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Non possiamo certamente celare la nostra emozione nel salutare con affetto e stima l’ex Vicario della Questura di Agrigento Dott. Giuseppe Felice Peritore, che ha trascorso con gli uomini e le donne di questa Città poco meno di sei anni svolgendo la funzione di Vicario dei vari Questori che nel frattempo si sono alternati ad Agrigento, cogliendo con il giusto equilibrio le nostre molteplici segnalazioni a favore del personale.

Tra i tanti incarichi ricoperti, gli è sempre stata affidata la delega ai rapporti sindacali con le Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato, segno inequivocabile di uomo equilibrato e corretto. Un uomo, un alto Dirigente della Polizia di Stato che ha saputo confrontarsi con rispetto e lealtà con la nostra Organizzazione Sindacale, che, come è noto, rappresenta un elevato numero di iscritti in questa provincia, e di riflesso ha la costante esigenza di confrontarsi con l’Amministrazione Locale per la risoluzione delle numerose tematiche del personale che di volta in volta si presentavano.

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE ALFONSO IMBRÒ:  Al Dott. Peritore auguriamo ulteriori importanti traguardi, umani e professionali, contestualmente auguriamo il nostro sincero e caloroso benvenuto al Dott. Egidio DI GIANNANTONIO neo Vicario del Questore di AgrigentoDr.ssa Rosa Maria IRACI. Non abbiamo alcuna certezza se al Dott. DI GIANNANTONIO verrà affidata la delega ai rapporti sindacali, certamente, aldilà delle specifiche deleghe, il nostro  auspicio è sempre per un sereno e leale, nonché proficuo confronto, considerate le numerose ed in certi momenti drammatiche situazioni lavorative che le donne e gli uomini della Polizia di Stato di Agrigento, in passato hanno dovuto affrontare in un territorio particolarmente difficoltoso e variegato quale è quello di Agrigento. Il Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti, giorno 8 giugno 2020 alle ore 12,00 è stato invitato presso la Sala San Michele della Questura per un saluto da parte del Dott. DI GIANNANTONIO al quale presenzierà.

A Palermo, al palazzo di giustizia, nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, prosegue oggi il processo in abbreviato frutto dell’inchiesta antimafia nell’Agrigentino cosiddetta “Kerkent”, che ha sventato la presunta riorganizzazione della famiglia mafiosa di Agrigento. In occasione della requisitoria, i pubblici ministeri della Procura antimafia palermitana, Claudio Camilleri e Pierangelo Padova, hanno proposto la condanna dei 28 imputati, per complessivi 335 anni di carcere. Oggi è la volta della replica delle Parti civili e delle arringhe della difesa.

Ecco nel dettaglio le richieste dei Pm avanzate nella precedente udienza: 20 anni di carcere per Antonio Massimino; 18 anni per il figlio Gerlando; 12 anni per James Burgio di Porto Empedocle (avvocato Rosario Fiore); 12 anni per Salvatore Capraro di Agrigento; 14 anni per Marco Davide Clemente di Palermo; 10 anni Fabio Contino di Agrigento; 12 anni per Sergio Cusumano di Agrigento; 18 anni per Alessio Di Nolfo di Agrigento (avvocato Daniele Re); 10 anni per Francesco Di Stefano di Porto Empedocle; 18 anni per Salvatore Ganci di Agrigento (avvocato Angela Porcello); 8 anni per Daniele Giallanza di Palermo; 10 anni per Eugenio Gibilaro di Agrigento (avvocato Monica Malogioglio); 8 anni per Pietro La Cara di Palermo; 10 anni per Domenico La Vardera di Palermo; 10 anni per Domenico Mandaradoni di Tropea; 15 anni per Antonio Messina di Agrigento; 18 anni per Giuseppe Messina di Agrigento; 8 anni per Valentino Messina di Porto Empedocle; 10 anni per Liborio Militello di Agrigento; 10 anni per Gregorio Niglia di Tropea; 6 anni per Andrea Puntorno di Agrigento con assoluzione per il capo 3, avvocati Giovanni Castronovo e Chiara Proietto); 12 anni per Calogero Rizzo di Raffadali, con assoluzione per un capo d’imputazione; 10 anni per Francesco Romano di Vibo Valentia; 8 anni per Vincenzo Sanzo di Agrigento; 8 anni per Attilio Sciabica di Agrigento; 8 anni per Luca Siracusa di Siracusa; 12 anni per Giuseppe Tornabene di Agrigento; 20 anni per Francesco Vetrano di Agrigento.

