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L’assessore comunale all’Ecologia Nello Hamel ha disposto per oggi, in occasione del mercatino settimanale un rigoroso controllo per debellare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti da parte dei mercatisti del venerdì.

Tre squadre di Vigili Urbani  controlleranno il conferimento dei rifiuti che dovrà essere effettuato nei cassonetti che saranno appositamente allocati. In particolare i rivenditori di frutta e ortaggi dovranno conferire tutti gli scarti nella zona antistante l’isola ecologica. Ed inoltre dovranno ripulire l’area in cui hanno operato. I mercatisti che vendono abbigliamento e prodotti vari dovranno depositare la plastica e la carta nei cassonetti posti nelle vicinanze delle baracche differenziando i due prodotti. I Vigili Urbani accerteranno le infrazioni che saranno sanzionate ed in caso di gravi trasgressioni si procederà alla sospensione dell’autorizzazione alla vendita.

L’Amministrazione comunale confida nella collaborazione degli operatori.

Ieri sera durante la seduta del Consiglio Comunale è stato approvato all’unanimità il punto all’ordine del giorno che prevede la costituzione di un tavolo tecnico – istituzionale e di sensibilizzazione del Governo Nazionale e Regionale sul tema della carenza delle infrastrutture della Provincia di Agrigento.
Il Sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara, ha parlato all’assise dopo aver voluto fortemente il raggiungimento di questa approvazione che porterà sui tavoli dei Governi le problematiche legate ai collegamenti viari nel territorio della città.
Sono intervenuti anche i Consiglieri Scanio, Todaro e Giglio scambiando ulteriori conferme sulla situazione delle reti stradali subito prima del voto.
Il Presidente Valvo ha anche annunciato la partecipazione al tavolo dei Presidenti dei Consiglio Comunali dell’ex Provincia.

Un intero nucleo familiare in carcere su ordine del gip Alessandra Vella: sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Grazie ai poliziotti della Squadra Mobile, capeggiati dal vicequestore Giovanni Minardi e con l’aiuto del personale della sezione Volanti, ieri pomeriggio è stata effettuata una vera e propria irruzione in pieno centro storico di Agrigento, esattamente in via Saponara.

Ad essere presi di mira tre appartamenti-bed dove spesso arrivavano anche turisti.

Arrestati tre componenti di una famiglia; si tratta di E.P. di 63 anni, P.M. di 62 e il figlio V.P. di 29.

 

Un grave incidente stradale è occorso sulla strada statale 121 Palermo-Agrigento, all’altezza di Misilmeri.

Le autovetture coinvolte risultano quattro.

Il bilancio: un morto e quattro feriti gravi.

A perdete la vita è stato Francesco Tavolacci, 82enne di Villabate e residente a Misilmeri.

Secondo le prime ricostruzioni il Tavolaccci, alla guida di una Fiat Idea stava percorrendo la statale in direzione Palermo, quando per cause ancora da accertare si è scontrata con una Alfa Romeo 147, con tre persone a bordo. Dopo il primo scontro sono state coinvolte altre due autovetture una BMW X3 e un Opel Tigra.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, i sanitari del 118, gli uomini dell’ANAS e i Vigili del Fuoco. Quest’ultimi hanno estratto dalle lamiere un uomo rimasto incastrato tra le lamiere della sua autovettura.

Due feriti stati trasportati portati all’Ospedale Buccheri la Ferla, una al Civico e una al Policlinico. Due feriti sono stati trasportati in codice rosso e gli altri in codice giallo.

Per oltre un’ora la circolazione in entrambe le direzioni è rimasto chiuso al traffico, convogliando le autovetture in transito in percorsi alternativi. L’arteria stradale è stata riaperta in entrambe le direzioni alle 19.00.

