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La Procura di Agrigento ha notificato 42 avvisi di conclusione delle indagini nell’ambito dell’inchiesta antidroga “Fish and drug” ruotante intorno a Porto Empedocle. I dettagli.

Lo scorso 24 ottobre è stato il giorno dell’operazione antidroga “Fish and drug”. I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento e del Commissariato di Porto Empedocle hanno eseguito 17 misure cautelari. Le indagini, a cui ha collaborato anche la Guardia Costiera di Porto Empedocle, sono state avviate nel maggio del 2019 quando è stato arrestato un empedoclino in possesso di circa 5 chili di hashish su cui sono stati rinvenuti cristalli di sale. E si è sospettato che fosse stato in mare. Successivamente sono stati sequestrati complessivamente oltre 140 chili di hashish e denunciate 41 persone. Un veliero battente bandiera spagnola, con a bordo due colombiani, avrebbe trasportato alcune tonnellate di hashish, mollando poi il carico, perfettamente confezionato, a causa di un’avaria al motore, tra Lampedusa e Porto Empedocle, ad una profondità di circa 200 metri. A recuperarlo, con il sistema della pesca a strascico, sarebbero stati alcuni pescatori empedoclini. In particolare avrebbero lavorato due motopescherecci gestiti dalla famiglia Volpe, in collegamento con la famiglia Fiore. Ecco perché l’inchiesta è stata intitolata “Fish and drug”, ovvero pesce e droga. L’hashish sarebbe stato poi venduto al dettaglio tra Porto Empedocle, Favara, Palma di Montechiaro, Realmonte e anche fuori provincia. Ebbene adesso la Procura della Repubblica di Agrigento, tramite il reggente Salvatore Vella e la titolare dell’inchiesta, Sara Varazi, ha notificato 42 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. I 42 indagati hanno facoltà di opporre atti e mezzi a difesa entro 20 giorni dalla notifica, dopodiché la Procura chiederà il rinvio a giudizio al Tribunale. Si tratta di:

Michele Lo Nigro, 48 anni, di Agrigento
Gaetano Volpe, 57 anni, di Porto Empedocle
Mohamed Saad, 60 anni, originario dell’Egitto Michele Curcio, 55 anni, di Canicattì
Gerlando Fiore, 60 anni, di Porto Empedocle

Salvatore Incardona, 50 anni, di Palma
Giovanni Terrana, 53 anni, di Agrigento
Alfonso Indelicato, 50 anni, di Agrigento
Riccardo Volpe, 32 anni, di Realmonte
Giovanni Pirrera, 51 anni, di Favara

Camillo Attardo, 51 anni, di Favara
Giuseppina Diana, 49 anni, di Porto Empedocle
Luigi Fiore, 27 anni, di Realmonte
Angela Volpe, 52 anni, di Realmonte
Stefano Sacco, 59 anni, di Porto Empedocle

Gerlando Fiore, 27 anni, di Realmonte
Vincenzo Bellomo, 31 anni, di Agrigento
Giacomino Gazzitano, 55 anni, di Agrigento
Francesco Salemi, 67 anni, di Porto Empedocle
Calogero Salemi, 64 anni, di Porto Empedocle

Fabirama Thior, 73 anni, originario del Senegal
Rosa Puccio, 52 anni, di Favara
Giovanna Gazzitano, 27 anni, di Porto Empedocle
Simona Fragapane, 26 anni, di Agrigento
Stefano Fragapane, 30 anni, di Agrigento

Roberto Fragapane, 29 anni, di Agrigento
Carmelo Fragapane, 51 anni, di Agrigento
Rosaria Riverso, 49 anni, di Agrigento
Salvatore Mantione, 52 anni, di Canicattì
Salvatore Carlino, 32 anni, di Canicattì

Andrea Terrana, 22 anni, di Porto Empedocle
Salvatore Volpe, 33 anni, di Agrigento
Antonio Costa, 49 anni, di Canicattì
Claudio Meli, 32 anni, di Agrigento
Antonio Garlisi, 36 anni, di Canicattì

Cristian Terrana, 29 anni, di Raffadali
Salvatore Papia, 51 anni, di Favara
Vincenzo Fallea, 44 anni, di Agrigento
Carmelo Colombo, 47 anni, di Porto Empedocle
Calogero Colombo, 45 anni, di Porto Empedocle

Sergio Farruggia, 45 anni, di Porto Empedocle
Tiziana Messina, 40 anni, di Porto Empedocle.

Lavori in corso nell’ambito della finanziaria regionale: emendamenti per aumento degli stipendi a forestali e precari Pip. L’eurodeputata Francesca Donato aderisce alla Dc di Cuffaro.

