Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 171 di 2798
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Un uomo di 57 anni della provincia di Agrigento è indagato di violenza sessuale perché nel corso del 2022, e in almeno sei occasioni, durante la notte avrebbe raggiunto il letto della nipote e l’avrebbe palpeggiata e toccata nelle parti intime, tentando anche di baciarla. Lei, di 21 anni, adesso si è rivolta alle forze dell’ordine e ha denunciato lo zio. Mesi addietro ha raccontato quanto sarebbe accaduto alla madre, che è sorella del 57enne, ma la madre non le ha creduto. La vittima ha raccontato anche che lo zio anni addietro ha molestato anche sua sorella che ha 4 in meno di lei e che adesso non dimora più nell’abitazione. E avrebbe molestato anche la figlia di un’amica, di 24 anni, disabile. La 21enne, anziché in un Centro antiviolenza come le è stato prospettato, si è trasferita invece a casa del fidanzato.

Iliano Frasconà, 32 anni, è morto stamani in un incidente stradale avvenuto in Via Verga, a Mistretta (Messina).

Ieri sera all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, l’allarme bomba è duratro due ore, prima che il traffico tornasse regolare.

Tutto era cominciato dopo l’atterraggio di un volo Ryanair, con la falsa segnalazione di una bomba tra i bagagli, che però ha richiesto l’intervento degli artificieri.

Durante i controlli sono stati dirottati tre voli su Catania, provenienti da Budapest, Firenze e Milano. Alle 22.15 l’aeroporto ha ripreso la normale attività. (ANSA).

 

Sono 233 i migranti sbarcati durante la notte a Lampedusa dopo che una motovedetta della Guardia costiera ha intercettato un barcone di 15 metri a 30 miglia dalla costa.

Le persone soccorse, insieme ad altre 113 prese a bordo dalla nave Dattilo durante la navigazione verso l’isola delle Pelagie (in tutto 346 migranti), stanno per essere imbarcate sul pattugliatore che li condurrà ad Augusta e Catania.

Ieri sera a Lampedusa si era registrato uno sbarco di 37 tunisini, mentre 112 sono stati trasferiti dall’isola con il traghetto di linea per Porto Empedocle. Nell’hotspot restano al momento 305 ospiti.

(ANSA).

“Non possiamo nascondere dietro ad un dito il  “dramma” che vive quotidianamente la nostra Scuola. La mancata crescita socio culturale e l’impoverimento di un bene comune, pilastro di una società democratica e civile, “uccide” il futuro di tanti giovani e inasprisce ancora di più la precarietà, ormai attecchita come la gramigna nel nostro Paese. Quanti prestigiosi e meravigliosi messaggi ruotano attorno alla scuola. Come dimenticare il discorso, nel lontano 1950, pronunciato da Piero Calamandrei al congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale. “Difendiamo la scuola democratica: la scuola che corrisponde a quella Costituzione democratica che ci siamo voluti dare; la scuola che è in funzione di questa Costituzione, che può essere strumento, perché questa Costituzione scritta sui fogli diventi realtà […].

Ed ancora:  “La scuola, organo centrale della democrazia, perché serve a risolvere quello che secondo noi è il problema centrale della democrazia: la formazione della classe dirigente. Ne è passato di tempo. Un tempo che purtroppo è rimasto ancorato a quei problemi ancora oggi irrisolti. Oggi il nostro Paese ha bisogno di una scuola “Rock” come quella cantata da Celentano in Rockpolitik. Una scuola che sprigioni cultura e armonia. Quella armonia determinata – fino a qualche anno fa – dalla presenza di tante ragazze e ragazzi – chiamati contingente covid – i quali hanno solcato ogni giorno i cancelli delle scuole, armati di tanta voglia di fare. Quei ragazzi oggi “rinnegati” e “uccisi” nell’anima. Quei giovani ATA, amministrativi ecc che meriterebbero un encomio. Quantomeno un cenno, tra i pensieri “rivoluzionari” di Valditara, il quale non sarà mai entrato in una scuola, in una segreteria, soffermandosi magari a parlare con il personale ATA. Nel caso della Sicilia, questa è una regione fortemente a rischio analfabetismo e dispersione scolastica, nonché caratterizzata da una popolazione altamente multietnica, bisognosa di scelte ponderate su parametri differenti rispetto a quelli utilizzati per altre regioni. Per questi motivi, SGB ha inoltrato una relazione dettagliata delle criticità, al Parlamento europeo,il quale ha già calendarizzato una interrogazione parlamentare in merito conclude Aldo Mucci del direttivo nazionale scuola”.

Lo dichiara Aldo Mucci dell’Sgb.

Scartato capodanno, l’unica cosa da accertare è se si trattava di un compleanno di un detenuto o di una scarcerazione.

Al centro delle attenzioni ancora una volta il carcere di Agrigento “Pasquale Di Lorenzo” dove purtroppo, periodicamente, avvengono episodi misteriosi che all’interno o all’esterno della struttura non dovrebbero mai accadere.

