
In riferimento all’attività di riscossione della Tarsu per gli anni passati, affidata dall’amministrazione comunale alla società per la regolamentazione dei rifiuti Ato Agrigento 4 Est (Srr) con apposita convenzione, nel raccogliere e fare proprie le innumerevoli rimostranze e il diffuso disagio che l’utenza Favarese è costretta a vivere dopo il recapito di centinaia di bollette palesemente errate per riferimenti catastali, importi tariffari, aspetti formali, ect., i sottoscritti consiglieri comunali del gruppo misto Marilì Chiapparo, Rossana Castronovo e Vito Maglio,
considerato che in ordine alla Tarsu 2011 vengono notificati accertamenti come omessa denuncia nei confronti di contribuenti che hanno un ruolo Tarsu definito da anni;
considerato che vengono emessi doppi accertamenti per la stessa unità immobiliare, traendo spunto pure da indirizzi catastali superati, a carico di contribuenti che invece sono schedati da lustri con un ruolo Tarsu creato, correttamente, sulla base dell’indirizzo di residenza;
considerato che, altresì, vengono riproposti accertamenti su ruoli Tarsu a contribuenti in regola con i pagamenti erroneamente contestati;
considerato che si sono registrati casi nei quali, nell’ambito di un nucleo familiare che paga il ruolo Tarsu a nome di un componente dello stesso, viene notificata l’omessa denuncia anche a nome di un altro componente familiare residente nel medesimo immobile;
considerato che su immobili per i quali era già stata pagata la Tarsu come residenza per l’anno 2011 sono stati notificati accertamenti relativi allo stesso anno addebitati ad attività professionali avviate solo successivamente nella stessa unità catastale;
preso atto che il Comune di Favara, per opera della precedente amministrazione, aveva già emesso accertamento per l’anno 2011;
tenuto conto che per dimostrare le svariate inesattezze riportate nelle notifiche di accertamento il contribuente, qualora per “via amicale” (come riportato nell’allegato alla bolletta) non riuscisse a far valere le proprie ragioni dinanzi all’ufficio tributi del Comune di Favara, deve giocoforza recarsi “per via giudiziale” (opzione capestro ivi riportata nel medesimo allegato) presso la sede della Srr, ubicata presso la zona Asi di Aragona, con evidente dispendio logistico per i soggetti anziani, disabili o non provvisti di patente, nonchè di ferie o permessi per chi lavora;
considerato che oggi, per ovviare alla miriade di errori riportati nelle notifiche di accertamento, esistono diverse opzioni e sistemi di controllo incrociato di cui la Srr, peraltro, dispone da anni;
preso atto che a fronte della moltitudine di utenti in coda per ore nei pochi giorni di ricevimento, dinanzi allo sportello, non si registra, purtroppo, la presenza di un congruo e qualificato numero di funzionari preposti da parte della Srr,
tutto ciò premesso, i sottoscritti consiglieri comunali
chiedono
con carattere d’urgenza e in forma scritta, di relazionare su quanto segue:
– quali sono le condizioni, procedure, modalità operative, tempi e costi della convenzione stipulata con la Srr;
– quali atti, di verifica, ispettivi e di monitoraggio periodico, l’amministrazione comunale di Favara ha adottato o intende adottare, in fede alla su richiamata convenzione, per ricondurre nell’alveo della regolarità l’emissione degli accertamenti Tarsu a carico dei contribuenti Favaresi e così garantire efficacia, efficienza e trasparenza, nonché equità, nella politica tributaria cittadina;
– quali dati, relativi ai ruoli Tarsu pregressi, il Comune di Favara ha trasmesso alla Srr a margine della stipula della convenzione;
– perché l’accertamento dei ruoli Tarsu in capo alla Srr per convenzione sia a decorrere dal 2011, laddove il Comune di Favara aveva già emesso, in proprio, gli accertamenti per il medesimo anno.
– a quanto ammonta il dato del sommerso tributario a Favara, stante, appunto, l’accertamento effettuato dalla precedente amministrazione comunale in ordine all’anno 2011.
Le su citate richieste, che rappresentano solo uno spaccato delle svariate problematiche insite nell’emissione degli accertamenti Tarsu 2011 e per le quali si invita l’amministrazione comunale e la presidenza della Srr (che legge per opportuna conoscenza) a porre l’inderogabile attenzione, nascono dall’improcrastinabile esigenza di porre un freno al dilagante scempio messo in campo dagli organi in argomento relativamente agli accertamenti sui ruoli Tarsu pregressi. Lo si deve con solerzia, non fosse altro perché – nemo potest alicui laedere – non è consentito ad alcuno, tantomeno a un ente pubblico, perseverare in questa sorta di accanimento impositivo, in quanto non si può continuare a vessare, chiedendogli più volte il tributo per lo stesso immobile, chi ha sempre onorato i pagamenti della Tarsu prima e della Tari oggi.
Auspicando un celere riscontro alla presente, qualora non si predisponessero tempestivamente in atto gli accorgimenti amministrativi del caso, i sottoscritti consiglieri comunali si riservano di intraprendere le inevitabili azioni legali presso le sedi istituzionalmente preposte.