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Saranno celebrati domani i funerali della piccola Alessia Gabriela Nigel, deceduta all’ospedale Giovanni Paolo II dopo poche ore dal ricovero.

Ieri è stata eseguita l’autopsia sul corpicino della bimba. Per sapere le cause della morte bisognerà attendere un periodo massimo di 90 giorni. Sono indagati alcuni medici che hanno nominato consulenti tecnici per assistere all’autopsia. Sono sei i sanitari indagati come atto dovuto.  Gli avvocati dei sanitari indagati e della famiglia della piccola Alessia attendono l’esito dell’autopsia.

Le condizione della piccola Alessia si sono aggravate tanto da allertare l’elisoccorso per il trasferimento in una strutture più  attrezzate del Giovanni Paolo II.

Ma la piccola Alessia non c’è l’ha fatta. Era giunta all’ospedale di Sciacca nella notte del 28 marzo scorso. Dopo poche ore la morte.  Da qualche giorno accusava qualche malessere. Poi il ricovero a Sciacca, ma le condizioni si sono aggravate.

A seguire le indagini sono i carabinieri, coordinati  dal pm Alberto Gaiatto. L’esito dell’autopsia, dunque, chiarirà la causa del decesso e se vi sono state condotte colpose da parte degli indagati.

Ha minacciato e picchiato la moglie. Un quarantenne agrigentino è stato denunciato, alla Procura di Agrigento, per maltrattamenti in famiglia e minacce. La donna, una trentacinquenne, è finita al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Ha riportato lievi traumi. Dopo le cure è stata dimessa. Le forze dell’ordine hanno attivato le procedure del cosiddetto “codice rosso”, che mira a tutelare e proteggere le donne vittime di violenza.

Ha riscosso un grande successo il 15° convegno che ha avuto per tema “Patologie respiratorie e allergiche” che si è tenuto presso l’hotel della Valle di Agrigento e che ha visto la partecipazione di illustri professori della materia che hanno arricchito i contenuti dell’incontro.

Direttore scientifico del convegno è stato il dott. Calogero Caramazza. In proposito ascoltiamo le interviste:

 

 

La Protezione civile regionale siciliana ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico, valido dalle 16 di oggi e fino alle 24 di domani. Per domani è prevista, su tutta la Sicilia, l’allerta gialla. In arrivo precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati da deboli a moderati. Per quanto riguarda i mari saranno molto mossi i bacini occidentali, fino a localmente molto agitato lo Stretto di Sicilia.

Nella gremita sala Zeus, al museo archeologico Pietro Griffo, si è svolto ieri il convegno sul tema “PNRR e rigenerazione urbana” promosso dall’Ordine degli architetti di Agrigento, finalizzato alla presentazione dei cinque progetti che interessano il Libero Consorzio Comunale di Agrigento e i Comuni di Grotte, Racalmuto, Montevago e Raffadali vincitori di altrettanti concorsi di progettazione che puntano alla riqualificazione urbana attraverso le risorse del PNRR per un importo di circa 24 milioni di euro e accendono i riflettori sull’importanza del concorso di progettazione come strumento per esaltare il talento dei progettisti e rilanciare la centralità del progetto nella realizzazione delle opere pubbliche. Nell’Agrigentino, i progetti premiati nel corso del convegno interessano la costruzione di un edificio scolastico a Canicattì, la riqualificazione urbana nella zona Calvario a Grotte, del centro storico di Racalmuto e del Villaggio della Gioventù di Raffadali e la riqualificazione paesaggistica dell’antica Montevago, distrutta dal sisma del 1968.

“Il convegno – spiega Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento – è stato voluto sia per promuovere ancora una volta la procedura del concorso di progettazione quale strumento ideale per valorizzare il talento dei professionisti, che per descrivere i progetti di fattibilità tecnico ed economica di qualità acquisiti dal Libero Consorzio Comunale e dai Comuni di Grotte, Racalmuto, Raffadali e Montevago, grazie ai concorsi banditi la scorsa estate, con la collaborazione tecnico e logistica del nostro Ordine. Siamo orgogliosi di essere riusciti a stimolare gli enti attivi sul territorio, impegnarli nella riqualificazione urbana e nella valorizzazione dei nostri beni culturali ed è una strada che vogliamo continuare a percorrere. I progetti che intercettano le risorse del PNRR per 24 milioni di euro, sono soltanto una prima tappa di un percorso che proseguiremo per promuovere la rigenerazione urbana e il rilancio socioeconomico della nostra terra”.