L’ultimo mi sterioso fatto è accaduto appena qualche giorno addietro. All’esterno della struttura carceraria sono stati esplosi veri e propri botti, come quelli di capodanno, con tanto di fuochi di artificio.

Un vero e proprio festeggiamento in grande stile sul quale, adesso, si sta indagando per capire chi era il festeggiato.

 

 

E’ stato dissequestrato il castello Colonna di Ioppolo Giancaxio. La decisione arriva a poche settimane dalla sentenza di non doversi procedere per sopraggiunta prescrizione, per l’ex sindaco di Agrigento e Porto Empedocle, e attuale consigliere comunale di Agrigento, Calogero Firetto e il fratello Mirko, pronunciata dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Sabrina Bazzano.

I due fratelli erano accusati di presunti abusi edilizi, e permessi illegittimi, durante il restauro del vecchio complesso monumentale. Il castello era finito sotto sequestro dopo il pronunciamento della Cassazione. Adesso, in accoglimento della richiesta degli avvocati Angelo Farruggia, Gaetano Caponnetto, Vincenzo Caponnetto e Antonino Reina, torna in possesso dei proprietari che, potranno riprendere l’attività lavorativa a partire da subito, visti i danni economici subiti ma soprattutto per l’innumerevole serie di prenotazioni che sono state disdette durante gli anni del sequestro.

A respirare, anche, torna l’intera comunità ioppolese fra impiegati e i bar presenti nel piccolo centro agrigentino nonchè la possibilità agli invitati dei cosiddetti “vip” di poter visitare anche la vicina Agrigento e la sua Valle.

 

 

 

 

Un aspirante commissario di Acireale non ha presentato domanda di partecipazione al concorso per 140 commissari di Polizia perché aveva già compiuto 36 anni e aveva dunque superato il limite d’età previsto dal bando, fissato a 30 anni non compiuti. Ebbene, il candidato ha presentato ricorso avvalendosi dello studio legale Leone – Fell & C, ed è stato ammesso. Per il terzo anno di fila sono stati ammessi ricorrenti assistiti dallo stesso studio legale. “In questo caso – spiegano Francesco Leone, Simona Fell e Raimonda Riolo, legali dello studio Leone-Fell – il limite d’età è un requisito illegittimo, in quanto le funzioni del Commissario di Polizia non hanno carattere operativo bensì direttivo ed amministrativo. Mentre per l’accesso alle forze armate vi è stato un ulteriore abbassamento del limite d’età, le nostre azioni confermano che tali limiti sono irragionevoli e possono essere superati. Siamo lieti che i giudici abbiano compreso e accolto le nostre richieste”.
Nel decreto, i giudici riprendono la sentenza della Corte di Giustizia Europea VII°, arrivata al termine di una delle battaglie più dure combattute in prima linea proprio dallo studio legale Leone-Fell e che conferma che “L’articolo 2, paragrafo 2, l’articolo 4, paragrafo 1, e l art.6 paragrafo 1, della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, letti alla luce dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, devono essere interpretati nel senso che essi ostano a una normativa nazionale che prevede la fissazione di un limite massimo di età a 30 anni per la partecipazione a un concorso diretto ad assumere commissari di polizia, allorché le funzioni effettivamente esercitate da tali commissari di polizia non richiedono capacità fisiche particolari o, qualora siffatte capacità fisiche siano richieste, se risulta che una tale normativa, pur perseguendo una finalità legittima, impone un requisito sproporzionato, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare”.

L’ex collaboratore di giustizia Armando Palmeri, di 62 anni, è stato rinvenuto morto nella sua casa, nelle campagne tra Partinico e Alcamo. Le cause del decesso sarebbero naturali. Palmeri avrebbe testimoniato la settimana prossima a Caltanissetta nell’ambito di indagini sulle stragi di mafia. I suoi verbali sono stati depositati anche nel processo a carico di Matteo Messina Denaro per le stragi di Capaci e via D’Amelio. Palmeri, ex rapinatore, sarebbe stato contiguo anche ad ambienti dei Servizi segreti. In carcere avrebbe intrattenuto rapporti con esponenti dell’estrema destra e con camorristi.

A seguito delle sollecitazioni da parte del presidente della Regione, Renato Schifani, l’Anas ha assunto l’impegno di accelerare i lavori nei cantieri in corso sulla A19 Palermo-Catania, invitando le imprese a rispettare i tempi previsti e rilanciando l’infrastruttura attraverso un piano complessivo di ammodernamento, riqualificazione e recupero sicurezza da oltre un miliardo di euro. Così ha risposto l’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, alla lettera di Schifani, che ha rilevato troppi cantieri (45 quelli contati sull’autostrada) e denunciato lo stato di abbandono di molti di essi. E il presidente adesso commenta: “Prendiamo atto delle novità significative nell’approccio, ma restiamo comunque cauti e guardinghi fino a quando non vedremo i primi risultati”.