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Uno spettacolo nello spettacolo. Pubblico delle grandi occasioni,oltre 5 mila spettatori e tanti applausi per l’Akragas e per il resuttana che a fine partita, mentre i biancazzurri festeggiavano la promozione, hanno appreso dai propri tifosi presenti allo stadio che la salvezza è stata raggiunta. Quindi doppia festa.

Poi a centrocampo una torta di 200 kg con tanto di stemma al centro. Festa grande.

La partita. Il Resuttana non ha regalato nulla ed è venuto ad Agrigento per fare la sua partita. Gara corretta, ma il distacco tra le due compagini è stato evidente, anche se il Resuttana può vantare di avere una squadra di tutto rispettol sicuramente fra le migliori viste all’Esseneto.

La città è in festa, strade bloccate da colonne di auto dalle quali uscivano grida di gioia con tanto di clacson.

Adesso la palla passa alla dirigenza…

 

Lo prevede un nuovo decreto, i cui contenuti, ancora in bozza vengono in questi giorni valutati nelle parti più tecniche, ma il cui impianto generale è confermato. Il provvedimento – per ora di 40 articoli – conterrà altre misure sul lavoro e probabilmente sarà anche veicolo per introdurre le misure sul taglio del cuneo annunciato di recente dal Governo.

Nella bozza, tra le misure fuori dal perimetro del reddito di cittadinanza, c’è un importante alleggerimento del meccanismo della causale per i contratti a termine che scompare per quelli sotto i 12 mesi e si semplifica per quelli fino a 24 mesi. Norme sono previste anche per estendere la tutela dell’Inail agli studenti impegnati nel percorsi scuola-lavoro e per raddoppiare la soglia delle deduzioni per i contributi di colf e badanti.

Il cuore del provvedimento rimane però centrato sul superamento del reddito di cittadinanza. Con importanti novità. Fra le misure contro la povertà, aiuto all’inclusione e alla disoccupazione, si notano da un lato l’inasprimento delle sanzioni per dichiarazioni false e truffe con pene fino a 6 anni di carcere, dall’altro un innalzamento degli sgravi fiscali e contributivi per le assunzioni dei precettori del Gil, agevolazioni che raddoppiano e premiano il datore di lavoro nel caso di assunzioni a tempo indeterminato.

In merito alla diffida comunicata al Sindaco – Autorità Locale di Palma di Montechiaro si precisa:

– La comunicazione circa le modalità della manifestazione non è stata fatta nei termini ( 15 gg prima ) ed è pervenuta solo 24 ore fa .

– Nessun divieto è stato fatto , la diffida ricordava al Sindaco che oltre alla comunicazione tardiva non vi erano certificazioni di sicurezza .

– che il seguito preannunciato dei cavalli è per numeri e per addetti alla sicurezza lontano da ogni normativa vigente .

– Che non veniva offerta alcuna delle garanzie richieste circa i requisiti di affidabilità ( tra cui l’assenza di gravi precedenti penali ) dei conduttori dei cavalli .

– non venivano garantiti gli addetti alla sicurezza certificati previsti per tali manifestazioni .

In definitiva non si tratta pertanto di “sfiducia” nella cittadinanza palmese ne di “mancato rispetto di secolari” meritorie tradizioni, ma di mancato adempimento delle procedure di legge e di assenza totale di garanzie per l’incolumità di cittadini e cavalli che competeva assicurare da parte del Sindaco quale autorità locale e degli organizzatori della sfilata equina.

Una conferenza Stampa di CNA BALNEARI di Agrigento si terrà lunedì, 17 aprile 2023, alle ore 10.30 presso la sala della sede provinciale di CNA Agrigento in via Piersanti Mattarella, 317, dal titolo “SPIAGGE, LA RISORSA NON E’ SCARSA!”.

La conferenza stampa, che si terrà in contemporanea presso le altre province rivierasche siciliane, vedrà, oltre all’intervento del presidente provinciale del comparto, Fabio Teresa, la presenza da remoto di Gianpaolo Miceli e Guglielmo Pacchione, rispettivamente coordinatore e presidente regionale di CNA Balneari Sicilia, e del coordinatore nazionale di CNA Balneari Cristiano Tomei. Introdurrà i lavori, a cui prenderà parte una rappresentanza degli operatori balneari del territorio,  il segretario provinciale della Cna di Agrigento, Claudio Spoto.

