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Era sfuggito al controllo della mamma,allontanandosi tra le stradine di Licata. Protagonista della vicenda un bambino di 4 anni.Il fatto è avvenuto in corso Filippo Re Capriata, dove sono piombati i poliziotti della squadra Volanti del locale commissariato. Avviate le ricerche con le indicazioni della madre, gli agenti sono riusciti a rintracciare il piccolo, il quale pare fosse nei dintorni della zona dalla quale si era allontanato, senza dire nulla alla mamma.

“Se un provvedimento nasce nell’ottica di aiutare chi costituisce il tessuto economico della città e ha patito la chiusura forzata, deve essere un aiuto effettivo e non l’ennesimo sbuffo della macchina del fumo”.

Lo dichiara il consigliere comunale dei 5Stelle Marcella Carlisi che continua: “L’atto di posposizione delle rate delle tasse comunali, proposto tardivamente dagli uffici, quando già molti comuni avevano deliberato da tempo, è arrivato in Consiglio comunale il giorno prima della scadenza, quando tanti cittadini avevano già pagato.

La ristrettezza e la conseguente poca efficacia del provvedimento non era frutto di un ragionamento conseguente all’elaborazione dei dati, che gli uffici hanno dichiarato di non possedere, ma di una stima a naso.

Per questo, il Consigliere Vullo, appartenente all’opposizione, di cui io faccio parte dall’inizio della consiliatura,  ha proposto un emendamento per spostare di 2 mesi anche il pagamento dell’IMU, per chi sta cercando di rialzarsi mentre rischia di piombare in povertà.

I firettiani, vecchi e nuovi, hanno avvelenato la discussione dicendo che stavamo strumentalizzando la gestione della povertà che, tra l’altro, questa amministrazione si vanta di aver seguito magistralmente durante l’emergenza COVID19 ma il risultato sul territorio, dopo anni di porte chiuse e orecchie da mercante, è pessimo.

L’emendamento è stato bocciato da una maggioranza che diventa opposizione alla vita e all’economia cittadina.

Qualche “killer” – conclude Carlisi – continua ad avvelenare i pozzi con insinuazioni, pettegolezzi, bugie e perfino stalking, cercando in modo squallido voti per una campagna elettorale che mostra sui social miserie umane e mancanza di scrupoli”.

Transparency International Italia pubblica il nuovo aggiornamento di soldiepolitica.it, la piattaforma lanciata lo scorso ottobre che mostra le donazioni alla politica e gli interessi di parlamentari e membri del Governo nelle aziende private.
I nuovi dati pubblicati oggi permettono di accedere non solo alle informazioni sui contributi ricevuti negli ultimi due anni da partiti e movimenti politici, ma anche ai contributi ricevuti da tutti quei soggetti a cui la legge c.d. “Spazzacorrotti” ha esteso gli obblighi di trasparenza sulle donazioni, ovvero fondazioni, associazioni e comitati.

Tuttavia, sono solo 16 i soggetti che rientrano in questa categoria dichiarando chi sono i donatori e in che misura hanno contribuito alle loro attività. Nonostante ciò l’ammontare dichiarato è tutt’altro che irrilevante: ben 10 milioni di euro nel solo 2019.

Va evidenziato che il 90% sono stati ricevuti da comitati e associazioni satellite del Movimento 5 Stelle, tra cui figurano, oltre all’Associazione Rousseau, il Comitato per le rendicontazioni e i rimborsi del movimento e altri comitati, per un totale di quasi 9 milioni, a cui segue, a distanza, Italia Viva, che attraverso il Comitato di azione civile nazionale ha incassato oltre 600.000 euro.

La maggior parte dei finanziamenti alla politica continuano ad arrivare dai parlamentari (87,73%), con 8.744.000 euro. Una sorta di “rimessa” o di autotassazione che consente ai partiti di sopravvivere nonostante i tagli di tutti i finanziamenti pubblici a partire dal 2018.

“Purtroppo il numero di soggetti che dichiarano le informazioni come previsto dalla normativa è ancora molto basso, nonostante gli obblighi normativi siano in vigore da più di un anno. Eppure dai loro conti correnti passano davvero molti soldi – dichiara Virginio Carnevali, presidente di Transparency International Italia – e in questo periodo abbiamo assistito a rimpasti nei ruoli apicali delle associazioni e fondazioni collegate alla politica pur di sfuggire agli obblighi di trasparenza della legge. Una legge che purtroppo risulta nei fatti ancora troppo debole perché non in grado di identificare in maniera precisa e monitorare adeguatamente i destinatari di tali flussi finanziari. Non dimentichiamo, come ha più volte sottolineato l’ex presidente di ANAC Raffaele Cantone, che quello dei finanziamenti opachi alla politica rimane uno dei maggiori problemi di integrità del nostro Paese”

Tra i nuovi dati pubblicati oggi da Transparency International Italia, emerge in particolar modo, che dal 2018 ad oggi sono stati oltre 50 milioni i contributi arrivati alla politica tramite donazioni di individui o aziende private, per un totale di 14.201 donazioni.

