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E’ stata organizzata per venerdì prossimo, 22 novembre alle 10 nei locali dell’ Urban Center (ex mattatoio comunale) di via Berlinguer, la conferenza stampa di lancio del nuovo servizio “porta a porta” del Comune di Favara.

L’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale e dall’Iseda, impresa capofila della Rti che ha in appalto il servizio, servirà per presentare alla cittadinanza i dettagli del nuovo servizio di raccolta differenziata, che partirà prossimamente.

Alla conferenza stampa, aperta a tutti i cittadini che vorranno partecipare, saranno presenti il sindaco di Favara Anna Alba, l’assessore comunale all’Ambiente Giuseppe Bennica e l’architetto Michele Genuardi in rappresentanza del Raggruppamento temporaneo di imprese.

Gli amministratori locali e i rappresentanti delle ditte, forniranno tutti i dettagli inerenti il nuovo porta a porta, i calendari per i conferimenti giornalieri, tutto il materiale informativo e le brouchure che saranno successivamente consegnate ai cittadini insieme ai mastelli prima dell’avvio effettivo del nuovo servizio. Il primo giorno per la consegna dei mastelli, è fissata per il prossimo lunedì 25 novembre.

Il coordinatore provinciale del movimento “Diventerà Bellissima” di Agrigento, Gioacchino Alfano, annuncia finanziamenti anche per le strutture teatrali e culturali agrigentine, e afferma: “Il presidente della Regione, Musumeci ,nella qualità di assessore Beni Culturali, ha finanziato progetti per il recupero di numerosi teatri nella provincia di Agrigento. Si tratta di contributi per un importo complessivo di circa 4 milioni di euro tra cui più di 1 milione destinati a strutture del Comune di Agrigento, come il Palacongressi che da tempo necessita di importanti interventi di manutenzione. I fondi, stanziati per interventi di restauro, ripristino, ristrutturazione, messa a norma e innovazione tecnologica, consentiranno la modernizzazione di strutture esistenti e l’apertura sia di nuovi spazi che di sale chiuse da tempo al pubblico. Investire sul territorio e nella cultura è importante oggi più che mai. Restituiamo al teatro il ruolo che gli spetta quale fondamentale centro di cultura e di aggregazione”.

“La giornata odierna aggiunge un altro tassello ad un’incapacità, un’inadeguatezza amministrativa senza precedenti. La gestione di questa nuova emergenza meteorologica è ai limiti dell’assurdo. Avevo ritenuto che Galanti potesse essere un Sindaco adatto con una guida politica e una buona Giunta al suo fianco. Oggi che è stato fautore delle proprie scelte, è responsabile in prima persona e di coloro che gli sono accanto anche se non presenti fisicamente a Licata di questo nuovo disastro le cui conseguenze saranno terrificanti per la città e il suo tessuto economico”. L’attacco al vetriolo è del parlamentare regionale di Autonomisti e Popolari, Carmelo Pullara, che da licatese vive direttamente il disagio della città.

Polemizzare in questo momento di grave crisi non è, comunque, la migliore soluzione alla problematica o, almeno, non lo è fin quando non si è arrivati a binario morto.
“Non si tratta di polemiche ne tanto meno di chiedere aiuti regionali, nazionali o europei – continua Pullara – perché nemmeno un miracolo può aiutarci a fronte di tutta questa improvvisazione ed inadeguatezza”.

“Chiedo immediatamente un resoconto di quanto successo questa mattina e la giornata dell’11 novembre ed un Consiglio comunale aperto in diretta streaming in cui il Sindaco e la sua Giunta spieghino alla città cosa è accaduto. In particolare per la giornata di oggi si dice che le pompe idrovore siano state attivate in ritardo cioè alle 8.30 quando la città era già allagata ed il danno era già compiuto; mentre per la giornata dell’11 oltre a quanto denunciato in termini di superficialità si spieghi alla città sia il ritardo nell’allerta nonché lo scempio determinato con i così detti lavori in emergenza i cui social sono inondati dalle foto. Infine non comprendiamo come mai il Presidente del Consiglio comunali ed i gruppi consiliari ed anche quelli da poco costituiti non abbiano pensato di chiedere un Consiglio comunale aperto per interrogare il Sindaco su quanto sopra. Ricordo a me stesso che molti degli attuali consiglieri comunali lo erano pure nella precedente legislatura e per molto meno avrebbero sollevato innumerevoli accuse al Sindaco e alla giunta. La politica non si fa nell’interesse e per partito preso di chi in quel momento ha il governo della città, ma nell’interesse dei cittadini che ci hanno votato quindi dato fiducia, quella fiducia che se non ricambiata certamente non verrà ridata. La gente osserva spesso silente.”

