Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 156 di 2684
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La vicenda è ancora poco chiara ed ancora occorrono tanti elementi per determinare cosa in realtà sia accaduto la notte tra venerdi e sabato dinnanzi un locale della movida di Canicattì.

L’unica certezza è rappresentata dal ferimento di un giovane originario di Favara che si trova ricoverato all’ospedale Barone Lombardo.

Per questo motivo i poliziotti del commissariato di Canicattì, agli ordini del dirigente Francesco Sammartino, stanno indagando a trecentosessanta gradi per fare luce su quanto avvenuto. Al vaglio le immagini di alcune telecamere che insistono nella zona. Il fatto è avvenuto tra venerdì e sabato notte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia e il personale sanitario.

Crisi dell’uva da tavola, il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara scrive al neo assessore all’Agricoltura Luca Sammartino per chiedere interventi in favore degli imprenditori del settore.
“L’aumento esorbitante dei costi di produzione, accompagnato da una congiuntura economica non favorevole, dal calo dei consumi, dai cambiamenti climatici, dalla concorrenza straniera – dice Brandara – hanno avuto un impatto devastante sull’intero comparto dell’uva da tavola. I prezzi al produttore non consentono assolutamente di rientrare dai costi di produzione; inoltre, la radicata propensione monocolturale dei piccoli produttori rischia di trasformare il problema in una vera crisi sociale nei comuni interessati, un circolo vizioso che rischia di mettere veramente in ginocchio l’economia di territori già poveri e dove emergono notevoli difficoltà legate alle risorse sempre più scarse per i comuni, pure per garantire i bisogni e i servizi necessari”.
Naro è infatti il comune con il territorio più esteso all’interno del comprensorio dell’Uva Italia di Canicattì, un tempo “marchio” sinonimo di benessere, prospettive e fiducia, e oggi, continua il sindaco “emblema di una crisi agricola che abbiamo il dovere, come istituzioni, di affrontare ed arginare”.
“Solo nel comune che amministro – prosegue il sindaco – centinaia di agricoltori, il 90% dei produttori locali, vive del ricavato della vendita dell’uva da tavola prodotta. Queste persone rischiano di non poter far fronte agli impegni finanziari e di sostentamento della propria famiglia.
Per questo motivo, chiedo al neo assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia Luca Sammartino, di aprire un tavolo di confronto che coinvolga i sindaci dei comuni interessati, i sindacati, le associazioni di categoria, affinché si possa discutere e giungere ad un documento di programma da presentare al Governo Nazionale per affrontare la crisi attuale e l’incerto futuro. L’uva da tavola, apprezzata nel mondo, rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy. Il nuovo Governo, che anche nella denominazione stessa del ministero dell’Agricoltura ha voluto fare specifico richiamo alla “tutela” delle produzioni nazionali, dovrà tener conto delle esigenze di questo fondamentale comparto dell’agricoltura siciliana”.

Nello splendido scenario del centro culturale San Domenico di Canicatti ha chiuso i battenti la due giorni del congresso “Medinimaging 2022, radiologi e internisti a confronto”, giunto alla terza edizione dopo la pausa forzata per due anni causata dal Covid. A Canicattì si sono confrontati specialisti di primissimo ordine nel campo della radiologia e della medicina interna; luminari provenienti dalla Sicilia ma anche da ogni parte d’Italia. Direttori scientifici del congresso, il capo dipartimento delle Scienze Radiologiche dell’Asp di Agrigento, dott. Angelo Trigona e il direttore del dipartimento di Medicina dell’Asp di Agrigento, dott. Giuseppe Augello.

Brillante l’organizzazione curata nei minimi particolari dall’ormai esperiente agenzia Ominiacongress guidata da Manuela e Ugo Falsone.

Abbiamo seguito da vicino il congresso, ecco le interviste.

 

 

Arriverà già durante la prossima notte, secondo le previsioni meteo confermate dal Dipartimento regionale di Protezione Civile che ha diramato l’allerta meteo gialla, il repentino peggioramento delle condizioni meteo.

Secondo le previsioni in tutto il territorio agrigentino, e perciò anche a Licata, sono previste precipitazioni diffuse, anche a carattere temporalesco, di forte intensità. Questa condizione perdurerà, secondo i meteorologi, almeno per le prossime 24 – 36 ore.

Unitamente alla pioggia, sono anche attese forti raffiche di vento che certamente complicano una situazione già pesante ed è per questo che si raccomanda di prestare la massima attenzione e di uscire di casa solo per importanti esigenze.

La Guardia di Finanza della Tenenza di Porto Empedocle ha sgominato un traffico e spaccio di cocaina e non solo. E’ stato arrestato un presunto pusher, un giovane africano immigrato dal Gambia, per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. I finanzieri, animati da un sospetto investigativo e da pregresse indagini, sono irrotti nella sua abitazione e hanno rinvenuto e sequestrato 130 grammi di cocaina, alcune decine di grammi di crack, e altre decine di grammi di hashish, oltre a tutto ciò che serve per confezionare le dosi. L’immigrato su disposizione della Procura di Agrigento è stato posto ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. E’ difeso dall’avvocato Roberto Maiorini. L’attività investigativa adesso mira a risalire ai fornitori del gambiano.

