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Ricorrono ancora casi in provincia di Agrigento di veicoli pesanti che, durante il controllo da parte degli equipaggi della Polizia Stradale, sono sorpresi con la manomissione dell’impianto antinquinamento e l’illecita installazione di un dispositivo elettronico di emulazione che consente al proprietario del veicolo di eludere la normativa europea, risparmiando sul costo dell’additivo ADBLUE, idoneo a limitare al massimo le emissioni di biossido d’azoto dei motori diesel. Nell’ultimo mese sono ben 15 i casi accertati e sanzionati dagli agenti della sezione Polizia Stradale di Agrigento, capitanata da Andrea Morreale. I conducenti sono stati sanzionati per diverse violazioni al codice della strada, per un totale di circa 600 euro. Il dispositivo elettronico è di volta in volta rimosso e sequestrato. La carta di circolazione del veicolo è ritirata. Il mezzo pesante per poter nuovamente circolare dovrà essere sottoposto a visita di revisione presso la Motorizzazione Civile, dopo il ripristino della regolarità dell’impianto antinquinamento.

Anche nell’Agrigentino da lunedì 25 novembre a domenica 1 dicembre si svolgerà una campagna di sensibilizzazione dell’Azienda sanitaria provinciale per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Si tratta della “Settimana della prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili”. L’Azienda sanitaria di Agrigento offrirà alla popolazione compresa fra i 18 ed i 40 anni d’età una vasta gamma di servizi diagnostici ed informativi gratuiti e di facile accesso. In particolare, nei laboratori d’analisi degli ospedali di Agrigento, Licata, Canicattì, Sciacca e Ribera, e nel poliambulatorio di Bivona, dalle ore 11:30 alle 13:30, senza ricetta medica e prenotazione, sarà eseguito lo screening ematico per la diagnosi dell’HIV, delle epatiti virali, della sifilide ed il tampone vaginale/uretrale o esame delle urine per la ricerca di clamidia e gonorrea, ed ottenere inoltre ogni tipo di informazione per prevenire le infezioni. L’iniziativa sarà presentata in conferenza stampa lunedì prossimo 25 novembre.

Venerdì 22 novembre ricorre la Giornata mondiale per i Survivors, ovvero i sopravvissuti alla morte di un caro per suicidio. L’obiettivo dell’evento è aumentare la consapevolezza nella comunità scientifica e nella popolazione che il suicidio è un fenomeno che può essere prevenuto. In occasione della ricorrenza, l’Ama, l’Associazione mutuo aiuto, in collaborazione con l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, ha organizzato due incontri – dibattito, con esperti del settore e diverse testimonianze. Domani pomeriggio, giovedì 21 novembre, a Favara, nella Parrocchia dell’Itria, dalle ore 16 in poi. Poi venerdì mattina, ad Agrigento, nella cappella dell’ospedale “San Giovanni di Dio, dalle ore 9:30 fino al tardo pomeriggio quando saranno tratte le conclusioni.

Ad Agrigento domani, giovedì 21 novembre, nella Cattedrale di San Gerlando, alle ore 17 il cardinale Francesco Montenegro celebrerà una messa in occasione della ricorrenza della Virgo Fidelis, la santa patrona dell’Arma dei Carabinieri. La cerimonia, che comprende anche il 78° Anniversario della Battaglia di Culqualber e la celebrazione della “Giornata dell’Orfano”, costituisce annualmente un momento di meditazione spirituale per le donne e gli uomini in uniforme della Benemerita. Alla celebrazione, caratterizzata dallo svolgimento nella Cattedrale restituita alla città, parteciperanno le autorità provinciali, insieme ai Carabinieri, in servizio e in congedo, alle loro famiglie, ai parenti delle “vittime del dovere” e ad una folta rappresentanza di studenti di istituti scolastici del capoluogo. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare quali graditi ospiti dell’Arma.

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, innanzi alla seconda sezione penale presieduta dalla giudice Wilma Mazzara, si è svolta un’altra udienza del processo a carico di cinque imputati ai quali la Procura della Repubblica di Agrigento contesta, a vario titolo, l’avere scaricato dal giugno 2008 al luglio 2013 tutti i reflui non depurati della rete fognaria della zona sud – est di Agrigento, tra San Leone, Cannatello e Villaggio Peruzzo, nel mare antistante la costa di San Leone tramite due scarichi non autorizzati, essendo scaduta l’autorizzazione. I due scarichi sono stati due condotte sottomarine, intese una “Pubblica Sicurezza” e l’altra “Padri Vocazionisti”. E tale scarico presunto inquinante, illegale e non autorizzato sarebbe stato aggravato dalla frequente rottura delle condotte o dallo straripamento delle centraline di sollevamento anche in spiaggia, nei pressi della battigia, più volte segnalato e documentato in video e foto dall’associazione ambientalista “MareAmico” di Claudio Lombardo. Ebbene, ha deposto in aula il professor Salvatore Sciacca, consulente del pubblico ministero, Antonella Pandolfi. Sciacca, già docente universitario a Catania, tra l’altro ha dichiarato: “C’erano due problemi. Uno: le perdite dai pennelli a mare che scaricavano a poche centinaia di metri e non a chilometri di distanza dalla riva. L’altro: il mancato trattamento dei liquami che arrivavano a mare filtrati solo con una semplice e grossolana grigliatura. I liquami finivano in acqua, a poche centinaia di metri e senza il doppio trattamento depurativo previsto dalla legge. Questo avveniva anche perché sulla condotta gravava un numero di utenze spropositato”.

