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A Cattolica Eraclea, in provincia di Agrigento, è morto il presunto capomafia del paese, Domenico Terrasi, 77 anni. La Questura di Agrigento ha vietato i funerali pubblici in Chiesa e il corteo funebre. La Diocesi ha quindi annullato le esequie. La salma è stata benedetta e condotta al cimitero, e i Carabinieri hanno vigilato affichè fossero rispettate le prescrizioni imposte. Terrasi è stato in libertà dal febbraio del 2018, dopo avere scontato la seconda condanna per associazione mafiosa, a 12 anni e 8 mesi di reclusione, che gli è stata inflitta nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Minoa”.

Ad Agrigento al palazzo di giustizia la giudice per le udienze preliminari, Luisa Turco, ha accolto e ratificato la richiesta di patteggiamento della condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione proposta, con il consenso della pubblico ministero Gloria Andreoli, dall’avvocato Salvatore Pennica nell’interesse di Marco Caruana, 41 anni, di Agrigento, pizzaiolo, arrestato il 5 febbraio del 2019 perché sorpreso in possesso di 124 grammi di cocaina nascosti nella sua automobile.

On. Di Mauro con le elezioni di ieri sera in Emilia Romagna e in Calabria,la spallata al Governo Conte non c’è stata,come giudica l’analisi del voto ?

E’ chiaro una cosa; queste elezioni regionali sono state molto caricate di significato, dai media e anche da buona parte della politica. Secondo molti era un test nazionale, io non la penso esattamente così. Certo le elezioni anticipate si allontanano, ma forse è un bene per tutto il Paese vista l’animosità delle forze politiche. Due cose sono chiare: in Emilia ha vinto Bonaccini e penso che non era impossibile in una regione di sinistra dove gli apparati e il potere sono gestiti sempre dal Pd o prima ancora dal Pci. Tra l’altro la chiamata alle armi che è partita da associazioni, cooperative, sindacati e Asp ha influito sull’esito del risultato. E si è registrata la presenza di un voto disgiunto e l’azione dei movimenti come le Sardine decisivi per impedire la vittoria di Salvini”.

Quindi Salvini pur insediando Bonaccini è il grande sconfitto della tornata elettorale ?

Non penso proprio. Basta vedere i risultati numerici; prima di ogni cosa la Lega in Emilia Romagna è al 32% e porta in consiglio 14 rappresentanti, in Calabria ha ottenuto il 12%. Se io fossi un iscritto della Lega non potrei che essere soddisfatto”.

E il centrodestra nel suo complesso può essere credibile e presentarsi come forza di governo?

“Io dico una cosa inconfutabile: in due anni il centrodestra governava due regioni, oggi ne governa tredici e sicuramente in primavera altri governatori saranno eletti con questa coalizione. I dati hanno registrato numeri bulgari in Calabria dove ha tenuto Forza Italia ed è cresciuta Fratelli d’Italia unitamente all’area moderata. Mentre in Emilia c’è stata una netta flessione del partito azzurro, ma certamente oggi se si votasse a Roma con qualsiasi legge elettorale saremmo maggioranza assoluta”.

E allora chi ha perso i 5 stelle ?

“Il vero dato politico che ormai si è conclamato è che i 5 stelle dalle politiche 2018,quando rappresentavano un terzo degli italiani si sono liquefatti; oggi sono ridotti a numeri primi e non hanno più appeal nell’elettorato perché si sono dimostrati evanescenti e inconcludenti nell’azione di governo. Governare è anche mediare con le altre forze di maggioranza e su temi quali la giustizia e la gestione delle autostrade o le riforme sociali hanno bloccato un Parlamento e non hanno dato neanche continuità alle loro azioni. La politiche dell’assistenzialismo e di comodi appannaggi porta solo fallimenti e poco sviluppo; in questo contesto i 5 stelle hanno toppato”.

C’è però una frangia importante del gruppo parlamentare a Sala D’Ercole che vuol essere dialogante con il Governo Musumeci, un travaglio interiore o dopo l’uscita di Cancelleri. Manca un punto di riferimento ?

Guardi io non ho nessuna prevenzione o preclusione; posso dire che alcuni grillini cominciano a capire che la politica non è solo gridare, abbaiare e inferocire le folle. Le Istituzioni hanno il compito di portare avanti le istanze del popolo attraverso una politica concreta. La Regione, il governo Musumeci e questa maggioranza stanno lavorando per uscire da una situazione oggettivamente critica; il fatto che una parte del gruppo parlamentare grillino non ha votato contro l’esercizio provvisorio è la dimostrazione che si può lavorare alla luce del sole per il bene dei siciliani. Ci sono intere categorie di lavoratori che aspettano che si sblocchi la spesa e abbiamo accelerato con l’utilizzo delle risorse europee. Sono fiducioso che sulla riforma dei rifiuti e di altre riforme in itinere si troverà un dialogo costruttivo e senza pregiudizi.”

