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Non vogliamo né conforto né vogliamo avere a tutti i costi ragione. Cosi come siamo certi che i vertici dell’Asp di Agrigento sono già a lavoro affinché si adoperino per risolvere nel più breve tempo possibile l’emergenza coronavirus che si è abbattuta sia nell’ospedale di Agrigento che negli altri nosocomi siciliani.

Prendendo spunto da un articolo pubblicato stamattina dal quotidiano LiveSicilia sembra che anche a Palermo ci sia lo stesso problema agrigentino.

Ecco il link (clicca qui) che conferma l’assoluta emergenza sanitaria palermitana a cominciare proprio dalle mascherine o del kit completo per affrontare l’emergenza coronavirus.

 

A fronte dell’emergenza coronavirus, incombente anche in Sicilia, il consigliere comunale di Agrigento, Simone Gramaglia, stigmatizza come nel corso del tempo non ci si sia mai preoccupati di garantire ad Agrigento, peraltro “Porta del Mediterraneo”, un adeguato presidio ospedaliero a tutela della salute pubblica e, soprattutto, a scudo dei gravi rischi infettivi che nell’Agrigentino ricorrono in modo particolare in ragione della posizione di frontiera. Simone Gramaglia aggiunge: “E’ profondamente deprecabile che nel corso degli anni l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento sia stata utilizzata come ‘bancomat elettorale’, e che a tutto si sia pensato tranne che a dotare almeno l’ospedale ‘San Giovanni di Dio’ di un reparto Malattie infettive e di un reparto Pneumologia. Adesso tutto ciò purtroppo si ripercuote, in modo più grave rispetto che altrove, sul territorio agrigentino e sui cittadini”.

è città, oltre che provincia, a vocazione turistica. E’ platealmente evidente che la crisi, prima internazionale e adesso anche locale, legata al coronavirus, abbia investito in modo dirompente il settore turistico – ricettivo agrigentino, tra annullamento di prenotazioni, vertiginosa riduzione degli arrivi e cancellazione di eventi di attrazione. Gli imprenditori turistici agrigentini lanciano pertanto un accorato appello alla classe politica siciliana tutta affinchè, ad opera in primis del governo della Regione Siciliana, si levi forte e perentoria una richiesta di soccorso al governo Conte affinchè, come già prospettato per le Regioni del nord, anche in Sicilia sia innanzitutto sospeso il prelievo fiscale a carico delle imprese turistiche, salvaguardandone, con adeguate misure compensative, i livelli occupazionali. Bisogna agire subito al fine di evitare che una condizione di emergenza temporanea, quale si auspica sia l’emergenza coronavirus, non si traduca in Sicilia e nell’Agrigentino nella chiusura di centinaia di imprese turistiche e in licenziamenti di massa. Il governo della Regione prospetti subito al governo Conte che in Sicilia, peraltro già teatro del primo contagio nel Sud Italia, ricorre una calamità, e in ragione di ciò dichiari subito lo stato d’emergenza regionale da proiettare poi in ambito nazionale con i provvedimenti conseguenti.

risultata positiva al coronavirus la turista di Bergamo in vacanza a Palermo che ieri sera è stata ricoverata nell’ospedale Cervello per i controlli dopo aver mostrato sintomi influenzali. Lo conferma l’assessorato regionale alla Sanità che spiega: “Abbiamo un sospetto caso positivo risultato tale all’esame del tampone. E’ stata disposta la quarantena per il gruppo di amici della donna e per le persone che sono state a stretto contatto coi turisti”. Si tratta del primo caso di coronavirus accertato nel Sud Italia.

Sabato 29 Febbraio, alle ore 17.00, nella sala Bodart del Palazzo dell’ex Collegio dei Filippini, in via Atenea, ad Agrigento, verrà inaugurata la mostra delle opere dell’artista Carmen Frisina, pittrice contemporanea.

Le opere esposte verranno presentate dalla prof.ssa Marina Arnone, madrina della manifestazione e dai relatori artistici prof.ssa Patrizia Camera e dott. Renato Terranova, che cureranno anche la presentazione critica dell’evento.

Al Vernissage sarà presente il sindaco di Agrigento dott. Calogero Firetto.

La bellezza del paesaggio siciliano attraversato dal mito e dalle suggestioni di luoghi di straordinaria attrattività, dove l’ambiente naturale è plasmato da gesta memorabili, sarà protagonista della mostra intitolata “Sulle orme del tempo”. L’esposizione si articola in dipinti in olio su tela, che sintetizzano l’amore della pittrice per la Sicilia, tra scorci idilliaci, spiagge mediterranee e fichi d’india.