Lavori in corso nell’ambito della finanziaria regionale proposta dal governo Schifani in attesa dell’approvazione in Assemblea entro il 10 febbraio, almeno secondo le intenzioni. Gli ultimi emendamenti depositati prevedono aumenti di stipendio per i forestali e per i lavoratori Pip (Piani di inserimento professionale) di Palermo, oltre a un tesoretto da 10 milioni per finanziare aiuti ai poveri attraverso gli enti di volontariato. Nel dettaglio, l’assessore regionale ad Agricoltura e Foreste, Luca Sammartino, ha preventivato un budget di quasi 23 milioni di euro per erogare a tutti i circa 18 mila forestali aumenti di stipendio da almeno 50 euro netti al mese. Sammartino ha preparato un testo che formalmente prevede di recepire il contratto collettivo nazionale dei forestali, firmato a Roma nel dicembre del 2021. Gli aumenti costeranno alla Regione quasi 5 milioni per gli arretrati e 8 milioni all’anno a regime: il totale, quindi, è di 23 milioni. E poi, l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, ha preparato un emendamento frutto di un recente confronto con i rappresentanti dei Pip di Palermo, che sono circa 3 mila precari storici. Sono pronti poco più di 4 milioni per accreditare aumenti fra i 60 e i 100 euro al mese. In tal caso lo scatto in busta paga è determinato dal riconoscimento dell’aumento Istat, che si somma a un incentivo riconosciuto dallo Stato nel 2022. Il totale della spesa regionale per il settore sarà di una trentina di milioni all’anno. L’assessore Falcone ha inoltre ricavato un tesoretto da 10 milioni di euro per finanziare un piano di sostegno rivolto alle associazioni e ai centri di volontariato che assistono le persone indigenti. Si tratta dell’emendamento “Biagio Conte”, così come lo si definisce in giunta. Sono da stabilire i criteri di assegnazione. Nel frattempo a breve sarà approvato il rendiconto del 2021, sbloccando così l’assunzione dei vincitori del maxi concorso nei Centri per l’Impiego. In ambito politico, l’eurodeputata Francesca Donato, eletta nel 2019 nelle liste della Lega, ha aderito alla Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, e afferma: “Credo che ci sia bisogno di un’alternativa ai partiti attualmente al governo di centrodestra. Penso che l’elettorato italiano richieda una alternativa, c’è troppo omogeneità di proposte e vedo una crisi generale dei partiti proprio per questo. Ho lasciato la Lega per la posizione che aveva sul green pass e per il sostegno al governo Draghi. Non mi sentivo più a mio agio in un partito che in maggioranza appoggiava quelle posizioni costringendo tutti i deputati a votare in quel senso. Con la Democrazia cristiana non ho alcun diktat. Oggi Cuffaro è il più affidabile come integrità morale: i suoi scheletri sono venuti tutti alla luce, ha ammesso gli errori e ha accettato la condanna. Oggi è una persona completamente diversa. Lui è molto amato in Sicilia perché ha delle qualità straordinarie”.

Giuliana Miccichè

Agrigento, 29 novembre 2011: tangenti per concessioni e autorizzazioni edilizie. Blitz della Digos, Squadra mobile e Procura di Agrigento. Ordinanze cautelari al Comune di Agrigento. Poi in Cassazione il 20 dicembre del 2021, accogliendo le istanze del difensore, l’avvocato Angelo Nicotra, è stato assolto da un’ipotesi di abuso d’ufficio, con la formula “perchè il fatto non sussiste”, l’ex capo dell’Ufficio tecnico comunale, Sebastiano Di Francesco. Per altre imputazioni analoghe, già prescritte in Appello, è stato disposto un secondo processo d’Appello. Rinvio in Corte d’Appello anche per due Vigili urbani, Rosario Troisi e Calogero Albanese, già in servizio nella squadra anti-abusivismo della Polizia Municipale, ai quali si contesta un non veritiero verbale di controllo in un cantiere. Ebbene, adesso, in Corte d’Appello, il Procuratore generale al termine della requisitoria ha chiesto la conferma della precedente sentenza di Appello che ha riconosciuto come prescritti i reati a carico di Sebastiano Di Francesco, e dei due agenti della Polizia Municipale, Rosario Troisi e Calogero Albanese. Prossima udienza il 27 giugno.