La Lega è il partito che ha incassato di più con 13.776.479,36 euro di contributi nel biennio 2018-2019, quasi un terzo di tutte le donazioni ricevute (27,25% del totale), incassati sia direttamente che tramite i propri parlamentari o associazioni collegate. Seguono il Partito Democratico (9.605.054,14 euro), e il Movimento 5 Stelle (8.946.555,56 euro). Questi primi tre partiti insieme ricevono il 63,94% dei finanziamenti totali.

Tra le altre forze politiche, si segnala la capacità di Italia Viva di Matteo Renzi e di Cambiamo! di Giovanni Toti di richiamare i cosiddetti “big donor”, cioè soggetti disposti a elargire donazioni particolarmente generose. I soli imprenditori Daniele Ferrero, Lupo Rattazzi e Davide Serra hanno contribuito ad Italia Viva con 290.000 euro, mentre in soccorso di Toti sono intervenute la Moby e la Black Oils spa rispettivamente con 100.000 e 50.000 euro di donazioni.

Tra i membri del Governo spicca la capacità di attrarre donatori della Ministra delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, che ha ricevuto ben 34.500 euro da diversi soggetti privati, tra cui Bluenergy Assistance srl, Bipower Service e Associazione Energie Libere, oltre che dalla Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana.

Infine, per quanto riguarda i legami tra politici e aziende private, risultano essere 135 i Parlamentari o membri del Governo che hanno un qualche interesse nel settore privato, in un totale di 240 aziende. Tra i settori principali maggiormente interessati troviamo l’immobiliare (14,58%), turismo e ristorazione (9,58%) ed il settore finanziario (9,58%).

La Procura della Repubblica di Agrigento ha chiesto alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale l’applicazione della misura preventiva della sorveglianza speciale, per due anni, a carico di un medico agrigentino di 65 anni, appena rinviato a giudizio allorchè avrebbe costretto la moglie, di 30 anni più giovane di lui, ad intrattenere rapporti sessuali durante il Ramadan, a spregio del suo credo religioso. Il medico, inoltre, avrebbe maltrattato la donna, aggredendola fisicamente e verbalmente, umiliandola e impedendole di professare liberamente il suo credo religioso. Il medico è difeso dall’avvocato Fabio Inglima Modica, e risponde di violenza sessuale, lesioni aggravate, porto ingiustificato di arma fuori dalla propria abitazione e maltrattamenti con l’aggravante dell’odio razziale.

Il consigliere comunale di Agrigento, Salvatore Borsellino, a seguito di tante segnalazioni ricevute dai residenti, e dopo un sopralluogo a riscontro, invita l’amministrazione comunale a disporre subito, a tutela della pubblica incolumità, un intervento di bonifica ambientale a Monserrato. Borsellino, che allega delle foto testimonianza, afferma: “I marciapiedi di Monserrato versano in totale stato di abbandono e degrado. Sono tane per zecche e pulci. Il tutto rappresenta un rischio per gli abitanti della zona. Chiediamo di rendere quanto meno i marciapiedi praticabili e messi in sicurezza”.

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il disegno di legge sulla semplificazione amministrativa, finalizzato ad accelerare i procedimenti amministrativi e favorire il compimento di infrastrutturali urgenti. Tra l’altro, il disegno di legge introduce la regola del “silenzio assenso” per tutta una serie di richieste di autorizzazione presentate da imprese e cittadini, dal fotovoltaico agli impianti di rifiuti. Semaforo verde anche alla proposta del Governo che conferisce i pieni poteri al governatore in caso di emergenze, e non si tratta solo di terremoti e pandemie, ma anche nelle eventualità di problemi infrastrutturali, economici e ambientali. Il presidente della Regione potrà nominare dei commissari speciali che a loro volta potranno derogare anche alle norme sugli appalti e sulla tutela paesaggistica, prevedendo il dimezzamento dei tempi autorizzativi.

“Il turismo è un settore di particolare importanza nell’economia della nostra Regione ed il suo sviluppo determina un globale miglioramento dei territori, nonché un aumento dei posti di lavoro legati al settore. Avere guide altamente qualificate in grado di evidenziare al meglio il nostro bagaglio storico, culturale e sociale, è sicuramente un valore aggiunto. Per questi motivi esprimo l’apprezzamento dell’ANCI Sicilia per la costituzione della Federazione delle Associazioni Guide Turistiche Siciliane F.G.S”.

Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani.

La FGS rappresenta oltre 500 guide turistiche abilitate in Sicilia. Fra le sue finalità: la promozione e la fruizione culturale del patrimonio storico artistico siciliano.

I soci fondatori della FGS sono le associazioni AGT Città di Agrigento, AGT Catania, AGT Enna, GT Eolie Messina Taormina, GTA Palermo, AGT Ragusa, AGT Siracusa e AGT Trapani.

 

E così anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Miceli, lascia la Giunta guidata dalla sindaca Anna Alba e lo fa senza velare alcun mistero con una nota inviata anche alla stampa; chiara e senza possibilità di essere fraintesa: “Comunico le proprie dimissioni da Assessore Comunale; tale scelta, sofferente, è scaturita da chi credeva di poter contribuire con maggiore incisività alla crescita della propria città. Le dimissioni che evidenzio non sono a titolo personale ma di carattere puramente politico.

