Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 147 di 2756
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 147)

Come è noto, l’ex Presidente della Regione Totò Cuffaro – oltre che di politica – da alcuni anni si occupa di coltivazioni pregiate nella sua tenuta di San Michele di Ganzaria, zona fertile e ricca del catanese.
Tuttavia, la Prefettura di Catania aveva emesso nei confronti della società agricola dell’ex Presidente della Regione un’informativa interdittiva antimafia.
Per effetto di tale informativa, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – AGEA – ha adottato un provvedimento di decadenza di tutti i contributi (connessi alle coltivazioni biologiche) erogati all’Azienda e intimato la restituzione delle somme già percepite.
Pertanto, l’Azienda Agricola – con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino, Lucia Alfieri Giuseppe Impiduglia e Calogero Marino – ha proposto un ricorso innanzi al TAR Catania volto all’annullamento dei suddetti provvedimenti.
Con il ricorso è stato sostenuto che l’informativa interdittiva a carico della ditta ricorrente fosse illegittima in quanto fondata, sostanzialmente, solo sulla ben nota vicenda giudiziaria relativa a Totò Cuffaro e definita processualmente nel 2010 (per la quale è, peraltro, pendente un giudizio innanzi alla CEDU)
In esito all’udienza cautelare, il TAR Catania ha accolto la domanda cautelare, sospendendo i provvedimenti con i quali era stata disposta la restituzione dei contributi erogati e onerando l’Amministrazione di riesaminare la vicenda.
A seguito di tale ordinanza, la Prefettura di Catania ha, tuttavia, confermato l’informativa, sostenendo nuovamente che la sentenza di condanna emessa dalla Cassazione fosse idonea a giustificare l’adozione dell’informativa interdittiva.
Avverso tale nuovo provvedimento gli avvocati Rubino, Alfieri, Impiduglia e Marino hanno proposto motivi aggiunti di ricorso, rilevando come la pena inflitta dalla Cassazione fosse già scontata a far data dal 2015 e per di più con una condotta esemplare da parte del Cuffaro, che durante il periodo di detenzione ha, anche, conseguito la laurea in giurisprudenza, scrivendo diversi libri e spendendosi in più occasioni in iniziative sociali.
Ed ancora, con i motivi aggiunti di ricorso è stato rilevato come l’ex presidente della Regione siciliana è attivista dell’Associazione “Nessuno tocchi Caino” , nonché fondatore, promotore e presidente dell’Organizzazione Onlus “Aiutiamo il Burundi”, che raccoglie fondi per il funzionamento dell’Ospedale di Rusengo a Ruyigi.
IL TAR Catania, condividendo le tesi degli avvocati Rubino, Alfieri, Impiduglia e Marino ha accolto il ricorso e i motivi aggiunti, annullando i provvedimenti impugnati. In particolare, con la sentenza, il TAR Catania ha rilevato l’assenza di qualsivoglia attuale e concreto elemento pregiudizievole a carico di Totò Cuffaro.
Per effetto, di tale sentenza vengono meno le limitazioni connesse alla suddetta informativa interdittiva. E all’azienda agricola dell’ex Presidente della Regione Cuffaro dovranno essere erogati tutti i contributi e le sovvenzioni spettanti.

Marsala. XV Rassegna “Lo Stagnone – scene di uno spettacolo”, domenica 5 marzo in scena il Varietà di Antonello Costa con “C’è Costa per te”
Il cartellone organizzato dalla Compagnia Sipario nel Teatro Impero vede protagonista un variopinto e coinvolgente show musicale, recitato, cantato e ballato come nella migliore tradizione dello spettacolo comico italiano. L’evento, adatto a tutta la famiglia, sarà impreziosito dalla presenza di Annalisa Costa, soubrette e sorella del vulcanico attore, che si esibirà con due ballerine
 