Dopo i saluti di Gianfranco Tuzzolino, presidente del Polo universitario di Agrigento, e i saluti dei sindaci dei Comuni vincitori del concorso e del commissario del Libero Consorzio, Raffaele Sanzo, si sono susseguite le relazioni di Giuseppe Cappochin, responsabile del dipartimento Riforma urbanistica e futuro delle città del Consiglio nazionale degli Architetti e di Gianluca Peluffo, noto interprete di un’architettura contemporanea che privilegia il linguaggio e la poesia.

Apprezzato l’intervento musicale a cura di Valentina Capraro (soprano) e del duo pianistico composto da Marisa Bonfiglio e Alfonso Lo Presti.

Durante la seconda sessione dei lavori sono stati presentati i progetti premiati nell’Agrigentino.

“Questo progetto – dichiara Raffaele Sanzo – valorizza due obiettivi: mettere insieme le risorse del territorio, considerato che architetti e Libero Consorzio insieme hanno concorso per un progetto, e la realizzazione stessa del progetto. Adesso, presenteremo il progetto e, una volta ottenuto il finanziamento, andremo avanti per realizzare la scuola a Canicattì”.

Puntano sulla riqualificazione urbana i progetti premiati che riguardano i comuni di Grotte, Racalmuto e Raffadali. A Grotte sarà riqualificata la zona Calvario “una zona storica molto amata dai nostri concittadini – dice il sindaco Alfonso Provvidenza – A questo si aggiunge la soddisfazione, ancora una volta, di essere stati tra i primi a fruire di queste risorse, infatti siamo uno dei quattro comuni che, grazie alla collaborazione con l’Ordine degli architetti, ha potuto utilizzare anche la piattaforma nazionale e questo ci ha consentito di velocizzare non poco tutta la procedura amministrativa. Questo ci consentirà di presentare un progetto esecutivo e ottenere finanziamenti di circa 2 milioni di euro per riqualificare la zona Calvario”.  Alla soddisfazione del sindaco Provvidenza, si aggiunge quella del sindaco di Racalmuto, Vincenzo Maniglia: “Abbiamo bandito il concorso su questo tema – spiega – perché intendiamo riqualificare l’asse principale del nostro centro storico (via Garibaldi e via Regina Margherita)”. A Raffadali gli interventi di riqualificazione interesseranno il Villaggio della Gioventù, “un’area – commenta il sindaco Silvio Cuffaro – di circa 13 ettari che include una parte boschiva, nata nella metà degli anni ’60, frequentatissima dai cittadini di Raffadali”.

A Montevago, il progetto riguarda l’antica zona cittadina dove è già stata “abbiamo recuperato, dopo 55 anni – racconta il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo – la cattedrale che non può restare una cattedrale nel deserto. La progettazione fatta con l’Ordine degli architetti mira proprio alla rigenerazione di questa fetta di città che ospiterà artisti creando location con impatto ambientale zero”.

Nella seconda sessione del convegno, sono intervenuti i componenti delle giurie: Renata Prescia, docente di Restauro e coordinatrice del corso di laurea in Architettura di Agrigento; Michele Sbacchi, professore di Progettazione architettonica all’Università di Palermo ed i presidenti degli Ordini siciliani: Sonia Di Giacomo (Siracusa), Piero Campa (Caltanissetta), Sebastiano Fazzi (Enna) e Salvo Scollo (Ragusa) ed il Presidente della Fondazione Architetti nel Meditarraneo-Agrigento, Piero Fiaccabrino.

A rendere più emozionante il convegno promosso dall’Ordine degli architetti, la designazione di Agrigento Capitale della Cultura 2025.

“Ne siamo entusiasti – afferma Rino La Mendola – Assumiamo l’impegno di sostenere il Comune con tutte le iniziative e gli eventi da noi proposti quale contributo degli architetti al dossier presentato a sostegno della candidatura. Questo primo convegno può essere considerato come la prima tappa di un percorso che ci vedrà impegnati in una serie di iniziative. Una tra queste è quella di promuovere, unitamente all’Ente Parco, una biennale di Arte e Architettura contemporanea, nel cuore della valle dei Templi, denominata “Mediterranea”, proprio per dare il senso di Agrigento quale porta di Europa sul Mediterraneo.

La biennale attirerebbe artisti, architetti tra i più famosi al mondo, con l’obiettivo di alimentare uno scambio culturale in questa zona nevralgica del Mediterraneo”.

