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Sulla pagina Facebook di Teleacras, un utente, tale Salvatore Rovina, che vive a Miami negli Stati Uniti, ha pubblicato, lui tra i tanti altri, una testimonianza nel merito, e secondo il proprio parere, di quanto accaduto all’ospedale di Agrigento teatro della morte di Loredana Guida. E scrive: “Una paziente che si presenta al pronto soccorso con febbre alta e vomito, e asserisce di essere tornata dall’Africa tropicale e di avere fatto la profilassi antimalarica, ha ottime probabilità di avere contratto la malaria tertiana maligna, conosciuta anche come malaria tropica, che si prende malgrado la profilassi. Bastava fare un semplice esame del sangue, e invece… In un piccolo ospedale di un paesino di 7000 abitanti me l’hanno diagnosticata dopo mezzora, quindi c’è poco da indagare. Il solito caso di malasanità che è costato la vita ad una giovane donna”.

A Favara la moglie, ormai ex moglie, ha nascosto al marito una sua relazione extraconiugale con un Carabiniere in servizio alla Tenenza di Favara nel 2011. Dalla relazione di lei col militare è nato un bambino la cui paternità è stata nascosta dalla donna al marito. Lui, il marito, ha scoperto l’inganno dopo tre anni, e si è rivolto all’avvocato Valentina Montalbano per ottenere il disconoscimento del figlio e il risarcimento dei danni patrimoniali e morali. Ebbene, adesso è stata emessa la sentenza del procedimento civile iniziato nel 2017. La giudice Silvia Capitano ha accolto le richieste dell’avvocato Valentina Montalbano e ha imposto il risarcimento di oltre 100mila euro che l’ex moglie dovrà pagare all’ex coniuge.

I Carabinieri della Radiomobile della Compagnia di Sciacca hanno arrestato in carcere due coniugi romeni per spaccio di stupefacenti. Lungo la strada statale 115, la coppia ha tentato di eludere il posto di blocco dei militari, che, invece, li hanno inseguiti e raggiunti. Lui ha 33 anni, e lei 30 anni. Sulla loro automobile sono stati scoperti e sequestrati 1 grammo di hashish in una bustina di plastica, poi, in un vano appositamente creato nel passaruota posteriore, una busta con 700 grammi di marijuana, e nella loro abitazione, in un vano scavato in una parete, altri 140 grammi di marijuana, 1 bilancino di precisione, bustine in plastica utilizzate verosimilmente per le confezioni, e, infine, all’interno di un beauty-case, quasi 20mila euro in contanti di piccolo taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.

Verranno consegnati domani (oggi)​ giovedì 30 Gennaio 2020 i Premi “Pirandello Artis Premium” XI edizione.
La cerimonia ufficiale ha luogo presso l’Auditorium “G. Miccichè” della emittente Teleacras,e sarà il contenuto di una puntata speciale del programma storico di eccellenza PUNTO FERMO di Mario Gaziano e Aurelio Patti giunto alla ventitreesima edizione.
I Premiati:
-VANESSA MICELI , per Gioralismo con la seguente motivazione: “Per la straordinaria passione nell’attività di giornalista dedita con immenso fervore alla narrazione della vita sociale e -con particolare riferimente e cura-​ alla cronaca d’inchiesta, con seria obbiettività e con un linguaggio sempre lineare e comprensibIle., con convinta lealtà nei confronti dei suoi lettori.”
– ANDREA CIRINO ​ – scrittore  Per ​ la grande disponibilità linguistica e letteraria nel raccontare “storie” di vita personale, innestate felicemente e realisticamente​ in un quadro di vita sociale,specchio di un’eta lontana e recente,con precisione e vivace spontanea ispirazione.”
-MANLIO CARDELLA​ – Attività Sindacale Nazionale
 Per ​ l’appassionato quarantennale impegno nella difesa dei diritti dei lavoratori, condotto oltre i propri sacrifici umani, nella convinzione che il rispetto dei diritti e della evoluzione di essi ,sia sempre l’unica ragione imprescindibile di una scelta di elevato ​ valore sociale ed etico.”​ ​
​ -​ ​ ANGELO BRUCCOLERI -MAESTRO PIZZAIOLO “Per ​ la strAordinaria capacità artigianale di produrre ”la sua​ gastronomia della pizza” con una rara specificità di gusto e di personale identità,in cui “impasta” tutta la sua forza di amore ,sentimento e dedizione ,riversati sempre ​ nel suo lavoro di “pizzaiolo d’arte”.
​ ​ ​ – TONINO MIGLIACCIO ​ – Musicista-Maestro -alla carriera-
“Per ​ la straordinaria qualità di impareggiabile comunicatore musicale,sempre pronto a reinterpretare con moduli personali​ di elevata qualità i temi della musica che costituiscono la storia del costume nazionale e internazionale.Un vero originale “entertainer”,di classe superiore . “
Alla cerimonia​ presenzia anche l’attrice protagonista del Pirandello stable festival e collaboratrice di Punto Fermo Maria Grazia Castellana che​ presenta in anteprima il monologo LA STREGA DI BENEVENTO, particolare omaggio a Luigi Pirandello.Presente anche il giornalista Antonello Pace.
Il maestro Tonino Migliaccio propone alcune canzoni internazionali.
Le interviste come sempre sono curate da Mario Gaziano.
La cerimonia in onda su Teleacras giovedì 30 gennaio 2020, alle ore 21.

