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Sarà Licata la prima tappa che toccheranno Francesco Pira e Raimondo Moncada, autori del libro “Fake News – Manuale semiserio di sopravvivenza contro le bufale” fresco di stampa per i tipi Medinova, l’intraprendente casa editrice presieduta da Antonio Liotta. Ad organizzare l’evento, seguendo tutte le direttive legate all’emergenza Covid 19, la Cooperativa Archimede e Unicurs di Licata presso la splendida location del Porto Turistico Marina Cala del Sole, sabato 11 luglio 2020 alle 1830. Ad aprire i lavori  Michela Della Vecchia, Presidente della Cooperativa Archimede. Introduce e coordina l’evento Cristina Graziano, docente di lettere e giornalista. Interviene l’editore Antonio Liotta. Saranno presenti e converseranno con Cristina Graziano e con il pubblico i due autori Francesco Pira, professore di comunicazione e giornalismo all’Università di Messina, sociologo e giornalista,  e Raimondo Moncada, scrittore, giornalista ed attore amatoriale che leggerà anche brani del libro. Spazio anche alla musica con alcuni interventi musicali del giovane artista Paolo Grillo tratti dal suo primo album “Memories of You”. Sarà presente anche l’imprenditore commerciale ed attore Ireneo Moscato, che ha donato agli autori e all’editore un’originale fotografia pubblicata all’interno del libro

Quella di Licata è la prima di una serie di presentazioni che si svolgeranno in Sicilia. Dopo Licata, Canicatti, Sciacca, Realmonte, Agrigento e altre date sono in programma. Il libro ha avuto già ottime recensioni e anche molti media nazionali hanno scritto dell’uscita di questo volume molto originale.

Nell’ambito delle inchieste antimafia, con risvolti massonici, imperversanti a Licata, cosiddette Halycon e Assedio, il giudice per le udienze preliminari ha disposto 8 rinvii a giudizio ordinario. Invece 10 imputati hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. In particolare la giudice per le udienze preliminari, Claudia Rosini, ha disposto il rinvio a giudizio di Angelo Bellavia, Antonino Cusumano, Giovanni Lauria, Antonino Massaro, Salvatore Patriarca, Alberto Riccobene, Gabriele Spiteri e Vincenzo Spiteri. La prima udienza del dibattimento è in programma il 15 ottobre innanzi ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato. I difensori degli altri dieci imputati hanno chiesto il giudizio abbreviato, ed il prossimo 19 ottobre è in calendario la requisitoria del pubblico ministero.

La sezione della Lega Salvini Premier di Raffadali ha chiesto un incontro al sindaco di Agrigento Lillo Firetto per provare a dirimere la questione dei confini territoriali. “L’obiettivo – fa sapere Elina Rampello, a nome del coordinamento cittadino della Lega di Raffadali – è quello di rettificare una volta per tutte il riconfinamento. Le zone strettamente interessate, e per le quali si ipotizza il passaggio alla circoscrizione del comune di Raffadali, sono soprattutto quelle del Modaccamo, Grotticelle, Cattà, Milione, Mintini, Businè. Tutti territori a pochi chilometri dal centro urbano di Raffadali e caratterizzati da insediamenti abitativi stabili. ” Va, inoltre, sottolineato– prosegue- come tutti i proprietari delle unità abitative ricadenti in queste zone siano cittadini raffadalesi”.

Un’altra questione che verrà affrontata nel corso del vertice chiesto al sindaco del capoluogo– conclude Rampello- è quella relativa all’assenza delle opere di urbanizzazione primarie. “Occorre procedere con rapidità al mutamento delle circoscrizioni territoriali e già da stamane abbiamo promosso come Lega la raccolta delle firme quartiere per quartiere”.

Cresce il numero di voli Alitalia sulla Sicilia e sulla Puglia. Dal 10 luglio la Compagnia aumenterà le frequenze sui collegamenti da Roma per Catania e Palermo e da Milano per i due aeroporti siciliani e per Bari.

 Sulle rotte Roma-Catania e Roma-Palermo i servizi Alitalia passeranno da 10 a 12 al giorno (fra andate e ritorni), mentre sulla Milano-Catania e sulla Milano-Palermo i voli cresceranno da 6 a 8 al giorno. Il collegamento fra Milano e Bari, ripristinato all’inizio di giugno, vedrà un incremento delle frequenze da 2 a 4 al giorno.

Sulle tratte fra Roma e la Sicilia, Alitalia aggiungerà ai collegamenti già operativi da Fiumicino un volo per Palermo che partirà alle ore 11 e uno per Catania previsto alle 15:10; i servizi addizionali per Roma decolleranno da Palermo alle ore 13 e da Catania alle 17:15.

