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Ad Agrigento, in occasione della Giornata della Memoria, lunedì prossimo, 27 gennaio, nell’auditorium dell’Istituto tecnico – commerciale “Foderà”, alle ore 9:30 si svolgerà una manifestazione organizzata dall’Istituto comprensivo Anna Frank di Agrigento, con la partecipazione delle scuole secondarie di primo grado Salvatore Quasimodo di Agrigento e Luigi Pirandello di Porto Empedocle. La manifestazione è intitolata “Anna Frank: diritti, parole e futuro”, ed è patrocinata dalla Prefettura e dal Comune di Agrigento. Alla cerimonia sono state invitate le massime autorità civili, militari e religiose del territorio.

Proseguono ad Agrigento serrati i controlli contro i trasgressori della raccolta differenziata. La speciale squadra di vigilanza ambientale della Polizia Municipale, nel corso degli ultimi giorni, ha accertato 22 violazioni per abbandono e differenziazione non corretta dei rifiuti da parte di utenze private ed attività commerciali. Le violazioni sono state accertate nelle vie: Sirio, Crispi, Papa Luciani altezza boschetto ex isola di prossimità, Esseneto altezza Salita Damareta, via Esseneto, via Regione Siciliana, via Vallicaldi, via Cannameli e via Alletto. I controlli proseguono in tutto il territorio con pattuglie di Vigili su auto-civette di copertura e con l’ausilio di telecamere a raggi infrarossi.

In occasione della Giornata della Memoria, ad Agrigento il Museo Diocesano ha allestito la mostra “L’anima del libro. Shoah. Conoscere con l’arte”, dal 27 gennaio al 30 aprile. In particolare, lo scultore Manlio Geraci espone ad Agrigento in tre spazi architettonici significativi della città: nelle chiese di San Lorenzo e di Santa Maria dei Greci, e sul Sagrato della Cattedrale. Inoltre, il Museo Diocesano accoglie nella Sala Giovanni Paolo secondo i documenti originari della Shoah concessi dal Museo Ebraico di Roma.

Ad Agrigento i dipendenti dell’Ipab “Villa Betania” Mauro Burato, Luisa Trupia, Teresa Salamone e Vincenzina Nobile, si dichiarano “indignati per – affermano – l’abbandono che stiamo subendo, insieme alle nostre famiglie, da parte di tutti, indistintamente, delle autorità civili e ancora di più da parte della Chiesa agrigentina che, con il suo massimo rappresentante, si è recata nella nostra struttura di assistenza sociale ed è a conoscenza della situazione in cui versano gli operatori, con 24 mesi di stipendi arretrati. La Chiesa domani organizza la marcia contro l’isolamento viario. Ci sarà un reale impegno ? Oppure sarà la solita cosa Giurgintana che coinvolgerà pochi ed interessa realmente solo quelli che avranno il loro tornaconto? Ci sentiamo, e lo siamo realmente, abbandonati anche dalla Chiesa e dalla comunità che ci sta intorno”.

La Procura regionale della Corte dei conti, a seguito degli accertamenti della Guardia di Finanza, ha citato in giudizio per danno all’Erario Francesco Sucato, Vincenzo Iuculano e Antonella Natoli, tutti dirigenti del Dipartimento regionale dell’Energia tra l’anno 2014 e l’anno 2016, e Silvio Piombino funzionario dello stesso Dipartimento. Il danno all’Erario a carico dell’amministrazione regionale di 3 milioni e 621 mila euro sarebbe stato provocato dal mancato controllo di molteplici procedure di pignoramento eseguite da ex dipendenti della società Multiservizi Spa ai danni del bilancio Regionale. In sintesi: appena posta in liquidazione, la società Multiservizi non ha erogato il Tfr ai propri ex dipendenti, i quali, nel frattempo, sono stati riassorbiti nella neo costituita Sas Spa. I lavoratori, potendo così vantare un credito nei confronti della Multiservizi, hanno attivato le procedure di pignoramento a carico dell’amministrazione, aggredendo il bilancio della Regione. Ebbene, sulle molteplici procedure di pignoramento non è intervenuta alcuna concreta ed efficace azione di monitoraggio, verifica e contrasto da parte degli uffici regionali e ciò ha comportato un ingiustificato esborso da parte dell’amministrazione regionale di somme molto al di sopra dell’originario credito.