Sarà il varietà, con musica, divertimento e danza, al centro dello spettacolo dal titolo “C’è Costa per te”, che si terrà domenica 5 marzo alle ore 18,00 al Teatro Impero di Marsala. L’evento fa parte della Rassegna “Lo Stagnone – scene di uno spettacolo” – organizzata dalla Compagnia teatrale “Sipario” presieduta da Vito Scarpitta.
Come Maria De Filippi con “C’è posta per te” risolve i problemi degli italiani, Antonello con “C’è Costa per te” proverà a risolvere quelli del pubblico in sala, ma con il sorriso, nello stile del migliore avanspettacolo italiano. L’obiettivo è far passare due ore al pubblico nel divertimento, per dimenticare i problemi che appesantiscono la vita di tutti i giorni. Il teatro, i suoi tempi, la sua magia, gli sketch e le gag diventano così come uno studio psicologico e i 12 numeri dello show sono vere pillole del buonumore. Protagonista sarà Antonello Costa, poliedrico artista siciliano, considerato uno dei massimi esponenti del varietà italiano, capace di creare, inventare e miscelare differenti linguaggi scenici, facendo reagire insieme la storia e la tradizione del varietà con la contemporaneità, in un’ottica di continua ricerca, contaminazione e sperimentazione.
Spettacolo musicale, recitato, cantato e ballato come nella migliore tradizione dello spettacolo comico italiano. Il varietà sarà impreziosito dalla presenza di Annalisa Costa (sorella e soubrette) e di due bellissime e bravissime ballerine. Un varietà moderno, originale, adatto a tutta la famiglia. D’altronde lo stesso Antonello Costa afferma: “Io scherzo sempre, sono serio solo quando faccio ridere”.
Lo spettacolo è il quinto appuntamento del cartellone che conta sul patrocinio e la compartecipazione del Comune di Marsala.  
La rassegna prosegue domenica 16 Aprile 2023 alle ore 18.00 con Simone Cristicchi con lo spettacolo da lui scritto e diretto dal titolo “Esodo”.  Al Porto Vecchio di Trieste il Magazzino n. 18 è un “luogo della memoria”. Racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia. Il Magazzino n.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300mila persone scelsero – davanti a una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre destinate a non essere più italiane. Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici.
Domenica 30 Aprile 2023 alle ore 18.00 sarà la volta de “Le Vispe Terese” di e con Alessio Piazza. Uno spettacolo sulla famiglia, che racconta le persone vissute intorno a noi, nel corso della nostra infanzia e dell’adolescenza, di quelle che ancora oggi ci fanno sorridere. I luoghi, i fatti e le persone sono un miscuglio tra realtà e fantasia, tra aneddoti personali e altri raccontati, ascoltati da altre storie di famiglia. Ne emerge un’umanità varia, che si affaccia sul palcoscenico di una casa di famiglia e recita la parte che l’autore, attore e regista marsalese gli ha assegnato, attingendo ai ricordi e colorandoli con fantasia ed umorismo. “Con “Le vispe Terese” – spiega Alessio Piazza – mi piace sottolineare uno dei legami più affascinanti del teatro: quello con la memoria, con le nostre origini e le nostre radici. Portare in scena questo spettacolo è come far entrare il pubblico nella casa della propria infanzia, farli camminare lungo i corridoi, far sentire l’odore dei mobili, le voci delle persone amate”.
Domenica 7 Maggio alle ore 21.30 chiude la rassegna uno spettacolo fuori abbonamento. Un concerto che fa letteralmente spettacolo: il gruppo XVERSO, tribute band di Tiziano Ferro dà vita a “FERRO”. Il gruppo è la prima tribute band dedicata esclusivamente a Tiziano Ferro. Il progetto XVERSO, costruito ai massimi livelli sia musicali che scenografici unisce la somiglianza vocale del frontman Devis Manoni alla qualità musicale di una band fatta di musicisti professionisti con importantissime esperienze alle spalle, i XVERSO costruiscono uno show spettacolare fatto di effetti scenici, cambi d’abito e videoproiezioni su maxischermi.
Il service audio e luci è a cura di Primafila di Gianmarco Scarpitta.
Per assistere all’intera rassegna è possibile acquistare un abbonamento: prima poltrona 70 euro o seconda poltrona 65 euro + d.p.
Per informazioni, prenotazioni e prevendita è possibile chiamare ai numeri 320.8011864 oppure: 338.2615790 o rivolgersi presso la Pro Loco in via XI Maggio o presso I Viaggi dello Stagnone, in via Dei Mille n. 45.
È possibile acquistare i biglietti di tutti gli spettacoli anche singolarmente sia nei punti di prevendita che on line su Liveticket.it

