Un incidente mortale si è verificato nel primo pomeriggio lungo la strada statale 115 in località di Siculiana, nei pressi dell’Hotel Villa Sikania.
Un incidente mortale si è verificato nel primo pomeriggio lungo la strada statale 115 in località di Siculiana, nei pressi dell’Hotel Villa Sikania.
Condividendo le preoccupazioni espresse da più parti in merito al fatto che l’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca non sia stato individuato come Stroke Unit di I livello nella nuova Rete ospedaliera siciliana, la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo ha incontrato ieri pomeriggio d’urgenza l’assessore per la Salute Ruggero Razza.
L’assessore, facendo proprie le preoccupazioni e le richieste che arrivano dal territorio, ha convocato per martedì prossimo la commissione tecnica regionale rete Stroke che ha elaborato i PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) per comprendere quali siano le valutazioni tecniche che hanno portato ad eliminare dall’ospedale di Sciacca la Stroke di I livello.
“La questione – ha dichiarato Margherita La Rocca Ruvolo – sarà quindi sottoposta all’attenzione della commissione per una ulteriore valutazione tecnica che tenga conto dell’importanza che la Stroke Unit riveste per l’ospedale di Sciacca dotato di una neuroriabiltazione e di una radiologia h24. Auspico che i commissari possano rivedere la loro decisione dopo una più approfondita valutazione, sono fiduciosa che si possa rimediare”.
Ad Agrigento, su iniziativa di ConfCommercio, si è svolta una riunione tra i commercianti della zona. Il presidente di ConfCommercio, Francesco Picarella, riferisce che si è discusso della perdurante incertezza sui tempi previsti per il ripristino delle condizioni di sicurezza del palazzo al civico 51 teatro dei crolli il 18 e il 30 settembre. Picarella aggiunge: “Il comitato dei commercianti ha manifestato malumore dovuto alla mancanza di tempi certi sulla messa in sicurezza dello stabile e la conseguente riapertura al transito sia pedonale che veicolare del tratto di strada interessato. Preoccupazione è stata espressa soprattutto per l’avvicinarsi delle festività. Ecco perché è stato deciso di chiedere un incontro urgente al Prefetto di Agrigento e contestualmente inviare una lettera, controfirmata da tutti i commercianti e residenti, per sollecitare la messa in sicurezza. Tra le richieste vi è anche quella di aprire con immediatezza sia il passaggio pedonale che quello veicolare”.
Cento poliziotti penitenziari in servizio presso la casa circondariale “Di Lorenzo” di Agrigento hanno chiesto nelle ultime settimane di essere trasferiti. Trentacinque di loro hanno indicato come destinazione un carcere del nord. E’ questo il triste trend che si registra nel carcere di Agrigento. Condizioni precarie sia per gli operatori che lavorano ma anche per i detenuti che ci vivono.
Ad Agrigento lavori di riqualificazione in corso alla rotonda Giunone. Opere concluse entro il prossimo aprile. Fondi per 400mila euro dall’Anas. Il progetto è del Comune di Agrigento, redatto a titolo gratuito dall’architetta Linda Modica.
A Canicattì, sabato prossimo, 19 ottobre, nella sala convegni dell’Istituto scolastico “Galilei”, dalle ore 9 in poi, la rivista di letteratura e teologia “Oltre il Muro”, di Enzo Di Natali, ha organizzato un convegno sull’antropologia nelle opere di Leonardo Sciascia, in occasione dei 30 anni dalla morte. Introdurrà il dirigente scolastico Vincenzo Fontana ed è previsto il saluto istituzionale del sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura.
Ieri, come pubblicato, la presidente dell’Ordine degli Agronomi e dottori Forestali di Agrigento, Maria Giovanna Mangione, anche nel corso di un’intervista, ha espresso delle riserve sul ricorrente taglio di alberi ad Agrigento ed ha spiegato perché parecchi alberi avrebbero potuto essere salvati. Oggi si apprende che l’assessore comunale Gabriella Battaglia ha revocato tutte le autorizzazioni ai privati che avrebbero voluto tagliare gli alberi come opera di “protagonismo civico”, e ciò sulla base di una relazione agronomica di parte senza contraddittorio perché il Comune di Agrigento, tra centinaia di dipendenti, non sarebbe dotato di personale con competenze specifiche nel settore. E dunque, secondo quanto emerge (ed è davvero biasimevole) il destino degli alberi della città sarebbe stato in mano a soggetti privati autorizzati a decidere, a proprio piacimento, se tagliare un albero, magari fastidioso al panorama della propria abitazione, oppure no. Il Comune di Agrigento, come annunciato ieri dalla Mangione, è prossimo a stipulare una convenzione con l’Ordine degli Agronomi affinchè si provveda ad una gestione civile e razionale del patrimonio verde della città.