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Ad Agrigento, domani, martedì 14 febbraio, nella scuola Esseneto, nella omonima via, dalle ore 9 in poi si svolgerà la manifestazione “Testimoni di … giustizia. L’Albero di Falcone”. In particolare, alle ore 9:45 sarà piantato l’albero nell’aula verde dell’Istituto comprensivo. L’iniziativa è compresa nell’ambito della campagna di legalità “Un albero per il futuro”, promossa dal ministero della Transizione ecologica e dall’Arma dei Carabinieri. Interverranno il sindaco Miccichè, magistrati, esponenti delle istituzioni e delle forze dell’ordine.

“C’è la nostra disponibilità a dialogare su tutti i temi utili al rilancio politico di Porto Empedocle, esclusivamente con i movimenti e le forze alternative all’attuale amministrazione comunale”. Stoppa così i rumors e le indiscrezioni relative alla elezione del Presidente del Consiglio Comunale, il coordinatore cittadino della Democrazia Cristiana, Giovanni Gangarossa.
“Prendiamo le distanza – continua Gangarossa – dalle notizie fatte circolare ad arte in queste ore, ma la nostra posizione è chiara, non intendiamo avere nulla a che fare con l’attuale amministrazione guidata dal sindaco, Calogero Martello. E’ indubbio come il coordinamento ed il gruppo consiliare della Dc, avrebbero preferito avviare la propria azione politica confrontandosi sui temi e sulle proposte necessarie al rilancio della città ed al superamento di uno stallo e di una crisi che giorno dopo giorno mette in ginocchio tutti. Saranno stati legittimi i contatti dei soggetti e delle forze freneticamente interessate a recuperare i consensi necessari a conquistare una o più poltrone, a partire da quella del Presidente del civico consesso, ma a noi non interessano le poltrone – conclude Gangarossa – ma il dialogo per costruire una alternativa all’amministrazione comunale in carica”. interesd – precisa il dirigente empedoclino – ma a noi interessa una visione che vada al di là di questi discorsi ed a scanso di ogni illazione dichiariamo la nostra disponibilità a dialogare su tutti i temi utili al rilancio politico di Porto Empedocle esclusivamente con i movimenti e le forze alternative all’attuale amministrazione comunale”.

L’azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha pubblicato un avviso di conferimento di incarichi libero professionali al fine di reperire ulteriori risorse in considerazione della gravissima carenza di medici che continua a permanere nei Pronto soccorso aziendali.

Il Segretario Provinciale Fabio La Felice nomina la coordinatrice cittadina Stefania La Porta.
Così dichiara La Felice: sono fiero ed orgoglioso di nominare Stefania La Porta Coordinatrice cittadina di Porto Empedocle, donna e mamma dai valori antichi e persona innamorata del proprio paese, dove ha già ricoperto l’incarico di assessore nella scorsa legislatura, ottenendo risultati eccellenti e diventando punto di riferimento costante per i suoi concittadini. A lei e a tutto il gruppo auguro un buon lavoro.
Stefania La Porta dichiara: Ho deciso di aderire a questo ambizioso progetto politico perché in esso rivedo i valori cristiani e della famiglia. Una forza politica moderata e di centro che propone il dialogo con i cittadini e l’ascolto attivo delle esigenze del territorio.

I neroverdi nei minuti di recupero, poco prima del triplice fischio finale, cedono all’Akragas il successo al termine di una partita che Coco e compagni hanno giocato con grande determinazione e sacrificio, a conferma del buon momento di forma.

Dopo un primo tempo nel corso del quale lo Sciacca ha cercato con ordine di controllare il quotato avversario e correre meno rischi possibili, senza disdegnare veloci ripartenze, nel secondo tempo l’Akragas ha cominciato a pressare con maggiore determinazione ed a creare alcune occasioni da rete sventate da Zummo e da un’arcigna difesa.

Nel finale di partita i neroverdi in contropiede hanno sfiorato la rete del vantaggio quando Nicosia tutto solo si è visto respingere il tiro dal portiere avversario. In pieno recupero, oltre i cinque minuti assegnati dall’arbitro, dopo aver protestato per un dubbio calcio di rigore non concesso allo Sciacca, è poi arrivato il gol di Semenzin, la rete che ha dato la vittoria ai padroni di casa.

Olivi, viti, mandorli, capperi, miele, agrumi e le api alla Valle dei Templi sono di casa: la terra antica li ha accolti da sempre, sono cresciuti fianco a fianco, compagni inseparabili dei templi, delle mura imponenti, delle necropoli; i mandorli fioriti sullo sfondo dei templi – proprio in queste settimane – sono uno spettacolo difficile da dimenticare, e così anche le forme aggrovigliate degli antichi ulivi da cui si ricava un olio premiato. La Valle va letta nella sua completezza straordinaria, sito archeologico unico al mondo ma anche un parco paesaggistico di 1300 ettari, tutelato dall’UNESCO, dove la Natura è ancora padrona indiscussa: nel 2017 la Valle ha ricevuto il prestigioso Premio Nazionale del Paesaggio, con il progetto Agri Gentium: Land­scape Regeneration, quale migliore espressione della cultura del paesaggio italiano.

