L’Ati, l’assemblea territoriale idrica agrigentina, ovvero i 43 sindaci agrigentini, ha deliberato all’unanimità che il servizio idrico nella provincia sarà gestito da un’Azienda speciale consortile e non più da una società per azioni. In proposito interviene il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Matteo Mangiacavallo, che afferma: “Adesso tutti ci attendiamo che l’iter intrapreso si possa concludere al più presto con la costituzione dell’azienda speciale consortile e con l’affidamento ad essa della gestione attualmente commissariata”. E la deputata regionale Udc e sindaca di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, afferma: “Il nuovo modello di gestione, dopo anni di mala gestione, consentirà di garantire ai cittadini un servizio idrico efficiente e trasparente. L’obiettivo sarà quello di renderlo anche meno costoso”.
Il provvedimento e’ stato firmato in seguito ai rilievi eseguiti dal settore Infrastrutture del Comune che hanno consentito di registrare un movimento della struttura. In particolare decisiva e’ stata la prova dei vetrini, che erano stati collocati il 24 settembre scorso su alcune fratture e che gia’ il 26 risultavano rotti.