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A Palma di Montechiaro i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Licata e del Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni di Palermo, con il supporto del personale dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, hanno elevato sanzioni per complessivi 4500 euro a carico di un imprenditore di 45 anni di Palma di Montechiaro, allorchè all’interno di un suo magazzino, adibito a deposito per lo stoccaggio di olio, sono stati rinvenuti 780 litri di olio per uso alimentare contenuti in bidoni di plastica privi di etichettatura e certificazione di tracciabilità. Sequestrati olio e locale.

 

Ad Agrigento, in centro città, lungo la strada che costeggia l’ex Parco dell’Addolorata che adesso il Comune ha adibito ha adibito a discarica di rifiuti vegetali, vi è un cavalcavia a rischio crollo. Se ne è accorta l’associazione ambientalista MareAmico, coordinata da Claudio Lombardo, che afferma: “Il cavalcavia perde calcinacci. Sotto questo ponte il traffico è intenso, soprattutto di giovani in moto che ogni giorno si recano a scuola.
Possibile che nessuno si accorga di nulla? Possibile che nessuno faccia nulla per evitare una possibile tragedia?”.

Ecco il video di mareamico….

POSSIBILE CHE AD AGRIGENTO NESSUNO CONTROLLI NULLA?

Ad Agrigento, in centro città, c'è un cavalcavia che perde calcinacci. Sotto questo ponte il traffico è intenso, soprattutto di giovani in moto che ogni giorno si recano a scuola.Possibile che nessuno si accorga di nulla? Possibile che nessuno faccia nulla per evitare una possibile tragedia?

Pubblicato da Mareamico Delegazione Di Agrigento su Martedì 26 novembre 2019

 

L’attuale situazione, venuta alla ribalta del dibattito politico nazionale nelle ultime settimane, riguardante gli impossibili costi dei voli aerei da e per la Sicilia, esige rapidamente, di essere affrontata e risolta.

Troppo a lungo in Sicilia è durata questa fase che ha portato ad una situazione di sottosviluppo. Urge rimuovere gli ostacoli che hanno sempre precluso ‘la continuità territoriale’ con il resto della Nazione. Ma quali sono questi ostacoli?

Premesso che il termine ‘continuità territoriale’ nasce da alcuni trattati europei come strumento legislativo volto a garantire aree disagiate delle varie nazioni, ovvero rafforzare la coesione fra differenti aree dello stesso Stato. Il fondamento della ‘continuità territoriale’ è la base normativa europea sul servizio pubblico, che giammai può essere trasgredita se non per espressa deroga ai principi di libero scambio e di libera concorrenza. Quindi, solo una espressa disposizione della fonte primaria, cioè del diritto comunitario europeo, può aprire ad una soluzione. In altre parole, l’UE o realizza un provvedimento di deroga, o di fatto non accadrà mai nulla, come ben tutti noi sappiamo dalle esperienze dei precedenti fallimenti legislativi nazionali (vedi L. 23.12.2000, n°388) e come certamente accadrà di nuovo se si vorrà insistere con una legge nazionale così come   in queste ore viene sbandierato.

Ma perché finora la UE non ha dato la deroga? Perché a loro dire, la Sicilia è fisicamente vicina al Continente (3,5 Km di mare) e ciò non è paragonabile alla distanza rispetto alla terraferma di Sardegna, Lampedusa, Isole Canarie e persino Irlanda.

Altra motivazione della UE è che in Sicilia vi è un corposo traffico passeggeri che solo nel 2018 ha visto viaggiare oltre 17 milioni di persone e che dimostrerebbe che la ‘continuità territoriale’ di fatto già esiste. E così con questa volontà non obiettiva dell’Europa, nel nome del libero mercato, le compagnie aeree possono sostanzialmente scorrazzare e applicare le tariffe   che vogliono, con una metodologia di tariffazione aerea determinata con un algoritmo che fa aumentare le tariffe sulla base del riempimento passeggeri degli aerei. In altre parole, maggiore è il numero di passeggeri sul vettore aereo, maggiore diviene il costo del biglietto. Con buona pace dei siciliani che hanno le tariffe aeree nemmeno lontanamente paragonabili con altre realtà europee.

Allora, al di là delle affermazioni, sia pur rispettabili, di colleghi parlamentari in atto nel governo nazionale, occorre preliminarmente intervenire in sede europea, affinché la Commissione comprenda che nonostante la breve distanza con il Continente, la Sicilia rimane emarginata per mancanza di alternative di trasporto (strade e ferrovie inesistenti per assenza di un Ponte di collegamento con la terraferma).

Anche la richiesta di ‘continuità territoriale’ su Trapani è quindi matematicamente destinata all’insuccesso e rimanere confinata al puro annuncio politico.

Concludendo,  in qualità di Deputato della Repubblica Italiana, appartenente ad un partito che ha una storia concreta di modernizzazione nelle regioni d’Italia che amministra ed in qualità soprattutto di Siciliano, servitore del suo Popolo, mi rivolgo a tutti i parlamentari nazionali, regionali ed europei, amici, avversari, rappresentanti del governo della nazione e della regione siciliana,  assemblee elettive e mi metto, a totale disposizione di questo progetto.

Ritengo in umiltà che tocchi al Presidente della Regione muovere i passi, in concerto con i siciliani dell’attuale governo nazionale, per una convocazione degli stati generali. Un vero e proprio ‘gabinetto di crisi’ che si relazioni con il Presidente della Repubblica, con l’Aviazione Civile, con il Commissario europeo dei trasporti e con il Commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni, al fine di rendere forte, coesa e vincente, la posizione della Sicilia.