Era dunque quasi inevitabile che nascesse DIODOROS – il nome rende omaggio allo storico greco Diodoro Siculo –: una linea (unica come idea, concept, progetto) di prodotti enogastronomici con il marchio della Valle dei Templi di Agrigento. Un’avventura unica al mondo. Altri siti archeologici dedicano spazi a singole colture, ma nessuno ha creato o possiede una linea così strutturata e variegata. Avventura che adesso è raccontata anche in un picture-book affascinante, un vero viaggio per immagini nel cuore di un progetto-pilota che è già studiato come case-history.

Il volume  “Diodoros. Un tesoro da scoprire nella Valle dei Templi” pubblicato dal parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, si fonda sulle fotografie e i testi realizzati da Eduardo Cicala, con la partecipazione di Fabio Gulotta. Un condensato inestricabile di storia, fascinazione, informazioni organolettiche e mitologia, ma soprattutto un racconto della terra e dei popoli, che si completa con una serie di ricette di chef del territorio che scelgono i prodotti Diodoros per i loro piatti.

Il volume è stato presentato stamattina (domenica 12 febbraio) – nel corso di un panel sulla Costa del Mito nel sud della Sicilia, alla BIT. Borsa internazionale del Turismo a FieraMilano – dal concessionario del marchio DIODOROS, Fabio Gulotta.

Il marchio ed il logo di Diodoros, identificano la Valle dei Templi, sono uno degli elementi identitari del territorio. Raccontiamo così 2600 anni di storia in cui il Parco ha visto crescere le sue biodiversità, e che oggi finalmente recuperiamo. Un unicum di archeologia e paesaggio – spiega in collegamento il direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, l’architetto Roberto Sciarratta -, perché affianca alle bellezze monumentali, la scoperta del progetto Diodoros; un legame esperienziale che trova una sede a Casa Barbadoro, il cuore di questo nuovo modo di abbracciare la Valle”.

DIODOROS è un progetto innovativo di sostenibilità ambientale e di salvaguardia della biodiversità, che utilizza terreni e spazi incolti del grande parco archeologico, liberi da reperti e immuni da campagne di scavo, affidandoli a cooperative e aziende del territorio: il “paniere” accoglie ormai una ventina di prodotti diversi e di alta qualità, con un branding riconoscibile, un marchio collettivo registrato e un disciplinare rigoroso: olio e vino, miele, mandorle e pistacchi, capperi, erbe aromatiche e spezie, marmellate e confetture, creme dolci, succhi, legumi e, da pochissimi mesi, persino la pasta di grani antichi. Ormai DIODOROS è una case-history: un modo per “leggere” la Valle e arricchirla in maniera straordinariamente sensoriale, divenendo un modello di sviluppo turistico che procede di pari passo con le visite condotte dagli archeologi, i percorsi alternativi, l’apertura della Valle dall’alba al tramonto.

Della Valle dei Templi è facile innamorarsi e non si potrà mai dire di conoscerla totalmente perché non esiste un’unica esperienza di visita, ma infinite possibilità che possono collegarsi l’una all’altra, e nel caso di DIODOROS, seguiranno il mutare delle stagioni, e delle coltivazioni. Sarà un’offerta turistica sostenibile, modulabile, e mai uguale alla precedente” interviene Letizia Casuccio, direttore di CoopCulture (concessionaria dei servizi aggiuntivi del Parco) che ricorda come in Valle è possibile fruire anche di visite guidate – in aprile anche ai cantieri di scavo – i percorsi sensoriali tra le eccellenze del territorio, le audioguide e le app in più lingue, le esperienze straordinarie in estate, come l’alba o il tramonto sullo sfondo dei templi, i virtual tour guidati da archeologi a distanza. In linea con il progetto DIODOROS, saranno presto disponibili sul sito www.coopculture.it anche le visite “Archeologia & sapori”: l’aperitivo al crepuscolo con i prodotti nati nella Valle, al termine della bellissima esperienza nelle necropoli che non sono parte dell’abituale percorso dei visitatori. In questo caso entra in gioco Casa Barbadoro, l’ultimo nato tra i progetti della Valle, che entrerà a regime in primavera: un hub di cultura enogastronomica in uno spazio recuperato sotto il Tempio della Concordia, immerso nella macchia mediterranea, vero incubatore di cultura in una casa rurale. Per far conoscere le eccellenze, i produttori, sapori e odori del territorio, avviare esperienze reali, immersive, complete: la visita dei templi potrà così essere completata e ampliata da un percorso sensoriale di conoscenza del territorio.