Con una serie di provvedimenti deliberativi recentemente pubblicati, la Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha nominato formalmente le commissioni esaminatrici per i concorsi pubblici della dirigenza medica per dieci posti nella disciplina di anestesia e rianimazione, diciassette in psicologia, cinque in ortopedia e traumatologia, quattro in otorinolaringoiatria, undici in psichiatria e tre in neuroradiologia. Come già anticipato poco prima delle festività natalizie, si tratta della prima, corposa trance di selezioni attraverso cui prende forma una nuova stagione di concorsi all’ASP di Agrigento. Ampissimo il ventaglio di discipline mediche e settori specialistici per i quali l’ASP intende reclutare i nuovi professionisti: dermatologia, malattie dell’apparato respiratorio, medicina fisica e riabilitativa, medicina interna, ematologia, geriatria, medicina e chirurgia di accettazione ed urgenza, pediatria, psichiatria, chirurgia plastica, ortopedia, otorino, anatomia patologica, neuroradiologia, igiene epidemiologica, reumatologia, direzione medica di presidio. Le procedure in essere riguardano anche l’assunzione di ulteriori figure professionali: si tratta di veterinari (per i servizi di igiene degli allevamenti, sanità animale e igiene della produzione), farmacisti, biologi (per le unità di patologia clinica e medicina trasfusionale), chimici e fisici.

Il Responsabile dell’Ufficio Stampa

Di Francesco era stato assolto “perchè il fatto non sussiste” da una singola accusa di abuso d’ufficio e in questo stralcio vengono mossi analoghi capi di imputazione per le quali è già intervenuta la prescrizione. I due vigili urbani, invece, erano stati precedentemente condannati rispettivamente ad un anno e quattro mesi e ad un anno e due mesi. Anche in questo caso – con l’intervenuta prescrizione dei reati – gli imputati potranno essere assolti nel merito come richiesto dalla difesa. La Corte ha rinviato il processo al prossimo 27 giugno quando ci saranno le arringhe difensive degli avvocati Angelo Nicotra, Vincenzo Caponnetto, Antonio Provenzani e Lillo Fiorello.

Si è aperto questa mattina, davanti i giudici della quarta sezione penale della Corte di Appello di Palermo presieduta da Vittorio Anania, il processo bis scaturito dall’inchiesta “Self Service” su un presunto giro di tangenti all’interno dell’Ufficio tecnico comunale del comune di Agrigento legate al rilascio delle licenze edilizie.

A distanza di oltre dieci anni dall’operazione, eseguita dalla Digos di Agrigento, sono rimaste soltanto tre le posizioni da valutare dopo che la Cassazione ha disposto un secondo processo d’Appello. Si tratta di due vigili urbani – Rosario Troisi, 64 anni, e Calogero Albanese, 62 anni – e dell’ex dirigente dell’ufficio Sebastiano Di Francesco. Il sostituto procuratore generale De Giglio ha chiesto la conferma della sentenza di secondo grado così come l’avvocato Giovanni Castronovo che rappresenta il comune di Agrigento, parte civile nel processo. In ogni caso sono due le strade percorribili dai giudici anche alla luce del lasso di tempo trascorso: assoluzione nel merito oppure non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.

Di Francesco era stato assolto “perchè il fatto non sussiste” da una singola accusa di abuso d’ufficio e in questo stralcio vengono mossi analoghi capi di imputazione per le quali è già intervenuta la prescrizione. I due vigili urbani, invece, erano stati precedentemente condannati rispettivamente ad un anno e quattro mesi e ad un anno e due mesi. Anche in questo caso – con l’intervenuta prescrizione dei reati – gli imputati potranno essere assolti nel merito come richiesto dalla difesa. La Corte ha rinviato il processo al prossimo 27 giugno quando ci saranno le arringhe difensive degli avvocati Angelo Nicotra, Vincenzo Caponnetto, Antonio Provenzani e Lillo Fiorello.

Comune di Porto Empedocle, l’ingegnere Salvo Iacono, lo scorso 19 gennaio, si è dimesso dalla carica di Presidente del Consiglio comunale e di conseguenza anche da quella di consigliere comunale.

Salvo Iacono, con le sue liste civiche perse la battaglia amministrativa alla carica di sindaco con Calogero Martello nell’ottobre 2021 al ballottaggio con uno stacco di circa 500 voti.

Martello appena eletto però non ha goduto di una maggioranza in consiglio per il principio dell’anatra zoppa e pertanto Iacono fu eletto Presidente del consiglio.

Salvo Iacono, attualmente Direttore Provinciale dell’Ispettorato del lavoro , motiva la scelta delle sue dimissioni da Presidente e  da consigliere comunale per finalità esclusivamente legate alla legge regionale vigente, infatti lo stesso dopo una lunghissima carriera all’interno dell’amministrazione regionale con ruoli apicali anche negli Assessorati regionali ha deciso di fare il passo indietro perché ha partecipato all’Avviso per concorrere come dirigente regionale nei dipartimenti del Governo regionale.

