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I poliziotti del Commissariato di Canicattì, diretto dal vice Questore, Cesare Castelli, hanno arrestato ai domiciliari due giovani sorpresi a fumare crack in automobile, insieme a una ragazzina minorenne, in via Bellini, nei pressi della chiesa di Sant’Eduardo. Si tratta di Carmelo Carlino, 26 anni, e Giuseppe Marino, 19 anni. All’interno della Fiat Punto di proprietà di Carlino, sui sedili anteriori, è stata rinvenuta una bottiglia che, secondo quanto riferito dagli stessi ragazzi, contiene acqua e cocaina, e serve per aspirare il vapore. Dentro il portacenere sono stati trovati dei pezzi di hashish, per un peso complessivo di poco meno di 1,5 grammi. Nella tasca dei pantaloni di Marino, inoltre, è stata sequestrata una tavoletta di 55 grammi di hashish. La ragazzina è stata denunciata alla Procura dei minori e affidata al padre.

Dal 2016 al 2018 in Italia sono stati 3.180 i morti sui luoghi di lavoro , con una tendenza all’aumento: 1.018 vittime nel 2016, 1.029 nel 2017 e 1.133 nel 2018. Le ultime rilevazioni statistiche dell’Inail registrano un incremento degli infortuni gravi e mortali anche in Sicilia e a Palermo. In Sicilia, nel solo mese di settembre 2019, sono state registrate 2.020 denunce d’infortunio, a fronte di 1.857 nello stesso periodo del 2018. A Palermo dalle 402 denunce del settembre 2018 alle 478 del settembre 2019. L’impennata riguarda anche i casi mortali che in Sicilia, dai 49 del periodo gennaio-settembre 2018, aumentano ai 56 registrati nello stesso periodo del 2019. A Palermo i caduti sul lavoro nel periodo gennaio-settembre 2019 sono stati 17, e sono stati 13 nello stesso periodo del 2018.

Sono stati incastrati per aver urinato in un muretto adiacente ad un esercizio commerciale dopo aver rapinato quattro supermercati, ad Ottobre scorso a Lentini, Carlentini e Francofonte.

Le videocamere di sorveglianza avevano catturato questo “particolare” avvenuto il 25 Ottobre così i carabinieri con il supporto dei Ris di Messina hanno prelevato i campioni di Dna risalendo ai rapinatori.

Sono, così, stati identificati e per loro è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza con permanenza in casa la notte e prescrizione di presentazione alla polizia giudiziaria.

Nello specifico i rapinatori sono: Alfio Simone Sapienza di 21 anni, Raul Lo Re di anni 22 e Andrea Finocchio di 21 anni.

Una motonave, la “Seven Stars”, ormeggiata nel porto di Augusta è stata sequestrata dal nucleo operativo per la protezione ambientale della Capitaneria di Porto Empedocle con il coordinamento della procura di Agrigento, guidata dal procuratore capo Luigi Patronaggio, coadiuvato dal personale militare della Capitaneria di Porto di Augusta.

La motonave conteneva oltre 2000 tonnellate di rifiuti ferrosi ed era pronta per la partenza diretta in Grecia.

Le indagini erano iniziate già da Agosto quando la Capitaneria di Porto Empedocle insieme al personale militare del circondariale marittimo di Licata, avevano sequestrato una nave, la “Lady Nur” che conteneva circa 1000 tonnellate di rifiuti ferrosi diretta in un porto Turco.

Gli inquirenti hanno contestato, inoltre, numerosi reati a una società di Canicattì e ad una società intermediaria di Brescia che si occupavano dello stoccaggio e del recupero dei rifiuti ferrosi in maniera illecita e si constata il mancato rispetto della normativa comunitaria di trasporto transfrontaliero di rifiuti.

Le indagini hanno portato al deferimento alla Procura della Repubblica di Agrigento degli amministratori legali delle società a vario titolo coinvolte. Le indagini proseguono perchè si ipotizza una più vasta attività organizzata di traffico illecito di rifiuti.

Lotta tra la vita e la morte una donna di 48 anni, di Caltabellotta, in provincia di Agrigento, coinvolta in un gravissimo incidente lungo lo scorrimento veloce Palermo-Sciacca. L’automobile di lei, una Citroen, si è scontrata frontalmente con un’auto Mercedes guidata da un uomo di 56 anni, nei pressi di San Cipirello. I due conducenti sono stati estratti dai mezzi dai Vigili del fuoco, intervenuti sul posto insieme ai Carabinieri di Monreale. Le condizioni della donna si sono subito rivelate critiche. E’ stata soccorsa al Policlinico a Palermo in codice rosso.

La Procura della Repubblica di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati il conducente del mezzo pesante che si è scontrato mercoledì scorso contro un’automobile lungo la strada statale 194, nel territorio di Francofonte. I tre occupanti dell’auto, un uomo e due donne messinesi, sono morti sul colpo. L’uomo, originario di Raddusa nel Catanese, è indagato per omicidio stradale.

Si è sbloccata ieri sera, la problematica relativa alle difficoltà di conferimento dei rifiuti raccolti dagli operai della Rti ad Agrigento e che aveva portato alla decisione di sospendere la raccolta della plastica per la giornata odierna. Ieri sera infatti, l’assessore comunale all’igiene urbana Nello Hamel, al termine di un pomeriggio di interlocuzioni con Iseda e Sea e con la ditta Seap,  gestore della stazione di trasferenza di Lercara,

è riuscito ad ottenere da quest’ultima la possibilità di far scaricare i compattatori che ieri erano stati lasciati fuori dai cancelli. Hamel ha ottenuto anche che l’impianto di Lercara, che inizialmente la Seap aveva deciso di lasciare chiuso per oggi, sarà aperto in modo da consentire le operazioni di scarico e dunque di svuotamento dei mezzi che possono così continuare ad essere utilizzati per i turni regolari.

In questo modo, la raccolta, pur ostacolata dalle avverse condizioni atmosferiche di oggi, è stata ripresa e i mastelli lasciati fuori vengono via via svuotati. Gli operatori ecologici hanno però segnalato difficoltà ad espletare il servizio in zone come San leone e Villaggio Mosè le cui strade risultano allagate. Domani, sabato 2 novembre, la raccolta della frazione organica e del vetro, avverrà regolarmente.

Ad Agrigento, nel carcere “Pasquale Di Lorenzo”, il personale della Polizia penitenziaria ha udito una detenuta conversare a telefono, e non con eventuali compagne di cella. E’ scattata dunque la perquisizione. La donna, nel tentativo di evitare il sequestro del telefonino, lo ha nascosto nel suo genitale. Si tratta però di uno stratagemma già noto alla Polizia penitenziaria, ed è stato subito sventato. I sindacati di categoria della Polizia penitenziaria più volte hanno proposto al Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, di dotare le carceri di dispositivi elettronici capaci di annullare il campo telefonico così da rendere innocuo il possesso di cellulari.