In occasione del 65° congresso della Cist Fijet, tenutosi in una delle più belle isole del Mediterraneo Rodi, presso l’AKTI Imperial Hotel, straordinario per servizi e ospitalità. L’Hotel si affaccia direttamente sulla costa. Dotato di molte piscine all’aperto ed una piscina coperta, un centro benessere, animazioni, ristoranti con cucine diversificate: italiana, indiana, egiziana, greca.

Personale gentile ed ospitale, fare una vacanza all’AKTI Hotel non dà sicuramente il tempo di annoiarsi. Per non parlare poi dei tramonti mozzafiato che si scorgono dalle finestre del medesimo hotel.

Rodi, chiamata anche la Perla del Mediterraneo è l’isola più grande del Dodecanneso. Pindaro la descriveva così: “Tra le acque profonde fiorì l’isola di Rodi, figlia di Afrodite, dea dell’amore, per diventare la sposa del Sole”.

Non è affatto un caso che dalle sue acque sia emersa la dea Venere, la cui splendida statuetta è custodita nel museo Archeologico, il vecchio Ospedale dei Cavalieri.

L’isola è situata nel Sud Est del Mar Egeo, molto vicina alla costa della Turchia, le sue montagne ricoperte da foreste, tra le quali ci sono molte valli fertili, con fiumi e corsi d’acqua.  A Rodi si producono olio, vino, miele, oltre che ceramiche, filati e tappeti.  L’isola ha 220 chilometri di costa, il mare è trasparente, cristallino tra i più caldi della Grecia. La costa Est è più riparata dal vento e presenta spiagge in genere sabbiose, la costa Ovest ha spiagge per lo più sassose ed essendo, appunto, più ventosa si presta agli sport acquatici come il  surf.

Rodi è terra di grande interesse per i suoi enormi tesori archeologici, sparsi per tutta l’isola.

IL rapporto con un’isola come quella di Rodi non può che essere un rapporto d’amore. L’odierna Rodi presenta una grande varietà di colori e forme. Spiagge incantevoli, edifici moderni, quartieri pittoreschi, maestosi edifici medievali.

Gli alberghi, i ristoranti, i locali notturni e i negozi sono assai numerosi.

Da aprile a ottobre la città si trasforma in un centro internazionale in cui gli stranieri superano di gran lunga il numero degli isolani, gente molto accogliente e ospitale.  La città di Rodi – dichiarata dall’ UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1988 – da sola vale il viaggio in Grecia. Si tratta, infatti, di una delle più belle città greche di tutto il Mediterraneo.

La parte Medievale, perfettamente conservata, si sviluppa intorno al porto ed è integrata dalla parte moderna, che invece occupa la zona alta dell’isola. Quest’ultima è disseminata di numerose isole verdi, come ad esempio “La Valle delle farfalle “. Infatti la farfalla è il simbolo di Rodi.IL vecchio ospedale dei Cavalieri è tenuto in grande considerazione e ottimamente conservato, mette in evidenza lo scopo iniziale dell’Ordine: quello di ospitare ed assistere gli stanchi pellegrini dei Luoghi Santi e più tardi dei crociati. Oggi ospita il Museo Archeologico di Rodi. Grande e imponente,  è forse il più importante edificio dei Cavalieri nella città.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Il Palazzo del Gran Maestro distrutto da una esplosione nel 1865.I Turchi, nei primi anni della loro occupazione, lo usarono come prigione, poi lasciarono che si rovinasse, esso andò completamente distrutto nella forte esplosione della Chiesa di San Giovanni nel 1865, causata da un fulmine che ha fatto esplodere della polvere da sparo dimenticata nei sotterranei. Furono gli Italiani che lo ricostruirono sulle rovine del vecchio palazzo, il più possibile fedele all’originale. Il palazzo del Gran Maestro domina sulla città medievale. Nella parte meridionale del palazzo si trova l’entrata principale. All’interno tre sale decorate con affreschi eseguiti dal pittore Vellana nel 1940.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         I pavimenti sono decorati con stupendi mosaici del periodo ellenistico e romano, trasportati da Kos.

