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A Catania un uomo di 52 anni è morto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro, dove è stato ricoverato in terapia intensiva per insufficienza respiratoria. L’uomo, affetto da altre patologie, è stato soccorso venerdì scorso al pre-triage infettivologico con febbre, tosse e difficoltà respiratorie, e sottoposto al tampone per Covid-19, risultato positivo. Così ha confermato la direzione dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro. E’ la terza vittima che si registra in Sicilia collegata al Coronavirus.

L’Asp deve fornire un’informazione chiara, precisa, esaustiva, costante, quotidiano, su tutto quello che si sta facendo nell’ospedale di Sciacca, che rappresenta la fragilità di tutti noi.

È uno dei passaggi del video-comunicato di oggi del sindaco Francesca Valenti, registrato dopo una visita al “Giovanni Paolo II” e l’incontro col direttore sanitario.

Bisogna tenere alta l’attenzione e non abbassare la guardia – dice il sindaco – perché il picco in Sicilia, come dice il Ministero, deve ancora arrivare. Al momento abbiamo solo un modo per tutelarci ed è quello di stare a casa.

“Il Consiglio dei Ministri ha approvato ulteriori misure in aiuto al turismo e alla cultura, settori duramente colpiti dalla diffusione del coronavirus e dai provvedimenti adottati per contenere il contagio. Tra gli aiuti rientrano un nuovo fondo emergenze con 130 milioni di euro per il 2020 e una campagna straordinaria di promozione dell’Italia nel mondo anche con finalità turistiche e culturali. Agrigento ha subìto un danno enorme, dalla sospensione del Mandorlo in Fiore, e delle iniziative ordinarie e straordinarie delle celebrazioni dei 2600 anni di storia della città. Eventi e attività di promozione e rilancio culturale e turistico che avrebbero avuto un riverbero positivo sull’intero tessuto economico agrigentino. Pertanto ho scritto al ministro Dario Franceschini perché tenga conto di  Agrigento 2020 nelle modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse che verranno stabilite con decreto. Agrigento 2020 più di ogni altra singola iniziativa di promozione e rilancio del turismo culturale  ha diritto oggi di chiedere un sostegno al Governo per raggiungere gli obiettivi prefissati, passata questa emergenza”.

A Licata i sanitari del 118 e i vigili del fuoco del locale distaccamento hanno soccorso un uomo di 52 anni, soprappeso, con febbre alta e difficoltà respiratorie. Il licatese è stato trasportato all’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta. Gli è stato praticato il tampone ed è positivo al coronavirus. E’ ricoverato in terapia intensiva. Il 52enne non avrebbe avuto alcun contatto con la donna di 55 anni di Licata anch’ella positiva al coronavirus.

Un uomo di Aragona, di 72 anni, rientrato dal nord, dalla Lombardia, nei giorni scorsi, si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento con febbre alta, tosse e difficoltà respiratorie. La tac ha rilevato una polmonite interstiziale. E’ stato eseguito il tampone. Nel frattempo l’aragonese è stato trasferito all’ospedale Sant’Elia a Caltanissetta. Il pronto soccorso è stato subito sanificato e così anche la sala Tac.

E’ accaduto questa sera  in via Plebis Rea, ad Agrigento, quando gli agenti di tre pattuglie della Polizia di Stato, al suono dell’Inno di Mameli, trasmesso da un altoparlante, sono usciti dalle volanti, si sono messi sull’attenti facendo il saluto alla visiera, dimostrando un grande senso della Patria, dedizione ed abnegazione verso lo Stato.

Guarda il video, Ogni commento è superfluo.
Polizia di Stato, orgoglio di tutti noi

 

 

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ORAMAI, è una corsa contro il tempo …

Il Coronavirus covid-19 non accenna a fermare la sua corsa in Italia .

La nostra Sicilia , i nostri territori,  la nostra gente, quanto potranno rimanere immuni all’avanzata di questo tremendo virus?

E’ sotto gli occhi di tutti quello che sta accadendo tutti i giorni nei reparti degli ospedali del nord, reparti peraltro di eccellenza e ben organizzati, si trovano ad affrontare una situazione davvero drammatica e senza precedenti.

Per quanto riguarda noi, qui al sud, l’impegno del Presidente della Regione Sicilia,

della Giunta regionale dell’Assessore alla Sanità, dei Sindaci e soprattutto IL CORAGGIO e L’IMPEGNO  di tutto il Personale Sanitario che sono la nostra prima linea, ci da’ una speranza in più.

Oggi vorrei fare un appello alle Istituzioni tutte , dato che ad Agrigento ancora il fenomeno non si è sviluppato sarebbe opportuno intervenire in Anticipo, istituendo oltre alle strutture sanitarie pronte in provincia, ospedali da campo con la partecipazione attiva dell’Esercito Italiano e la creazione di più centri per la terapia intensiva .

La mia più grande paura è che l’epidemia scoppi in quei Paesi dove i sistemi sanitari non riuscirebbero ad affrontare tale sfida e cioè il nostro vicino di casa (L’Africa) di cui noi (Agrigento) siamo la porta principale d’ingresso.

In Africa  si stanno  rapidamente aggravando i contagi da coronavirus. In meno di una settimana, gli stati colpiti dal virus sono passati da due ad almeno 17. Con i primi casi in Nigeria che da sola conta più di 190 milioni di abitanti , e Senegal annunciati a fine febbraio, ora sono stati registrati contagi in Sudafrica, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Togo, Camerun, Repubblica democratica del Congo, Guinea (Conakry) ed Equatoriale, Gabon, Ghana, Etiopia, Kenya, Sudan, Ruanda e Mauritania.

