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Con ricorso in appello il sig. S.G., titolare di una ditta individuale, impugnava innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana, con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, la sentenza del TAR Sicilia Palermo che aveva respinto il ricorso di prime cure volto all’annullamento del provvedimento dell’Assessorato Regionale delle risorse agricole recante l’inserimento dell’istanza di contributo inoltrata dal ricorrente – a valere sulla misura 121 del PSR 2007/2013 – nell’elenco delle domande non ricevibili. Provvedimento questo adottato in ragione dell’informativa antimafia atipica resa dalla Prefettura U.T.G. di Palermo, parimenti impugnata a mezzo del ridetto gravame.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, accoglieva il ricorso in appello proposto dal sig. S.G. ritenendo fondate le doglianze mosse avverso il provvedimento interdittivo e disponendo l’annullamento dei provvedimenti con cui il ricorrente, in ragione della ridetta informativa, era stato escluso dalla graduatoria delle richieste di contributo dichiarate ammissibili. In particolare, il CGA ha annullato l’informativa in questione rilevando come il mero rapporto parentale con un soggetto controindicato, in assenza ( come nel caso in esame) di altri elementi in grado di comprovare una condizionamento mafioso nei confronti della ditta, sia insufficiente a giustificare l’adozione di un provvedimento così pregiudizievole quale è l’informativa antimafia.
Come è evidente, l’ottemperanza all’ordine di esecuzione della sentenza in questione avrebbe dovuto determinare la riammissione dell’istanza di contributo presentata dal sig. S.G nell’elenco delle istanze ammissibili e la conseguente concessione del beneficio richiesto. Nondimeno l’assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari non provvedeva a dare esecuzione al giudicato nascente dalla sentenza in commento.
Pertanto il titolare dell’omonima ditta individuale, sempre con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, adiva nuovamente il CGA per l’esecuzione della predetta sentenza, rilevando come la P.A., al fine di riparare, nei confronti di parte ricorrente, gli effetti dei propri atti illegittimi avrebbe dovuto, in esecuzione della sentenza di che trattasi, adottare tutti gli atti strumentali all’erogazione in favore del ricorrente del contributo dallo stesso richiesto, che il ricorrente avrebbe conseguito nel caso in cui non fosse stato adottato il provvedimento prefettizio di interdittiva atipica successivamente annullato.
Ebbene il CGA, condividendo le argomentazioni difensive svolte dall’Avv. Rubino, ha accolto il ricorso per ottemperanza e per l’effetto ha dichiarato l’obbligo dell’Assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari – Dipartimento regionale interventi strutturali per l’agricoltura-, di conformarsi integralmente al giudicato di cui in epigrafe, provvedendo ad inserire l’istanza inoltrata dal ricorrente nell’elenco di quelle ammissibili – a valere sulla misura 121 del PSR 2007/2013 e per l’effetto a concedere al ricorrente il contributo richiesto nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione in via amministrativa della presente sentenza.
Inoltre le amministrazioni sono state condannate in solido al pagamento in favore del ricorrente delle spese legali, oltre al rimborso del contributo unificato di entrambi i gradi di giudizio.
Per effetto della superiore pronuncia, dunque, la ditta otterrà finalmente il contributo richiesto.

Proseguono incessanti i flussi clandestini di migranti verso Lampedusa. Sull’isola agrigentina sono approdati, uno dopo l’altro, quattro barchini. Sul primo 11 tunisini, 10 nel secondo, 36 nel terzo e 14 nel quarto. Tutti sono stati condotti nel centro d’accoglienza in contrada Imbriacola, vuoto da giorni. Dopo il caso dei 28 migranti risultati positivi al coronavirus a bordo della nave-quarantena Moby Zaza, l’arrivo incontrollato di persone dall’Africa sul suolo siciliano preoccupa parte della comunità locale.

La situazione, tendente al peggioramento, necessita di interventi urgenti da parte del Governo centrale prima che possa precipitare un fatto già gravissimo.

Ad Agrigento si è svolto l’incidente probatorio, finalizzato a “cristallizzare la prova”, in termini tecnici, relativo all’inchiesta a carico di un agente di polizia che, come testimoniato da un video, ha obbligato due migranti ospiti del centro d’accoglienza “La casa dei gabbiani”, in contrada Ciavolotta, a schiaffeggiarsi reciprocamente come punizione perchè sarebbero fuggiti dal centro nonostante fossero sottoposti alla quarantena. La sostituto procuratore, Cecilia Baravelli, ipotizza a carico del poliziotto il reato di abuso dei mezzi di correzione. Uno dei due migranti, minorenne, innanzi alla giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Alessandra Vella, ha confermato le accuse.

