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riconoscimento di Capitale della Cultura, ma al riconoscimento generale di un percorso iniziato quasi tre anni fa e che ha come obiettivo la crescita socio-economica e turistica della città del Gattopardo. Il primo cittadino ha anche sottoposto all’attenzione del Presidente , nel caso in cui Palma divenisse Capitale italiana della Cultura 2021, alcune proposte di supporto. Ha poi illustrato alla commissione l’iter seguito, relativamente a questo tema, da alcune regioni, le quali indicono un bando di concorso per le proprie città, affinché la città vincitrice sia automaticamente candidata a Capitale Italiana della Cultura in rappresentanza dell’intero territorio regionale di riferimento. Questa misura consentirebbe una forza maggiore in termini di condivisione di risorse umane ed economiche a supporto della città candidata.
“Con i dirigenti degli assessorati dei Beni Culturali e del Turismo – dice il sindaco Stefano Castellino – si sono valutate alcune ipotesi di intervento per migliorare ulteriormente la visione di una Sicilia diversa, di una Sicilia che non pianga più su se stessa, ma che lavori per proiettare al mondo una immagine diversa, positiva delle meraviglie che offre questa terra. Sono stati toccati diversi temi e la Commissione è rimasta favorevolmente soddisfatta. Ringrazio tutti i componenti della commissione fra cui anche i deputati agrigentini Pullara, che da subito ha manifestato la volontà di audire Palma in commissione, Di Caro, che ha manifestato nuovamente apprezzamento per la metamorfosi che sta vivendo la Città, e gli onorevoli Giudice e Di Paola e rinnovo loro il mio invito a visitare la Città. Palma si è raccontata. Palma ha testimoniato, ancora una volta, che il percorso avviato è quello giusto, grazie ad un Consiglio Comunale e ad una Maggioranza che consente all’esecutivo di lavorare con serenità”.
La Commissione, infine, ha tributato un grande plauso all’Amministrazione comunale palmese per il nuovo percorso amministrativo virtuoso che è stato avviato. Lo confermano i diversi finanziamenti ottenuti, la tempistica nell’approvazione del Bilancio e degli strumenti propedeutici alla programmazione economica dei lavori pubblici.
“E’ stato molto gratificante – conclude il sindaco Castellino – perchè ci ripaga del grande lavoro svolto, con grande caparbietà e impegno. La mia città è stata plaudita per essere esempio di una cultura diversa dell’amministrare che prima si pensava fosse esclusiva delle città del nord Italia e che invece è possibile in qualunque realtà che voglia veramente operare bene”.

Momento di grande emozione, questa sera, nella sala di rappresentanza del Comune, a Palazzo dei Filippini, per la consegna della “Menzione Speciale Città di Agrigento” alla lady chef Mareme Cisse. Alla presenza dell’arcivescovo di Agrigento, cardinale  Francesco Montenegro e dello chef stellato, Pino Cuttaia, il sindaco Lillo Firetto, presente l’intera giunta comunale, ha tributato ufficialmente la Menzione Speciale alla chef di origine senegalese  ma agrigentina d’adozione quale “modello di integrazione in una terra da sempre crocevia di culture e popoli, nonché di impegno sociale finalizzato all’integrazione e all’inserimento lavorativo di donne e ragazzi stranieri con fragilità”. La donna, molto conosciuta in città, è dal 2014 chef del ristorante “Ginger People&Food” e ha più volte ricevuto riconoscimenti professionali di altissismo profilo: è stata già nominata “alfiere del territorio” dal premio Bezzo nel 2018 e con la bandiera del suo Paese, si è aggiudicata a San Vito Lo Capo, la scorsa estate, il titolo di campionessa mondiale di couscous nonchè . Vincitrice anche dell’edizione 2020 di “Cuochi d’Italia”-Campionati del Mondo, presentata da Bruno Barbieri su TV8.

Alla cerimonia è intervenuto anche il presidente regionale di Lega Coop, Filippo Parrino.

La Corte d’Appello di Caltanissetta ha accolto l’istanza dei legali difensori di Antonello Montante, ex re di Confindustria siciliana, dallo scorso maggio ristretto ai domiciliari per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo a sistema informatico.

Montante ha ottenuto l’obbligo di soggiorno in Piemonte, ad Asti. Il prossimo 26 marzo inizierà in Appello il processo di secondo grado, sempre a Caltanissetta.