La consigliere comunale di Agrigento, Giorgia Iacolino, interviene nel merito della necessità di sfruttare i fondi europei e della capacità ad intercettarli con appositi progetti. La Iacolino afferma: “Le opportunità previste dai fondi strutturali e da quelli comunitari in genere devono essere valorizzate per garantire occupazione e lavoro specialmente nei confronti dei giovani. La sfida di un’amministrazione comunale che vuole il bene della propria comunità passa attraverso una ritrovata cultura progettuale con investimenti finalizzati a creare servizi e infrastrutture. Dopo quasi 5 anni di inerzia, il nuovo governo della città di Agrigento dovrà cogliere le opportunità di crescita che, ai vari livelli, offrono le istituzioni europee, nazionali e regionali. Dunque occorre un piano di riorganizzazione e potenziamento della struttura amministrativa del Comune di Agrigento con un piano di assunzioni di personale sostenibile sul piano economico, che rilanci la città strappandola all’isolamento in cui l’ha relegata l’attuale amministrazione, anche attraverso una ritrovata capacità di fare squadra con il governo regionale specialmente nell’utilizzo dei fondi strutturali e comunitari”.

Il Comune di Palma di Montechiaro, in occasione della candidatura a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2021, ha firmato con l’Ordine degli Architetti della provincia di Agrigento un protocollo di intesa di durata biennale per le attività di progettazione, formazione e studi, per la redazione di progetti ed elaborati e lo svolgimento di lezioni, esercitazioni, attività di laboratorio e, ancora, organizzazione di visite, stage per gli studenti, conferenze, dibattiti, seminari e workshop. Prossimo passo è l’istituzione di un comitato scientifico del quale sarà parte l’Ordine degli architetti con una apposita commissione.

Giornalista morta per malaria. M5S: “Ignorata per 9 ore al pronto soccorso”

Il deputato agrigentino Giovanni Di Caro chiede risposte ufficiali all’assessore regionale alla sanità: “Vicenda assurda. Sia fatta luce su un caso che non è da paese civile”. 

