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Il 28 e il 29 Maggio anche a Ioppolo Giancaxio, piccolo Comune dell’entroterra agrigentino, si svolgeranno le elezioni amministrative per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale.

Due i candidati in campo: Mariangela Cacciatore e Domenico Migliara. Domenico Migliara ha 46 anni, padre di due figli, è impiegato (Ministero della Giusrizia) ed è sposato con Ermelinda Infantino. Gli abbiamo chiesto qualcosa…

Abbiamo chiesto perché scende in campo?

“Ho avuto l’onore di essere indicato come candidato sindaco dal gruppo di maggioranza che negli ultimi 10 anni ha amministrato il paese, e da un ulteriore gruppo di amici che hanno aderito alla mia candidatura. Per 10 anni sono stato vicesindaco, incarico che ho svolto con impegno ed abnegazione nell’interesse esclusivo della mia comunità”.  

Quanta esperienza ti accompagna del tuo passato per affrontare il futuro?

“Ho maturato in questi anni un’esperienza importante nella conoscenza della macchina amministrativa per la risoluzione dei problemi e delle difficoltà.  Un particolare ringraziamento voglio esternare al Sindaco uscente Peppe Portella, al quale mi lega un solido rapporto di fraterna amicizia e la condivisione di un’idea di sviluppo del paese che intendo continuare a portare avanti e rilanciare. Il gruppo dell’attuale maggioranza, formato da giovani motivati ed impegnati nella politica comunale, rappresenta un solido sostegno al mandato di sindaco, che spero che i cittadini del mio paese mi conferiranno. Saprò eventualmente essere, a scanso di equivoci, il sindaco di tutti, in un paese che necessita di una solidità che vada al di la degli schieramenti politici”.

Cosa dici ai tuoi eventuali “oppositori”?

“Spero che maggioranza ed opposizione pur nel rispetto della dialettica politica collaborino per l’interesse della comunità”.

Ed alla tua avversaria alla poltrona di sindaco?

“Nutro molto rispetto per Mariangela Cacciatore e la stimo molto. Sono contento di competere con lei, con la certezza che la campagna elettorale si svolgerà in grande serenità e con reciproco rispetto, senza toni elevati che non porterebbero a nulla. Con Mariangela ho questa certezza che tutto andrà per il verso giusto”.

Qualcosa sul tuo programma?

“Nei prossimi giorni lavorerò con la mia squadra per un programma innovativo e di rilancio di un paese  che come tanti piccoli comuni risente di una crisi demografica , un trend che va immediatamente invertito con politiche di ampio respiro. Credo fermamente in quella politica in cui le idee vengano maturate dopo un confronto con i bisogni del singolo cittadino, continuerò pertanto a stare tra la gente individuando le criticità maggiori.  Concludo con l’impegno di  essere sempre dalla parte delle fasce più fragili della società : bisogna sforzarsi per dare ugualmente a tutte e tutti pari oppurtunità a partire da un’istruzione di qualità che è la prima forma di emancipazione sociale”.

A Bagheria, in provincia di Palermo, i poliziotti del locale Commissariato, indotti da piste investigative da tempo seguite, sono irrotti nell’abitazione di un pregiudicato. Prima dell’irruzione, un uomo ha lanciato oltre un muro di recinzione una giacca. E’ stata recuperata. Dentro sono state trovate 78 dosi di cocaina di cui 71 sigillate con alluminio e 7 con pellicola trasparente. Dentro la casa invece sono stati recuperati e sequestrati oltre 300 grammi di cocaina nascosti lungo le condutture dei sanitari e dentro il cestino della spazzatura, in bagno. Sequestrati, inoltre, un bilancino di precisione, numerosi cellulari e la somma di circa 1300 euro. Il pregiudicato e l’uomo che ha lanciato fuori la giacca sono stati arrestati.

Sulle tracce di chi abitava già la Valle, la coltivava, assaporava l’uva rigogliosa, raccoglieva il miele o si riposava all’ombra dei mandorli. Il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi ospita un nuovo progetto: nelle due prime domeniche di marzo e aprile (in cui l’ingresso alla Valle è gratuito) un trekking particolare che permetterà sì, di immergersi in una natura rigogliosa e ancestrale; ma anche di scoprire le colture che ancora convivono nel Parco, grazie a  DIODOROS, “paniere” di prodotti nati nella Valle, in terreni e spazi incolti, liberi da reperti e immuni da campagne di scavo, affidati a cooperative e aziende del territorio. DIODOROS sarà quindi il fil-rouge di un percorso che alternerà scoperta, degustazioni, paesaggi rurali che incorniciano le rovine architettoniche, ruderi di case di campagna, mandorleti, uliveti, aranceti e pistacchieti, vigneti, campi di grano, arnie e fichi d’india.