Anticipare e non arrivare all’ultimo minuto; prevenire con tutti i mezzi possibili a nostra disposizione, fare delle scelte forti ma determinanti, senza SE e senza MA  anche perché non vorrei immaginare cosa potrebbe  accadere…

Agire con Determinazione Tempismo e Responsabilità per dare senso a tutti gli sforzi sino ad ora profusi da ogni cittadino italiano.

Viva l’ Italia, Viva I Siciliani Viva  gli agrigentini.

Un incontro con Enac ha definito, nelle scorse ore, il destino del volo Trapani Pantelleria che doveva comunque essere operato in quanto tratta onerata, nonostante la chiusura dell’aeroporto Vincenzo Florio, a seguito al decreto del 12 marzo, con cui la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha chiuso la metà degli aeroporti italiani per l’emergenza Coronavirus. L’aeroporto di Birgi però non è chiuso, proseguono infatti i voli militari e di soccorso, sono stati sospesi i voli civili e privati che riprenderanno secondo decreto il 25 marzo. L’ultimo a partire è stato il Trapani Pantelleria di domenica 15 marzo alle 19.

I servizi forniti da DAT per i passeggeri del Trapani Pantelleria deviato a Palermo

Il volo per Pantelleria è stato deviato da Trapani a Palermo dal 16 marzo e fino al 22, salvo proroghe. Un comunicato di DAT relativo ai collegamenti da e per Pantelleria fa sapere che: «Al fine di ottemperare alla necessità di offrire un servizio di collegamento tra Trapani e Pantelleria entrerà in vigore una navetta di superficie tra l’aeroporto di Trapani e l’aeroporto di Palermo e viceversa in coincidenza con i voli per Pantelleria». E specifica che: «Il passeggero originante da Trapani per Pantelleria dovrà effettuare le operazioni di check-in sullo scalo di Palermo».

Gli orari delle navette sono i seguenti: partenza da Trapani ore 08:00 per connessione con volo DX1803 per partenza da Palermo alle ore 10:20; partenza da Trapani ore 15:00 per connessione con volo DX1825 per partenza da Palermo alle ore 17:20; partenza da Palermo ore 10:30 per connessione con volo DX1802 in arrivo a Palermo alle ore 09:55; partenza da Palermo ore 19:45 per connessione con volo DX1826 in arrivo a Palermo alle ore 19:15. I passeggeri interessati dovranno contattare direttamente il numero del call center di DAT allo 02-89608820.

Nell’Agrigentino un altro carico di hashish è stato restituito dal mare. Sulla spiaggia di Torre Salsa, in territorio di Siculiana, i militari dell’Esercito impegnati nell’operazione “Strade sicure”, coadiuvati poi dai Carabinieri, hanno scoperto un sacco di juta contenente panetti di hashish per oltre 20 chili. Si tratta del settimo ritrovamento di hashish in spiaggia in Sicilia dal gennaio scorso, e verosimilmente è parte di un traffico di droga marittimo incorso in un incidente. Nei precedenti sei casi l’hashish è stato trovato due volte a San Leone Agrigento, poi a Realmonte a Scala dei Turchi, poi a Capo d’Orlando in provincia di Messina, poi a Marinella di Castelvetrano in provincia di Trapani, e poi a Marsala nel Trapanese.

L’ utilizzo di  strutture  funzionali e fruibili presenti sul territorio provinciale per postazioni Covid di isolamento, qualora i posti già creati non dovessero essere sufficienti nel caso della eventuale impennata di contagiati”.

E’ la proposta avanzata  dal deputato regionale l’On. Carmelo Pullara , vicepresidente VI commissione sanità all’ Ars alla direzione generale dell’Asp di Agrigento, all’assessorato alla salute ed al Prefetto di Agrigento in coordinamento tra loro per fronteggiare la drammatica situazione legata all’emergenza Coronavirus.

” Esistono strutture-dichiara Pullara- funzionali e fruibili già parzialmente attrezzate ovvero attrezzabili in brevissimo tempo  come ad esempio l’Hotel Piccadilly di Licata, l’Ipab Burgio Corsello di Canicattì, l’ex ospedale di Agrigento ivi comprese tutte quelle strutture tra ipab e case di riposo che insistono sul territorio dei comuni in cui è presente una struttura ospedaliera nella provincia di Agrigento, per postazioni Covid di isolamento, qualora i posti già creati non dovessero essere sufficienti nel caso della eventuale impennata di contagiati”.

Inoltre -prosegue Pullara- vedo grande attenzione, fatto encomiabile, da parte delle forze di polizia locali e sovracomunali che stanno presidiando il territorio effettuando controlli a tappeto per garantire le previsioni di non uscire di casa senza valido e certificato motivo. A tal fine mi permetto di suggerire ai sindaci per quanto attiene alla polizia municipale ed al Prefetto di Agrigento cui compete il coordinamento delle forze di polizia che per ridurre al minimo il rischio di contagio degli uomini impegnati si potrebbero utilizzare per il controllo del territorio le moderne tecnologie come per esempio il drone già utilizzato proficuamente nella lotta all’abusivismo, ciò eviterebbe ulteriori pericoli di contagio e sovraesposizione.

E’ giusto che la politica faccia la propria parte con la presenza, il supporto ed i suggerimenti del caso.