Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 1595)

Un incidente mortale si è verificato nel primo pomeriggio lungo la strada statale 115 in località di Siculiana, nei pressi dell’Hotel Villa Sikania.

Il bilancio è di una vittima: si tratta di Vincenzo La China, un pensionato di 89 anni di Siculiana che si trovava a bordo di una MotoApe. Lo schianto, per cause ancora in fase di accertamento, è avvenuto contro un camion. Sul posto personale medico, polizia stradale e carabinieri.

 

Condividendo le preoccupazioni espresse da più parti in merito al fatto che l’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca non sia stato individuato come Stroke Unit di I livello nella nuova Rete ospedaliera siciliana, la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo ha incontrato ieri pomeriggio d’urgenza l’assessore per la Salute Ruggero Razza.

L’assessore, facendo proprie le preoccupazioni e le richieste che arrivano dal territorio, ha convocato per martedì prossimo la commissione tecnica regionale rete Stroke che ha elaborato i PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) per comprendere quali siano le valutazioni tecniche che hanno portato ad eliminare dall’ospedale di Sciacca la Stroke di I livello.

“La questione – ha dichiarato Margherita La Rocca Ruvolo – sarà quindi sottoposta all’attenzione della commissione per una ulteriore valutazione tecnica che tenga conto dell’importanza che la Stroke Unit riveste per l’ospedale di Sciacca dotato di una neuroriabiltazione e di una radiologia h24. Auspico che i commissari possano rivedere la loro decisione dopo una più approfondita valutazione, sono fiduciosa che si possa rimediare”.

Ad Agrigento, su iniziativa di ConfCommercio, si è svolta una riunione tra i commercianti della zona. Il presidente di ConfCommercio, Francesco Picarella, riferisce che si è discusso della perdurante incertezza sui tempi previsti per il ripristino delle condizioni di sicurezza del palazzo al civico 51 teatro dei crolli il 18 e il 30 settembre. Picarella aggiunge: “Il comitato dei commercianti ha manifestato malumore dovuto alla mancanza di tempi certi sulla messa in sicurezza dello stabile e la conseguente riapertura al transito sia pedonale che veicolare del tratto di strada interessato. Preoccupazione è stata espressa soprattutto per l’avvicinarsi delle festività. Ecco perché è stato deciso di chiedere un incontro urgente al Prefetto di Agrigento e contestualmente inviare una lettera, controfirmata da tutti i commercianti e residenti, per sollecitare la messa in sicurezza. Tra le richieste vi è anche quella di aprire con immediatezza sia il passaggio pedonale che quello veicolare”.

Il progetto per la riqualificazione della rotonda Giunone ad Agrigento è del Comune, ed è stato redatto, a titolo gratuito, dall’architetta Linda Modica. In proposito interviene il presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, Alfonso Cimino, che ribadisce: “Lavorare gratis viola la legge”. E spiega: “L’Ordine degli Architetti riscontra l’illegittimità della prestazione e diffida il sindaco Firetto a provvedere immediatamente, con relativi adempimenti, a rettifica di quanto enunciato, nel rispetto delle norme e dei liberi professionisti. Quanto accaduto mortifica il lavoro degli architetti e afferma il principio errato di far lavorare gratis i liberi professionisti, i quali hanno studiato per esser liberi professionisti. In questi anni non abbiamo fatto altro che ribadire la dignità del lavoro professionale che non può essere mortificata ed esaltata con affidamenti che riteniamo, a prescindere dalla loro legittimità, essere in controtendenza in un momento di grande crisi economica e professionale. Siamo certi che si tratti solo di una pagina nera, di un atteggiamento, quello di fare lavorare gratis gli architetti, che deve essere sicuramente annullato. La prestazione gratuita è resa in violazione della Legge che regola i contratti con la Pubblica amministrazione (articolo 24 comma 8 ed 8 ter del Codice dei contratti) non modificato dalla norma Sblocca cantieri, che produce, tra l’altro, una concorrenza sleale e afferma il principio errato dell’indebito arricchimento di una Amministrazione che sfrutta un professionista a titolo gratuito”.

Il coordinatore del movimento Mani Libere di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, ha aggiornato il proprio esposto – denuncia, già presentato alla Procura di Agrigento lo scorso 2 aprile, a seguito di quanto emerso nell’ambito della gestione del patrimonio verde della città, che sarebbe stato spesso affidato con autorizzazioni a privati forti di relazioni agronomiche di parte non oggetto di valutazione e contraddittorio da parte del Comune perché mancante di impiegati competenti nel settore. Di Rosa condivide e rilancia, inoltre, il recente intervento dell’Ordine degli Agronomi di Agrigento secondo cui parecchi alberi tagliati in città avrebbero potuto essere salvati.

