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Ad Avola, in provincia di Siracusa, un giovane di 23 anni è stato ferito all’addome da un colpo d’arma da fuoco. E’ stato sottoposto ad un intervento chirurgico all’ospedale Di Maria, ed è in prognosi riservata. La pallottola, sparata da una pistola calibro 7,65, non ha colpito organi vitali. Secondo i Carabinieri, il movente dell’agguato sarebbe legato ad un regolamento di conti. La Procura è impegnata a raccogliere le testimonianze di amici e familiari, e ha delegato i Carabinieri ad acquisire i filmati delle telecamere degli impianti di videosorveglianza nella zona.

Il Comune di Sutera presentava una proposta progettuale per la realizzazione di un impianto di compostaggio di prossimità presso e/da Sant’Elia, nell’ambito dell’Avviso pubblico per la concessione di agevolazioni in favore di Comuni, anche nelle forme associative regolarmente costituite (Ambiti di Raccolta Ottimali), per il sostegno alle attività di compostaggio di prossimità dei rifiuti organici relativo all’Azione 6.1.1 “Realizzare le azioni previste nei piani di prevenzione e promuovere la diffusione di pratiche di compostaggio domestico e di comunità” del PO FESR 2014-2020, pubblicato con D.D.G. del Dirigente Generale del Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti dell’Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità
Senonchè l’Assessorato in questione dichiarava non ammissibile la proposta progettuale presentata dal Comune di Sutera quanto alla “ricevibilità formale”, in applicazione del paragrafo 4.4, punto a), lettera i), dell’avviso pubblico, per non avere prodotto, unitamente alla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, il “titolo di disponibilità” dell’area su cui insisterà l’impianto e per non avere firmato digitalmente il cronoprogramma trasmesso su DVD
Pertanto il Comune di Sutera in persona del sindaco dott. Giuseppe Grizzanti. proponeva ricorso innanzi al TAR Palermo, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, per l’annullamento-previa sospensione del provvedimento di esclusione dal contributo.
In particolare l’avvocato Rubino ha censurato il provvedimento impugnato evidenziando come la dichiarazione resa da parte del legale rappresentante dell’Ente in merito alla disponibilità dell’area individuata per la realizzazione dell’impianto rappresentasse una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà effettuata e sottoscritta dal legale rappresentante dell’Ente ai sensi del D.P.R. da considerarsi equipollente alla documentazione attestante la disponibilità dell’area.
In ordine al secondo motivo di esclusione l’Avv. Rubino precisava che dall’esame del DVD – copia di quello trasmesso al Dipartimento resistente in occasione della presentazione della proposta progettuale in adesione al citato Avviso, in possesso del Comune di Sutera -, il cronoprogramma risultasse correttamente firmato digitalmente, siccome richiesto nell’Avviso medesimo.
Si è costituito in giudizio l’Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso.
Il TAR Sicilia, Palermo, Sezione Terza, condividendo le tesi difensive dell’Avvocato Rubino, ha accolto l’istanza cautelare proposta e per l’effetto, ha disposto l’accantonamento delle somme destinabili al finanziamento in favore del Comune di Sutera, ordinando al resistente Assessorato di provvedere in tal senso.

Ieri il Ministro dell’universita’ e della ricerca Gaetano Manfredi, ha annunciato la prova orale unica per l’esame di abilitazione di alcune professioni.
Un provvedimento piu’ che legittimo data la situazione emergenziale, ma delle domande ci sorgono spontanee: perché tra queste professioni non e’ stata ricompresa quella forense? Perché questa ingiusta disparita’ di trattamento? Conta forse di meno chi ha studiato giurisprudenza?!
Gli esami di Stato di abilitazione all’avvocatura, necessitano una seria semplificazione, le commissioni ancora oggi non sono riuscite a correggere gli scritti del 2019. Numerose sono state le petizioni che si cumulano alle richieste dei vari ordini, volte ad ottenere delle modalita’ di esame piu’ agevoli e piu’ brevi.
Oggi chi vuole intraprendere la professione  forense e’ costretto a percorrere un tortuoso cammino fatto di anni di studi universitari e di tirocinii svolti gratuitamente per un anno e mezzo, un tempo esageratamente lungo e se a questo si aggiunge il periodo di quasi un anno necessario per svolgere la parte scritta e orale dell’esame abilitativo, si  capisce bene il gravoso dispendio di risorse fisiche ed economiche per raggiunger l’obbiettivo. Non possiamo permetterci di perdere tutto questo tempo specie in un contesto in cui e’ gia’ di per se’ difficile trovare lavoro.
Ed e’ paradossale vedere  come si sia speso tanto in reddito di cittadinanza  con il pretesto di creare un occupazione che non c’e’ stata e poi non ci si sforzi minimamente di incentivare quei giovani e quelle famiglie che stanno facendo tanti sacrifici per  trovare un lavoro.
Cosa aspettiamo ad intervenire?