Pioggia e vento sono già arrivati nella notte e la giornata proseguirà su questa scia. Pienamente confermate le previsioni meteo di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, che stanno toccando anche la Sicilia.

Resta in vigore per tutta la giornata l’avviso di allerta gialla diramato ieri dalla Protezione Civile Regionale per rischio meteo idrogeologico e idraulico,

Ed eccoci qui, ancora una volta a raccontare vicende alquanto discutibili (come se ne mancassero…) che riguardano il Cefpas di Caltanissetta, l’ente di alta formazione sanitaria diretto dal direttore Roberto Sanfilippo, prima nominato, poi cacciato e poi rinominato. Ecco uno dei miracoli della politica siciliana.

A scendere in campo contro uno dei propri figlioli (il Cefpas appartiene all’assessorato alla Sanità siciliana) è la mamma della Salute in Sicilia, l’assessore Giovanna Volo la quale ha tolto un bel contenitore di marmellata, dal valore di 6 milioni di euro) al Centro di Formazione (quale stazione appaltante), revocando un appalto che avrebbe dovuto apportare notevoli migliorie attraverso la digitalizzazione dei servizi per abbattere le antipatiche liste di attesa dei siciliani.

L’assessorato regionale alla Salute  aveva stanziato esattamente un anno fa (lo scorso 15 aprile del 2022) i fondi operativi e il management è stato capace (perché ci vuole davvero tanta capacità…) nell’impresa di non fare nulla nonostante le innumerevoli sollecitazioni di “Mamma” Volo e di altri dirigenti regionali per portare a termine il progetto.

L’assessore Volo, di fatto, si è incazzata di brutto e ha dato uno schiaffo al figlio poco prodigo Roberto Sanfilippo, revocando il milionario appalto.

Il Sanfilippo dei miracoli, direbbe qualcuno, l’uomo per tutte le stagioni e per tutte le appartenenze politiche. Da direttore del Centro, Schifani e la Volo gli avevano revocato l’incarico di direttore lo scorso gennaio. Evidentemente qualche motivo ci sarà stato.

Non passano meno di 60 giorni dalla revoca a Sanfilippo che sia Schifani che Mamma Volo si accorgono che forse il direttore poteva rimanere al proprio posto. Cosa fanno? A marzo richiamano in servizio lo stesso Roberto Sanfilippo!!! Qualcuno direbbe “Putenza di lu gibbiuni…”

Insomma, Roberto Sanfilippo, grazie al duetto che rappresenta il nuovo che avanza Schifani-Volo entra a gamba tesa nel contesto di quei miracoli tipicamente siciliani che mai nessuno è riuscito a comprendere. Forse.

In terra di Sicilia i giochi di una politica spesso ipocrita e cannibale, riescono persino a far passare un cammello dalla cruna di un ago e un ippopotamo all’interno di una gabbia per passerotti di primo volo.

L’ennesima dimostrazione che dimostra come le scelte del governo regionale appaiono incomprensibili e non sono indirizzate a logiche di buon andamento e di efficientamento degli enti di sottogoverno, perché qui è tutto polarizzato all’appartenenza al governo del momento e a rapporti quantomeno di solide complicità che non guardano alla meritocrazia e alle capacità. Mamma Volo, ad un certo punto si è incazzata di brutto e, a confermare di quanto abbiamo appena scritto, sulla revoca dei 6 milioni, dichiara: “L’inerzia assoluta dell’ente da un punto di vista amministrativo, nonostante i tanti solleciti da parte dell’Assessorato al Cefpas…”.

Chiediamo alla assessora: Mamma Volo (e Schifani) ma guarda che Sanfilippo lo hai messo tu nel posto apicale del Cefpas e adesso dichiari che è inerme? Anche questo un altro miracolo della politica siciliana. E dire che inizialmente pensavamo tutti davvero che la Volo fosse un viso nuovo, dalle nuove iniziative e che potesse dare un taglio ed un calcio nel sedere al “politichese” del passato. Non immaginava, forse, che nella politica siciliana i miracoli avvengono più che nella lontana Medjugorje.

Di fatto Roberto Sanfilippo si “accorge” che esistono contratti pubblicitari di tre mila euro per un giornale e poi “dimentica” di nominare un Rup per un progetto di sei milioni di euro. Scherzi della vita!

nella foto il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani si è insediato a Palazzo D’Orleans (Palermo – 2022-10-15, Alberto Lo Bianco) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

L’unica speranza è che pensavamo, e ahimè, continuiamo a pensarlo, che la stagione di Musumeci-Razza, capaci di trasformare il Cefpas in una gallina dalle uova d’oro, nonché il postificio di interi casati, possa essere passata e dimenticata.