Finalmente la Corte Costituzionale ha ritenuto che un assegno mensile di soli 285,66 euro sia inadeguato a garantire a persone totalmente inabili i mezzi necessari per vivere. Questo violerebbe il diritto riconosciuto dall’articolo 38 della Costituzione, secondo cui “ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”. Lo sostiene il Presidente regionale della Confasi Sicilia, Davide Lercara,  il quale ribadisce “la necessità aumentare il ridicolo importo  erogato dallo Stato in favore di persone invalide al 100%.”.

Siamo sicuri– conlude Lercara-  che tutte le sedi INPS presenti sul territorio siciliano daranno immediatamente seguito alle domande di ricostituzione delle pensioni di invalidità aumentando le pensioni ai 516,46 euro mensili.”

La collina del Caos ad Agrigento sta venendo giù, per colpa dell’azione combinata del mare che erode la base e per colpa dell’evidente dissesto idrogeologico a monte.
Facendo un sopralluogo abbiamo notato una vistosa fuoriuscita di liquami da un canale di drenaggio che, oltre essere causa di crolli, arriva nel mare inquinandolo!
Sono già partite le indagini per scoprire la provenienza di queste acque.

Netturbini in sciopero da 5 giorni è città invasa da rifiuti. Succede a Favara, dove gli operatori ecologici sono in agitazione per la mancata erogazione degli stipendi, in ritardo da due mesi.
La questione è stata  sollevata oggi all’Ars, in coda alla seduta di oggi a sala d’Ercole,  dal deputato Giovanni Di Caro, che ha chiesto l’intervento del governo regionale.
“Il governo – ha detto il deputato – deve mettere fine a un circolo vizioso che alla fine finiscono per pagare i dipendenti, e, in ultima analisi, i cittadini che si trovano le strade invase dai rifiuti. Succede infatti che i Comuni non possono o non  vogliono pagare le ditte che svolgono il servizio di raccolta, queste a loro volta loro non pagano gli operatori ecologici e questi entrano in sciopero con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti”.

“Come purtroppo dimostrano i fatti non serviva “consultare gli stessi esperti di Trump”, bastava avere il coraggio di dire ciò che il buon senso fa comprendere.”
Così l’ onorevole Giusi Savarino, a distanza di qualche settimana, risponde alla polemica dell’eurodeputato Pietro Bartolo.
“Già nel mese di Maggio avevo dato voce alle preoccupazioni dei miei conterranei, sostenendo che senza gli opportuni controlli sui migranti, si sarebbe potuto aprire un nuovo focolaio. E non avrei voluto mai dirlo, ma avevo ragione. Ora 28 positivi ai tamponi fatti ai migranti. Non sono assolutamente razzista ne insensibile al dramma di chi scappa dall’Africa, rischiando la vita, spesso affidandosi a scafisti speculatori. Sento però di dover tutelare la loro e la salute dei miei concittadini, che hanno pagato un caro prezzo per bloccare la pandemia e la Sicilia è ormai covid free. Menomale che grazie alla caparbietà e determinazione del Presidente Musumeci abbiamo ottenuto che la quarantena per i migranti si effettuasse in isolamento in nave, senza rischi di contagi per i siciliani. Mi chiedo però che fine fanno quelli che sfuggono ai controlli arrivando di notte sulle nostre spiagge con imbarcazioni fantasma? Chi li controlla? Vanno fermati prima e può farlo solo il premier Conte e il suo governo. Spero che lo Stato non ignori il nostro appello. Le nostre coste devono essere pattugliate di più ed in maniera più efficace. Roma faccia la sua parte, stavolta la posta in gioco è troppo alta!”

“Premesso che “Sono sempre stato contrario ad ogni forma di razzismo/discriminazione e maltrattamento, risulta doveroso adesso alzare la Voce: è troppo‼️”

Nonostante i sacrifici della comunità Agrigentina nell’osservare i vari divieti ed i vari decreti del Nostro Governo, il rischio di un focolaio è adesso una realtà. Una notizia che suscita enorme preoccupazione.

Purtroppo non tutti i migranti che arrivano sulle nostre coste vengono portati e di conseguenza controllati per come dovrebbero sulla Moby Zaza (a causa della sua ridotta capienza, appena 280 unità).
Si rende necessaria l’adozione di adeguati provvedimenti da parte del Governo, al fine di garantire la sicurezza della comunità Agrigentina, altrimenti tutti i sacrifici e le restrizioni resteranno vane.