Lo aveva promesso e lo ha fatto. La sindaca di Favara, aveva fatto vedere un video al vetriolo attraverso il quale faceva vedere come le ville comunali erano piene di gente, soprattutto giovani che creavano assembramenti pericolosi.

E così, Anna Alba, ha firmato l’ordinanza annunciata ieri. Sarà consentito l’accesso alle ville e giardini pubblici solamente ai seguenti soggetti diversamente abili con un solo accompagnatore ed ai minori accompagnati da un genitore. E’ fatto obbligo agli utenti prima dell’ingresso di indossare mascherine e guanti e per tutta la durata della visita.

Di seguito l’ordinanza.

A Campobello di Licata i Carabinieri della locale stazione, coordinati dal comando compagnia di Licata, hanno arrestato ai domiciliari, in attesa della convalida dell’arresto, Vincenzo Aquilino, 46 anni, fruttivendolo. Aquilino risponderà all’Autorità giudiziaria di detenzione di droga a fine di spaccio allorchè è stato sorpreso in possesso di 9 grammi di cocaina e 6 dosi già pronte per essere cedute. I militari hanno sequestrato anche sacchetti e laccetti utili per il confezionamento dello stupefacente.

A Palermo sono sbarcati 183 migranti, tra cui 2 donne e 33 minori non accompagnati, che, dopo essere stati soccorsi in mare, sono stati posti in quarantena sulla nave Rubattino, in rada innanzi al porto siciliano. Gli extracomunitari, recuperati dagli equipaggi delle Ong Alan Kurdi, Sea-Eye e Aita Mari, sono stati quarantena dal 17 aprile. Il trasbordo sulla nave della Tirrenia è stato deciso dal governo per evitare eventuali contagi da coronavirus. Tutti i migranti sono risultati negativi al test del tampone. Le 183 persone sono state assistite a bordo da personale della Croce rossa italiana. I minori sono stati trasportati in due centri d’accoglienza: a Salerno e a Campobasso.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
In Sicilia risultano, attualmente, contagiati 2.202 persone. Sono ricoverati 403 pazienti, di cui 27 in terapia intensiva. Su 2.202 contagiati, 1.799  sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 809. 
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 87.166; sono risultati positivi 3.255 soggetti. I deceduti sono stati 244

“Grazie all’ipotesi di accordo raggiunta oggi tra le organizzazioni sindacali e il Dipartimento Lavoro della Regione Siciliana, la task-force per la trattazione delle 30 mila domande di Cassa integrazione in deroga sarà potenziata con almeno altre 100 unità, rendendo più veloci le procedure e quindi i pagamenti degli ammortizzatori sociali. Da tempo chiedevamo al Governo Musumeci l’adozione di misure efficaci per il potenziamento degli uffici, vista la straordinarietà del momento e l’improvvisa mole di pratiche in più, soprattutto per fornire risposte immediate a una platea di circa 150 mila lavoratori in difficoltà. Le accuse piovute sui dipendenti regionali sono ingiuste e distolgono l’attenzione dai veri problemi dell’amministrazione, legati a strumentazioni non al passo con i tempi e che vanno ammodernate”.
Lo dichiara Angelo Lo Curto del Siad-Cisal.

“Chiediamo al presidente Musumeci di intervenire immediatamente, con proprio provvedimento e in raccordo con il governo nazionale e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per consentire il rientro in Sicilia di tutti i cittadini siciliani che per ragioni di studio, lavoro o altre motivazioni si trovano al di fuori della regione. Sono trascorsi due mesi senza che a questi nostri concittadini sia stata la possibilità di rientrare nella propria terra e di ricongiungersi con le proprie famiglie. Naturalmente il rientro va disciplinato accuratamente, tenendo presente la necessità assoluta di osservare ogni disposizione già vigente per la tutela della salute, come la registrazione del proprio rientro e il necessario periodo di isolamento, così da prevenire i rischi del contagio”. Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che aggiungono: “L’intervento è doveroso nei confronti di questi siciliani bloccati fuori dalla Sicilia, che hanno rispettato il lockdown in maniera lineare e rispettosa della propria Isola. Bisognerebbe essere più comprensivi e grati per la pazienza mostrata con tutta evidenza. Per essere pratici ed efficaci occorre quindi scaglionare i rientri fissando un numero massimo di attraversamenti giornalieri, utilizzando anche i mezzi Ncc (noleggio con conducente) o i mezzi pubblici, imponendo la prenotazione on line dei biglietti in modo da gestire al meglio i controlli ed evitare le file interminabili a Villa San Giovanni. In questo modo, attraverso il protocollo ‘corridoi controllati’, le prefetture poi avvisano i sindaci e le Asp di residenza, per i tamponi e la vigilanza sulla quarantena”, concludono.