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Alcuni mesi fa, spinto dall’amarezza nel vedere lo stato in cui versa questa città e sollecitato da un gruppo di amici, mi sono convinto a scendere in campo in prima persone per contrastare questo stato d’incuria e abbandono in cui viene lasciata Agrigento. Da Agrigentino vedo una città sporca, agonizzante che non viene mantenuta e valorizzata per come meriterebbe con la conseguenza che la gente scappa e la città si svuota. Purtroppo si è arrivati ad un punto “cruciale” dove necessita una vera svolta nella gestione della cosa pubblica, un cambio di scelte politiche che consentano in tempi brevi con progetti realizzabili e con il coinvolgimento di tutti gli ordini professionali per fare ritornare a rivivere questa città ed affinchè i giovani e le tante famiglie non scappino più. Il mercato immobiliare è precipitato e i “locasi” e i “vendesi” stanno riempiendo i prospetti dei palazzi tanto del centro quanto delle periferie.

Via Atenea muore,ormai sono maggiori i negozi chiusi che quelli aperti. L’unica azienda produttiva che abbiamo, vale a dire la Valle dei Templi, non fornisce più il 30 per cento degli incassi alla città. Questi vengono gestiti direttamente dalla Regione attraverso una cooperativa di servizi che viene da Roma. Questa, bontà loro, ha assunto una quindicina di valenti giovani che parlano le lingue, per fargli fare il servizio di biglietteria e di vendita souvenir.

Dobbiamo riappropriarci della Valle dei Templi. Purtroppo la Valle dei Templi non viene valorizzata per fare crescere l’intero territorio. La Valle con la fascia costiera ed il centro Storico devono essere un unicum. Il turismo dovrebbe essere la prima fonte di reddito per questa città. Se cresce il turismo e riusciamo con una seria progettualità a sfruttare la tanto criticata unione Europea (che dovrebbe essere un bancomat) credetemi che riusciremo veramente a rilanciare una intera economia per il benessere di tutti gli agrigentini, senza dimenticare la viabilità “umiliante” per una città come Agrigento.

Ho pensato che davanti a tutto questo non potevo far finta di niente continuando a svolgere la mia professione di avvocato. Ho avuto la spinta dei miei amici e la condivisione di alcuni politici e così ho dato la mia disponibilità a candidarmi a sindaco dichiarandomi sempre a disposizione di tutti al di là del colore politico. Ma nel frattempo ho voluto guardare in giro chi erano gli altri candidati sindaco e quali erano i loro obiettivi. L’unico che era diverso, quasi nelle mie stesse condizioni essendo stato anche lui fuori dalla politica ed ex assessore comunale era Franco Miccichè, persona perbene che stimo molto. Ho compreso insieme ai miei amici che mi hanno sempre sostenuto e che condividono questo nuovo percorso che andremo ad intraprendere che con lui possiamo rafforzare le nostre idee. Abbiamo gli stessi progetti, le stesse passioni e mi piace il suo modo di operare e di rapportarsi con la gente, così alla prima occasione in cui ci siamo potuti incontrare abbiamo parlato con grande rispetto e stima reciproca di questa nostra decisione e al termine abbiamo convenuto che non era il caso di portare avanti entrambe le candidature quando potevamo raggiungere insieme gli scopi che ci prefiggiamo.

Abbiamo così deciso di andare avanti con la sua candidatura a Sindaco e con il mio attivo contributo personale e di esperienza nell’augurio che il nostro progetto possa andare a buon fine nell’interesse della città e degli agrigentini. Voglio rassicurare tutti i miei amici e chi mi ha sempre sostenuto, così come gli amici del Gruppo all’ARS di “Ora Sicilia” che non è un passo indietro e che la lista di candidati al consiglio comunale resterà e sarà ancora più forte per imprimere le nostre idee e portare avanti tutte le istanze che ognuno si aspetta da noi, per valori e cultura. Siamo consapevolmente nell’area di centrodestra e continueremo ad esserlo all’interno di una coalizione forte e responsabile. Si tratta di un rafforzamento di idee e progetti con Franco Miccichè. Insieme possiamo offrire un nuovo modello di politica.

Buona parte dei cittadini lamenta le carenze sulla raccolta dei rifiuti e lo spazzamento.

Visti gli annunci dell’amministrazione sulle decurtazioni per inadempienze ho approfondito l’argomento.