Questo purtroppo è il risultato di scelte adoperate dalla politica dell’attuale Governo PD-M5S che ha spalancato i porti, non preoccupandosi di mettere a repentaglio la salute e l’economia del nostro territorio e del possibile aumento dei contagi.
Rappresentanti locali di questa politica dove siete?
Intervenite‼️”

Lo dichiara il consigliere comunale Simone Gramaglia.

Riconnettersi in armonia con la nostra Madre Terra e ritrovarsi, nella massima sicurezza, immersi nella bellezza dell’antico paesaggio della Kolymbethra.

Il Giardino “incantato” nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento è, così, pronto ad ospitare le Giornate Fai all’aperto.

Sabato 27 e domenica 28 giugno, dalle 10 alle 23, lo staff del Giardino ha messo a punto un ricco ed interessante programma di eventi per intrattenere i visitatori.

Durante il giorno sarà piacevole ascoltare le storie antiche degli alberi e dei loro frutti, sperimentare il contatto dei sensi con i profumi della campagna, seguire il fruttuoso volo delle api, fermarsi per un breve pasto rustico protetti dalla fresca ombra degli ulivi secolari.

La sera, poi, accomodati su sedili di paglia sparsi tra gli antichi alberi di agrumi, con lo sguardo rivolto verso il suggestivo Tempio dei Dioscuri, sarà bello parlarsi, rilassarsi, ascoltare musica, gustare il buon cibo ed il buon vino di Sicilia.

In queste “Giornate all’aperto” i cittadini incontrano il FAI per sostenerlo con la loro presenza e con una piccola donazione, che sarà interamente destinata alle attività di conservazione del Giardino della Kolymbethra.

Questa iniziativa è realizzata dal FAI – Giardino della Kolymbethra in collaborazio con il patrocinio del Parco della Valle dei Templi di Agrigento e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Agrigento, ed in collaborazione con Soc. Mediterraneo.

Il programma:

  • Ore 10,00 Apertura giardino ed inizio accoglienza partecipanti;
  • Ore 10,15 – 13,15 – 15,00 – 18,00 Visite guidate del Giardino della Kolymbethra: Percorso degli agrumi, raccontati da Marco Zicari e Marcello Battaglia, Agronomi Volontari FAI Percorso degli ulivi saraceni, raccontati da Salvo Festosi, agronomo impegnato in una ricerca scientifica sul patrimonio genetico degli ulivi secolari della Valle dei Templi; I pascoli delle Api nere siciliane nella Valle dei Templi di Agrigento, raccontati dalla Coop. Al Kharub, Partner del Giardino della Kolymbethra

 

  • Ore 11,30 – 12,30 Pratiche agricole tradizionali Le Saje e le Casedde, l’irrigazione per scorrimento e sommersione dell’orto e dei limoni, a cura dei Giardinieri Enzo Traversa e Nino Cuffaro

 

  • Ore 12,00 Presentazione ed inaugurazione de La Collina dei Pistacchi a cura di: Associazione Pistacchio di Raffadali, Partner del Giardino della Kolymbethra;

 

  • Ore 12,00-15,00 Accesso Area Picnic (solo su prenotazione) All’ombra dei nostri alberi sono disponibili tavoli per nuclei familiari, con pranzo al sacco portato da casa. Ore 18,00 La Cultura Ambientale. A cura di: Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Agrigento La Biodiversità, un dono da custodire. Introduce: Maria Giovanna Mangione, Presidente Ordine Relatore: Guido Bissanti, Dottore Agronomo;
  • Ore 19,00 Visita guidata nella biodiversità del Giardino della Kolymbethra Riservata agli iscritti all’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Agrigento Condotta da: Dr. Agr. Giuseppe Lo Pilato, Dr. For. Maria Ala;
  • Ore 19,30 Spazio “Veduta Dioscuri” Inizio Apericena, a cura di Mediterraneo Yachting Club;
  • Ore 20,30 Il racconto degli alberi. Il Limone, il più anarchico degli agrumi. dal Libro “Tuttifrutti” di Giuseppe Barbera Legge: Maria Ala, Paesaggista;
  • Ore 20,45 Memorie di campagna. La riconquista del paesaggio perduto Breve storia della rinascita di un antico agrumeto con: Giuseppe Lo Pilato, Direttore del Giardino della Kolymbethra;
  • Ore 23,00 Chiusura serata. Biglietti: Ingresso con visita guidata: Contributo minimo € 3,00 Prenotazione tavolo per famiglia da 6 posti: € 10,00

 

Come partecipare:

Prenotazione tavolo per famiglia da 12 posti: € 20,00 Apericena: secondo menù. Informazioni e prenotazioni su www.giornatefai.it (dal 23 al 26 giugno) Biglietteria Giardino della Kolymbethra tel. 335-1229042, tutti i giorni ore 10,00- 14,00 / 16,00- 19,00, entro venerdì 26 giugno.