Il Museo Diocesano continua con le attività di valorizzazione e promozione del patrimonio e del territorio e questa volta lo fa aprendo le porte all’arte contemporanea con la mostra REDENTO, allestita nella cappella del Palazzo Arcivescovile, oggi sede del Museo Diocesano di Agrigento, che presenta un’opera inedita dello scultore Giuseppe Agnello, realizzata nel 2022, che aggiunge una nuova dimensione spirituale al percorso artistico dello scultore racalmutese.

La nobiltà della cappella, con al centro il Cristo-Vivo, nell’atto di redimere il mondo con il dono della sua vita in croce, si armonizza in modo sublime, con la rude materia del gesso e del legno. L’artista, modellando e calcando il  gesso, che richiama la creazione, genera una figura umana ricurva, poiché portatrice della fatica della vita. L’uomo si regge ad un ramo di ulivo, simbolo della pace cosmica, permanente ricerca della pace interiore, che è comunione con Dio, il creato e l’uomo.

L’installazione, simbolicamente incisiva, attraverso un’armoniosa composizione assiale, mette in relazione l’opera storica del Redentore con la contemporaneità dell’uomo, così la materia dà via ad una verità che trascende le stesse opere d’arte, realizzando l’attualità della redenzione.

Giuseppe Agnello ha, con questa mostra, aggiunto un importante tassello alla sua maturità artistica. Ci offre un momento di riflessione sull’uomo, sul suo rapporto con Dio, con l’altro e, soprattutto con la sua anima.

La mostra è organizzata dal Museo Diocesano di Agrigento nel periodo pasquale, centro liturgico della redenzione, all’interno dell’iniziativa diocesana Sulle orme di Pietro in terra agrigentina che celebra tre anniversari significativi legati alla presenza di tre papi nella diocesi: 100_Giovanni XXIII (allora cardinale); 30_Giovanni Paolo II; 10_ Francesco.

La mostra sarà inaugurata lunedì 3 aprile alle ore 17,30 e sarà visitabile dal 4 aprile al 30 maggio con i seguenti orari di apertura:

Poste Italiane comunica che le pensioni del mese di aprile saranno in pagamento a partire da sabato 1 in tutti i 73 Uffici Postali della provincia di Agrigento.

In continuità con quanto fatto finora, con l’obiettivo di evitare assembramenti, il pagamento delle pensioni in contanti avverrà preferibilmente secondo la seguente turnazione alfabetica, che potrà variare in base al numero di giorni di apertura della sede di riferimento:

Pertanto,

 

i cognomi                    dalla A alla C sabato 1°aprile (solo mattina)

dalla D alla K lunedì 3 aprile

dalla L alla P martedì 4 aprile

dalla Q alla Z mercoledì 5 aprile

Le pensioni di aprile saranno disponibili, a partire da sabato 1 anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare i contanti dai 69 ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello. Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a € 700 all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Tra la notte e l’alba di oggi sono sbarcati a Lampedusa 352 migranti a bordo di 8 barchini soccorsi dalla Guardia Costiera, che ha anche recuperato il cadavere di un uomo di età compresa tra i 20 e i 30 anni in stato di saponificazione. I 352, tra cui donne e minori, hanno dichiarato di essere partiti da Sfax in Tunisia pagando da 2.500 a 3.000 dinari tunisini ciascuno, poco meno di mille euro, e che provengono da Nigeria, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali e Tunisia. Nel Centro d’accoglienza si contano 704 persone. La Prefettura è impegnata ad organizzare i trasferimenti.

Il commissario regionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, denuncia ancora una volta l’intollerabile caro – voli da e verso la Sicilia. E afferma: “Un povero cittadino, sfortunato per essere nato a Palermo, dovendo partire urgentemente dalla propria città per recarsi a Roma e tornare in Sicilia nella stessa giornata, si trova costretto a dover pagare complessivamente oltre 1.200 euro con Ita: un biglietto da 770 euro per andare nella Capitale e uno da 414 per tornare in Sicilia. E’ una vergogna che ancora nessuno metta rimedio a tutto ciò, un affronto per tutti i siciliani. E’ scandaloso che il governo nazionale assista impotente e superficiale al costo esorbitante dei biglietti aerei da e per la Sicilia da parte della compagnia di bandiera. Le proteste da parte del governatore della Sicilia e degli isolani non bastano. Il governo nazionale continua a rimanere inerme, non tutelando i siciliani, e Ita è sorda a tutte le proteste”.