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il Tribunale, presieduto dalla giudice Wilma Mazzara, ha condannato a 5 anni di reclusione ciascuno un anziano e sua nuora, imputati di violenza sessuale aggravata a danno di una ragazzina di 10 anni, figlia della donna. Lui, invece, è nonno acquisito della ragazzina, che avrebbe abusato della piccola con la complicità della madre, che avrebbe indotto la figlia a non denunciare nulla per timore di essere buttata fuori di casa e di non avere mezzi di sostentamento. Quanto accaduto a San Biagio Platani è stato poi scoperto perché la bambina si è resa autrice di alcuni disegni strani in occasione di un colloquio con un’assistente sociale prima di essere ospitata in una comunità. L’assistente ha compreso che la ragazza sarebbe stata vittima di abusi ed ha segnalato l’episodio ai Carabinieri che hanno avviato le indagini. La ragazzina poi ha confermato tutto, spiegando di essere stata vittima di abusi sessuali anche sopra un trattore, nelle occasioni in cui il nonno l’accompagnava a casa al rientro da scuola. La ragazzina è parte civile tramite l’avvocato Salvatore Virgone. A suo favore i giudici hanno sentenziato una provvisionale complessiva di 40mila euro. Il pubblico ministero Gianluca Caputo ha invocato la condanna dell’anziano a 11 anni, ed a 8 anni per la donna.

Cento poliziotti penitenziari in servizio presso la casa circondariale “Di Lorenzo” di  Agrigento hanno chiesto nelle ultime settimane di essere trasferiti. Trentacinque di loro hanno indicato come destinazione un carcere del nord. E’ questo il triste trend che si registra nel carcere di Agrigento. Condizioni precarie sia per gli operatori che lavorano ma anche per i detenuti che ci vivono.

Il primo problema è sicuramente numerico: troppi pochi agenti si alternano in turni faticosi svolti peraltro non nelle migliori condizioni lavorative. Problemi che riguardano anche la struttura stessa del carcere: bisogna ancora completare gli infiniti lavori di ristrutturazione di un padiglione ma ci vorrebbe anche la definitiva sistemazione del presidio ospedaliero all’interno della struttura. Condizioni al limite anche per i detenuti che vivono in alcune celle in condizioni di sovraffollamento (diversi i casi di risarcimento imposto al Ministero della Giustizia), o accettare alcune volte la mancanza di acqua calda. Situazioni queste che hanno talvolta esasperato gli animi culminando con episodi di violenza.

 

A Canicattì, sabato prossimo, 19 ottobre, nella sala convegni dell’Istituto scolastico “Galilei”, dalle ore 9 in poi, la rivista di letteratura e teologia “Oltre il Muro”, di Enzo Di Natali, ha organizzato un convegno sull’antropologia nelle opere di Leonardo Sciascia, in occasione dei 30 anni dalla morte. Introdurrà il dirigente scolastico Vincenzo Fontana ed è previsto il saluto istituzionale del sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura.

Ieri, come pubblicato, la presidente dell’Ordine degli Agronomi e dottori Forestali di Agrigento, Maria Giovanna Mangione, anche nel corso di un’intervista, ha espresso delle riserve sul ricorrente taglio di alberi ad Agrigento ed ha spiegato perché parecchi alberi avrebbero potuto essere salvati. Oggi si apprende che l’assessore comunale Gabriella Battaglia ha revocato tutte le autorizzazioni ai privati che avrebbero voluto tagliare gli alberi come opera di “protagonismo civico”, e ciò sulla base di una relazione agronomica di parte senza contraddittorio perché il Comune di Agrigento, tra centinaia di dipendenti, non sarebbe dotato di personale con competenze specifiche nel settore. E dunque, secondo quanto emerge (ed è davvero biasimevole) il destino degli alberi della città sarebbe stato in mano a soggetti privati autorizzati a decidere, a proprio piacimento, se tagliare un albero, magari fastidioso al panorama della propria abitazione, oppure no. Il Comune di Agrigento, come annunciato ieri dalla Mangione, è prossimo a stipulare una convenzione con l’Ordine degli Agronomi affinchè si provveda ad una gestione civile e razionale del patrimonio verde della città.