“La procedura di licenziamento di trecentotrentatré lavoratori della Pubbliservizi non può passare inosservata: occorre scongiurare con ogni mezzo possibile la perdita del posto di lavoro dei dipendenti, che si tradurrebbe in un dramma per le loro famiglie”: lo afferma il deputato regionale Giuseppe Zitelli, intervenendo sulla vicenda della società per azioni in liquidazione giudiziale ed esercizio provvisorio.

Lo scorso 17 febbraio si è aperta la procedura di licenziamento collettivo per cessazione attività.

“Ho partecipato, a Belpasso, al Consiglio comunale aperto e convocato in seduta straordinaria dal presidente Patrizia Vinci – spiega il parlamentare di Fratelli d’Italia – che ringrazio, congiuntamente al consigliere Salvo Pappalardo e a tutti gli altri, per essersi fatti promotori di un’iniziativa finalizzata a tutelare il posto di lavoro di tantissimi addetti ai servizi essenziali della Città Metropolitana di Catania: a tal proposito, vorrei ricordare che la Pubbliservizi interviene non solo nella messa in sicurezza delle strade della provincia ma anche nella manutenzione degli istituti scolastici superiori”.

“La politica – prosegue Giuseppe Zitelli – ha il preciso dovere di intervenire e di individuare soluzioni adeguate affinché i dipendenti della partecipata della Città Metropolitana possano continuare a lavorare: il tempo stringe e occorre agire prima del 31 marzo, data che segna la chiusura dei battenti della società”.

“Sono vicino alle famiglie, sulle quali incombe la scure della precarietà e dell’incertezza del domani – aggiunge l’onorevole – e condivido la loro preoccupazione: il clima di tensione è insostenibile, né Catania né la Sicilia possono permettersi nuove sacche di povertà e disoccupazione, con tutte le ricadute sociali, oltre che economiche, che ne deriverebbero”.

Non solo parole: sulla vertenza in corso, Giuseppe Zitelli ha anche presentato un’interrogazione urgente all’Assemblea Regionale Siciliana.

“Continuo a lavorare con tutto l’impegno possibile – assicura –affinché la situazione in atto si concluda positivamente e non lo faccio solo in virtù della veste istituzionale che ricopro: da semplice cittadino, sono in ascolto delle esigenze di tanti padri di famiglia e onesti lavoratori che hanno contribuito, con la loro operosità, a fare grande la provincia di Catania e ai quali esprimo il mio più sentito ringraziamento”.

“Voglio aggiungere –conclude – che il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani segue con grande attenzione la vicenda : insieme a lui, c’è la massima disponibilità da parte di tutti a sostenere i percorsi e le iniziative che possano salvaguardare i posti di lavoro”

«Le migrazioni costituiranno un elemento fondante del futuro del mondo. Ma oggi esse risentono di una perdita di quel senso della responsabilità fraterna, su cui si basa ogni società civile. L’Europa, ad esempio, rischia seriamente di andare per questa strada»(Francesco, Fratelli tutti, 40).

Le nuove ondate di sbarchi di migranti sulle coste lampedusane richiedono con urgenza che le migrazioni, più che essere bloccate, siano governate. Sarebbe ingenuo continuare a considerarle come un fenomeno emergenziale, senza considerare che costituiscono ormai un dato fisiologico e strutturale.