“Oltre ad esprimere il mio profondo cordoglio ai familiari della signora Loredana Guida, giornalista e insegnante scomparsa ad Agrigento per una malaria non diagnosticata, intendo capire ufficialmente se e quali sono le responsabilità del pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Pare infatti che la donna sia stata ignorata per ben 9 ore. L’assessore Razza abbandoni i panni dello stratega politico e metta quelli dell’assessore regionale alla salute”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni Di Caro a proposito della scomparsa della giornalista agrigentina Loredana Guida dopo aver contratto la malaria durante un recente viaggio in Africa. “La storia della signora Guida – spiega Di Caro – è assurda. La giornalista si reca al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio con la febbre a 40 il 15 gennaio. La signora non viene assistita e rimane in quella sala d’attesa per ben nove ore. Trascorso tutto quel tempo senza assistenza alcuna, la signora decide di andare via ma prima di uscire, stando al racconto dei parenti, le viene data una mascherina. Il 20 gennaio la signora si aggrava ulteriormente e viene trasportata, attraverso il servizio 118 all’Ospedale San Giovanni di Dio, in stato di coma. Il 27 gennaio 2020 la donna muore a causa dell’eccessiva e prolungata febbre causata dalla malaria. Ora, non serve un laureato in medicina a comprendere che 9 ore d’attesa in un pronto soccorso, dopo che era stato peraltro segnalato ai sanitari presenti che la signora era di ritorno dall’Africa, sono una enormità non degna da paese cosiddetto civile. Avevo segnalato alla Regione Siciliana i disservizi del pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento già l’anno scorso, con un’apposita interrogazione depositata nell’aprile 2019, interrogazione cui non ho ricevuto alcuna risposta. Oggi torno a farlo ancora una volta, ma all’indomani di una tragedia che probabilmente poteva essere evitata. L’assessore Razza risponda immediatamente a tale richiesta” – conclude Di Caro.

I familiari della giornalista Loredana Guida  deceduta alle ore 3.35 della notte scorsa presso la Uo Terapia intensiva dell’ospedale di Agrigento hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento affinché venga fatta chiarezza sulle cause che hanno portato alla prematura morte e far luce su eventuali negligenze o responsabilità da parte del personale sanitario.

Sull’inchiesta è stata aperta per omicidio colposo per ora contro ignoti.

Si è  già proceduto con il sequestro della cartella clinica da parte dei Carabinieri ed è stata disposta l’autopsia sul corpo della giovane.

A seguito di quanto accaduto i funerali previsti per domani 29 Gennaio sono stati rinviati.

 

dell’Azienda provinciale sanitaria di Agrigento esprime cordoglio ai familiari a seguito della prematura morte di Loredana Guida, deceduta alle ore 3:35 di martedì 28 gennaio nell’Unità operativa di Terapia intensiva.
La Direzione afferma: “Loredana Guida si è presentata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Agrigento il 15 gennaio scorso. E’ stata registrata in triage alle ore 11:41, in codice verde, per “riferito stato influenzale. La paziente riferisce di essere stata in Africa qualche giorno fa”.
Visitata alle ore 15:35, presentava febbre ed eseguiva esami di laboratorio di routine e radiografia del torace che non evidenziavano sostanziali anomalie, fatto salvo un lieve rialzo di un indice ematico aspecifico di flogosi.
Dopodiché la paziente sottoscriveva, sul foglio di dimissione, la decisione di rifiutare di proseguire l’approfondimento dell’iter diagnostico.
La stessa ritornava nel primo pomeriggio del 20 gennaio, in codice rosso, in stato di coma, allo stesso Pronto Soccorso, venendo ricoverata nella Terapia Intensiva dello stesso Ospedale.
Il successivo giorno 21 gennaio veniva ipotizzata la diagnosi di “malaria”, confermata da un test immunocromatografico eseguito lo stesso giorno, e validata dall’istituto di Microbiologia dell’Università di Palermo come “malaria da plasmodium falciparum”.
Veniva altresì messa in atto una terapia specifica, concordata tra l’altro con il Direttore dell’Istituto di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo. Tale terapia veniva peraltro confermata dall’Istituto Nazionale di Malattie Infettive “Spallanzani” di Roma, tutti opportunamente contattati.
Nei giorni seguenti, pur con tutte le terapie messe in atto, le condizioni cliniche della paziente peggioravano progressivamente, fino all’esito finale.
La Direzione Sanitaria di questa Azienda ha comunque istituito una commissione interna per la verifica e valutazione di tutto il percorso assistenziale della paziente”.