A Palermo, all’Ismett, l’Istituto mediterraneo per i trapianti, è stato inaugurato il nuovo laboratorio di Radiomica, ovvero il massimo tecnico attuale per quanto attiene alla radio-diagnostica per immagini. Sono intervenuti il presidente della Regione, Nello Musumeci, e gli assessore alla Sanità, Ruggero Razza, e alle Attività produttive, Mimmo Turano. Sono tre in particolare le attrezzature innovative in uso da oggi all’Ismett di Palermo: la Tac “Dual Source-Dual Energy” in grado di eseguire lo studio dell’intera aorta in meno di un secondo, la “TAC Spect” che associa la tecnologia della medicina nucleare con quella della Tac, ed un angiografo digitale di ultima generazione con tomografia computerizzata “cone beam”, il primo con queste caratteristiche installato in Italia.

di Palermo è stato respinto un carico di melograni, per circa 25mila chili di prodotto, risultato non conforme all’ingresso in territorio europeo per la presenza diffusa di organismi nocivi. Così ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, che aggiunge: “Grazie al lavoro degli ispettori fitosanitari dell’assessorato Agricoltura, è stato ispezionato al porto di Palermo un carico di melograni proveniente dalla Tunisia, non conforme all’ingresso in territorio europeo per la presenza diffusa di organismi nocivi. Prosegue quotidianamente l’attività del governo Musumeci di controllo ai prodotti agricoli e agroalimentari in ingresso nel territorio siciliano. Vigiliamo senza tregua né sconti, nei porti, aeroporti, luoghi d’importazione e vendita, contro chi, per anni, ha lucrato sulla nostra salute e sulla nostra economia”.

Il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare la legge della Regione Siciliana dello scorso novembre sul taglio agli assegni vitalizi. E ciò perché – si legge nel provvedimento – “alcune disposizioni riguardanti i trattamenti previdenziali e i vitalizi del Presidente della Regione, dei Consiglieri e degli Assessori regionali violano il principio di uguaglianza e ragionevolezza, sancito dalla Costituzione, nonché i principi di coordinamento della finanza pubblica e di leale collaborazione”. Il Movimento 5 Stelle si è opposto a tale taglio definendolo ridicolo perché molto inferiore rispetto al taglio adottato nelle altre Regioni di Italia, perché sarebbe stato temporaneo solo per 5 anni, e perché il denaro risparmiato sarebbe stato destinato alle casse della Regione e non a beneficio dei cittadini.

Il 5 febbraio del 2019 i Carabinieri hanno arrestato Antonio Massimino, 51 anni, di Agrigento, e suo nipote Gerlando Massimino, 26 anni. I militari sono irrotti nella villa di Antonio Massimino, nelle campagne del Villaggio Mosè, e, nel corso di una minuziosa perquisizione domiciliare, hanno scoperto e sequestrato una pistola semiautomatica calibro 7,65, con matricola abrasa, caricatore completo di 6 cartucce inserito e pronta all’uso. E poi circa 200 cartucce di vario calibro, e 2 penne pistola calibro 6,35, dello stesso genere delle penne pistola di James Bond nei film sullo 007. E poi un rilevatore di frequenze. Il tutto è stato rinvenuto in un sacco nero, coperto da un cumulo di foglie secche, abbandonato nei pressi dell’abitazione. Adesso è stata emessa la sentenza di primo grado a carico dei due Massimino, imputati di detenzione illegale di armi da fuoco clandestine e ricettazione. I giudici della prima sezione penale, presieduta da Alfonso Malato, hanno condannato Antonio Massimino a 7 anni e 4 mesi di reclusione, e Gerlando Massimino a 4 anni e 5 mesi.