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Sono 950 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 10.160 tamponi processati.

Ieri i positivi erano 1.059.

Il tasso di positività è al 9,3%, in diminuzione rispetto all’10% di ieri.
La Sicilia è all’ottavo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 21.610 con un aumento di 234 casi. I nuovi guariti sono 712, con 4 decessi, con il numero totale delle vittime che sale a 12.186.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 216, 14 in meno di ieri, e in terapia intensiva sono 13, tre in meno rispetto al giorno prima.
A livello provinciale si registrano a Palermo 219 casi, Catania 229, Messina 198, Siracusa 109, Trapani 81, Ragusa 47, Caltanissetta 30, Agrigento 38, Enna 31.

Ad Agrigento, questa sera, giovedì 22 settembre, nel chiostro del museo archeologico “Griffo”, alle ore 20:30 sarà presentato il libro di Armin Wolf: “Ulisse in Italia. Sicilia e Calabria negli occhi di Omero”. Insieme all’autore presenteranno il volume il grecista e traduttore dal tedesco del testo di Wolf, Antonio De Caro, e il grecista e docente di materie classiche nei licei, Angelo Natalello. Modera Beniamino Biondi.

In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras, sul canale 178, è in onda un’intervista al professor Marcello Saija, presidente di Circe Centro internazionale di ricerca per la storia e la cultura eoliana.

Ad Agrigento, a Villaseta, in via dell’Autonomia, i residenti segnalano l’abbandono quotidiano di rifiuti di qualsiasi tipo da parte di alcuni incivili, ovunque, davanti agli alloggi, anche tra i contatori elettrici, tra rischi e pericoli di incendio. I residenti hanno segnalato più volte il problema al Comune, ma inutilmente. Sperano che al più presto si intervenga a rimedio. Si tratta di una pratica incivile che ricorre da quando è stata introdotta la raccolta differenziata. Sarebbe opportuno che nella zona sia installata una telecamera di video-sorveglianza come deterrente.

I test di accesso alla facoltà di Medicina 2022 sono stati una debacle per quasi la metà dei candidati in Italia. In tutto il territorio nazionale a superare i fatidici 20 punti, ovvero il minimo per l’ammissione, è stato il 50,8% dei candidati. Ancora peggio in Sicilia. A Palermo infatti la percentuale di idonei è al 47,6%, con 1.310 studenti che comporranno la graduatoria per i 410 posti disponibili. Il punteggio medio tra idonei e non idonei in Sicilia è stato di 21,02 contro i 22,5 punti nazionali. I numeri nell’isola, dall’anno dell’istituzione dei test, il 1999, non sono mai stati così bassi.

Nel 2021 la Sicilia ha contribuito ampiamente all’aumento della percentuale di raccolta differenziata di carta e cartone nel Mezzogiorno. Secondo il 27simo rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia, diffuso da Comieco, in Sicilia ne sono state infatti raccolte e correttamente avviate a riciclo oltre 205.000 tonnellate con un aumento di più di 14.000 tonnellate rispetto al 2020 per un aumento pari al +7,6%.
Provincia Agrigento: oltre 17.000 tonnellate di carta e cartone (raccolta pro-capite di 42,2 chili l’anno per abitante); Caltanissetta: più di 11.000 tonnellate (45,6 kg/ab-anno); Catania: oltre 43.000 tonnellate (41 kg/ab-anno); Enna: più di 6.000 tonnellate (40,3 kg/ab-anno); Messina: più di 31.000 tonnellate (51 kg/ab-anno); Palermo: oltre 37.000 (30,7 kg/ab-anno); Ragusa: quasi 18.000 tonnellate (56,6 kg ab/anno); Siracusa: più di 18.000 tonnellate (48,1 kg/ab-anno); Trapani: oltre 21.000 tonnellate (50,9 kg/ab-anno).

Al Tribunale di Palermo si è concluso un maxi processo antidroga, sfociato in 47 condanne e ruotante intorno ad una fiorente attività di spaccio nel quartiere Sperone, che avrebbe coinvolto interni nuclei familiari, tra genitori, figli, fidanzati, pronti anche ad impiegare dei ragazzini per la vendita della droga, tra cocaina, crack, hashish e marijuana, in vendita finanche innanzi alla scuola del quartiere. La relativa operazione nel novembre 2021 ha determinato 57 arresti ad opera dei Carabinieri del Comando provinciale di Palermo che hanno sostenuto le indagini. Adesso 47 condanne e 3 assoluzioni, per un totale di quasi 320 anni di carcere, inflitti, a conclusione del giudizio abbreviato, dal giudice per le udienze preliminari Rosario Di Gioia, che ha accolto la ricostruzione inquirente dei pubblici ministeri Bruno Brucoli e Giorgia Spiri.

Una scossa di terremoto nel Catanese, intorno alle falde dell’Etna, ha svegliato all’alba gli abitanti di alcuni Comuni etnei. Il movimento tellurico è stato nettamente avvertito alle ore 4:21 dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania a 4 chilometri a sud del territorio di Paternò. La magnitudo è stata di 3.6 e l’epicentro è stato localizzato a 4 chilometri a sud d1l centro abitato e ad una profondità di 10 chilometri. L’evento sismico, durato diversi secondi, è stato avvertito dalle popolazioni di Adrano, Biancavilla, Ragalna, Santa Maria di Licodia e Belpasso. Nessun danno segnalato.

Al palazzo di giustizia di Messina, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Ornella Pastore, ha rinviato a giudizio l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, il dirigente comunale Antonio Amato, l’ex presidente dell’Amam Leonardo Termini, e ha prosciolto l’ex direttore generale dell’Amam Luigi La Rosa. I tre sono imputati del reato di inquinamento ambientale. Nel 2016 sono state sequestrate le foci di ben 9 fiumare cittadine che avrebbero riversato in mare la melma proveniente dalle fogne. Il processo inizierà nel luglio del 2023 innanzi al giudice monocratico.

Il ministero dell’Interno ha indicato come porto sicuro Messina, e al molo Norimberga della città dello Stretto sono approdati i migranti soccorsi alcuni giorni addietro dalla nave Ong “Open Arms”. Si tratta di 286 uomini, 31 donne, e 85 minori di cui 5 non accompagnati. A bordo anche un cadavere e sono in corso indagini da parte delle Forze dell’Ordine. I profughi provengono da Sudan, Siria, Eritrea, Egitto, Pakistan, Etiopia, Somalia. Le operazioni di sbarco sono state coordinate dalla Prefettura di Messina e dal Comune.

Nel primo semestre del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, in Sicilia vi è stato un incremento del 599% di nuova potenza connessa nel fotovoltaico. La Sicilia è quarta in Italia in tale ambito. Prima è la Valle d’Aosta, poi Sardegna e Basilicata. Nel fotovoltaico la Sicilia registra un aumento da 1.807 impianti del semestre 2021 a 4.332 nello stesso periodo del 2022, con una potenza connessa che aumenta da 20 a 139 megawatt, tra le più elevate dopo Lombardia e Lazio. Infine, nei primi sei mesi del 2022, in Italia la potenza totale degli impianti da fonti rinnovabili ha raggiunto i 1.211 megawatt, ovvero il 168% in più rispetto allo stesso periodo del 2021.