Negli ultimi 20 anni Lampedusa e Linosa, con la loro capacità di accoglienza, hanno garantito un approdo sicuro a uomini e donne in cerca di salvezza, nonostante politiche spesso ambigue e altalenanti. Ma ora non è più così.

Pur consapevoli che è difficile e riduttivo riassumere in poche righe eventi che ledono la dignità di migliaia di persone e meriterebbero descrizioni più accurate, va evidenziata brevemente l’attuale situazione:

– le favorevoli condizioni meteorologiche marine nel Mediterraneo centrale (l’unico reale pull factor) hanno spinto migliaia di persone a intraprendere in questi mesi il viaggio dalle coste settentrionali dell’Africa verso l’Europa;

– la strategia di allontanare le navi della flotta civile umanitaria dal Mediterraneo al fine di non intasare i porti del sud Italia – com’era prevedibile – ha costretto Guardia Costiera e Guardia di Finanza a condurre a Lampedusa la quasi totalità dei naufraghi salvati;

– i trasferimenti con navi dedicate – che negli ultimi due anni avevano in gran parte garantito ai salvati brevi periodi di permanenza e diminuito notevolmente i periodi di sovraffollamento dell’hotspot – risultano adesso totalmente inadeguati;

– malgrado sull’isola, da oltre 20 anni, esistano strutture destinate all’accoglienza delle persone migranti, non era mai accaduto che nel giro di soli due mesi ben 3 persone (e tra questi un neonato) morissero al loro interno;

– l’ormai quasi fisiologico sovraffollamento rende inadeguato l’hotspot al suo uso e costringe i suoi ospiti a condizioni di vita disumane, senza considerare che la costrizione in uno spazio angusto lascia presagire la reiterazione di eventi violenti con grave rischio per ospiti e operatori.

A fronte di questa situazione il sostanziale silenzio delle istituzioni politiche di governo e di opposizione, malgrado l’efficace copertura mediatica dei recenti accadimenti, aumenta notevolmente la preoccupazione che tutto si ripeta secondo lo schema ormai ciclicamente registrato e, quindi, prevedibile.

In questo scenario riteniamo urgente e necessario porre in essere scelte politiche coraggiose che possano portare a un definitivo cambio di rotta. Proponiamo, in particolare, di:

– aprire immediatamente canali legali di ingresso in Europa che consentano alle persone di intraprendere viaggi sicuri e legali, come già sperimentato grazie alla prassi dei “corridoi umanitari”, ma anche favorendo il rilascio di visti regolari;

– limitare unicamente ai soggetti particolarmente vulnerabili l’accoglienza sull’Isola di Lampedusa;

– destinare risorse consistenti alla cooperazione internazionale per favorire lo sviluppo politico, sociale ed economico dei paesi di provenienza e rendere la scelta di migrare realmente libera;

– sospendere qualsiasi accordo in materia di migrazioni con paesi governati da dittature e/o che non rispettino i diritti umani.

I primi dati sulle prenotazioni delle vacanze per l’estate 2023 fanno ben sperare gli operatori turistici della Sicilia. L’isola sarà ancora una volta una delle mete più gettonate non solo degli italiani, ma anche degli stranieri che sceglieranno di trascorrere le loro vacanze nel Bel Paese. Restando sull’isola, una delle destinazioni più affascinanti e ricercate è senza dubbio la zona di Agrigento, che ha moltissimo da offrire sia dal punto di vista naturalistico che sotto il profilo culturale.

Aumentano le prenotazioni, ma a causa dell’inflazione negli ultimi mesi sono aumentati anche i costi per le vacanze ed i viaggi, forse qualcuno dei tanti fortunati del 16 febbraio si concederà una lunga vacanza in terra siciliana; infatti solo pochi giorni fa è stata registrata la vincita più grande della storia ripartita tra 90 vincitori (la sestina fortunata qui).