Il neo assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, a lavoro sugli impegni di bilancio e finanziaria. Maxi accertamento “verità” dei residui attivi e passivi.

Il governo regionale, dopo la seduta di battesimo, è a lavoro. Le prime incombenze sono le misure per fronteggiare il caro bollette, e la proposta di bilancio e finanziaria, da approvare poi in Assemblea entro il 31 dicembre, altrimenti, come ormai accade da 13 anni consecutivi, scatta l’esercizio provvisorio del bilancio per un mese, fino al 31 gennaio, prorogabile al massimo per altri 3 mesi, fino al 30 aprile, limitando la spesa della Regione solo all’ordinarietà. Ebbene, in riferimento alla contabilità, il neo assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, annuncia una maxi-operazione verità su ben 52mila residui tra attivi e passivi che pesano sul bilancio pubblico, con l’obiettivo di approvare entro 15 giorni la manovra finanziaria 2023 grazie all’utilizzo di un “tesoretto” frutto dell’incremento del gettito erariale, ovvero una maggiore entrata di tasse e tributi, cosicché l’Assemblea regionale l’approvi entro la fine dell’anno, rompendo così l’incantesimo degli esercizi provvisori. E Falcone spiega: “Il dossier più ‘caldo’ è quello del rendiconto 2020. E’ attesa la pre-parifica dalla Corte dei Conti: nei giorni scorsi i magistrati contabili hanno contestato al governo di avere forzato la spalmatura, quindi il pagamento a rate, in 10 anni del disavanzo. Per loro andava fatta in 3 anni. Noi abbiamo predisposto una serie di relazioni che dimostrano la bontà dell’operazione e riteniamo che l’amministrazione abbia operato correttamente. Siamo fiduciosi. Acquisite le contro-osservazioni, la Corte deciderà sulla parifica all’inizio di dicembre”. E poi l’assessore Falcone traccia la prima tabella di marcia: “Tra mercoledì e giovedì porteremo in giunta il riaccertamento dei residui, 22 mila attivi e 30mila passivi, ed entro l’anno chiuderemo il rendiconto 2021. Al tavolo del governo porteremo anche il disegno di legge di variazione del bilancio che dovrà essere esaminato dall’Assemblea entro il 30 novembre”. E poi, in conclusione, Marco Falcone anticipa una mini – manovra da 70 milioni di euro, di cui 12 milioni destinati ai Comuni come sostegno per rimediare all’aumento dei costi energetici. E l’assessore sottolinea: “Il nostro obiettivo è di sostenere i Comuni, le imprese e le famiglie. Mettendo in ordine i conti libereremo in bilancio le risorse da investire in misure che serviranno a incrementare il Prodotto interno lordo della nostra Regione e a creare occupazione”.

Giuliana Miccichè

Il campionato di basket di serie A2. La Fortitudo Moncada Agrigento ha vinto in casa contro Stella Azzurra Roma con il punteggio di 91 – 63. L’allenatore, Devis Cagnardi, commenta: “Era importante vincere perché c’è sempre una classifica con la quale fare i conti, era importante dare seguito alle prestazioni, era importante esprimere la nostra pallacanestro per dare un senso al lavoro di tutti i giorni e per questo ringrazio i ragazzi, non è una cosa scontata, lo fanno con grande spirito di sacrificio e con dedizione. Si sono espressi molto bene. Ci aspetta un campionato lungo ed una trasferta difficile come quella di venerdì contro Torino, una corazzata, difficile ma non proibitiva, è tutto nelle nostre mani e possiamo giocarcela contro chiunque”. Nella Fortitudo hanno segnato: Kevin Marfo 19 punti, Lorenzo Ambrosin 17, Daeshon Francis 16, Alessandro Grande 13, Cosimo Costi 12, Mait Peterson 6, Albano Chiarastella 5, Matteo Negri 3.

L’Akragas espugna il “Presti” di Gela grazie ad una sontuosa prestazione del collettivo. I biancoazzurri hanno vinto con il più classico dei risultati, 2 – 0, con un gol per tempo: Mansour e Neri i marcatori.
Le reti potevano essere di più ma anche contro il Gela FC, la squadra di mister Terranova ha prodotto tanto e sprecato almeno sei limpide palle gol. L’attaccante Vitelli ha pure colpito una clamorosa traversa, con un tiro da fuori area. Vittoria mai messa in discussione e meritata ampiamente. Il portiere Elezaj ha compiuto una sola parata, su tiro ravvicinato dell’ex Pardo nel primo tempo. Prima del vantaggio di Mansour, la capolista ha sfiorato il gol con Pavisich e Semenzin.
Trovato lo zero a uno, con la conclusione ravvicinata del numero dieci akragantino, la formazione biancazzurra ha continuato ad attaccare alla ricerca del raddoppio, sfiorato più volte.
Nella ripresa l’Akragas parte fortissima e continua a creare pericolo alla porta di Di Martino. Palle gol a raffica e Gela che si salva anche con un po di fortuna.
Pavisich fallisce il gol del due a zero a tu per tu con Di Martino. Il colpo del ko lo piazza il difensore Dario Neri: punizione cross dalla sinistra di Garufo, risposta corta del portiere di casa e tap in vincente del centrale akragantino. Nel finale tiro di Vitelli e traversa, poi il pallone giunge sul destro di Scozzari che calcia di prima intenzione e segna un gol pazzesco, ma il guardalinee alza la bandierina per un fuorigioco inesistente: rete ingiustamente annullata.
Poi l’Akragas controlla il match e porta a casa l’intera posta in palio.

