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La manifestazione del 25 gennaio ad Agrigento contro l’isolamento viario: conferenza degli organizzatori nella parrocchia del Sacro Cuore in presenza degli organizzatori, don Mario Sorce, direttore del Servizio di pastorale sociale e del lavoro, i rappresentanti del cartello sociale Cgil, Cisl e Uil, e i sindaci di Agrigento, Porto Empedocle e Santo Stefano Quisquina, Lillo Firetto, Ida Carmina e Francesco Cacciatore, in rappresentanza dei sindaci della provincia. Le interviste

A Canicattì, lunedì prossimo, 13 gennaio, nella chiesa di San Diego, alle ore 11 sarà celebrata la ricorrenza del 75esimo anniversario dell’uccisione del Tenente dei Carabinieri Antonino Di Dino, Medaglia di Bronzo al Valor Militare “alla memoria”, deceduto nell’adempimento del dovere a Naro, in occasione di una ribellione armata. Per la circostanza, il Cappellano Militare dell’Arma dei Carabinieri, Don Salvatore Falzone, insieme al Parroco della chiesa di San Diego, Don Salvatore Casà, celebreranno una Messa a cui parteciperanno i vertici delle Forze dell’Ordine provinciali, il Sindaco di Canicattì, altre Autorità locali, civili e militari, nonché rappresentanze dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo e di studenti dei locali istituti scolastici. L’11 gennaio 1945 i rivoltosi assaltarono la locale Stazione dei Carabinieri Reali sequestrando i 9 militari presenti, occupando altresì il Municipio dopo aver incendiato la locale Pretura e l’Ufficio delle Imposte. Per l’intera notte tra l’11 e il 12 gennaio vi furono vani tentativi, da parte dei Carabinieri, di forzare l’assedio della cittadina di Naro, in quanto trovarono forte opposizione armata senza riuscire a far breccia nell’organizzata resistenza dei rivoltosi. Il Sottotenente Di Dino tentò in tutti i modi di far ragionare i rivoltosi ma, quasi riuscito nell’intento, all’improvviso e vigliaccamente, uno di loro, armato di fucile, esplose un colpo che investì al volto l’Ufficiale, uccidendolo.

La Cisl Funzione pubblica di Agrigento esprime soddisfazione a seguito della soluzione della vertenza precari al Comune di Agrigento e adesso auspica la stabilizzazione anche del personale Asu. La dirigente Cisl Funzione pubblica, Floriana Russo Introito, afferma: “Fin dall’inizio di questa vicenda la Cisl Fp ha osservato con attenzione, ma senza pregiudizio, l’evolversi dei fatti, e oggi riconosciamo a chi si è assunto l’onere di non dichiarare il dissesto grande responsabilità amministrativa, anche alla luce del fatto che oggi i Comuni a non potere stabilizzare sono quelli che, contro le nostre perplessità mostrate alla presenza dei lavoratori e dei rappresentanti delle amministrazioni, hanno caparbiamente sostenuto le ragioni del dissesto. Il prossimo passo, data la disponibilità dell’Amministrazione, è quello di seguire le procedure per la stabilizzazione del personale Asu”.

L’associazione Volontari di strada, presieduta da Anna Marino, aderisce e sarà presente alla manifestazione del 25 gennaio ad Agrigento contro l’isolamento viario e infrastrutturale. La stessa Marino afferma: “Superare le carenze infrastrutturali costituisce non solo una occasione di crescita per il territorio, ma anche un’opportunità di occupazione per tantissime persone, soprattutto in una realtà assolutamente drammatica, su questo fronte, come quella agrigentina. E’ una considerazione che deriva dall’esperienza, ormai decennale, della nostra associazione, divenuta, nel tempo, punto di riferimento per numerosissime famiglie che vivono una situazione di disagio economico dovuta, per lo più, alla perdita o alla mancanza di lavoro”.

L’Università degli studi di Palermo ha indetto una procedura valutativa relativa alla copertura di un posto di Professore universitario di prima fascia presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, per l’insegnamento di “Composizione Architettonica e Urbana”

L’Università ha escluso dalla suddetta procedura il prof. M.S. – in quanto parente, entro il quarto grado, di un docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali – e ha individuato il Prof. G.T. quale vincitore della procedura stessa.

Pertanto, con ricorso proposto innanzi al TAR Palermo, il prof. M.S.- di anni 60 e residente a Palermo – ha impugnato gli atti della summenzionata procedura valutativa chiedendone l’annullamento previa sospensione e chiedendo, altresì, l’adozione di una misura cautelare monocratica.

