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La previsione di un’ inversione turistica del mercato cinese era reale, tante infatti le cancellazioni subite a seguito  della diffusione del coronavirus che ha prodotto cancellazioni, disdette, paura e penali.

Quello cinese è un mercato importantissimo sia per grandezza che anche per spesa e la paura della propagazione del virus inevitabilmente, sta creando una considerevole riduzione dei flussi, recessione indotta dal rallentamento dell’economia cinese, paura ed allarmi ingiustificati.

Come organizzazione sindacale per gli arrivi in essere presso le strutture turistiche, ci preme comunicare che il cordone sanitario che è stato creato è quanto di più restrittivo si potesse realizzare.

Oltre 60 milioni di persone nell’area di Wuhuan sono di fatto confinate in casa e un miliardo di cittadini cinesi sono chiusi entro i loro confini.

Ricordiamo agli operatori turistici che non si può chiedere il certificato medico ai clienti che entrano in azienda, per di più discriminandoli in ragione dell’etnia o della nazionalità.

Se arriva in albergo qualcuno visibilmente affetto da sindromi respiratorie gli si può semplicemente proporre di rivolgersi ad un medico e, se si astiene dal farlo, avvisare le autorità.

Si sconsiglia vivamente le cancellazioni preventive in considerazione del rischio di attivare un clamoroso boomerang mediatico, oltre che fuori legge.

Secondo gli esperti, non c’è motivo di allarme e la principale misura precauzionale consiste nel lavarsi le mani.

Evitiamo di alimentare allarmismi, che finirebbero solo per ritorcersi verso la destinazione.

La Agrigento-Palermo è al sesto posto in una top ten “dominata” dalla Roma-Lido.

Il tempo di percorrenza è di 1 ora e 55 minuti (per il treno più veloce), la velocità media di 67 km/h, e sono 12 le coppie di treni che quotidianamente percorrono la linea lunga 137 km ed elettrificata dagli anni 90.

Treni in ritardo, soppressi, pochi vagoni messi a disposizione dei viaggiatori costretti a stare in piedi, treni che si guastano.

È questa la continua odissea dei pendolari lungo la tratta Agrigento-Palermo.

Questioni dette e ridette, che evidentemente non sono state ascoltate dalle Ferrovie Italiane.

Da questo mese nel silenzio assordante di tutti gli amministratori Agrigentini e della provincia, interessati, il biglietto è stato aumentato del 10% arrivando a costare 10 €.

Come mai nessun amministratore ha nulla da dire?

Se si organizza una manifestazione, volete partecipare?

Siamo stanchi di dover assistere all’immobilismo di chi dovrebbe invece difendere e proteggere i cittadini che li eleggono a loro rappresentanti.

Queste ed altre domande rimangono sempre senza risposte, Noi ne prendiamo atto e gridiamo agli Agrigentini, “Vogliamo una città NORMALE, lo vogliamo per i nostri ed i vostri FIGLI……”

 

……….“In un Paese e in una regione “normale” noi studenti dovremmo chiedere il rispetto del diritto ai trasporti al fine di ottenere dei vantaggio in termini di fasce di prezzo agevolate esclusivamente per gli studenti ma, appunto perché si vive in una situazione di lapalissiana anormalità in terra di Sicilia, risulta conforme a logica chiedere quanto meno il vostro interessamento fattivo al fine di garantire condizioni di viaggio dignitose e sicure a quanti veniamo troppo spesso retoricamente considerati il futuro di questo Paese dimenticando – parimenti sempre più – che intanto siamo anche il presente. Molti di noi ragazzi non vogliono fuggire da questa terra, per cercare una vita più agiata, ma vogliamo contribuire alla crescita del territorio in cui abbiamo le nostre radici”. (tratto  da una dichiarazione di uno studente Agrigentino che studia a Palermo)

Con apposito bando ritualmente pubblicato, l’Assessorato Regionale Infrastrutture e Mobilità aveva predisposto un programma regionale di finanziamento al fine di favorire interventi diretti a tutelare l’ambiente e i beni culturali, per la realizzazione di infrastrutture per l’accrescimento dei livelli di sicurezza, per il risanamento dei centri storici e la prevenzione del rischio idrogeologico nei comuni della Regione Siciliana, a valere sulle risorse FSC.