L’esposizione artistica sarà visitabile tutti i giorni, escluso la domenica, fino al 14 marzo, negli orari della pinacoteca civica dell’ex Collegio dei Filippini.

 

NOTA BIOGRAFICA

Carmen Frisina, nata il 20/07/1948 a Palermo dove vive, ha manifestato fin da piccola interesse per l’arte, traducendosi in passione per l’arte pittorica in età adulta dopo aver concluso nel 2013 la sua carriera professionale di docente di Discipline economiche e ed aziendali.

Nei suoi dipinti traspare il sentimento profondo per la terra natìa unitamente ad un’intensa sensibilità verso la natura che predilige rappresentare, catturando luci, profumi e colori, offrendo all’osservatore scorci pittorici di incantevole bellezza.

Con tocco ottocentesco, gentile ed elegante, mostra luoghi incantevoli, dalle profonde tonalità introspettive, creando una nuova poetica dell’immagine, che desta ai sensi e all’anima un’impressione di delicata dolcezza.

Molteplici risultano le tematiche sociali trattate nelle sue opere.

Molto interessanti ad esempio le sue declinazioni sui temi della nascita e della sofferenza di Cristo, i cui lavori sono stati esposti in occasione delle collettive “Natività” e “Passio Christi” presso l’Auditorium della Parrocchia di Regina Pacis di Palermo.

Pone inoltre particolare attenzione alla serie il tempo che fu, previa attente ricerche sui beni storici non più esistenti che riporta alla luce attraverso i suoi dipinti con rielaborazione e stile personale, al fine di sottolineare il loro glorioso passato, evidenziandone il valore storico.

Nei suoi dipinti evidenzia creatività ed abilità comunicativa che supera I confini visivi e dà vita a creazioni armoniose portatrici di messaggi universali (P. Levi).

Oltre all’elemento paesaggistico, a dominare l’espressività dell’artista è la rappresentazione della quotidianità con tratti gentili ed eleganti; particolarmente apprezzati dalla critica sono il senso della prospettiva e l’uso sapiente del colore.

Di recente l’artista ha tenuto presso gli spazi istituzionali di Palazzo delle Aquile a Palermo la personale dal titolo “Scintille di luce arte”, destando agli osservatori un largo interesse e compiacimento per l’eccellente espressività attraverso i suoi dipinti.

Alla sua pluripremiata opera “Serra e laghetto del Villino Florio all’Olivuzza” è stato assegnato il sedicesimo posto in occasione della Biennale Internazionale d’Arte del Mediterraneo, a cui hanno partecipato più di 600 artisti e presentate più di 1000 opere pittoriche.

Altre sue gemme figurano come “Scala dei Turchi”, “Controvento”, “Le meraviglie del creato” ed in particolare “U Scaru Vecchiu di Agrigento”, opera a cui tiene molto e che ha scelto per esporre a Palazzo Zenobio nella Biennale di Venezia dal 28/09/2019 al 20/10/2019, essendo stata prescelta insieme ad altri artisti siciliani dallo storico e critico d’arte prof. Giorgio Gregorio Grasso.

A proposito di quest’ultimo dipinto che ritrae l’antico mercato di Agrigento a piazza Ravanusella, certamente interessante sarà il collegamento a cura dei relatori con le citazioni dello storico e giornalista prof. Elio Di Bella sui fatti e luoghi che hanno caratterizzato “le orme del nostro essere stati” nella Akragas, Agrigentum, Girgenti ed infine Agrigento.

Le opere di Carmen Frisina, amate e stimate dal pubblico, sono state apprezzate e premiate in mostre nazionali ed internazionali, pubblicate in prestigiose riviste e cataloghi d’arte e diffuse attraverso vari servizi televisivi e radiofonici.

Hanno scritto di lei : P. Levi, F. Federico, T. Romano, V. Gueci, A Santoro, M. Lucchese.

I Carabinieri del Ros di Catania, coordinati dalla locale Procura antimafia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 23 indagati nell’ambito di indagini su 23 omicidi di mafia commessi dalla fine degli anni ’80 al 2007. Tra i casi dell’operazione intitolata ‘Thor’ vi sono anche un triplice omicidio, tre casi di ‘lupara bianca’ e il duplice omicidio di Angelo Santapaola e di Nicola Sedici commesso il 26 settembre 2007, per il quale è stato condannato definitivamente Vincenzo Aiello, ex rappresentante provinciale della ‘famiglia’ catanese.