Carmelo Pullara punta il dito sul sindaco e su una parte del Consiglio comunale, a suo modo di vedere, inadeguati rispetto al livello di allarme della città e intanto?

“Intanto – conclude il deputato locale – seguo con la massima attenzione la situazione e lavoro nell’interesse della città per evitare il ripetersi dei danni. Chiaramente sarebbe stato tutto più agevole con un’amministrazione capace di collaborare e con politici pronti a mettere al primo posto l’interesse di Licata e dei suoi cittadini”.

Il 22 novembre ricorre la “Giornata mondiale per i Survivors”, i sopravvissuti alla morte di un caro per suicidio. L’obiettivo dell’evento è quello di aumentare la consapevolezza nella comunità scientifica e nella popolazione che il suicidio è un fenomeno che può essere prevenuto. Una vera e propria campagna di divulgazione e sensibilizzazione anima la macchina organizzativa di questa giornata, sostenuta anche quest’anno dall’International Association for Suicide Prevention.

“Dalla cura del dolore alla cura del ricordo” è il titolo degli incontri organizzati dall’AMA, Associazione Mutuo Aiuto, in collaborazione con l’ASP di Agrigento, per celebrare la ricorrenza.

“Saranno due giorni, 21 e 22 novembre, – spiega Antonella Mistretta, facilitatrice gruppo Auto Mutuo Aiuto– centrati su riflessioni, studi e approfondimenti sulla tematica del lutto, un lutto che richiede, sicuramente, un’elaborazione diversa per lo stigma ed il senso di colpa che lascia a chi rimane. L’ obiettivo, oltre che divulgativo, è quello di mettere a disposizione dei sopravvissuti uno spazio neutro nel quale poter condividere il dolore legato alla perdita in un’atmosfera di ascolto reciproco e non giudicante. Ecco, questo è ciò che il gruppo AMA e la Pastorale della Salute intendono fare in questa giornata per sostenere e aiutare chi ha subito un dramma tanto grande.Tuttavia, il gruppo AMA non relega il proprio compito a questo evento, ma sta vicino a tutti i Survivors sempre, perché il dolore, l’angoscia, la solitudine e la rabbia sono emozioni che non abbandonano e, dunque, i sopravvissuti vanno costantemente aiutati.”

Come da programma, giovedì 21 novembre presso la Parrocchia BMV dell’Itria di Favara, per il primo incontro, a relazionare sul tema “Il dono del morente, l’elaborazione di chi rimane” sarà il Dott. Antonio Loperfido – filosofo, psicologo e psicoterapeuta.

Venerdì 22 novembre i lavori avranno luogo presso la Cappella del Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento. Temi dell’incontro saranno: “Quando il dolore trova una sponda”e “Dalla Cura del dolore alla cura del ricordo attraverso la rabbia e il senso di colpa”

La Giornata Mondiale per i Suvivors di Agrigento, vuole essere, inoltre, un’occasione di promozione del servizio fornitodal gruppo AMAper l’elaborazione del lutto.

“Il gruppo AMA per l’elaborazione del lutto – conclude Antonella Mistretta-è del tutto gratuito e dà un supporto a tutte le persone che cercano aiuto per elaborare un evento così forte e devastante come la perdita di un caro per suicidio. Gli incontri del gruppo Ama per l’elaborazione del lutto sono gratuiti e vengono organizzati presso il presidio ospedaliero San Giovanni di Dio due volte al mese, dalle 15.30 alle 17.30 ,e una volta al mese, di domenica, presso la parrocchia di San Gregorio, Cannatello, dalle ore 17.30 alle19:00.”

Agrigento all’ultimo posto per qualità della vita. A tal proposito si registra l’intervento degli assessori comunali Nello Hamel e Gabriella Battaglia che dichiarano: “Come Amministrazione non ci sottraiamo ai nostri compiti ma certamente ci sono dei settori a cui si riferisce l indagine che non sono in alcun modo gestiti dal comune di Agrigento ne dai Sindaci degli altri Comuni. Come già evidenziato i dati si riferiscono ad una analisi su base provinciale e alcuni di questi riguardano ad esempio il settore sanitario. Proprio per questo sembrano fuori luogo  le  affermazioni della Consigliera Iacolino che conosce bene le condizioni dell’ Ospedale San  Giovanni  di Dio, affermazioni che evidentemente  non sono supportate dalla conoscenza di tutte le categorie che contribuiscono alla definizione della classifica”.