La messa in sicurezza e la valorizzazione degli Ipogei dell’Acqua Amara e del Purgatorio, i lavori di riparazione dei danni causati dalle mareggiate invernali al porticciolo di San Leone, il restauro della Villa Genuardi, diciotto interventi di pulizia su altrettanti alvei fluviali, i lavori di ripristino delle condotte fognarie tra le contrade San Calogero e Isabella di Sciacca, la ristrutturazione di una serie di edifici
demaniali, i lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale di cento chilometri di strade provinciali; il monitoraggio sull’efficienza strutturale di 156 ponti ricadenti sulla rete stradale provinciale.

Sono questi, insieme a tanti altri, i principali lavori inseriti dal Genio Civile di Agrigento nella programmazione triennale 2020-2022 delle opere pubbliche della Regione Siciliana. “La programmazione, afferma La Mendola, a seguito di un accordo di programma tra il Libero Consorzio dei Comuni agrigentini e l’Assessorato Regionale alle Infrastrutture ed alla Mobilità, potrebbe presto arricchirsi anche dei lavori di ammodernamento della strada Mare Monti; un’importante arteria di collegamento alla viabilità regionale dei comuni ricadenti nella fascia centrale dei Monti Sicani della provincia ed in particolare di Alessandria Della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Lucca Sicula, San Giovanni Gemini, Santo Stefano di Quisquina e Villafranca Sicula.”

La programmazione triennale prevista dal Genio Civile per la provincia di Agrigento, impegnerebbe risorse regionali, statali e comunitarie per un importo complessivo di circa €.110 milioni di euro. “Per la prima volta nella storia, conclude il Capo del Genio Civile Rino La Mendola, il Genio Civile contribuisce alla programmazione della Regione, inserendo una serie di lavori strategici per la provincia di
Agrigento, da realizzare con le risorse che saranno stanziate dal Governo Musumeci, attingendo anche a fondi comunitari e statali”.

Ad Agrigento fino al prossimo 20 settembre si svolge la 20esima edizione del Pirandello Stable Festival, di Mario Gaziano, tra recitazione, canti popolari pirandelliani, azioni sceniche, concorsi e premi letterari. E’ già stato pubblicato il bando del concorso poetico “Una Poesia per Pirandello”. Le composizioni sono attese entro il 30 luglio. Il concorso intende promuovere le sensibilità poetiche verso la figura e l’opera di Pirandello, in forma generica e non specialistica, usando toponimi, figure, personaggi e sentimenti pirandelliani di vario genere. Due le sezioni: dialetto e lingua italiana. I poeti potranno partecipare con una sola composizione, tra sonetto, ode, componimento lirico a rima, madrigale, poesia a contrasto, entro il numero di 30 versi. I componimenti devono essere inviati per e-mail agli indirizzi: lilianaarrigo@gmail.com, mariogaziano@libero.it

Il Consiglio comunale di Grotte ha approvato lo schema di Statuto della costituenda Azienda Speciale Consortile che gestirà il servizio idrico. In proposito il sindaco, Alfonso Provvidenza, ed il presidente del Consiglio comunale, Angelo Carlisi, commentano: “Si tratta di un passo avanti importante verso il ritorno all’acqua pubblica in provincia di Agrigento ma c’è ancora molto da lavorare. Aspettiamo adesso l’approvazione da parte degli altri Consigli comunali al fine di accelerare l’addio a Girgenti Acque. Del resto le finalità dell’Azienda Speciale Consortile sono chiare: l’equilibrio dei costi e benefici ecologici e sociali connessi al servizio idrico integrato, e la promozione e sviluppo di pratiche di buon governo della risorsa idrica. Tuttavia, è necessario fare un ragionamento più ampio ed intervenire a livello di sistema, con riferimento agli aspetti normativi regionali, ma soprattutto con riguardo ai costi dell’approvvigionamento idrico”.

Apprendiamo dai media locali che nelle ultime ore si sarebbe verificata la fuga di migranti da un centro d’accoglienza ubicato al Villaggio Mosè,nonché episodi di guerriglia urbana e nel contempo la circostanza che, alcuni di essi si sarebbero pure dileguati.

Preliminarmente un pubblico ringraziamento va alle Forze dell’Ordine, intervenuti tempestivamente in tenuta antisommossa bloccando la fuga e attuando le ricerche degli altri fuggitivi,garantendo l’ordine pubblico mettendo a repentaglio anche la loro incolumità.

Appare chiaro,alla luce di quanto avvenuto e del grande clima di tensione nonché,di preoccupazione dei cittadini residenti e non,che,la comunità non può più tollerarne la permanenza,ormai incompatibile.

Con la presente chiediamo al Sindaco nonché, ai soggetti aventi competenza compartecipata a tutela dell’Ordine Pubblico di valutare lo sgombero e la chiusura della struttura.

Il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, all’indomani della fine dell’obbligo della quarantena, ha firmato un’ordinanza con la quale obbliga tutte le persone, in arrivo a Raffadali, provenienti da altre regioni, a comunicare l’arrivo in paese entro 48 ore.