Il primo piano del palazzo colpisce per il lusso e lo sfarzo. È composto da molte sale decorate con bassorilievi, pavimenti a mosaico, statue, vasi, mobili e icone.

Uscendo dalla porta principale delle mura della città medievale ci si trova subito innanzi all’antico porto, odierno Mandraki.

All’ingresso del porto si ergono due torri sormontate da due cervi: un maschio e una femmina che sono il simbolo dell’isola.

Il nostro viaggio ci ha condotto anche a Lindos, distante 56 Km dal capoluogo.

Indubbiamente, a mio parere, il villaggio più bello dell’isola. Nel centro storico troviamo casette bianche aggrappate sul fianco della collina, sovrastata dalla famosa Acropoli.

L’ Acropoli di Lindos domina sul borgo pittoresco e sulle baie riparate dal vento. Anche Lindos è stata dichiarata bene culturale da tutelare   con le sue case tutte bianche e viuzze piccole, ma molto belle ricche di negozi, cortili, chiese ortodosse, un arcobaleno di colori piacevoli e rilassanti.

Giunti nella piazzetta all’ingresso dell’abitato, sulla via che porta sull’Acropoli, un simbolo sono gli asinelli che, tenuti al riparo dal sole, sono utilizzati per portare i turisti sull’Acropoli. Infatti per salire fino alla suddetta Acropoli si deve seguire un percorso molto affascinante, ma faticoso, bisogna salire circa 300 gradini, ripidi e scoscesi.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Nonostante la fatica, il caldo non rimpiangerete di essere venuti fin lassù, la vista delle rovine, con la straordinaria terrazza affacciata sul mare blu, le sue belle insenature riparate dal vento, sono qualcosa di magico.

Al primo livello dell’Acropoli ci sono due importanti monumenti scolpiti nella        roccia: una esedra e una nave in bassorilievo. Nel 170 a. C. gli abitanti decisero di scolpire nella roccia la poppa della nave di Agesandro, uno dei loro capitani per onorarlo e di innalzarvi la sua statua in bronzo. Al secondo livello una larga spianata accoglie un piccolo tempio, ricostruito, dedicato ad “Atena Lindia”.   Lindos è circondata a Nord dalla Main beach, una bella spiaggia con fondale basso, ed a Sud dalla St Paul’s Bay, una baia incantevole quasi completamente racchiusa da alte rocce. A Sud di Lindos troviamo le spiagge più selvagge e meno turistiche – spesso non attrezzate- ed alcuni villaggi: Lardos, Agios Pavlos, Kattavi.

Sono rimasto così affascinato e avvinto dalla bellezza dell’isola di Rodi e di tutti i luoghi visitati (Filerimos, Lindos etc..) da desiderare di non andare più via. Cultura e bellezze naturali si fondono insieme alla gentilezza e affabilità dei rodiesi, qualità che ti fanno pensare di ritornare presto in Grecia per godere ancora di altre attrazioni.

Santo Barbagallo

I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, coordinati da Giovanni Minardi, a conclusione di articolate indagini, hanno scoperto tre “case d’appuntamento” nel centro storico, in via Saponara. Sono stati arrestati ai domiciliari marito, moglie e figlio per concorso in favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Si tratta di Emanuele Pace, 67 anni, la moglie Pierina Micciché, 63 anni, e il loro figlio Visilij Pace, 30 anni. Tanti soggetti avrebbero consumato a pagamento prestazioni sessuali nelle tre abitazioni, tutte riconducibili alla famiglia di Emanuele Pace, e nella consapevolezza degli stessi proprietari. In particolare, le abitazioni avrebbero dovuto essere delle case-vacanza per turisti e invece sarebbero state affittate a delle donne che esercitano l’attività di meretricio. L’attività investigativa è stata coordinata dal sostituto procuratore Elenia Manno e dal procuratore capo Luigi Patronaggio.

Le interviste