Il trekking, attività del Parco archeologico, curato da CoopCulture in collaborazione con gli appassionati di Archeo Trekking Tours Agrigento, sarà sia domenica 5 marzo che domenica 2 aprile, si parte alle 8.30 per un percorso facile di 8 chilometri, che durerà circa 6 ore, intervallato da soste dove si potranno anche assaggiare le materie prime. Giunti all’ora di pranzo, si arriverà a Casa Barbadoro, l’altro “segreto” della Valle, hub di cultura enogastronomica, immerso nella macchia mediterranea: qui si degusteranno altri prodotti della filiera.

IL PERCORSO. Salendo da Porta V, ci si incamminerà verso il tempio di Zeus, e da qui, verso l’area del ginnasio ed il tempio di Vulcano. Si risalirà quindi un tratto del fiume Hypsas, e a Poggio Meta si assaggerà il miele dalle arnie. Da lì si entrerà in un agrumeto settecentesco per assaporarne i frutti, e assaggiare poi mandorle e pistacchi vicino al quartiere ellenistico-romano. A Casa Barbadoro spazio per olio, grani antichi e fichi d’india. Dopo aver attraversato il giardino di Villa Aurea, si raggiungerà il tempio di Ercole per chiudere il trekking a Porta V.

LE VISITE GUIDATE. Ma si possono anche prenotare percorsi immersivi, curati da CoopCulture, alla scoperta di zone della Valle meno conosciute. Due turni di visita (alle 10.30 e alle 11.45) sono dedicati alla cosiddetta “Via dei sepolcri”, nelle necropoli delle prime comunità di cristiani agrigentini. Dal Tempio della Concordia si percorre l’antico asse viario greco, fino alla Grotta Fragapane, la catacomba più grande della Valle dei Templi. Un’esperienza indimenticabile, perché si accede ad un contesto sepolcrale sotterraneo straordinario, tra arcosoli, formae e sepolture occultate all’interno di grandi catacombe, collegate da percorsi sotterranei impervi ma sicuri. Il tragitto conduce poi fuori dalle mura di fortificazione, lungo un sentiero esterno che raggiunge di nuovo il Tempio della Concordia. Ticket: 10 euro.

Sempre domenica, alle 15,30, un’esperienza che coniuga la visita al tratto principale del sito archeologico con l’itinerario dei percorsi sotterranei, quindi a due fasi diverse di vita della Valle dei Templi: i visitatori potranno accedere, guidati dagli archeologi, al cuore dell’antica città greca di Akràgas, per poi proseguire in un virtuale viaggio nel tempo, fino al periodo paleocristiano che racconta la Valle dopo i greci, documentato dalle straordinarie catacombe, non fruibili con il semplice biglietto della Valle. Ticket: 15 euro.

In occasione della 75esima edizione della Festa del Mandorlo in Fiore, la Fondazione delle Ferrovie dello Stato ha, straordinariamente, previsto un importante numero di corse da Agrigento verso Porto Empedocle, passando dal tempio di Vulcano.
Nelle giornate del 5, 11 e 12 marzo sarà possibile utilizzare i convogli ferroviari, lasciando la propria auto in prossimità delle stazioni ferroviarie di Porto Empedocle e Agrigento Bassa, per raggiungere comodamente il centro cittadino, interdetto al traffico veicolare, dove si svolgeranno le tradizionali sfilate.
“Ringrazio la Fondazione FS per la fattiva collaborazione, e in particolare Pietro Fattori, per aver accolto la mia richiesta di supporto.
I tanti visitatori attesi nelle giornate clou della Festa del Mandorlo potranno raggiungere il centro della città comodamente in treno per assistere alle sfilate e, nella giornata conclusiva della festa, potranno raggiungere la Valle dei Templi dove è in programma il consueto spettacolo finale. “

“Non si tratta di una mini proroga di dieci giorni del personale amministrativo impiegato durante l’emergenza covid, il che sarebbe davvero riduttivo, ma dell’adozione di un ‘tempo tecnico’ durante il quale essere pronti a recepire ogni indicazione e decisione da parte dell’Assessorato regionale della Salute e, al contempo, evitare interruzioni nel servizio prestato dai dipendenti”. E’ quanto precisa il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Mario Zappia, a margine di alcune notizie, circolate anche a mezzo stampa, che necessitano di una puntualizzazione da parte dell’Azienda. “L’ASP di Agrigento – continua il commissario -, in linea con le direttive regionali, ha formalizzato una proroga per il ‘personale sanitario covid’ per un tempo congruo e cioè sino al prossimo trenta giugno. Ribadisco quindi che il prolungamento al dieci marzo del servizio prestato dagli amministrativi non ha il significato di una mini proroga ma servirà tecnicamente all’Azienda per produrre in Assessorato, senza soluzione di continuità nel lavoro offerto dal personale, ogni valutazione richiesta in merito alla consistenza delle piante organiche e alle procedure concorsuali in essere al fine di definire il fabbisogno di personale amministrativo”. 

