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La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, ha convalidato l’arresto e ha concesso i domiciliari ad una coppia di Palma di Montechiaro arrestata sabato scorso dalla Polizia perché sorpresa all’interno della propria abitazione, in contrada Cappello, in possesso di 36 grammi di cocaina e 5 grammi di marijuana. Si tratta di Giuseppe Amato, 55 anni, e la convivente Giovanna Maria Immacolata Cottitto, 31 anni.

Su proposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha nominato Gaetano Di Giovanni, dirigente al Comune di Agrigento e attuale comandante della Polizia Municipale, presidente della commissione di gara della sezione provinciale Urega, la stazione regionale degli appalti. Gaetano Di Giovanni subentra, nell’incarico governativo, a Michele Santoro. Al Comando della Polizia Municipale di Agrigento rientra, dopo due anni di esercizio di altro incarico dirigenziale, il dirigente Cosimo Antonica.

Ad Agrigento, domani mattina, venerdì 15 novembre, innanzi alla Prefettura si svolgerà un sit – in dei Vigili del fuoco organizzato dalla Cisl Fns agrigentina, coordinata dal segretario Diego Motisi. Lo stesso Motisi spiega: “Nei mesi scorsi il governo Conte ha annunciato con enfasi un nuovo testo normativo, con un impegno finanziario di circa 216 milioni di euro, che avrebbe garantito ai Vigili del fuoco lo stesso trattamento retributivo e previdenziale delle Forze dell’Ordine, anche attraverso un reale riconoscimento della specificità del lavoro dei Vigili del fuoco, unico e insostituibile, e sempre in emergenza, in teatri operativi complessi e imprevedibili. Adesso con il governo Conte bis le risorse si riducono a 25 milioni, dunque 190 milioni in meno, annullando il percorso di adeguamento stipendiale e previdenziale dei Vigili del fuoco. Manifesteremo domani 15, poi il 21 novembre, il 2 e il 21 dicembre, affinchè il governo comprenda che è ora di finirla con le pacche sulle spalle. Ci aspettiamo riscontri concreti dal Consiglio dei Ministri”.

In Sicilia, complice anche l’inerzia della classe politica al governo, non è applicato il principio della continuità territoriale, ovvero un adeguamento delle tariffe nei trasporti al resto di Italia in ragione anche dello stato insulare della regione. Sono alla ribalta della cronaca i voli Palermo o Catania – Roma da 400 euro, ad esempio. Ebbene, il vice ministro ai Trasporti, Giancarlo Cancelleri, ha annunciato che discuterà con la ministro ai Trasporti, Paola De Micheli, sulla proposta, da inserire come emendamento già nella legge di bilancio 2020, di garantire uno sconto aereo da e verso la Sicilia a tre categorie: studenti universitari fuori sede, lavoratori pendolari, e disabili gravi. Quanto dovrebbe costare l’emendamento non è esattamente quantificabile. Cancelleri prevede di inserire tra i 30 e i 35 milioni di euro a copertura. Si è in attesa dell’esito della discussione tra Cancelleri e De Micheli.

Martedì prossimo, 19 novembre, si riunisce l’Assemblea Regionale Siciliana e all’ordine del giorno vi sarà il taglio dei vitalizi. La Commissione Regolamento dell’Ars è a lavoro, nel frattempo, per esaminare preliminarmente le proposte per superare il voto segreto. Emergono già divergenze: Nicola D’Agostino, componente della Commissione Regolamento e presidente del neonato gruppo Italia viva all’Ars, ha manifestato la sua contrarietà all’eliminazione della modalità di voto segreto in quanto – ha affermato – “garantisce la libertà di scelta dei singoli deputati”. Il Movimento 5 Stelle ha ribadito la sua proposta, già presentata. Stefano Zito spiega: “Già nell’aprile scorso abbiamo presentato una proposta che prevede l’inversione fra voto segreto e voto palese. Abbiamo cioè previsto che se qualcuno chiede il voto segreto e poi qualcuno chiede il voto palese si dà preferenza al voto palese. Inoltre, occorre prevedere un sistema sanzionatorio per i deputati che si assentano dai lavori parlamentari senza giustificati motivi”. Riguardo il disegno di legge per il taglio ai vitalizi, all’esame da martedì prossimo, il presidente di Sala d’Ercole, Gianfranco Miccichè, ha affermato: “Dobbiamo esaminarlo in aula perché sia esitato entro il 31 novembre, così da non essere soggetti alle sanzioni del legislatore statale”. Entro lunedì scade infine il termine per presentare gli emendamenti anche ad altri tre disegni di legge: quello sulle lobby, uno sull’osservatorio sulla sicurezza degli operatori sanitari e un altro di riordino dell’assistenza delle aree pediatriche.

All’Assemblea Regionale Siciliana è stato costituito il gruppo parlamentare “Italia Viva”, di Matteo Renzi. I componenti sono i deputati regionali Nicola D’Agostino, Edy Tamajo, Luca Sammartino e Giovanni Cafeo. Alla conferenza a Palazzo dei Normanni hanno partecipato il vice presidente della Camera, Ettore Rosato, e la senatrice di Italia Viva, Valeria Sudano. D’Agostino ha affermato: “Italia Viva rimane all’opposizione del governo Musumeci ma aperta al dialogo. La nostra non è una operazione di Palazzo o di potere ma una operazione politica che parte dalla base, dai cittadini. Per farlo dobbiamo dimostrare il gioco di squadra e rifuggire giochi vecchi”. E Rosato ha ribadito: “Vogliamo costruire un luogo di aggregazione politica aperto ai tanti professionisti e ai tanti giovani siciliani, occupando uno spazio politico che oggi nella scheda non c’è”.