In particolare, con il ricorso, è stato sostenuto che il rapporto di parentela intercorrente con un docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali non sarebbe stato idoneo a giustificare l’esclusione del ricorrente e ciò in quanto tale docente si sarebbe in concreto astenuto dal partecipare alle sedute nelle quali è stato deciso di bandire la procedura.

Si sono costiutiti in giudizio l’Università degli Studi di Palermo e il Prof. G.T. – di anni 53 e residente a San Giovanni Gemini (AG) -, quest’ultimo con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, chiedendo il rigetto del ricorso.

In particolare, gli avv.ti Rubino e Impiduglia, con apposita memoria e richiamando specifici precedenti giurisprudenziali, hanno rilevato che la normativa vigente – e, segnatamente, la Legge Gelmini – esclude la partecipazione ai concorsi universitari dei soggetti che abbiano dei parenti fino al quarto grado nel Dipartimento relativamente al quale la procedura è indetta, non ritenendo sufficiente il mero obbligo di astensione.

Con la memoria è stato, inoltre, evidenziato come l’esistenza di una situazione di estrema gravità ed urgenza – tale da giustificare l’adozione della richiesta misura cautelare – risulti smentita dalla stessa condotta del ricorrente che, a seguito della propria esclusione, non ha prontamente adito il TAR, al fine di chiedere l’ammissione con riserva, ma ha atteso la conclusione della procedura e l’individuazione del vincitore.

Il Presidente del TAR Sicilia Palermo, condividendo gli assunti degli avv.ti Rubino e Impiduiglia, ha respinto la richiesta di adozione di una misura cautelare monocratica.

Per effetto di tale pronuncia, il Prof. G.T. potrà continuare, nelle more dell’udienza di merito, ad espletare l’incarico di Professore Universitario di I fascia.

L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha acquistato cinque ambulanze di ultima generazione, con un investimento di oltre 500mila euro. Le ambulanze saranno a disposizione a febbraio negli ospedali di Licata e di Canicattì, garantendo migliori standard di efficienza e confort durante il trasporto in emergenza. Il direttore reggente, Alessandro Mazzara, e il direttore sanitario, Gaetano Mancuso, affermano: “Si tratta di una iniziativa che permette la sostituzione dei mezzi obsoleti e incrementa la sicurezza dei cittadini”.

L’U.R.E.G.A. di Caltanissetta aveva dato corso, mediante pubblico incanto, alla gara d’appalto relativa ai Lavori di consolidamento nell’area a sud dell’abitato di Gela, antistante il Porto Rifugio, per un importo complessivo a base di gara di € 724.999,40; gara che veniva aggiudicata in via provvisoria alla società B.C.S.Costruzioni s.r.l. con sede in Mistretta.
Quest’ultima, originaria aggiudicataria, con successivo ricorso proposto innanzi al T.A.R. Palermo, decideva di agire in giudizio chiedendo l’annullamento, previa sospensione, degli atti relativi al pubblico incanto indetto, nella parte in cui il seggio di gara, previa rideterminazione della soglia di anomalia, aveva disposto la rinnovazione della gara stessa con l’aggiudicazione definitiva in favore di un’altra impresa concorrente, la società COSPIN Costruzioni s.r.l. con sede in Catania.
Nel corso di un’attività di verifica della Stazione appaltante, infatti, erano state riscontrate irregolarità e false dichiarazioni con riguardo agli oneri contributivi in capo a talune imprese partecipanti e, pertanto, era stata disposta l’esclusione delle imprese che avevano reso dichiarazioni non veritiere in ordine alla regolarità contributiva e la formulazione di una nuova proposta di aggiudicazione provvisoria.
Si costituiva in giudizio per resistere al ricorso e sostenere la legittimità degli atti impugnati, anche la società controinteressata COSPIN Costruzioni s.r.l., aggiudicataria definitiva della gara, con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, chiedendo il rigetto integrale del ricorso presentato dalla concorrente B.C.S.Costruzioni s.r.l.
In particolare l’avv. Girolamo Rubino ha sostenuto che la verifica ed il rinnovato calcolo della nuova soglia di anomalia costituivano un atto dovuto per l’Amministrazione atteso il chiaro tenore del bando (“lex specialis”), il quale espressamente prevedeva l’esclusione dalla gara dei concorrenti che non avessero dimostrato il possesso del requisito di regolarità contributiva.
Il TAR Sicilia Palermo, Sezione II, condividendo le tesi formulate dall’Avv. Girolamo Rubino e la giurisprudenza dallo stesso richiamata, ha respinto il ricorso presentato dalla ditta originaria aggiudicataria, condannando quest’ultima al pagamento delle spese di giudizio e riconoscendo, per l’effetto, la legittimità della rinnovazione della procedura di gara.