Per i partecipanti alla manifestazione, a partire dalle ore 10,00, è previsto l’accesso gratuito al Parco della Valle dei Templi solo dall’ingresso di Porta Quinta, in C.da Sant’Anna, dove sarà attivato un Punto FAI con i nostri Volontari che accoglieranno i visitatori, eseguiranno i controlli anti-Covid19, ed accompagneranno i gruppi fino al cancello di ingresso della Kolymbethra. NON E’ CONSENTITA LA VISITA DELLA COLLINA DEI TEMPLI. Chi desidera visitare la Valle dovrà accedere dall’ingresso Giunone, dove potrà acquistare il biglietto di ingresso al Parco. Le auto si potranno lasciare nel parcheggio di C.da Sant’Anna.

di Mimma Cucinotta

 

‘’Legami tra due stelle d’Europa’’ Amazon, 2020, primo della Collana “New Horizons” ripercorre la storia dei legami tra Irlanda e Italia attraverso le gesta dei monaci irlandesi diffusori di cultura nella vecchia Europa medievale oscurata dall’orda travolgente della barbarie. Il siciliano Enzo Farinella per quant’anni docente nell’Università irlandese, esponente del mondo culturale a Dublino, nel suo volume narra anche di italiani illustri autori e fautori di interconnessioni virtuose tra Italia e Irlanda. Per Guglielmo Marconi Premio Nobel per la fisica, scienziato inventore della radio su onde lunghe tutto ha inizio da Valentia – Ballybunion nella Contea di Kerry ……….

Immagine Principale

Mentre una cappa nera e maleodorante di cenere e sangue avvolgeva  l’era medievale, un bagliore sempre più chiaro si faceva  spazio nel tunnel buio dell’epoca, vivificando secoli di storia oscurati dall’orda travolgente della barbarie.

La luminosità del monachesimo irlandese trascinante e salvifico si espandeva  nei territori della vecchia Europa portando con se, conoscenza e cultura,  lasciandosi alle spalle oltre duecento anni di saccheggi e scorrerie vichinghe nei monasteri dell’isola d’Irlanda e poi quasi ottocento lunghi anni di oppressione sotto il dominio inglese.

Incamminandosi così in un lungo viaggio dall’Atlantico all’Europa continentale, i monaci irlandesi esportarono civiltà e cultura in Francia, Germania, in Belgio, Austria e Italia.

Italy and Ireland:Links between two stars of Europe – Legami tra due stelle d’Europa,  il nuovo saggio di Enzo Farinella primo della Collana “New Horizons Amazon 2020 , descrive abilmente, legami storici, culturali e artistici tra Italia e Irlanda.

Un fascinosa ricerca delle profonde connessioni tra i due Paesi  narrata dallo studioso con sapiente  meticolosità. Enzo Farinella per lunghi anni docente di Antropologia filosofica nell’Università di Dublino, declina nel testo, l’intellettualità storica dei monaci irlandesi dal VI al XIV secolo, tra le pietre miliari della storia universale.

L’Irlanda piccola nazione, ma immensa, nei secoli passati  per impulso e slancio cuturale in Europa e nel mondo incarna la sua opera negli instancabili  monaci irlandesi, impegnati a far germogliare i semi del  sapere restituendo cultura e valori a tutta l’Europa.

Dal periodo che seguì il disfacimento dell’Impero Romano, la storia del monachesimo ha ispirato la formazione di intellettuali di fama internazionale, come  il poeta,drammaturgo, scrittore e mistico irlandese William Butler Yeats (Dublino, 13 giugno 1865 – Roccabruna Cuneo, 28 gennaio 1939) Premio Nobel per la Letteraturatura (1923), James Joyce,  scrittore irlandese (Dublino 1882 – Zurigo 1941). Tra i massimi autori del Novecento, della prosa narrativa, animata – come magistralmente attesta la raccolta di racconti Dubliners (1914) traduzione in italiano, Gente di Dublino, 1933). Visse tra Zurigo Parigi e Trieste, dove conobbe Italo Svevo e ne incoraggiò l’opera. William Butler Yeats e James Joyce hanno influenzato la letteratura universale e tutta una serie di altri scrittori, I due umanisti  affascinati dall’Italia imprimeranno la loro influenza culturale alla letteratura italiana.