E’ di difficile interpretazione il fatto che sia la Volo che Schifani, prima hanno storto il naso più volte dopo “promozioni”, “avvisi e meccanismi” che hanno annuvolato l’immagine del Cefpas in maniera gattopardesca, e poi, dopo averlo cacciato via, tornano a far dirigere l’ente ad un direttore “inerme”.

Presidente Schifani , Assessore Volo dite veramente da che parte state, siamo stanchi di parole e di enti gestiti alla “Cicero Pro Domo Suo”, se si vuole cambiare si devono fare scelte consequenziali e nell’interesse dei siciliani con la politica fideistica ma soprattutto con la sanità non si gioca sulla pelle della gente.

N.B. Dopo le minacce ricevute dal Direttore Roberto Sanfilippo, il quale “intimava” questo giornale a non scrivere di Cefpas e dintorni, previo denuncia, noi facciamo finta di non averlo ascoltato e continuiamo brillantemente ad occuparci di Cefpas e dintorni.

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Sembra davvero esserci un male oscuro presso l’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. Non sembrerebbe, infatti, essere una bella piazza per qualsiasi medico che metta piede all’interno della struttura sanitaria.

Ci sono anche vicende passate che rimarcano quanto stiamo scrivendo, che conclamano che al nosocomio di Canicattì qualcosa non riesce a girare per il verso giusto

Chiuso da oggi il perato di Chirurgia dell’ospedale in quanto l’ultimo baluardo ha alzato bandiera bianca e si è reso clamorosamente ad una situazione ormai divenuta insostenibile. Stiamo parlando del dott. Mauro Zanchi, stimato chirurgo di Canicattì, il quale, come detto, prepara armi e bagali e va a lavorare in una struttura privata.

Lo specifica in un post sulla sua pagina di facebook all’interno del quale emerge tutta l’amarezza del professionista ma che non ha potuto fare a meno di prendere questa decisione in quanto non ne rimanevano altre. Di seguito pubblichiamo il post, ma adesso sottolineamo qualche rigo del suo sfogo che rimarca fortemente come ormai l’ospedale Barone Lombardo di Canicattì sembra essere alla deriva. Ecco il passaggio: “La situazione del reparto di Chirurgia mi costringe oggi ad andarmene nonostante io abbia duramente cercato di fare in mio potere per evitarlo. Non mi sono arreso, è stata una soluzione difficile ma necessaria”.

Purtroppo l’ospedale Barone Lombardo di Canicattì non è nuovo a simili episodi. L’Asp di Agrigento detiene forse un record che è nazionale, anzi forse europeo; Qualche anno addietro fu bandito un concorso di Cardiologia a tempo indeterminato per l’ospedale di Canicattì; ebbene quel concorso è andato deserto in quanto tutti i vincitori hanno preferito rinunciare a prendere servizio in quel reparto (chissà perchè…) ed hanno accettato incarichi semestrali in altre Asp (qui però verrebbe da chiedersi: e perchè hanno partecipato?).

C’è di più: l’attuale primario dell’ospedale di Licata, Salvatore Montalto, ha dovuto lasciare l’ospedale di Canicattì, Cardiologia, scappando dalla struttura per “incompabitibilà” con l’attuale primario.

Insomma, stanno cadendo pezzi importanti di una struttura che deve essere tenuta in vita necessariamente, anche se l’encefalogramma è quasi piatto.

Dobbiamo ancora comprendere che dobbiamo fare con questo tanto discusso nosocomio della provincia di Agrigento.

E ora il post del dott. Mauro Zanchi.

Buona lettura.