Cosa vedere ad Agrigento: archeologia

Agrigento, una delle perle della Sicilia, è famosa in tutto il mondo per la bellissima Valle dei Templi, uno dei siti storici ed archeologici più famosi dell’isola, che nel 1997 è stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questo sito archeologico si trova a sud della città ed all’interno del parco si possono ammirare ben 8 templi risalenti al periodo che va dal 510 al 430 a.C.. All’interno dell’area archeologica si trovano anche numerose necropoli e santuari, oltre ai resti dell’antica città di Akragas.

Gli amanti dell’archeologia possono visitare anche il museo archeologico regionale di Agrigento, che conserva una collezione di manufatti trovati nell’area di Agrigento.

Cosa vedere ad Agrigento: storia e cultura

Agrigento ha molto altro da offrire dal punto di vista turistico. La città ha una storia molto antica che è in grado di emozionare i suoi visitatori. Il centro storico, un vero e proprio labirinto di vicoli e stradine, nasconde antichi monumenti e numerose chiese che raccontano l’antico passato di questa stupenda città. Non perdete l’occasione di visitare il Monastero dello Spirito Santo, dove potrete gustare anche le tipiche torte di mandorle fatte dalle suore.

Agrigento è la città che ha dato i natali a Luigi Pirandello, ed ospita anche la casa natale dello scrittore che nel 1934 vinse il Premio Nobel per la letteratura.

Cosa vedere ad Agrigento: natura

Quando si parla di bellezze naturali la mente va subito alla Scala dei Turchi, un vero e proprio monumento naturale che troverete anche su molte cartoline e sulle riviste di viaggi.  La Scala dei Turchi è una scogliera calcarea di colore bianco che nel corso dei secoli è stata scolpita dall’azione del vento e dalle onde del mare, che le hanno dato la forma di una scala.

Per quanto riguarda le spiagge consigliamo di non perdere quella di Capo Rosso, un arenile sabbioso molto bello dal quale ogni sera si può ammirare uno stupendo tramonto sul mare.

Il titolare di un negozio di ortofrutta, Fabio Iacona, ha denunciato per tentata estorsione un imprenditore agrigentino, Alfonso Ciulla, che avrebbe preteso il pagamento di una fattura per una fornitura di merce. Nel 2019, a Naro, Ciulla si sarebbe recato al negozio di Iacona per chiedere di saldare una fattura, di poche centinaia di euro, a fronte di diversi rinvii di pagamento. Dopo il rifiuto di saldare la fattura e un breve diverbio, Iacona ha denunciato Ciulla sostenendo che lui, nel pretendere il pagamento, lo aveva minacciato con una pistola puntata al volto. Ebbene, Alfonso Ciulla, all’esito anche di indagini e perquisizioni da parte delle forze dell’ordine tutte con esito negativo, ha denunciato per calunnia Fabio Iacona avvalendosi dell’assistenza dell’avvocato Angelo Farruggia. Ebbene, a conclusione di altre indagini e del processo, il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Cilauro, ha condannato Fabio Iacona ad 1 anno e 6 mesi di reclusione per calunnia, e al risarcimento del danno a Ciulla, da quantificarsi in sede civile.

Rosa Maria Iraci, attuale questore di Agrigento, a lavoro nella sede della Polizia di Stato in piazza Vittorio Emanuele dal 26 marzo del 2019, è stata nominata Dirigente generale di pubblica sicurezza dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Il questore Iraci, originaria di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, è stata collocata in posizione di disponibilità ad assumere sotanzialmente il massimo incarico dirigenziale della Polizia di Stato.

Rosa Maria Iraci è stata la prima donna Questore di Agrigento e nella Città dei Templi ha saputo dare uno straordinario contributo contro la criminalità di ogni genere, ottenendo ottimi successi sia per la sua brillante carriera che per l’intera comunità agrigentina la quale, spera, che il sostituto possa avere lo stesso intuito e la stessa professionalità dimostrata dalla Iraci.

Prima riunione a Palazzo d’Orléans dell’Osservatorio regionale per il trasporto aereo, l’organismo fortemente voluto dal presidente della Regione Renato Schifani per monitorare il traffico aereo da e per la Sicilia e contrastare l’aumento esorbitante delle tariffe, specialmente nei periodi di alta stagione.