Il Comune di Ventimiglia di Sicilia vi partecipava inviando la propria domanda per il finanziamento del “Progetto di restauro e risanamento conservativo della chiesa Sant’ Eligio (ex Chiesa Maiorca)” per un importo complessivo di euro 875.000,00.

Nonostante tutta la documentazione prodotta in ossequio alle disposizioni contenute nel bando e i chiarimenti forniti dall’Amministrazione comunale, il progetto veniva collocato in posizione non utile nella graduatoria definitiva per ottenere il finanziamento richiesto; circostanza, questa, scaturita dal mancato riconoscimento del punteggio (n. 20 pt) previsto nel caso di interventi di ristrutturazione riguardanti “edifici che rappresentano elevato rischio per la pubblica e privata incolumità”.

A questo punto, il Comune di Ventimiglia di Sicilia, in persona del Sindaco dott. Antonio Rini, proponeva un ricorso davanti al TAR Palermo, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, per l’annullamento, previa sospensione, degli atti di gara, nella parte in cui era stato erroneamente attribuito al progetto il punteggio assegnato, con il conseguente collocamento tra gli interventi non ammessi al finanziamento.

In particolare, l’Avvocato Rubino ha dedotto l’illegittimità dell’operato dell’Amministrazione regionale sotto il profilo dell’eccesso di potere per l’evidente difetto di istruttoria e per la manifesta disparità di trattamento subita, avendo l’Amministrazione Regionale denegato il punteggio previsto per il requisito di “elevato rischio per la pubblica e privata incolumità” alla ex Chiesa Maiorca del Comune di Ventimiglia di Sicilia nonostante l’esauriente documentazione in realtà prodotta a supporto, ed avendo, di contro, riconosciuto il relativo punteggio a progetti rispetto ai quali lo stesso requisito non era stato del tutto valutato o provato, ovvero era stato documentato per mezzo di documentazione analoga a quella allegata dal Comune ricorrente.

Il TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, ritenendo il ricorso “assistito da adeguato fumus boni iuris” e sussistente, nel caso di specie, il periculum in mora, dopo opportuni adempimenti istruttori, con l’Ordinanza n. 104/2020 ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati formulata dall’Avv. Rubino, disponendo l’attribuzione con riserva del punteggio di 20 punti in favore del Comune ricorrente

Per effetto della summenzionata pronuncia, dunque, il “Progetto di restauro e risanamento conservativo della chiesa Sant’ Eligio (ex Chiesa Maiorca)” nel Comune di Ventimiglia di Sicilia rientrerà tra i progetti finanziabili.

È stato raggiunto nei giorni scorsi l’accordo fra il Governo Musumeci e Trenitalia per avviare, a partire dal 20 febbraio, una campagna di sconti ai biglietti sulle tratte più penalizzate della rete ferroviaria siciliana. «Attraverso questo piano  – dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci – intendiamo incentivare l’uso del mezzo pubblico anche su quei territori dove le linee ferroviarie scontano i maggiori ritardi infrastrutturali, facendo seguito a una delibera del mio Governo che destina gli importi delle sanzioni a Trenitalia al miglioramento del servizio». 

Nel dettaglio, lungo le tratte Palermo Papireto-Trapani e Modica-Caltanissetta si avrà uno sconto del 30 per cento sul prezzo del biglietto, sconto che sale fino al 55 per cento sulla tratta Catania-Caltagirone. Il taglio vale anche per le corse intermedie.