 

“Abbiamo appena sentito le dichiarazioni dell’ing. Piero Hamel nell’intervista rilasciata a sicilia24h.it al Direttore Lelio Castaldo.
Non possiamo pensare nemmeno ad un refuso tipografico in quanto l’intervista era in video. Ciò rende davvero tutto surreale dopo aver ascoltato le parole di Hamel. Noi da tempo ci battiamo anche per realizzare questa importantissima struttura che è l’aeroporto e la politica soprattutto non fa altro che prendere in giro ad ogni piè sospinto.
In giorni attuali dove ci viene riconosciuto un titolo così cordiale e prestigioso come Capitale della Cultura continuare a sentire che giocano sulla nostra pelle è come rievocare tutto il male e fango gettato sopra di noi cittadini che chiediamo ad alta voce la costruzione di questa opera che sarà oggetto di sviluppo per tutto il territorio e la crescita di una intera provincia.
Stiamo sfruttando l’intervista di Castaldo per lanciare immediatamente una raccolta di firme pro aeroporto, soprattutto alla luce che la struttura può e deve nascere non in funzione dei dati che hanno nascosto ma con quelli reali.
Nel frattempo chiederemo ed attanderemo risposte dal presidente della Regione Renato Schifani, alla luce di quanto esposto dall’ing. Hamel, per spiegarci perchè ha detto inopinatamente e falsamente nei giorni scorsi che i numeri non conforterebbero la realizzazione della struttura”.
Associazione Atena.

Cion un cartellone così non c’è che da stare felici. Sei serate di elevatissimo livello riempieranno sicuramente la platea che accoglierà gli artisti che il cartellone del “Festival Il Mito” offre agli agrigentini e non solo; a tutta la provincia e vista la caratura dei fenomeni anche per tutta la Sicilia.

Occorre solo ringraziare gli organizzatori del Festival perchè Agrigento, soprattutto in funzione dell’evento “Capitale della Cultura” del 2025 non può e non deve farsi cogliere impreparata. Attrazioni musicali di questo elevato spessore non possono fare altro che bene e contribuire alla rinascita di una città che adesso dovrà correre per raggiungere standard ottimali.

Ecco il cartellone dell’estate:

Festival Il Mito 

6 giugno  MODA’ & Orchestra – Estate ’23
8 agosto  MORANDI – GO GIANNI GO ESTATE ’23
20 agosto GIGI D’ALESSIO – DOVE C’è IL SOLE TOUR
24 agosto MASSIMO RANIERI – TUTTI I SOGNI ANCORA IN VOLO TOUR
27 agosto FRANCESCO RENGA E FILIPPO NEVIANI NEK  2023
30 agosto VENDITTI E DE GREGORI IL TOUR

BIGLIETTI DISPONIBILI SUL CIRCUITO TICKETONE
BIGLIETTERIA E INFO : VIA PLATONE 5 AGRIGENTO 0922 25019
SPORT VILLAGE 0922 437474

Si è tenuta nei locali della Motorizzazione di Agrigento un’assemblea voluta dai dipendenti di categoria A e B, lavoratori che, seppur in possesso di titoli di studio e professionalità acquisita nel tempo, da circa 20 anni consentono il funzionamento degli Uffici, svolgendo spesso mansioni superiori e sopperendo alle carenze di personale.

“E’ sempre più diffuso il malcontento dei lavoratori del comparto regionale, ed in particolare delle fasce più basse, che da anni attendono il giusto diritto alla carriera e l’adeguato riconoscimento economico, senza tralasciare la problematica delle future pensioni. In diversi uffici in segno di protesta c’è l’intenzione, da parte dei lavoratori, di incrociare le braccia e limitarsi, a svolgere le mansioni di inquadramento”. A dichiararlo è Antonio Russo, Segretario Regionale di Confintesa Federazione Dipendenti Regionali AeB.

“Quella che non si comprende è l’indifferenza dell’Amministrazione Regionale e della classe politica: conoscono tutti bene la questione ma nessuno affronta seriamente il problema. Per non parlare della dirigenza che spesso raggiunge gli obiettivi grazie ai lavoratori AeB. Riteniamo necessaria e improrogabile una riqualificazione professionale del personale nell’ambito di una nuova organizzazione della macchina amministrativa ed un giusto adeguamento degli stipendi (un dipendente di categoria A percepisce 1000 euro di stipendio)”.

“Ripartiranno martedì 18 c.m. i lavori all’ARAN in via Trinacria a Palermo, per il rinnovo contrattuale 2019/2021 e Confintesa organizza un sit-in di protesta: ancora adesso, continua Russo, non è stata resa pubblica dal Dipartimento Reg.le Funzione Pubblica la proposta di riclassificazione/riqualificazione del personale e soprattutto, dovendosi allineare al Contratto delle Funzioni Centrali, le tabelle di trasposizione, previste in prima applicazione necessarie per ricollocare i lavoratori dalle 4 attuali categorie alle future 3 Aree.”