Ho sempre creduto che un nuovo “input” per la Nostra Città deve partire da nuove idee e con il costante impegno sul territorio di ognuno di Noi, ma purtroppo così non è stato, e non può essere con questa Amministrazione.

Capisco bene che dimettersi e farsi da parte non è la soluzione, ma voglio che comprendiate che continuare a fare Politica in queste condizioni è al di fuori di ogni ragionamento logico. Non si può continuare a cercare quotidianamente di lottare contro un muro di gomma, sordo ed ostinato. Vorrei semplicemente ricordare alcune cose del mio operato svolto in questi pochi mesi, nonostante il vento contrario ed a volte il “fuoco amico”, tra le quali: il protocollo d’intesa sottoscritto con la YOUNG ARTS ACADEMY DI HONG KONG, la manutenzione ed i ripristini delle scale nei loculi cimiteriali di piana traversa, la manutenzione ordinaria di entrambi i cimiteri con il rispristino dei servizi igienici, la costante presenza sul territorio e il contatto diretto con i concittadini per la sistemazione della viabilità stradale, gli studi effettuati con tutto l’ufficio tecnico per il miglioramento, efficientamento ed economicizzazione del servizio energetico comunale, la presentazione di 3 progetti al bando del Ministero degli Interni per la richiesta di contributi per la copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva per gli enti locali.

Altri obiettivi che mi ero posto – continua Miceli – di raggiungere ed in parte iniziati, che lascio in dote al futuro Assessore e alla Cittadinanza sono: quello del circuito dei castelli chiaramontani Siciliani, la partecipazione al Bando per l’adeguamento antincendio delle Scuole Comunali in collaborazione con la Collega al ramo. Ed ancora la firma di una lettera d’intendi tra il Comune e l’Associazione Polacca “SOLIDARNOSC’” per un progetto Europeo per lo scambio di competenze professionali e tanto altro ancora. Infine – conclude Miceli – voglia il Sindaco scusarmi se non sono stato presente alle dirette “social”, ma ricordo che le stesse non sono utili a risolvere le problematiche sul territorio e negli uffici Comunali, e a prova del vero, tale presenza costante mi è riconosciuta dalla reciproca stima dei dipendenti e da tutta la Cittadinanza”.

Nota del Direttore Lelio Castaldo:

“Sindaco, ma picchì scappanu tutti e chiddri ca restanu fannu buon viso e cattivo gioco?”

La Procura della Repubblica di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo diciotto persone tra medici e infermiericoinvolti a vario titolo nel caso della morte di Sophie, la neonata deceduta giovedì scorso 11 giugno durante il trasferimento in ambulanza dall’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì, dove è nata con un parto cesareo, verso il “San Giovanni di Dio” di Agrigento, dotato dell’Utin, l’Unità di terapia intensiva neonatale. La sostituto procuratore, Chiara Bisso, titolare delle indagini, ha disposto l’autopsia che sarà eseguita giovedì dal medico legale Antonina Argo. I genitori della piccola, assistiti dall’avvocato Calogero Li Calzi, hanno presentato un esposto per fare chiarezza sui fatti. I medici indagati, assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Luigi Ciotta, Antonio Bordonaro, Daniela Cannarozzo, Calogero Lo Giudice e Calogero Meli, potranno farsi assistere da un consulente di parte per l’autopsia.

Pubblicato nel sito della Regione il decreto n. 164  del 12 giugno dell’Assessorato per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica con il quale è stato approvato il riparto delle risorse stanziate nel bilancio regionale per l’anno 2020, pari a € 44.102.747,65, destinato ai Liberi Consorzi comunali della Sicilia.

Il riparto è stato concesso in base al decreto interassessoriale n. 162 del 12 Giugno 2020 emanato dall’Assessore regionale per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, di concerto con l’Assessore regionale per l’Economia con il quale è stata disposta l’assegnazione delle risorse stanziate nel bilancio regionale per l’anno 2020, pari a complessivi € 100.000.000,00 da destinare ai Liberi Consorzi comunali ed alle Città metropolitane. Il finanziamento servirà a titolo di contributo alle spese di funzionamento per l’anno 2020.

Al Libero Consorzio Comunale di Agrigento sono stati assegnati complessivamente 9.720.549,62 euro, frutto del riparto stabilito dalla Regione in base ad una serie di parametri fissati ai sensi del comma l dell’articolo 2 della L. r. n. 8/2017 e sue modifiche e integrazioni.

Il finanziamento regionale alle spese di funzionamento del Libero Consorzio di Agrigento viene attribuito tenendo conto di diversi indicatori tra cui, in primo luogo, quello che riguarda la popolazione residente. Una quota riguarda, invece, le sezioni delle scuole medie superiore di competenza del Libero Consorzio. Tra gli altri parametri utilizzati vi sono quelli relativi alla superficie territoriale (3.053 mq) ed una parte viene assegnata in base ai 1.345 Km delle strade provinciali.