Ed ancora, come accennavamo, mentre l’ombra della barbarie avvolgeva l’Europa dell’età medievale, in Irlanda fiorivano scuole speciali paragonabili ad universitá, baluardo di civiltà e cultura nel nostro continente. La loro diffusione fu così straordinaria da permeare conquistando l’animo di Re e Imperatori di diverse nazioni europee. Affascinati dalla sapienza dei monaci d’Irlanda, questi ultimi divennero  loro consiglieri.

Italy and Ireland:Links between two stars of Europe,  il volume ispirato dalla meravigliosa opera del monachesismo irlandese, incanta e cattura il lettore pagina dopo pagina in un volteggiare di storie spesso sconosciute. Un contributo storico importante  che si aggiunge ai precedenti lavori del professore Farinella, di ricerca e approdondimento sull’ influenza culturale in Europa dei monaci d’Irlanda.

Il volume propone  una guida agli itinerari italiani in Irlanda e a quelli irlandesi in Italia. In  un ampio capitolo tratteggia il contributo medievale dei “Pellegrini” irlandesi all’Italia e all’Europa  indicando diversi gemellaggi che unendo cittadine dei due Paesi si prefiggono la costruzione di un’Europa più umana e più solidale.

San Colombano,  monaco missionario  ed evangelizzatore irlandese, noto per la fondazione di importanti centri monastici in Europa, da Annegray, Luxeuil e Fontaines in Francia all’abbazia di Bobbio in Italia, fu definito  da Robert Schuman tra i padri fondatori dell’Unione europea autore della dichiarazione del 9 maggio 1950, il maggiore rappresentante  dell’ascetismo irlandese, il “padre dell’Europa moderna” e il Santo Protettore di coloro che posero le basi alla costruzione  di un’Europa Unita”.

Dante Alighieri,citato nel libro, Signore de ‘al principio del cammin di Italiana lingua,  nella Divina Commedia fu guidato da visioni dell’aldilà da monaci medievali irlandesi autori del Rinascimento,

Enzo Farinella, siciliano di Gangi in provincia di Palermo da cinquant’anni e più  in Irlanda, nel nuovo lavoro diffonde legami e rapporti che influenzano e intrecciano Italia e l’Isola irlandese. Lo studioso, protagonista egli stesso del mondo culturale a Dublino, annovera nel volume personaggi illustri del passato che dalle coste verdeggianti d’Irlanda resero omaggio italiana patria.

Tra i ‘’Legami tra due stelle d’Europa’’ spiccano, Cristoforo Colombo che nei lunghi viaggi transoceanici alla scoperta dell’America,  intorno al 1476 approdò a Galway in Irlanda da cui salpò per raggiungere l’Islanda e continuare le sue rotte.

Anche per Guglielmo Marconi , tutto parte in terra d’Irlanda, cui  era legato “per madre e per sposa”. La prima,  Annie Jameson figlia di John Jameson, fondatore della distilleria del famoso omonimo whisky a Dublino, fin dal 1780, la seconda, Beatrice O’Brien degli Inchiquinn una nobildonna irlandese, sua prima moglie.

Marconi, scienziato inventore della radio e premio Nobel per la fisica, Il 19 marzo 1919 avviava  da Valentia Island, isola irlandese al largo delle coste della Contea di  Kerry,  i primi collegamenti transatlantici radiofonici  su onde lunghe, organizzando l’utilizzo mondiale e commerciale della radio.

Nelle interconnessioni storiche che influenzano positivamente i rapporti tra le due ‘Stelle’, il comasco Carlo M. Bianconi nel 1802 giunto in Irlanda.  Il sistema dei trasporti irlandese fu rivoluzionato da quest’uomo con vetture trainate da cavalli. Durante le operazioni di trasporto e di guerra, comprò un cavallo e una cocchio dando inizio alla sua famosa flotta di carrozze che iniziarono a collegare le aree d’Irlanda. Nel 1837 Carlo Bianconi disponeva già di 900 cavalli e  67 carrozze.

Ritenuto  ‘’Molto interessante’’ dall’Ambasciatore Italiano a Dublino Paolo Serpi, il saggio di Enzo Farinella ha raccolto anche l’apprezzamento di Colm Ó Floinn Ambasciatore irlandese a Roma secondo cui il volume  ‘’offre un valido contributo allo studio dei collegamenti storici, culturali e religiosi tra Irlanda e Italia”.

Entrambi i due diplomatici hanno curato la prefazioni al libro.

 

Mimma Cucinotta