Attesa la manifestazione del 25 gennaio ad Agrigento contro l’isolamento viario. Le interviste ad Alfonso Buscemi Cgil ed a Francesco Picarella ConfCommercio
Attesa la manifestazione del 25 gennaio ad Agrigento contro l’isolamento viario. Le interviste ad Alfonso Buscemi Cgil ed a Francesco Picarella ConfCommercio
Ad Agrigento al palazzo di giustizia, a conclusione del giudizio abbreviato, il giudice per le udienze preliminari, Giuseppe Miceli, ha assolto 7 imputati per i quali la pubblico ministero Alessandra Russo, a conclusione della requisitoria, lo scorso 11 luglio ha chiesto 7 condanne nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità nella costruzione del porticciolo turistico a Licata, tra mancato pagamento degli oneri concessori al Comune per circa 7 milioni di euro, occupazione del Demanio e abusi edilizi vari. Gli assolti sono Luigi Geraci, 75 anni, di Sommatino, imprenditore, titolare del progetto, il dirigente comunale Vincenzo Ortega, 58 anni, Andrea Occhipinti, 50 anni, dirigente comunale, Giuseppa Amato, 60 anni, funzionaria comunale, Salvatore Geraci, 40 anni, figlio del costruttore Luigi Geraci, Paola Vizzini, 69 anni, e Bartolo Consagra, 43 anni. Solo Luigi Geraci, il costruttore, è stato condannato a 3 mesi di arresto e 10mila euro di ammenda per i reati di occupazione abusiva di suolo pubblico e abuso edilizio. La pena sarà sospesa se Geraci demolirà le opere abusive. Nel collegio difensivo hanno lavorato gli avvocati Nino e Vincenza Gaziano, Linda Sabia, Angelo Balsamo, Daniele Camilleri, Luigi Ciotta e Michele Ambra.
I settori della gestione del servizio idrico e della nettezza urbana in evoluzione, tra l’Assemblea territoriale idrica agrigentina e la Regione. L’intervista al sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro
L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento a cavallo tra 2019 e 2020, tra bilancio consuntivo e prospettive. L’intervista al direttore reggente Alessandro Mazzara
La consigliere comunale di Agrigento di Articolo 1, e presidente provinciale Arci Agrigento, l’avvocato Angela Galvano, apprezza un caso di buona sanità ad Agrigento e lo racconta così: “Plaudo al lavoro svolto dai sanitari del reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento presso cui, qualche giorno fa, è giunta, in gravissime condizioni, una donna gravida alla 28esima settimana alla quale, con tempestività, è stata diagnosticata una ‘placenta previa centrale percreta con grave emorragia interna’ ed immediatamente è stata sottoposta ad un delicato e complesso intervento chirurgico che ha permesso di salvare la vita della madre e della bambina. In un periodo in cui è più frequente registrare ‘attacchi’ alle strutture ed all’organizzazione sanitaria, casi come questo risultano ancora più significativi in quanto sono l’evidente prova di come anche nella nostra città e nel nostro ospedale si possa parlare di ‘buona sanità’ e di un’organizzazione diligente, puntuale e precisa nonché di medici e operatori sanitari competenti, professionali, solerti, preparati ed efficienti. Pertanto, va rivolto un plauso all’equipe medica coordinata dalla dottoressa Maria Rita Falco Abramo, direttore dell’Unità di ostetricia e ginecologia, e composta dalla stessa e dai dottori Calderone d Giglia, dagli anestesisti dottori Alessi e Lo Piccolo, nonché al reparto di terapia intensiva per il lavoro svolto, affinché siano spinti a continuare a lavorare in uno stile vincente nell’interesse dell’intera comunità”.
L’Amministrazione comunale di Agrigento, presieduta dal sindaco, Lillo Firetto, ha impegnato 17mila euro per il montaggio delle telecamere di video-sorveglianza all’interno degli istituti scolastici della città. Le opere sono state affidate all’impresa “Tp servizi”. Più volte, nel corso dei sopralluoghi di Polizia e Carabinieri, è emerso che all’interno e all’esterno delle scuole circolano hashish e marijuana. Le telecamere dovrebbero dunque rappresentare un deterrente a tale fenomeno. La giunta Firetto lo scorso maggio ha approvato il progetto “Scuole sicure”, adesso concretizzato.