Il 17 marzo, con uno stanziamento di ulteriori duecento milioni rispetto ai quattrocento già previsti dalla Legge di bilancio, circa 45mila lavoratori tra insegnanti e Ata, hanno tirato un sospiro di sollievo. L’organico Covid potrà continuare a lavorare fino alla fine dell’anno. L’idea di avere una squadra di collaboratori scolastici, maestri, professori e personale amministrativo in più per riuscire a gestire più classi, scaglionamenti e altro ancora, ha suscitato tra i dirigenti scolastici una “euforia” unica nel suo genere. Finalmente i presidi hanno potuto far fronte all’emergenza pandemica.  La vicenda dei contratti ha avuto un iter tortuoso. Parte con l’ex ministra Lucia  Azzolina, arriva a Roma (13 febbraio) dove trova un nuovo ministro (Bianchi) il quale conferma (non poteva farne a meno) questa squadra di coraggiosi, ma fissa il termine dei contratti alla fine dell’anno. Tutti applaudono al grande gesto di “responsabilità” In Commissione Cultura  confermano l’assoluta necessità di continuare ad avvalersi di queste figure. Esulta anche il Prof. Giannelli, numero uno dell’Associazione nazionale presidi il quale si appresta a dichiarare:  “questa notizia incide positivamente sulle necessità effettive delle scuole”. Ed ancora: “i dirigenti scolastici contano  in modo particolare sull’organico Covid per garantire servizi indispensabili. Le dichiarazioni su questa proroga sono tante e “colorite”.  Una su tutte: “Un provvedimento che restituisce serenità alle scuole e ai lavoratori” Non voglio citarne altre, ne tantomeno le fonti sindacali.  Oggi i coraggiosi guerrieri “Covid” sono a casa, disoccupati.  Sono ritornati esattamente come i veterani USA di ritorno dal Vietnam: prima incoraggiati a partire, poi al loro ritorno in Patria “Fottuti e Mazziati”. Ai dirigenti scolastici chiediamo di sottoscrivere con grande energia e coraggio un documento unitario dove si evince la grave carenza di personale. Ad essi dico di rispolverare il loro ruolo di leader educativo. I dirigenti scolastici non possono essere  burocrati, soffocati da carte e responsabilità –  sono ben altro conclude Aldo Mucci del direttivo nazionale SGB Scuola.

Il Cartello Sociale della provincia di Agrigento interviene con una nota relativa alle manifestazioni di proteste degli studenti che lamentano lo stato in cui versano alcune strutture scolastiche.
“Qualche giorno fa – si legge nella nota – in occasione della Giornata internazionale degli studenti, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha concluso il suo messaggio sostenendo che: “È importante difendere ogni giorno il diritto allo studio e costruire tutti insieme una scuola sempre più attenta alle esigenze, alle inclinazioni e ai progetti di vita di ciascuno studente, perché la scuola sia sempre di più il luogo per eccellenza di realizzazione della persona umana”.
“Affermazione che non si può non condividere – sottolineano i componenti del Cartello Sociale – ma che deve fare i conti con quelle condizioni di sicurezza e di agibilità delle strutture scolastiche che sono la precondizione per potere realizzare percorsi di istruzione come quelli indicati dal Ministro”.
“In questo senso – aggiungono don Mario Sorce, Salvatore Pezzino, Alfonso Buscemi, Emmanuele Piranio e Gero Acquisto – il disagio che gli studenti manifestano in tante realtà della nostra provincia evidenzia come le carenze strutturali del sistema scolastico locale non solo non garantisce a volte anche standard minimi di sicurezza ma ci mette davanti agli occhi una scuola sempre più escludente basata sulla competizione, con locali che non sono adeguati.
Pertanto – conclude la nota – riteniamo urgente e indifferibile un incontro con il Commissario del Libero Consorzio dei Comuni agrigentini al fine di fare il punto della situazione sulle condizioni degli edifici scolastici della provincia per conoscere quali sono gli interventi programmati per una costante manutenzione delle strutture e quali progetti sono stati predisposti per ottenere quei finanziamenti che possono consentire risposte adeguate alle legittime richieste degli studenti”.