Due poliziotti del locale commissariato, coordinati dal vice questore Cesare Castelli, hanno salvato un uomo del luogo che, a causa dell’interruzione della corrente elettrica per il maltempo, era rimasto senza il ventilatore polmonare che lo tiene in vita.

A raccontare l’episodio, parlando degli agenti Riccardo e Davide, è stata la Questura di Agrigento con un post su Facebook.

“Lo scorso 10 febbraio le condizioni metereologiche che hanno interessato l’intera provincia agrigentina – scrive la Questura – sono state davvero avverse e proibitive, in particolare la cittadina di Licata è stata colpita da un violento nubifragio, con forti raffiche di vento che hanno causato l’interruzione della fornitura di energia elettrica per diverse ore. Una famiglia, al cui interno vi è un componente affetto da gravi patologie respiratorie, a causa di questa prolungata assenza di energia elettrica, si è trovata in grave difficoltà in quanto non è riuscita a ricaricare un ventilatore polmonare automatico, indispensabile per la sopravvivenza del proprio congiunto”.

“Alle 3.30 di notte, al commissariato – aggiunge la Questura – giungeva una disperata richiesta di soccorso da parte di una signora che gravemente preoccupata per le conseguenze del protrarsi della mancanza di elettricità, chiedeva aiuto ai poliziotti. Riccardo e Davide, due agenti della Polizia di Stato in servizio di controllo del territorio, appresa la disperata richiesta, a bordo della volante, raggiungevano la famiglia in difficoltà e qui intervenivano velocemente, prelevando il ventilatore scarico che portavano al commissariato per la repentina ricarica e provvedendo a mettere in funzione una apparecchio di riserva che consentiva la serena ripresa di ventilazione polmonare dell’ammalato”.

A Canicattì, in contrada “Arci Taverna-Santa Marta”, ignoti banditi sono entrati furtivamente nell’abitazione di un commerciante di 50 anni, hanno rovistato dappertutto, hanno scassinato una cassaforte con un flex e rubato una pistola calibro 7,65, completa di caricatore e 50 cartucce, regolarmente detenute, e i gioielli di famiglia. I ladri hanno agito approfittando della temporanea assenza dei proprietari della casa, dalle 18 alla mezzanotte circa.

Si è riunita la Commissione Attività produttive all’Assemblea Regionale, e si è discusso delle prospettive economiche legate al settore dell’Uva Italia. In proposito interviene la componente della stessa Commissione, Giusi Savarino, che afferma: “Sono soddisfatta che la seduta sia stata ampiamente dedicata al comparto uva Italia. Finalmente si è svolto un fitto e approfondito dibattito su un tema che tenevo a porre sotto la giusta attenzione: il supporto a un settore che coinvolge un’area vastissima e ben 32 Comuni siciliani. E’ stato molto importante poter avviare un dialogo con i produttori e i referenti delle cooperative in modo da registrarne le esigenze e le preoccupazioni, e farci portatori di queste istanze sia in Regione che a Roma, per garantire un sostegno a un settore così strategico per la nostra economia locale”.

Tragedia nottetempo a Mazara del Vallo: un ragazzo di 20 anni è sfuggito all’alt della Polizia, si è schiantato contro un muro ed è morto. Lui è stato a bordo di un’automobile con altre due persone tra le quali una donna incinta. Verso l’una di notte, in corso Vittorio Veneto, l’auto non ha obbedito all’alt della Polizia ed è fuggita ad elevata velocità. E’ scattato l’inseguimento. Durante la corsa, forse a causa del manto stradale reso scivoloso dalla pioggia, l’auto è sbandata ed ha sbattuto contro un muro di cinta all’incrocio della strada che conduce al cimitero. Un ferito è stato trasportato in condizioni gravissime all’ospedale Ajello di Mazara. La donna incinta è stata trasferita con l’elisoccorso a Palermo. Per estrarre le persone da dentro l’auto sono intervenuti i Vigili del fuoco. La Procura di Marsala indaga per accertare i motivi della fuga e la dinamica dell’incidente.