Non risultano decurtazioni su mancate raccolte nei documenti che ho ottenuto e nemmeno dalle informali chiacchierate in giro per gli uffici. Da novembre solo nei giorni scorsi ho potuto ricevere le informazioni richieste mentre nessuno si è presentato per rispondermi al question time (su 16 quesiti solo 4 hanno avuto risposta).

I documenti esaminati sono 2 relazioni della SRR sullo svolgimento del servizio e una risposta delle ditte alle pretese decurtazioni dell’amministrazione. Cosa ho trovato nelle carte?

Le pretese riguardano:

  • il piano di comunicazione, totalmente non svolto, per cui la ditta controbatte che  sia da addebitarsi alle mancate risposte dell’amministrazione.
  • La mancata distribuzione di mastelli condominiali di cui sembrerebbe che, non avendo l’amministrazione reso noto ai cittadini l’opportunità, non c’è stata richiesta e anzi la ditta chiede all’amministrazione un luogo dove sistemarli o farà pagare l’affitto dei locali occupati.
  • Il mancato utilizzo di alcuni mezzi meccanici per lo spazzamento anche a fronte del quale ci sarebbero circa 5000 metri lineari di non spazzato.

 

Le mancanze più gravi sono quelle relativa alle isole di prossimità che non hanno recinzione né un numero di cassoni adeguato né istruzioni e orari evidenziati e che, così come le aree di trasbordo, non sono dotate di sistema di videosorveglianza, pavimentazione idonea con canalette e pozzetti per la raccolta dei liquidi. Addirittura nelle aree di trasbordo sono presenti contenitori per il vetro e l’umido che stazionano permanentemente in tali aree senza essere lavati e sanificati, “non rispettando di fatto le norme di carattere igienico sanitario”.

Per quanto riguarda i CCR le ditte ricordano che quello di Fontanelle è attualmente sottoposto “a sequestro penale”.

Queste e altre informazioni sono state raccolte nella relazione risalente al 30 gennaio 2020. L’amministrazione non sembra essersi mossa sull’argomento.

In realtà non sembra essersi mossa mai in modo efficace ed efficiente, la città aspetta l’intervento di altre autorità o della prossima amministrazione.

Ad Agrigento è stato avviato il progetto di recupero sicurezza al fine della fruizione turistica della rete degli ipogei. Saranno investiti circa 2 milioni e 300mila euro, finanziati dal ministero competente. Il Comune di Agrigento si avvale della collaborazione del Genio civile di Agrigento. L’intervista al sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, all’interno dell’ipogeo dell’Acqua Amara

Sto seguendo con molta attenzione le iniziative che si stanno svolgendo in questi giorni a sostegno di quanti lavorano nel mondo del turismo e dell’accoglienza. Come ho già avuto modo di dire in occasione dell’incontro tematico tenuto nel mio comitato elettorale qualche settimana fa, ritengo che questo settore oggi sia fondamentale per l’economia e l’occupazione del nostro territorio. Purtroppo oggi non ho un ruolo istituzionale che mi permette di agire direttamente con le istituzioni o di partecipare ufficialmente agli incontri, come quello di stamattina tenuto all’Hotel del Valle aperto a tutti gli operatori del turismo e alla deputazione nazionale e regionale agrigentina. Ma ne condivido lo scopo e l’impegno. E in tal senso posso affermare che farò qualsiasi cosa possibile per portare avanti la giusta lotta di quanti, a causa del coronavirus e della pubblicità negativa che è stata fatta,  vedono a rischio la possibilità di una stagione che invece sarebbe potuta essere molto positiva anche grazie alla Festa del Mandorlo in Fiore e delle iniziative per Agrigento 2020. Per recuperarle si possono ipotizzare nuove iniziative che se riscontrate positivamente possono rimanere stabilmente.  Spero soltanto che queste due opportunità non vengano definitivamente cancellate ma, appena la situazione si sarà normalizzata, possano venire recuperate magari quest’estate o subito dopo.

Ai responsabili delle varie organizzazioni che si occupano di turismo posso solo fare i complimenti per il loro impegno e dire che, se vorranno, sono pronto a sostenerli in ogni sede.