Sulla vicenda è intervenuta anche il consigliere comunale Margherita Bruccoleri: “Ha ragione Iacolino a sostenere che sia ora di cambiare.  Visto che i dati più scoraggianti della classifica di Italia Oggi  riguardano la qualità dei servizi sanitari e della diagnostica, forse di qualche vertice ospedaliero di un presidio come quello di Agrigento  andrebbe rivalutata la posizione. L’incapacità amministrativa di un ospedale come il San Giovanni di Dio è sotto gli occhi di tutti. Una sanità  che ha caratteristiche da terzo mondo e i cui standard minimi di assistenza sono delegati al sacrificio di medici e infermieri, che fanno quello che possono.  È ora di cambiare”.

La deputato regionale del movimento “Diventerà Bellissima”, e presidente della Commissione Territorio e Ambiente all’Assemblea Regionale, Giusi Savarino, interviene a seguito del nubifragio e dei danni a Licata, e afferma: “Sono vicina alla città di Licata e a tutti i cittadini colpiti dai danni causati dal maltempo. Ho già contattato il Sindaco Galanti per avere contezza dei danni e per offrire il mio aiuto concreto. Ho già convocato una audizione in Commissione territorio, ambiente e mobilità, coi dirigenti regionali ed il governo per attivare tutti gli aiuti possibili e superare le criticità”.

A Lampedusa, a causa delle mareggiate, dalle imbarcazioni usate dai migranti e sequestrate dalla magistratura si è riversato in mare un notevole quantitativo di carburante nella zona del molo Favaloro. Ecco perché il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, Fabio La Felice, e la consigliere comunale di Lampedusa, Maria Dell’Imperio, hanno sollecitato la deputata nazionale di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, a presentare un’apposita interrogazione parlamentare, a risposta scritta. La Felice e Dell’Imperio affermano: “Chiediamo ai Ministri competenti quali iniziative intendano adottare per far fronte a questo grave problema. Auspichiamo, dunque, una celere soluzione della delicata questione su cui continueremo a vigilare attentamente, a tutela del mare, dell’ambiente di Lampedusa e della salute dei residenti”.

Proseguono le iniziative nell’ambito della “Settimana della Legalità”, organizzata dall’Istituto scolastico comprensivo “Agrigento centro”, diretto da Anna Gangarossa. Oggi, al plesso “Lauricella”, al Viale della Vittoria, presentate tre targhe realizzate dai ragazzi in memoria dei tre Vigili del Fuoco morti nella tragica esplosione della cascina di Alessandria. Le targhe affiancheranno tre arbusti, piantumati dagli alunni più piccoli nelle aiuole del plesso “Lauricella”, il giorno della festa dell’albero.

Le interviste

Il leader della Lega Matteo Salvini è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Agrigento per sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio, in riferimento al caso dei 164 migranti soccorsi il primo agosto scorso dalla Open Arms, a cui fu vietato dall’allora ministro dell’Interno l’ingresso nelle acque italiane. Dopo 20 giorni di stallo innanzi a Lampedusa, la nave fu autorizzata dalla Procura, che eseguì una ispezione a bordo, allo sbarco d’urgenza. Il fascicolo è già stato trasmesso alla Procura di Palermo, competente a valutare le ipotesi di reato da sottoporre al Tribunale dei ministri: entro 15 giorni la Procura di Palermo deciderà se confermare le ipotesi di reato, riformularle o chiedere l’archiviazione. Si tratta dello stesso caso della nave “Diciotti”.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, così commenta l’iscrizione nel registro degli indagati a suo carico nell’ambito dell’inchiesta “Open Arms” ad Agrigento: “Mi domando se in Procura ad Agrigento non abbiano cose più serie di cui occuparsi. Usano denaro pubblico, prima o poi mi verrà voglia di chiedere conto di come lo usano. È la seconda, la terza, la quarta, la quinta inchiesta. Ho fatto quello che gli italiani mi chiedevano di fare, ho difeso i confini, inizio a essere stufo”.