E’ stata organizzata per venerdì prossimo, 22 novembre alle 10 nei locali dell’ Urban Center (ex mattatoio comunale) di via Berlinguer, la conferenza stampa di lancio del nuovo servizio “porta a porta” del Comune di Favara.

L’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale e dall’Iseda, impresa capofila della Rti che ha in appalto il servizio, servirà per presentare alla cittadinanza i dettagli del nuovo servizio di raccolta differenziata, che partirà prossimamente.

Alla conferenza stampa, aperta a tutti i cittadini che vorranno partecipare, saranno presenti il sindaco di Favara Anna Alba, l’assessore comunale all’Ambiente Giuseppe Bennica e l’architetto Michele Genuardi in rappresentanza del Raggruppamento temporaneo di imprese.

Gli amministratori locali e i rappresentanti delle ditte, forniranno tutti i dettagli inerenti il nuovo porta a porta, i calendari per i conferimenti giornalieri, tutto il materiale informativo e le brouchure che saranno successivamente consegnate ai cittadini insieme ai mastelli prima dell’avvio effettivo del nuovo servizio. Il primo giorno per la consegna dei mastelli, è fissata per il prossimo lunedì 25 novembre.

Il coordinatore provinciale del movimento “Diventerà Bellissima” di Agrigento, Gioacchino Alfano, annuncia finanziamenti anche per le strutture teatrali e culturali agrigentine, e afferma: “Il presidente della Regione, Musumeci ,nella qualità di assessore Beni Culturali, ha finanziato progetti per il recupero di numerosi teatri nella provincia di Agrigento. Si tratta di contributi per un importo complessivo di circa 4 milioni di euro tra cui più di 1 milione destinati a strutture del Comune di Agrigento, come il Palacongressi che da tempo necessita di importanti interventi di manutenzione. I fondi, stanziati per interventi di restauro, ripristino, ristrutturazione, messa a norma e innovazione tecnologica, consentiranno la modernizzazione di strutture esistenti e l’apertura sia di nuovi spazi che di sale chiuse da tempo al pubblico. Investire sul territorio e nella cultura è importante oggi più che mai. Restituiamo al teatro il ruolo che gli spetta quale fondamentale centro di cultura e di aggregazione”.

“La giornata odierna aggiunge un altro tassello ad un’incapacità, un’inadeguatezza amministrativa senza precedenti. La gestione di questa nuova emergenza meteorologica è ai limiti dell’assurdo. Avevo ritenuto che Galanti potesse essere un Sindaco adatto con una guida politica e una buona Giunta al suo fianco. Oggi che è stato fautore delle proprie scelte, è responsabile in prima persona e di coloro che gli sono accanto anche se non presenti fisicamente a Licata di questo nuovo disastro le cui conseguenze saranno terrificanti per la città e il suo tessuto economico”. L’attacco al vetriolo è del parlamentare regionale di Autonomisti e Popolari, Carmelo Pullara, che da licatese vive direttamente il disagio della città.

Polemizzare in questo momento di grave crisi non è, comunque, la migliore soluzione alla problematica o, almeno, non lo è fin quando non si è arrivati a binario morto.
“Non si tratta di polemiche ne tanto meno di chiedere aiuti regionali, nazionali o europei – continua Pullara – perché nemmeno un miracolo può aiutarci a fronte di tutta questa improvvisazione ed inadeguatezza”.

“Chiedo immediatamente un resoconto di quanto successo questa mattina e la giornata dell’11 novembre ed un Consiglio comunale aperto in diretta streaming in cui il Sindaco e la sua Giunta spieghino alla città cosa è accaduto. In particolare per la giornata di oggi si dice che le pompe idrovore siano state attivate in ritardo cioè alle 8.30 quando la città era già allagata ed il danno era già compiuto; mentre per la giornata dell’11 oltre a quanto denunciato in termini di superficialità si spieghi alla città sia il ritardo nell’allerta nonché lo scempio determinato con i così detti lavori in emergenza i cui social sono inondati dalle foto. Infine non comprendiamo come mai il Presidente del Consiglio comunali ed i gruppi consiliari ed anche quelli da poco costituiti non abbiano pensato di chiedere un Consiglio comunale aperto per interrogare il Sindaco su quanto sopra. Ricordo a me stesso che molti degli attuali consiglieri comunali lo erano pure nella precedente legislatura e per molto meno avrebbero sollevato innumerevoli accuse al Sindaco e alla giunta. La politica non si fa nell’interesse e per partito preso di chi in quel momento ha il governo della città, ma nell’interesse dei cittadini che ci hanno votato quindi dato fiducia, quella fiducia che se non ricambiata certamente non verrà ridata. La gente osserva spesso silente.”