Riccardo Savona,Presidente della commissione bilancio e programmazione interviene sul caro voli che a oggi sta colpendo pesantemente i cittadini siciliani,già penalizzati dal gap strutturale e infrastrutturale.

“Voglio ricordare a tutti che tempo a dietro c’eravamo occupati della problematica sul caro voli positivamente nel collegato alla finanziaria attraverso l’emendamento dell’On.Galvagno,proprio per garantire dei benefici ai siciliani,handicappati dall’insularità.

Adesso il vaso è colmo,è inaccettabile che i siciliani in attesa che si completino i passaggi sull’insularità e la continuità territoriale con le agevolazioni sui voli nazionali,gli stessi isolani devono subire ancora oggi un salasso spropositato, quasi 500 euro per un volo da Roma o Milano per la Sicilia nel periodo natalizio.

Bene l’iniziativa dei parlamentari siciliani di Forza Italia che hanno presentato un emendamento alla finanziaria nazionale con l’istituzione di un fondo di 100 milioni di euro che la Regione Sicilia potrà utilizzare per la copertura degli oneri dei servizi aeroportuali.

Non è accettabile,una condizione di netto svantaggio che rischia di portare sul lastrico pendolari, studenti e siciliani che per motivi vari devono prendere un aereo in Sicilia per il Continente ed essere vessati economicamente,questo vulnus socio-economico va sanato immediatamente.

I cittadini siciliani pretendono i diritti di tutte le altre regioni insulari d’Europa.”

Se dobbiamo dirla proprio tutta la notizia non è affatto nuova. La storia si ripete, più o meno, ogni anno con l’arrivo delle piogge torrenziali come quelle che nelle utlime 48 ore hanno colpito la città di Agrigento.

Fra le “vittime” non poteva mancare l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento la cui struttura è stata tra le prime ad essere colpita. Il vero disastro è che l’acqua piovana è arrivata persino nelle sale operatorie di alcuni reparti creando notevolissimi disagi sia per gli operatori che per gli utenti. Sembrerebbe che al momento sono stati bloccati gli interventi di natura ordinaria, hanno priorità soltanto le emergenze.

La notizia che rattrista di più è che appena qualche mese fa sono stati effettuati dei lavori per le opportune riparazioni tecniche che avrebbero dovuto evitare quello che, purtroppo, accade oggi all’interno del nosocomio agrigentino. L’acqua all’interno dell’ospedale, tra l’altro, crea grandi disagi sia per gli operatori che per gli utenti che faticano non poco per rimanere in piedi ed evitare pericolosi scivoloni.

A questo si aggiunge la pericolosissima caduta di calcinacci sempre all’interno della struttura ospedaliera. Pubblichiamo la foto ed evitiamo ogni commento.

A margine delle audizioni di oggi in commissione bilancio e programmazione sulla problematica dei lavoratori del bacino Emergenza Lavoro,Il Presidente Riccardo Savona commenta che il percorso di stabilizzazione ai sensi dell’art.64 della legge regionale 8/2008 per essere attuato deve superare ancora due passaggi fondamentali:la parifica del Rendiconto da parte della Corte dei Conti  e la pronuncia della Consulta prevista per il 13 gennaio.

“E’ stata una giornata in commissione improntata sulla chiarezza,alla presenza dell’Assessore al lavoro,del Dirigente Generale del Dipartimento lavoro e dei rappresentanti delle sigle sindacali sul processo di stabilizzazione di questi lavoratori; il cosiddetto bacino “Emergenza Palermo”.

Si è ribadito che il transito dei lavoratori alla Resais può avvenire solo se si superano questi due scogli:

  • la certezza del quadro finanziario che si avrà solo dopo la parifica;
  • e superare il vaglio costituzionale della legge.

Per tutto ciò la commissione bilancio conclude il Presidente Savona, vigilerà sull’iter previsto con la speranza che si superino i prossimi step,determinanti per l’attuazione dell’art. 64 della Legge 8.”

Riccardo Savona,Presidente della commissione bilancio e programmazione all’Ars,interviene sulla drammatica situazione della viabilità siciliana e in particolar modo nella Città metropolitana di Palermo.Lo stesso, sollecita un intervento celere degli organi preposti per mettere in sicurezza queste arterie fondamentali per i residenti di un’intera provincia che va dalle Madonie al mare.

“Siamo in una situazione semplicemente drammatica delle 9 aree della città metropolitana di Palermo che hanno messo in crisi intere comunità e cittadini isolati,che quotidianamente per spostarsi devono superare e subire enormi disagi.Bene il piano Musumeci e l’impegno dell’Assessore alle Infrastrutture Falcone,con i 102 milioni per la manutenzione delle strade provinciali in Sicilia.Si deve accelerare sull’apertura dei cantieri,solo a Palermo e Provincia ne sono previsti 11,anche perché finora l’ex province non sono in condizioni di farsi carico della manutenzione ordinaria delle strade interne.

Seguiremo l’iter e sollecitiamo una netta accelerazione dei lavori e della progettazione alla luce anche degli ultimi eventi meteorici che hanno creato ulteriori danni alla viabilità.

Non possiamo continuare ad aspettare,perché la nostra economia,i nostri prodotti,i normali spostamenti di pendolari non meritano questa situazione che è indicibile e non è più accettabile.

Questo territorio merita rispetto e la provincia palermitana ha bisogno di interventi perentori per garantire sicurezza e servizi alle strade interne che oggi non sono degne di un’area geografica che è stata sempre avanti in Sicilia.”