Nel provvedimento intrapreso dalla Corte d’Appello di Caltanissetta si legge testualmente: “Avuto riguardo al tempo decorso dell’inizio dell’esecuzione della misura cautelare deve considerarsi attenuato il rischio di recidivanza sia sotto il profilo dell’attualità che sotto quello della concretezza”. L’obbligo di dimora ad Asti per Antonello Montante, scarcerato oggi, è “una misura adeguata a fronteggiare le esigenze cautelari”.

Ad Agrigento domani, venerdì 14 febbraio, nell’aula magna del Seminario Arcivescovile, alle ore 17 sarà inaugurato l’Anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico diocesano di Agrigento. Dopo il saluto del vicario giudiziale don Lillo Argento, seguiranno gli interventi di: don Rino Lauricella Ninotta che presenterà il documento “Celebrare con arte e bellezza il sacramento nuziale” e don Domenico Zambito, giudice dello stesso Tribunale, su “Il Tribunale ecclesiastico a servizio della pastorale familiare”. Le conclusioni saranno affidate all’arcivescovo cardinale Francesco Montenegro, moderatore del Tribunale Ecclesiastico diocesano di Agrigento.

Il consigliere comunale di “Uniti per la città” di Agrigento, Marco Vullo, segnala la rottura di una condotta idrica in via Mongitore a Villaseta. Vullo sottolinea che ricorre un pericolo per la pubblica incolumità e che bisogna intervenire con urgenza. “Si tratta – afferma – di una rottura nei pressi dei civico 8. Girgenti Acque e Ufficio tecnico comunale intervengano a rimedio. La via Mongitore durante la distribuzione idrica si trasforma in un vera e propria piscina, con alto rischio per la sicurezza dei residenti e degli utenti della zona”.

Ad Agrigento sabato prossimo, 15 febbraio, nell’aula magna “Luca Crescente” del Consorzio universitario, dalle ore 9:30 in poi si svolgerà un convegno sul tema: “Turismo e sviluppo – Marginalità, sostenibilità e nuove strategie”. L’iniziativa è organizzata dal Lions Club Agrigento Host, diretto da Emanuele Farruggia. Modera il dibattito il direttore di Travelnostop Toti Piscopo, e interverranno, oltre Farruggia, l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, il presidente del Consorzio universitario, Giovanni Di Maia, poi Nico Torrisi, amministratore delegato Sac Catania, il contrammiraglio Vittorio Alessandro, Pino Di Miceli della Regione Siciliana, Giuseppe Ciminnisi della Flavet Sicilia, e Giacomo Glaviano, presidente Fijet Italia. E poi ancora Francesco Di Natale, Cna Turismo, Francesco Picarella, Federalberghi, Vittorio Messina, Assoturismo, Carmelo Cantone, Associazione Abba, Fabrizio La Gaipa, amministratore del Distretto turistico di Agrigento, e Giovanni Lopez, Associazione Agrigento Extra.

Sulla vicenda che vede oggi  i netturbini del cantiere  di Licata pronti a scendere in piazza interviene il deputato regionale l’On. Carmelo Pullara,capogruppo Popolari e Autonomisti all’Ars che ,sensibile alla problematica, torna a sollecitare Sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento a convocare con urgenza un tavolo di confronto.

“È di oggi -dichiara Pullara- la comunicazione della CGIL funzione pubblica che annuncia uno stato di agitazione dei netturbini del cantiere di Licata per le preoccupazioni in ordine alla raccolta dei rifiuti e al passaggio alla ditta privata.

Il sindacato ha scritto al prefetto così come avevo fatto con largo anticipo quando il problema si è iniziato a presentare e appare assolutamente strano il silenzio della prefettura rispetto ad una richiesta avanzata su una problematica importante che vede oggi impegnata, tra l’altro, la commissione antimafia ad udire tutti coloro i quali nel tempo hanno occupato, a vario titolo, posizioni di responsabilità regionali nel  circuito dei rifiuti.

Ancora una volta-conclude il deputato regionale- sollecito sua eccellenza il Prefetto di Agrigento a voler convocare con urgenza un tavolo di confronto per potere dirimere le problematiche che giustamente  vengono avanzate dai lavoratori ed oggi anche dalle organizzazioni sindacali”.