Carmelo Pullara punta il dito sul sindaco e su una parte del Consiglio comunale, a suo modo di vedere, inadeguati rispetto al livello di allarme della città e intanto?

“Intanto – conclude il deputato locale – seguo con la massima attenzione la situazione e lavoro nell’interesse della città per evitare il ripetersi dei danni. Chiaramente sarebbe stato tutto più agevole con un’amministrazione capace di collaborare e con politici pronti a mettere al primo posto l’interesse di Licata e dei suoi cittadini”.

Il 22 novembre ricorre la “Giornata mondiale per i Survivors”, i sopravvissuti alla morte di un caro per suicidio. L’obiettivo dell’evento è quello di aumentare la consapevolezza nella comunità scientifica e nella popolazione che il suicidio è un fenomeno che può essere prevenuto. Una vera e propria campagna di divulgazione e sensibilizzazione anima la macchina organizzativa di questa giornata, sostenuta anche quest’anno dall’International Association for Suicide Prevention.

“Dalla cura del dolore alla cura del ricordo” è il titolo degli incontri organizzati dall’AMA, Associazione Mutuo Aiuto, in collaborazione con l’ASP di Agrigento, per celebrare la ricorrenza.

“Saranno due giorni, 21 e 22 novembre, – spiega Antonella Mistretta, facilitatrice gruppo Auto Mutuo Aiuto– centrati su riflessioni, studi e approfondimenti sulla tematica del lutto, un lutto che richiede, sicuramente, un’elaborazione diversa per lo stigma ed il senso di colpa che lascia a chi rimane. L’ obiettivo, oltre che divulgativo, è quello di mettere a disposizione dei sopravvissuti uno spazio neutro nel quale poter condividere il dolore legato alla perdita in un’atmosfera di ascolto reciproco e non giudicante. Ecco, questo è ciò che il gruppo AMA e la Pastorale della Salute intendono fare in questa giornata per sostenere e aiutare chi ha subito un dramma tanto grande.Tuttavia, il gruppo AMA non relega il proprio compito a questo evento, ma sta vicino a tutti i Survivors sempre, perché il dolore, l’angoscia, la solitudine e la rabbia sono emozioni che non abbandonano e, dunque, i sopravvissuti vanno costantemente aiutati.”

Come da programma, giovedì 21 novembre presso la Parrocchia BMV dell’Itria di Favara, per il primo incontro, a relazionare sul tema “Il dono del morente, l’elaborazione di chi rimane” sarà il Dott. Antonio Loperfido – filosofo, psicologo e psicoterapeuta.

Venerdì 22 novembre i lavori avranno luogo presso la Cappella del Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento. Temi dell’incontro saranno: “Quando il dolore trova una sponda”e “Dalla Cura del dolore alla cura del ricordo attraverso la rabbia e il senso di colpa”

La Giornata Mondiale per i Suvivors di Agrigento, vuole essere, inoltre, un’occasione di promozione del servizio fornitodal gruppo AMAper l’elaborazione del lutto.

“Il gruppo AMA per l’elaborazione del lutto – conclude Antonella Mistretta-è del tutto gratuito e dà un supporto a tutte le persone che cercano aiuto per elaborare un evento così forte e devastante come la perdita di un caro per suicidio. Gli incontri del gruppo Ama per l’elaborazione del lutto sono gratuiti e vengono organizzati presso il presidio ospedaliero San Giovanni di Dio due volte al mese, dalle 15.30 alle 17.30 ,e una volta al mese, di domenica, presso la parrocchia di San Gregorio, Cannatello, dalle ore 17.30 alle19:00.”

Agrigento all’ultimo posto per qualità della vita. A tal proposito si registra l’intervento degli assessori comunali Nello Hamel e Gabriella Battaglia che dichiarano: “Come Amministrazione non ci sottraiamo ai nostri compiti ma certamente ci sono dei settori a cui si riferisce l indagine che non sono in alcun modo gestiti dal comune di Agrigento ne dai Sindaci degli altri Comuni. Come già evidenziato i dati si riferiscono ad una analisi su base provinciale e alcuni di questi riguardano ad esempio il settore sanitario. Proprio per questo sembrano fuori luogo  le  affermazioni della Consigliera Iacolino che conosce bene le condizioni dell’ Ospedale San  Giovanni  di Dio, affermazioni che evidentemente  non sono supportate dalla conoscenza di tutte le categorie che contribuiscono alla definizione della classifica”.

Sulla vicenda è intervenuta anche il consigliere comunale Margherita Bruccoleri: “Ha ragione Iacolino a sostenere che sia ora di cambiare.  Visto che i dati più scoraggianti della classifica di Italia Oggi  riguardano la qualità dei servizi sanitari e della diagnostica, forse di qualche vertice ospedaliero di un presidio come quello di Agrigento  andrebbe rivalutata la posizione. L’incapacità amministrativa di un ospedale come il San Giovanni di Dio è sotto gli occhi di tutti. Una sanità  che ha caratteristiche da terzo mondo e i cui standard minimi di assistenza sono delegati al sacrificio di medici e infermieri, che fanno quello che possono.  È ora di cambiare”.