«Nel 2018 la Regione Siciliana – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Marco Falcone – ha ricavato oltre 1,5 milioni di euro dalle sanzioni erogate a Trenitalia per ritardi o disservizi, grazie a un’azione di monitoraggio che non si registrava da tempo. Abbiamo scelto, allora, di investire queste risorse direttamente sui viaggiatori e sulle linee più disagiate, dove cioè il trasporto ferroviario ha bisogno di essere rilanciato con decisione, ovvero nel Trapanese, nel Calatino e fra Ragusano e Nisseno. Senza che questo significhi entrare in concorrenza con il trasporto su gomma, ma anzi gli sconti serviranno a scoraggiare l’uso dell’auto privata. Presenteremo questa e altre novità – ha concluso Falcone – lunedì 3 febbraio, al convegno sul rapporto “Pendolaria” di Legambiente Sicilia a Palermo».

Il ragioniere Gaetano Caristia, legale rappresentante della “Co.Ma.Er Immobiliare srl”, è stato condannato lo scorso 26 luglio 2018 dal Tribunale di Agrigento per il presunto reato di lottizzazione abusiva ed alcuni presunti abusi edilizi in relazione al Piano di lottizzazione cosiddetto “Borgo Scala dei Turchi” in contrada Canalotto a Realmonte.

Ebbene, Caristia ha sporto querela, al Tribunale civile di Caltanissetta, contro il giudice del Tribunale di Agrigento che lo ha condannato perché, a distanza di 553 giorni, non ha ancora depositato le motivazioni della sentenza di condanna, nonostante sollecitazioni e diffide. Caristia, che ha contestualmente chiesto un risarcimento di 250mila euro, afferma: “E’ assolutamente inaccettabile che, a quasi due anni dalla lettura del dispositivo della sentenza, ad un onesto cittadino venga impedito di potersi difendere ed è altrettanto inammissibile che nessuna delle Istituzioni a cui ho segnalato questa vicenda si sia astenuta sino ad oggi dall’intervenire”.

Agrigento a Casa Sanfilippo un incontro formativo intitolato “Domogear, la domotica per tutti”, dal nome del sistema “Domogear”, sviluppato da “Energicamente”, un’impresa con sede a Favara. L’incontro è organizzato in collaborazione con gli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri, e con il patrocinio della Camera di Commercio, ConfCommercio, Parco dei Templi e SicIndustria. Gli organizzatori spiegano: “La domotica è la disciplina che si occupa dello studio delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita nella casa ottenendo un notevole incremento delle prestazioni e delle possibilità offerte dai diversi impianti presenti nell’abitazione, ottimizzandone al tempo stesso i consumi. Una casa domotica è per definizione una casa smart, intelligente, che permette un notevole risparmio dei consumi e dell’energia di casa”.

Le interviste

L’inchiesta per omicidio colposo, condotta dalla Procura della Repubblica di Agrigento a seguito della morte in ospedale ad Agrigento della giornalista e insegnante Loredana Guida, 44 anni, vittima della malaria, non è più a carico di ignoti. La titolare delle indagini, la sostituto procuratore Elenia Manno, ha infatti emesso 7 avvisi di garanzia tra medici e infermieri che, a vario titolo, sono stati coinvolti nella gestione del caso.
I 7 ai quali – come atto dovuto, ovvero in quanto (ripetiamo) coinvolti nella gestione della paziente sotto il profilo medico e infermieristico – è stato notificato l’avviso di garanzia con contestuale invito a nominare un difensore e scegliere un domicilio legale, sono Gioacchino Bruccoleri, Maurilio Castelli, Vincenzo Glorioso, Francesco Sciortino, Kochis Cilia, Antonio Marotta e Alida Maria Lauria. L’autopsia sarà eseguita lunedì prossimo, 3 febbraio, dal medico legale Sergio Cinque, di Palermo, e da Giuseppe Abbita, primario emerito in Medicina interna.

Nel frattempo, ancora in tema di infezioni, è subito rientrato l’allarme coronavirus a Palermo. Il turista cinese trasportato all’ospedale “Cervello” nel pomeriggio di oggi, con il sospetto di essere affetto dal virus di origine orientale, ha una normale influenza di tipo B.