I PRODOTTI

Un vero “paniere” che accoglie l’olio pregiato, un blend piccante di Ogliarola messinese e Biancolilla con sentori di campo, premiato da Slowfood; i capperi spontanei, piccini e profumati; le mandorle colme di proprietà benefiche, oltre 250 cultivar diverse che sposano i cugini pistacchi; il miele da ape nera sicula, che è andato a ruba; e il vino della Valle, un rosso affinato in barile, blend IGT da Nero d’Avola, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio coltivati ai piedi del tempio di Giunone e affinato in rovere; gli agrumi che danno succhi profumati, ma anche bucce candite e polveri che insaporiscono i piatti; i fichi d’India dolcissimi che un domani presteranno i fiori alle tisane. E i profumi, tantissimi: ci si immerge nel rosmarino, nel timo, poi alloro, salviaorigano, peperoncino; lo zafferano che si raccoglie ancora a mano; per arrivare ai legumi antichi che ormai si ricordano solo i nostri nonni, e alla pasta, ultima nata, dal sapore indimenticabile. I prodotti Diodoros si possono acquistare su www.parcovalledeitempli.it, su www.diodoros.shop.it e nei bookshop gestiti da CoopCulture nella Valle dei Templi.

Grave incidente sul lavoro a Canicattì. Un operaio di quarantaquattro anni, Antonio Catalano, originario di Mussomeli, è rimasto ferito dopo essere caduto dal tetto di un capannone.
L’uomo, dipendente di.un’azienda, è finito di sotto dopo un volo di quasi otto metri, riportando fratture alle gambe e un trauma cranico. Teatro dell’incidente è contrada Aquilata, nella zona periferica di Canicattì. Sul posto sono intervenuti i sanitari che hanno immediatamente disposto il ricovero all’ospedale “Barone Lombardo”.

L’operaio è stato poi trasferito in elisoccorso al presidio ospedaliero “Sant’Elia” di Caltanissetta, dove adesso si trova ricoverato nel reparto di ortopedia. Non dovrebbe essere in pericolo di vita. La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Ad occuparsi delle indagini sono i poliziotti del Commissariato canicattinese diretto dal commissariato capo Francesco Sammartino.

Intanto grazie! Grazie alla Prefettura, Maria Rita Cocciufa; grazie alla Questura, Rosa Maria Iraci; grazie alla Procura, Salvatore Vella, alla Squadra, Mobile Giovanni Minardi e a tutta la sua truppa per la tempestività avuta rel rintracciare quei criminali di ieri sera i quali, attraverso le loro “gesta” hanno messo in ginocchio una intera città che adesso è davvero molto preoccupata.

Il video che ancora gira ovunque lascia tutti sgomenti, annichiliti e soprattutto impauriti per quello che scaturisce da quelle iscene; soprattutto la violenza di alcuni dei criminali i quali sono pronti ad uccidere chicchessia in qualsiasi momento. Si, ad uccidere. Una violenza bestiale raramente vista. Lo ribadiamo ancora, l’opinione pubblica è sgomenta ed ha paura.

I criminali sono stati acciuffati per essere identificati e denunciati. Ancora all’appello mancano un paio di delinquenti che ancora non sono stati rintracciati. Tutti giovani dai 20-25 anni, dal futurro piuttosto nero come la pece.

Tra i criminali ci sono alcuni recidivi e questo è un fatto estremamente emblematico. Ciò vuol dire che la semplice denuncia per questi energumeni è come bere una tazza di caffè. Nè più nè meno. Grave, gravissimo.

Manca la flagranza di reato e mancano ricoveri ospedalieri per poter prendere provvedimenti seri nei confronti di questi criminali.

Allora, perdonateci, a cosa è servito quel video impressionante?

Istituzioni, la città è davvero preoccupata.

 

“Sbalordito, sconcertato, amareggiato.
E’ questo il mio stato d’animo dopo aver visto il drammatico video che sta impazzando ovunque. Spero che questi poveri idioti e disadattati vengano immediatamente identificati e “paghino” questi comportamenti delinquenziali accaduti ieri sera in centro città.
Ho già parlato con le autorità competenti. Sono fiducioso”.
Sono le parole del sindaco di Agrigento Franco Miccichè a seguito della rissa di stanotte nella movida agrigentina e che lascia in pieno sconforto gli agrigentini.

“Da ore visualizziamo sui social le immagini dell’inaudita violenza  scatenatasi ieri sera nel cuore della nostra città.E’un miracolo che le conseguenze di quanto visto,per l’efferatezza che ne traspare,non siano sfociate in conseguenze ben più gravi. Non e’certo il primo caso, in questi ultimi mesi. Noia, disagio, o cosa?
Urge interesse concreto di TUTTE le Istituzioni, partendo da quella di base, la Famiglia, perché non ve siano degli altri.
Occorrera’ seriamente, ciascuno con le proprie competenze e con gli strumenti in possesso, indagare le ragioni originanti tanta  disarmante ferocia,intervenendo per contenerne gli effetti”.
Lo dichiara Daniela Catalano, già presidente del Consiglio comunale di Agrigento.