La decisione (in controtendenza con l’ormai definitivo allentamento dei controlli e unica a livello regionale) scaturisce dalla necessità di continuare a garantire la salute dei cittadini raffadalesi che per tanti mesi hanno osservato con rigore le varie regole loro impartite a livello nazionale, regionale e comunale. Questa una parte del testo dell’ordinanza odierna:

“A tutte le persone che fanno rientro nel territorio comunale di Raffadali provenienti da altre regioni italiane o da paesi esteri (paesi della Unione Europea o altri Stati), di comunicare entro le 48 ore dall’arrivo, al Comune di Raffadali la data di arrivo e il luogo di provenienza nonché il periodo di permanenza nel nostro territorio, mediante l’utilizzo del modulo scaricabile sul sito del comune di Raffadali, da inviare via email all’indirizzo info@comune.raffadali.ag.it, oppure consegnare lo stesso “brevi manu” al Comando di Polizia Locale.

L’Amministrazione Comunale si riserva nel caso di soggetti provenienti da regioni ancora a rischio Covid, di sottoporli, senza alcun onere da parte loro, al test sierologico per motivi prudenziali. Nel precisare che il presente avviso è emanato a scopo puramente precauzionale a esclusivo interesse della Salute Pubblica, si chiede alla cittadinanza la massima collaborazione.

SI DISPONE Che la presente ordinanza venga resa nota a tutta la cittadinanza, tramite affissione all’Albo Pretorio e Sito Internet del Comune; Che il presente provvedimento venga trasmesso, all’Ufficio Territoriale del Governo alla Stazione dei Carabinieri di Raffadali, al Comando di Polizia Municipale”.

“L’aver deciso di utilizzare un immobile di Villaggio Mose’ per far trascorrere la quarantena a 70 migranti giunti non si sa come ad Agrigento, non è stata una bella idea”.
Lo dichiara il consiglierie comunale Giorgia Iacolino che continua: “Per di più alla luce degli scontri che si sarebbero verificati nelle ultime ore e che hanno visto protagonisti alcuni migranti che nel frattempo si sarebbero pure dileguati. Al netto delle ipocrisie che caratterizzano l’approccio nei confronti dei migranti che,ove di provenienza tunisina, andrebbero immediatamente rimpatriati giacché detto Paese non è zona di guerra, non sembra mutare,al tempo del Coronavirus, il profilo buonista ed inadeguato del governo nazionale sulla migrazione irregolare. Per restituire serenità alle famiglie, ai giovani ed agli anziani del popoloso quartiere di Agrigento, il sindaco deve farsi carico immediatamente della responsabilità politica-conclude Giorgia Iacolino- relativa allo sgombero della struttura di accoglienza di Villaggio Mose la cui permanenza risulta incompatibile, anche alla luce dei fatti incresciosi delle ultime ore che minano l’ordine pubblico, con la serena ed ordinata convivenza della comunità agrigentina di Villaggio Mose”

Agrigento,ieri è stata approvata all’unanimità la mozione primo firmatario il consigliere di opposizione Marco Vullo, per lo slittamento della 1° rata Imu e la riduzione/annullamento della stessa per le Imprese commerciali ed artigiane e delle Piccole e Medie Imprese dovute al lockdown a causa del Covid 19 che ha messo in ginocchio il popolo agrigentino.

Il consigliere Vullo spiega che è una giusta opportunità per i cittadini e le imprese che si sono trovati a causa della forzata chiusura (chi parziale,chi totale),in difficoltà nel pagamento del tributo a causa delle perdite economiche.

Le risposte che hanno dato gli uffici finanziari e l’Assessore al bilancio Cuzzola,ancora non ci soddisfano,in pratica stanno predisponendo una delibera che sarà poi portata in consiglio e votata come prevede la legge.

Vista la scadenza del primo acconto del tributo Imu ravvicinatissima,il 16 giugno,l’amministrazione Firetto è già in netto ritardo nel portare a termine l’iter di differimento,sospensione o annullamento dell’Imposta Comunale che comunque deve essere calendarizzata in consiglio per l’approvazione finale del provvedimento.

Anche perché alcune attività commerciali sul tema della tassazione non hanno trovato fino ad ora nessuna agevolazione sull’Imu né da Roma,né da Palermo.

Per questo è giusto che l’Amministrazione attiva si faccia carico di questa situazione dando concretamente una mano d’aiuto sull’imposta comunale a chi ha subìto dei danni economici ingentissimi dal coronavirus.Voglio ricordare a questa amministrazione che già altri comuni della provincia hanno previsto delle forme di agevolazione a cittadini e imprese con interventi tempestivi e senza rincorrere scadenze così ravvicinate”