E’ un tavolo tecnico permanente, convocato per contrastare con ogni strumento i possibili rischi legati all’emergenza coronavirus, quello che la Direzione strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha voluto istituire questo pomeriggio presso la sede legale ASP. Il direttore generale, Alessandro Mazzara, ed il direttore sanitario, Gaetano Mancuso, hanno chiamato a raccolta i direttori dei sette distretti sanitari, i direttori sanitari dei presìdi ospedalieri provinciali ma anche i rappresentanti degli ordini dei Medici, dei Farmacisti, della FIMMG, del 118 (bacino Agrigento-Enna-Caltanissetta) oltreché diversi dirigenti e direttori di servizi aziendali competenti per ambito disciplinare. Obiettivo fornire indicazioni operative sulle strategie già adottate e su quelle da porre in essere per fronteggiare efficacemente ogni necessità secondo quanto disposto dalle linee guida ministeriali in materia di azioni di contrasto al Covid-19. Il tavolo tecnico ha delineato l’importanza della cooperazione attiva fra professionisti ospedalieri e del territorio per “far squadra” attraverso la condivisione dei protocolli operativi ed il dialogo continuo. In quest’ottica è certamente fondamentale il confronto sinergico avviato con tutte le organizzazioni e gli ordini competenti. Nel corso dell’incontro è emerso come l’ASP di Agrigento sia già da giorni orientata a gestire i rischi potenziali, sia pronta ad ottimizzare al meglio le proprie risorse umane e strutturali e sia ricettiva ad ogni indicazione ministeriale. Intenso e certamente produttivo è anche il dialogo che i vertici aziendali stanno conducendo giornalmente con la Prefettura di Agrigento e con le Autorità Locali. Al centro vi è la tutela della salute dei cittadini chiamati anch’essi a cooperare attivamente attraverso le note pratiche di buona condotta igienico-sanitaria e l’invito a non sovraffollare gli ospedali riducendo le visite a parenti e familiari ricoverati nei vari reparti.

L’assessore all’Ecologia del Comune di Agrigento, Nello Hamel, annuncia che prosegue senza sosta l’attività di bonifica delle discariche sul territorio comunale. Saranno interessate le zone di Fontanelle, San Leone, Villaggio Mosè e Cannatello. Contemporaneamente saranno presenti sul territorio due squadre del Corpo di Polizia Ambientale dei Vigili Urbani di Agrigento. La bonifica dei siti avverrà nelle ore pomeridiane ed i cittadini sono invitati a segnalare eventuali cumuli di spazzatura inviando un WhatsApp al numero 335 52 51 927. L’assessore Hamel ribadisce che i trasgressori saranno sanzionati con una multa di 600 euro, e che per l’abbandono di rifiuti da parte di chi esercita attività commerciali, artigianali o industriali scatta il reato ambientale con sequestro del mezzo, sanzione fino a 3mila euro e segnalazione all’autorità giudiziaria.

Non allarme e panico ingiustificati, ma, invece, massima prudenza. Per tale motivo – come ripetuto più volte anche dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – ritenendo la tutela della salute pubblica prioritaria a fronte delle esigenze economiche e turistiche, ad Agrigento sono state annullate la Sagra del mandorlo in fiore e le celebrazioni connesse ad Agrigento 2020, ovvero i 2600 anni dalla fondazione di Akragas. Anche le scuole annullano eventuali gite già organizzate per cautela, e nelle strutture ricettive turistiche si riducono sensibilmente le prenotazioni sia per Pasqua che per l’estate. Come nell’intero ambito nazionale si raccomanda ai cittadini che si ritengono a rischio, oppure con sospetti sintomi influenzali gravi e perduranti, di non recarsi al pronto soccorso ma di telefonare ai numeri 1500, o 112, oppure di rivolgersi al medico di famiglia. L’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, ha convocato un vertice operativo al palazzo della Regione a Catania, e afferma: “Le raccomandazioni che abbiamo fatto già nelle scorse settimane. che ricalcano le direttive contenute nelle linee guida del ministero della Salute, rimangono immutate. In caso di necessità è sempre opportuno contattare il medico di famiglia o i numeri dedicati: il 112 oppure il numero verde 1500 predisposto dal ministero”.
Ascoltiamo l’assessore Razza a conclusione del vertice…