Onorevole, concludiamo. Amministrative ad Agrigento…

“Ciao ciao…”

Una nota di plauso è stata conferita questa mattina, dal sindaco Lillo Firetto, a due Vigili Urbani di Agrigento, l’Ispettore Sabrina Turano e l’agente Gerlando Butticè, per la speciale attività lavorativa svolta a favore di una cittadina in gravi difficoltà. I due Vigili riuscirono infatti nel corso di un intervento, ad arrestare l’emorragia di sangue e a soccorrere in tempo un’anziana signora, riversa in terra a seguito di una rovinosa caduta. Nella ricorrenza di San Sebastiano, patrono dei Vigili Urbani, il Sindaco Lillo Firetto, alla presenza del Comandante dei Vigili Urbani, Cosimo Antonica e del Segretario generale del Comune, Michele Iacono, ha consegnato ufficialmente la Nota di plauso ai due che operarono tempestivamente a favore di una cittadina. Un fatto che testimonia spirito di servizio e senso del dovere ben oltre i luoghi comuni e che reca prestigio all’immagine della Città.

Nello scorso fine settimana, nell’ambito del rafforzamento dei servizi finalizzati al contrasto alle cd. “stragi del sabato sera”, su indicazione del Compartimento Polizia Stradale di Palermo e del Questore di Agrigento, a seguito del preoccupante andamento infortunistico dei primi giorni del 2020 in Italia, le pattuglie dipendenti questa Sezione e Distaccamenti accertavano che 4 conducenti guidavano in guida in stato di ebbrezza alcolica.

In particolare, venivano deferiti alla locale Procura della Repubblica, durante i posti di controllo effettuati ad Agrigento:

  • A., di anni 31, residente ad Agrigento, con un valore di 1,08 g/l;
  • C., di anni 39, residente a Canicatti, con un valore di 1,08 g/l;
  • M.M., di anni 25, residente a Agrigento, con un valore 1,12 g/l, di sesso femminile;
  • G., di anni 50, residente a Agrigento, con un valore di 1,79 g/l.

 

Nel corso del fine settimana si è prestata particolare attenzione altresì alle condotte di eccesso di velocità, con un servizio telelaser lungo la ss115. Nel corso del predetto servizio sono state rilevate 5 infrazioni, con una velocità accertata massima di 170 kmh, con contestuale ritiro della patente di guida.

Ad Agrigento un proiettile contenuto in una busta è stato recapitato nella cassetta postale dell’abitazione dell’ex vicepresidente dell’Akragas, recentemente dimissionario, Gero Bruccoleri. Il professionista ha subito denunciato quanto accaduto alla Polizia. Ignoto al momento il movente del gesto. Non si è esclude che l’atto intimidatorio sia legato all’ambito sportivo e alle dimissioni, condite da parecchie polemiche sui social, dello stesso Gero Bruccoleri. Indagini in corso.

L’Agifar di Agrigento, l’associazione giovani farmacisti, presieduta da Silvia Nocera, festeggia 10 anni di attività e per l’occasione ha organizzato, in collaborazione con la Federfarma di Agrigento, presieduta da Claudio Miceli, la “Prima Convention di Formare l’Eccellenza”, che si è svolta all’Hotel della Valle di Agrigento.

Le interviste alla stessa Silvia Nocera e poi a Gioacchino Nicolosi, presidente FederFarma Sicilia

L’avvocato Davide Lo Presti, che ha più volte ribadito l’intenzione di candidarsi a sindaco di Agrigento in occasione della prossime elezioni Amministrative, interviene a seguito dell’ennesimo taglio di alberi in città, adesso a San Leone, al Viale dei Pini o, meglio, ex Viale dei Pini, allorchè pini attualmente ve ne sono ben pochi. Davide Lo Presti annuncia la presentazione di un dossier – interrogazione all’Amministrazione comunale sulla tutela del patrimonio arboreo della città, e sottolinea che in altre città i pini a bordo strada sono curati con soluzioni alternative e non tagliati indiscriminatamente. Inoltre ad Agrigento, dopo il taglio, non si provvede alla sostituzione piantando alberi di altro genere. Ad esempio i pini di via Esseneto sono stati abbattuti e basta. Ascoltiamo in proposito lo stesso Davide Lo Presti…