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, annuncia che lunedì prossimo, 2 marzo, saranno consegnati gli attesi lavori di completamento del porto di Sciacca. Lo stesso Falcone afferma: “Manteniamo l’impegno assunto con la città di Sciacca nell’estate scorsa in occasione dell’ultimo nostro sopralluogo. Il nuovo porto, una volta completato il risanamento dal valore di oltre 4 milioni di euro, si presterà sia all’utilizzo commerciale che a quello diportistico, diventando così l’infrastruttura cardine dello sviluppo di Sciacca e dell’intera provincia. Si tratta di un’opera che l’intero comprensorio e i comparti produttivi attendevano da anni. L’intervento, finanziato dal Governo Musumeci, prevede l’allungamento della banchina San Pietro e il risanamento dell’approdo che comprende la realizzazione di uno scalo di alaggio, lo scavo dei fondali e la riqualificazione dei piazzali. La Regione, avviando cantieri come quello di Sciacca, sta attuando una strategia unitaria e avanzata di ammodernamento e rilancio della portualità siciliana, investendo sulle principali città costiere dell’Isola”.

Ad Agrigento, lunedì prossimo, 2 marzo, in contrada Kaos, nei locali del Caffè letterario, nei pressi della casa natale di Pirandello, alle ore 18 si svolgerà un convegno sul tema: “Cultura e Turismo”, organizzato, in occasione delle prossime elezioni comunali, dalle forze politiche di sinistra. Interverranno la coordinatrice di Articolo 1 di Agrigento e dirigente regionale Angela Galvano, il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana Pippo Di Falco, e il coordinatore regionale di Risorgimento Socialista Nino Randisi. Previsti anche gli interventi del responsabile del movimento delle “Sardine” Federico Napoli, e di Dino Barone per l’associazione culturale “Il Cerchio”.

L’agrigentino Marco Modica Amore alla conquista del suo secondo record mondiale, riconoscendo nel minor tempo possibile tutte le bandiere del mondo. La prova, evidentemente alquanto ardua, si svolge oggi a Madrid, in Spagna, nella sede del “Talent Garden”. Marco Modica Amore dovrà individuare, in lingua inglese, le 197 bandiere di tutti gli Stati ufficialmente riconosciuti. A Marco Modica Amore non è permesso sbagliare: non sarà accettato nessun tipo di errore, neanche di tipo ortografico. La prima prova, che lo ha proiettato nei registri del ‘Guinness World Records’, si è svolta ad Agrigento nel 2012 nel Palazzo Filippini. In soli 60 secondi l’agrigentino è riuscito ad ottenere il primato mondiale riconoscendo 57 bandiere. Lo stesso Marco Modica Amore commenta: “E’ una prova difficile ma posso farcela. La mia smisurata passione per la geografia mi ha spinto la prima volta ad ideare questa tipologia di record e ho ottenuto la soddisfazione di essere il primo al mondo a detenere questo primato. Adesso voglio superarmi”.

In tutti gli ospedali agrigentini sono in fase di installazione le tende di pre-triage utili a fronteggiare eventuali casi sospetti di coronavirus evitando l’ingresso dei pazienti con sintomi simili al coronavirus nel pronto soccorso. Le tende sono rese a disposizione dal Dipartimento della Protezione Civile e sono allocate nell’area esterna in prossimità dei pronto soccorso. Tale “posto medico avanzato” rientra fra le prime misure preventive previste dal Governo Regionale recentemente annunciate dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza.

L’assessore all’Ecologia del Comune di Agrigento, Nello Hamel, annuncia che da lunedì prossimo lunedì 2 marzo, nelle frazioni di Zingarello e Misita/Ciavolotta, inizierà la raccolta porta a porta dei rifiuti, e saranno rimosse le postazioni di cassonetti purtroppo e sempre trasformati in discarica abusiva. Nello Hamel aggiunge: “Questa soluzione, fortemente voluta dal Sindaco Lillo Firetto, non costerà nulla al Comune di Agrigento in quanto l’impresa si assumerà tutti gli oneri della trasformazione del servizio di raccolta. Gli abitanti di Zingarello e di Misita/ Ciavolotta sono invitati, a partire da lunedì, ad esporre i mastelli davanti alla propria residenza. Coloro i quali non fossero forniti di mastelli, possono recarsi nella sede della società Iseda nella zona Industriale dove potranno nel pomeriggio ritirarli gratuitamente”.