancora non migliorano, non sarà cessata. Ribadiamo: le polemiche, le speculazioni politiche, soprattutto in un momento così difficile, non ci interessano, le lasciamo ad altri. All’amministrazione comunale ed alla presidenza del consiglio interessa solo continuare a rimanere al fianco dei cittadini, sempre”.

Circa 30 minuti fa, intorno le 14.45,  due uomini a volto coperto e armati di pistola hanno fatto irruzione dentro l’ufficio postale di Piazza Cavour a Favara entrando dall’ingresso principale che hanno trovato aperto in quanto l’esercizio si trovava in orario lavorativo,  seminando il panico.

I due malviventi dopo aver arraffato il bottino, circa 700 euro , si sono dati alla fuga.

Sul posto indagano i carabinieri della locale Tenenza di Favara.

 

 

Nell’ambito di programmati servizi di controllo del territorio, il personale della Polizia di Stato del Commissariato di Sciacca, ha deferito all’A.G. G.G. di anni 30 per furto e danneggiamento.
In particolare, un giovane si presentava presso gli uffici del Commissariato asserendo di essersi fermato in un bar del centro storico di Sciacca per un impellente bisogno fisiologico, lasciando le chiavi del ciclomotore al quadro di accensione ed il casco sulla sella.
Al suo ritorno non vedeva più il ciclomotore e tramite una persona anziana apprendeva che se l’era preso un soggetto adulto.
Venti minuti dopo il malfattore ritornava al bar con la moto danneggiata su di una fiancata, giustificandosi di aver preso la moto per andarsi a comprare le sigarette.
Gli elementi forniti dal denunciante consentiva agli Agenti del Commissariato di identificare il reo e contestargli i reati connessi.

Lo scorso 5 ottobre, ad Agrigento, nell’ambito dell’iniziativa “Rimbocchiamoci le maniche”, e poi anche in precedenza in occasione di altri due interventi, i volontari della sezione di Agrigento della Lega Navale e dell’associazione MareVivo, insieme agli studenti, hanno ripulito la spiaggia della Maddalusa, il boschetto e la foce del fiume Akragas, da sempre zone vittime di degrado e incuria. Ebbene, nessuno ha raccolto i sacchi pieni di rifiuti, e adesso il tutto rischia di disperdersi nuovamente nella zona, riversandosi in mare. Ecco perché i dirigenti Lega Navale e MareVivo, Domenico Argento e Fabio Galluzzo, lo scorso 4 novembre hanno scritto una lettera, l’ennesima, al sindaco Firetto e all’assessore Hamel, sollecitando la raccolta. Ad oggi, martedì 12 novembre, nessuno ha raccolto nulla, e il caso, alquanto vergognoso e avvilente, è rilanciato dall’associazione ambientalista MareAmico. Il coordinatore, Claudio Lombardo, afferma: “Lo scorso 5 ottobre alcuni volontari hanno raccolto diversi sacchi di rifiuti nella zona della spiaggia di Maddalusa e, come concordato preventivamente con il Comune di Agrigento, li hanno ammassati nella spiaggia della Babbaluciara, in attesa del prelievo. Ad oggi, dopo ben 40 giorni, ancora il Comune non ha provveduto ad eliminarli, con il concreto rischio che le mareggiate li riportino in mare”.

La Provincia di Agrigento ha restituito al transito la strada provinciale 17-B Siculiana-Raffadali, chiusa ieri per l’allagamento della sede stradale all’altezza del km 0+100 a causa dello straripamento di un vallone. Nel frattempo la Provincia ha temporaneamente chiuso al transito la strada provinciale, ex regionale, Agrigento – Cattolica Eraclea, completamente invasa in più punti da considerevoli quantitativi di fango e detriti. Cantonieri e mezzi della Provincia sono a lavoro per ripristinare la transitabilità, anche se il previsto peggioramento delle condizioni meteo e il numero elevato degli interventi programmati su diverse strade con analoghi problemi non consentono, attualmente, di fornire indicazioni certe sui tempi di riapertura. E’ possibile segnalare eventuali emergenze al numero telefonico 333 61 41 869, attivato sin dall’alba di ieri dall’Ufficio di Protezione Civile della Provincia di Agrigento. Fino alla mezzanotte di oggi martedì 12 novembre persiste l’allerta meteo con codice arancione.

I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, diretti da Giovanni Minardi, e del Commissariato di Canicattì, diretto da Cesare Castelli, hanno effettuato accurate ricerche in una zona di campagna di Naro, dove si è sospettato che potesse essere nascosto dello stupefacente. Ebbene, l’esito delle ricerche è stato positivo. E’ stata rinvenuta sostanza stupefacente del tipo cocaina, in un unico blocco, del peso complessivo di 1 chilo. Ad un primo “taglio” per lo spaccio al dettaglio, lo stupefacente avrebbe fruttato almeno 300.000 euro di illeciti introiti. La droga è stata sequestrata a carico di ignoti. Indagini di polizia giudiziaria sono in corso.

Tribunale di Palermo, a conclusione del giudizio abbreviato, ha inflitto oltre 150 anni di carcere a 13 presunti mafiosi del mandamento di Castelvetrano, fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro. L’indagine coordinata dai sostituti procuratori Francesca Dessì, Geri Ferrara e dall’aggiunto Paolo Guido è sfociata in 22 arresti il 19 aprile del 2018, giorno dell’operazione cosiddetta “Anno zero”. Sono 11 gli indagati a piede libero. Altri 18 imputati hanno scelto il rito ordinario. Dall’inchiesta è emerso l’interesse del clan anche nel settore delle scommesse on line, oltre ai reati di estorsione e danneggiamento. La pena più severa è stata comminata a Vincenzo La Cascia, 19 anni e 4 mesi, e a Raffaele Urso, 18 anni e 4 mesi. Poi Nicola Accardo 15 anni, Giuseppe Tilotta 11 anni e 4 mesi, Andrea Valenti 8 anni e 4 mesi, Antonino Triolo 12 anni, Angelo Greco 8 anni, Giuseppe Paolo Bongiorno 11 anni e 4 mesi, Calogero Guarino 11 anni, Leonardo Milazzo 10 anni e 8 mesi, Filippo Dell’Aquila a 12 anni, Mario Tripoli 3 anni e 4 mesi, Bartolomeo Tilotta 2 anni e 6 mesi. Unico assolto è stato Giuseppe Rizzuto, per il quale la Procura ha chiesto 2 anni per il solo reato di favoreggiamento.