Alessandro Pagano

(Vice Capo Gruppo della Lega alla Camera dei Deputati)

L’emittente americana CNN ha pubblicato un articolo per la valorizzazione dei beni culturali del nostro territorio sui progetti “Case a 1 euro” e “Albergo diffuso”. Una vetrina internazionale dice il Sindaco di Bivona Milko Cinà – che esprime grande soddisfazione per la portata della notizia che proietta il lavoro dell’amministrazione in tutto il mondo.

L’articolo

https://www.cnn.com/travel/article/one-euro-home-italy-bivona/index.html

 

Riccardo Savona,Presidente della commissione bilancio e programmazione,interviene a margine dell’audizione sulla problematica riguardante le difficoltà finanziarie del Libero Consorzio di Siracusa a oggi in dissesto e delle difficoltà oggettive che subiscono i lavoratori.Lo stesso Presidente Savona assicura l’impegno del governo regionale e della II° Commissione per trovare le soluzioni adeguate per superare le criticità in corso.
“In merito alle oggettive difficoltà in cui versa il Libero Consorzio di Siracusa,una situazione frutto di una mala gestione che si è perpetuata nel tempo,ad oggi se ne vedono purtroppo gli effetti nella spesa corrente e nel pagare gli stipendi ai lavoratori,si sta cercando di mettere delle toppe.Infatti dopo un’ampia discussione in commissione, c’è l’impegno concreto da parte dell’Assessore regionale alle autonomie locali di convocare un incontro in Conferenza Regione-Autonomie locali e fare la proposta di liberare una quota delle risorse,circa 20 milioni di euro,e ripartire la parte residua per la spesa corrente in maniera da poter dare ristoro ai lavoratori e alle loro famiglie,in attesa che nel 2020,dovrebbe essere finalmente soppresso il prelievo forzoso e si possa seguire un percorso di risanamento dell’ex provincia aretusea.”

Ancora un report, con relativa classifica nazionale, relega Agrigento agli ultimi posti in Italia. Adesso è la volta del rapporto ICity Rank 2019 di Fpa, società del gruppo Digital360, che analizza la situazione delle città italiane nel percorso per diventare intelligenti e sostenibili, ossia più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili, capaci di introdurre innovazioni e promuovere sviluppo adattandosi ai cambiamenti in atto. Fpa ha individuato e analizzato sei dimensioni urbane, tra solidità economica, mobilità sostenibile, tutela ambientale, qualità sociale, capacità di governo e trasformazione digitale, e ciò in riferimento a 100 indicatori, basati su più di 250 variabili, che hanno consentito di stilare la classifica finale dei 107 comuni capoluogo. Ebbene, l’anno scorso Agrigento è stata ultima. Adesso è terzultima in Italia, come nel 2017.

La Procura di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex vescovo di Trapani, Francesco Miccichè, imputato di peculato allorchè si sarebbe impossessato di fondi provenienti dall’8 per mille. Tale ipotesi di reato risale al 2007, e grava su due conti correnti su cui sarebbero confluite le risorse che il prelato avrebbe sottratto. Nel 2012 il vescovo Miccichè è stato rimosso da Papa Benedetto a seguito a una visita ispettiva eseguita dal “visitatore apostolico”, monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo. Secondo la Procura, il sacerdote avrebbe provocato un danno all’erario appropriandosi di 544mila euro, sottratti dai conti “Interventi Caritativi” ed “Esigenze di culto pastorale” della Diocesi di Trapani. Il reato contestato è il peculato perchè il denaro sarebbe stato sottratto in violazione della legge 222 del 20 maggio 1985 e del regolamento che prevede l’impegno delle somme derivanti dall’8 x mille per “esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo”.

Ad Agrigento domani mercoledì 27 novembre, nello Spazio Temenos della Chiesa di San Pietro, alle ore 18, saranno presentati i lavori di restauro della statua dell’Immacolata della Basilica in piazza San Francesco. I lavori sono frutto della collaborazione tra l’Arcidiocesi di Agrigento, la Soprintendenza ai Beni Culturali, la Parrocchia Basilica Immacolata, la Confraternita dell’Immacolata e tutta la Comunità ecclesiale. L’intervento di restauro, eseguito dalla dottoressa Ivana Mancino, è stato condotto secondo criteri scientifici e nel rispetto dei principi e delle teorie del restauro moderno. Si è proceduto ad effettuare interventi e metodologie opportunamente studiate per restituire la corretta leggibilità dell’opera rispettandone comunque la materia originale, il valore artistico e, ancora più importante, il valore devozionale a cui tutti i fedeli sono legati. Per lo studio e per tutte le fasi di restauro è stata prodotta una documentazione fotografica eseguita dal fotografo Enzo Brai, insieme ad una campagna di analisi diagnostiche che ha scoperto sette stratigrafie di colori sovrapposti nel tempo. Ricerche storico-archivistiche e fotografiche hanno permesso di ottimizzare il restauro conservativo, restituendo alla luce nuovi risvolti alla ricerca storico-artistica.

Al Comune di Agrigento sono state recapitate delle lettere anonime denigratorie contro l’assessore Gabriella Battaglia, che ha le deleghe a polizia municipale, sicurezza, protezione civile, viabilità, ed è presidente della commissione pubblico spettacolo. Il Comune di Agrigento ha presentato una denuncia alla Digos a seguito di quanto accaduto. Indagini sono in corso. Gabriella Battaglia, che ha dichiarato che manterrà il proprio impegno amministrativo senza alcuna riserva, è anche componente del consiglio territoriale di disciplina dell’Ordine degli Ingegneri.