Il tavolo riunisce, tra gli altri, i rappresentanti dei sei aerooporti siciliani, dell’Enac, della facoltà di Statistica dell’Università di Palermo e di Confconsumatori, con l’obiettivo di rendere piu funzionali i servizi ai viaggiatori, contrastare il caro tariffe e monitorare il traffico aereo. All’incontro, presieduto dall’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Aricò, hanno partecipato Salvatore Ombra e Giovanni Amico, presidente e rappresentante di Airgest; Natale Chieppa, Francesco Randazzo e Giovanni Scalia, rispettivamente direttore generale, presidente e amministratore delegato di Gesap; Giovanna Candura e Daniele Casale, presidente e responsabile commerciale aviation di Sac; Mariano Rodi, presidente aeroporto di Pantelleria; i docenti di Statistica dell’Università di Palermo Massimo Attanasio e Filippa Bono; Carmelo Calì, rappresentante di Confconsumatori; in collegamento da Roma, Sabrina Paris, direttore dell’ufficio statistiche di Enac.
«Oggi abbiamo posto le basi affinché gli aeroporti siciliani comincino a interagire – ha detto Aricò – costituendo una rete aeroportuale. Vogliamo inaugurare una strategia che aiuti a fare sistema, a migliorare i servizi e porsi nei confronti delle compagnie con una visione unitaria. Abbiamo avuto, inoltre, la possibilità di interloquire con i rappresentanti dei sei aeroporti siciliani, con l’Enac e con chi rappresenta i consumatori per mettere a fuoco in maniera più nitida i contorni della questione del caro-voli. L’Università di Palermo ci aiuterà ad assemblare e a interpretare i dati statistici sui biglietti aerei. Abbiamo l’obbligo di far viaggiare i venti milioni di passeggeri che transitano dai nostri scali a prezzi più ridotti. L’insediamento dell’Osservatorio è un altro passo che il governo fa dopo l’esposto del all’Antitrust e l’arrivo di un terzo vettore che collegherà la Sicilia col continente».

Marco Vullo, Assessore ai servizi sociali del Comune di Agrigento comunica che sull’avviso per l’Assistenza Domiciliare Anziani si è deciso di una proroga dello stesso in scadenza oggi con la riapertura dei termini delle istanze da oggi alle 13.00 fino alle 24.00 del 31 marzo corrente anno, una ulteriore opportunità per i cittadini agrigentini.

Gli anziani possono richiedere il servizio con apposita istanza, da compilare rigorosamente e ci tengo a sottolineare prosegue l’Assessore in ogni sua parte sulla piattaforma digitale servizio sociale digitale presente cliccando sulla home page del Comune nella sezione “Avvisi” al seguente link: htpps://agrigento.serviziosocialedigitale.it allegando certificazione di invalidità, PAI e ISEE in corso di validità.

Adesso nella stessa home page del sito istituzionale del comune di Agrigento il cittadino troverà il nuovo link:

 https://www.comune.agrigento.it/riapertura-termini-assistenza-domiciliare-anziani/.

Sono certo, conclude l’Assessore Vullo che questa opportunità sarà sfruttata appieno dai tanti agrigentini che necessitano assistenza, cura e welfare e siamo venuti incontro alle loro esigenze per il fatto che questo Avviso segue solo l’iter del digitale , sicuramente uno strumento che da qui a breve diventerà assolutamente normale per gli agrigentini.”

La Camera si è espressa a favore del Mille Proroghe contenente anche la possibilità di stabilizzazione dei precari covid, dopo 18 mesi di precariato come requisito minimo, di cui almeno 6 mesi compresi nel periodo tra il 30 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022, e con l’estensione dei termini per l’acquisizione dei requisiti fino al 31 dicembre 2024. E ciò anche per i precari covid amministrativi ma non tecnici. Adesso si attende che il testo sia licenziato definitivamente, ovvero convertito in legge entro il 27 febbraio.