Ricordiamo che ci sono 21 posizioni da assegnare dal Governo Schifani entro il 14 febbraio e Salvo Iacono aspira a essere nominato dirigente regionale per il corposo curriculum professionale.

Adesso si aprono due fronti il consigliere comunale che surrogherà Salvo Iacono dovrebbe essere Traina candidato nelle liste civiche del già Presidente dimissionario.

E poi c’è da determinare la partita del nuovo Presidente del consiglio che passerà quasi certamente dagli accordi politici e dalla geografia frastagliata dei consiglieri in carica.

 

Il miglioramento delle condizioni meteo coincide con altri sbarchi di migranti a Lampedusa. Durante la notte sono approdate 70 persone in due gruppi. I primi 35, tra cui una donna, sono stati intercettati già a terra dai Carabinieri. L’imbarcazione utilizzata per la traversata non è stata trovata. Gli altri 35, tra cui 9 donne, sono stati avvistati e soccorsi dai militari della Guardia di finanza a circa 7 miglia dall’isolotto di Lampione. Barchino alla deriva e trasbordo. Tutti sono stati trasferiti nel Centro d’accoglienza in contrada Imbriacola, aggiungendosi ai circa 50 migranti già ospiti.

Ci si incazza tanto, quando sfogli i dati pubblicati dalla “Education at a Giance”  la ricerca promossa dall’Ocse che analizza e confronta i sistemi scolastici dei principali paesi d’Europa e del mondo. Ci si incazza tanto quando senti l’ospite “abituale” dei vari salotti Tv e fare sproloqui sulla scuola. E’ facile fare i conti in tasca agli altri, piuttosto che combattere questo sistema scolastico che fa acqua da tutte le parti, che fa povero anche chi lavora. Docenti, ATA, Amministrativi, Tecnici,ecc.  Considerando poi che i costi della vita potrebbero ancora aumentare, gli aumenti degli stipendi dei lavoratori della scuola rischiano di essere di fatto inutili. In poche parole, l’andamento degli stipendi  non ha coperto l’aumento del costo della vita.  I dati Istat mostrano che il personale della scuola non ha beneficiato, in termini di crescita delle retribuzioni, dei momenti di sviluppo, con un Paese a PIL crescente. Fortunatamente l’aria che tira sicuramente porterà nuove ed importanti soluzioni. Il nuovo ministro della Pubblica Istruzione e Merito Valditara non perde tempo. Carta e penna,comincia ad analizzare, sottolineando i problemi della scuola. Comincia con lo  scrivere ai genitori e agli studenti. Tutti si aspettavano un “ragionamento” sulle criticità della scuola dal punto di vista della carenza del personale; tutti si aspettavano che avesse a “cuore” i grandi sacrifici, ad esempio dei Bidelli; tutti si aspettavano che scrivesse delle condizioni salariali di grande ritardo non solo rispetto agli omologhi di altri Paesi europei, ma anche nel confronto con altri comparti. Tutti si aspettavano che dicesse che l’istruzione è un pilastro importante e straordinario del Paese e di conseguenza va “annacato” “coccolato” “rispettato”. Dalle sue analisi invece esce fuori un “papellone” sull’anticomunismo. Ai genitori scrive di quello che deve essere il “dovere” di scuola e famiglia. Non una lettera,una parola ai docenti,agli ATA ai lavoratori del mondo della scuola,i quali soffrono anche economicamente,con stipendi di poco sopra i mille euro. Il ministro “navigator” dimentica che i “suoi” dipendenti percepiscono uno stipendio “miserabile”anche rispetto ad altri dipendenti della pubblica amministrazione. Ai lavoratori della scuola diciamo: “scendiamo in piazza per riconquistare la dignità lavorativa”. SGB è già nelle piazze di Palermo e lo sarà a breve in tutto il Paese, conclude Aldo Mucci.

Innanzi al Tribunale di Sciacca si è concluso, con la condanna a 6 mesi di reclusione, il processo a carico di Lillo Saladino, 53 anni, di Santa Margherita Belice, imputato di avere strattonato e minacciato il sindaco Gaspare Viola affinché si attivasse a suo favore per un posto di lavoro. Gli si contestano i reati di violenza privata (poi non riconosciuto in mancanza di denuncia di parte) e resistenza a pubblico ufficiale. In sede di convalida dell’arresto Saladino ha spiegato: “Ero disperato a seguito della revoca del sussidio del reddito di cittadinanza per alcuni problemi avuti con la giustizia. Non ho chiesto un lavoro ma sussidi da parte del Comune”.