I voli aggiuntivi da Milano alla Sicilia partiranno alle ore 11:25 (per Catania) e alle 18 (per Palermo), mentre le frequenze addizionali in direzione di Milano decolleranno alle ore 14 (da Catania) e alle 19:55 (da Palermo).

Sulla rotta fra Milano e Bari, i voli aggiuntivi partiranno dal capoluogo lombardo alle ore 18:15 e dalla città pugliese alle 20:30.

Con questi ulteriori incrementi di frequenze, Alitalia offrirà sia su Catania che su Palermo 12 voli al giorno (fra andate e ritorni) con Roma e 8 con Milano, a cui si aggiungono i servizi stagionali su Lampedusa e Pantelleria. In Puglia la Compagnia arriva a offrire 6 voli al giorno sia su Bari che su Brindisi (di cui 4 con Milano e 2 con Roma).

Intenso fine settimana di controlli presso la Scala dei Turchi di Realmonte dove si è registrato una notevole afflusso di bagnanti e turisti. La marna bianca è stata letteralmente presa d’assalto e nonostante la presenza delle barriere di interdizione, dei cartelli monitori ed i totem informativi collocati a cura della Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento proprio questa settimana, indicanti il divieto di ingresso dovuto alla misura cautelare imposta dall’Autorità Giudiziaria, in tanti hanno violato detti divieti.

L’attività di vigilanza e controllo ha visto l’impiego congiunto di militari della Capitaneria di porto e della Polizia di Stato, impegnati in un’opera di prevenzione ma anche di repressione in quanto, nonostante tutto, in tanti si sono ostinati a scavalcare la recinzione violando i sigilli posti a tutela del sito di notevole pregio ambientale e disattendendo le ordinanze di interdizione per salire ad ogni costo sulla famosa scogliera e mettendo a rischio la propria incolumità.

Come è noto la Scala dei Turchi, infatti, è interdetta dal 27 febbraio u.s., da quando cioè il personale militare della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Porto  Empedocle, al Comando del Capitano di Fregata Gennaro Fusco, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di urgenza su ordine del Procuratore della Repubblica Dott. Luigi Patronaggio, che ha ad oggetto il sito “Scala dei Turchi”, in quanto vi è un concreto pericolo per i turisti e per i bagnanti, in considerazione dei numerosi crolli che hanno interessato l’area negli ultimi mesi.

Gli agenti operanti hanno accertato la presenza sulla marna bianca di 24 soggetti, per la maggior parte provenienti da varie località siciliane e diversi cittadini stranieri tra cui anche due turisti svizzeri, che sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria in quanto si sono resi responsabili del reato di violazione dei sigilli, trasgressione punita dall’art. 349 del Codice Penale con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Il Comandante Fusco rinnova gli accorati appelli a non accedere al sito in violazione dei divieti, in quanto, oltre che essere pericoloso in alcuni punti, vige il provvedimento di sequestro. Invita gli operatori turistici ad operarsi per dare giuste informazioni, ricordando ai turisti che la Scala dei Turchi si può sempre ammirare e godere da diversi punti sia dalla spiaggia che dal sovrastante Belvedere, ma che attualmente vige il divieto assoluto di accedere direttamente sulla marna.

Era stato arrestato la settimana scorsa nell’ambito dell’inchiesta antimafia denominata “Ultrà” e subito dopo l’arresto, insieme ad altri 4, era stato trasferito nel carcere Petrusa di Agrigento.

Il detenuto, originario della provincia di Enna, sin da suo arrivo, mostrava un febbre intorno ai 37 gradi e per questo è stato sottoposto immediatamente al tampone che, purtroppo, è risultato positivo.

Per fortuna l’uomo non ha avuto contati con altri detenuti. Adesso si trova ricoverato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

La classifica incorona Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, con un ampio 69,4%, affiancato sul podio dal messinese Cateno De Luca e da Giorgio Gori, sindaco della Bergamo martoriata dall’epidemia, ex aequo con Marco Bucci che a Genova si è trovato il mandato ‘invaso’ dal crollo del ponte Morandi. E’ quanto emerge dai risultati del ‘Governance poll 2020’, pubblicati oggi sul ‘Sole 24 Ore’, un’indagine sul livello di gradimento dei sindaci di 105 città capoluogo di provincia realizzata per ‘Il Sole 24 Ore del Lunedì’ da Noto Sondaggi.
Il sindaco di Agrigento Calogero Firetto figura al 77mo posto. Non male se si considerano tutte le difficoltà che ha incontrato nel corso del suo mandato e soprattutto in occasione del Covid 19.

In fondo alla classifica di ‘Governance Poll’ sul ‘Sole 24 Ore’ sul gradimento dei sindaci, Luigi De Magistris (Napoli) a pari merito con Rinaldo Melucci (Taranto), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Salvo Pogliese (Catania), Virginia Raggi (Roma) e Leoluca Orlando (Palermo).

Il governatore del Veneto Luca Zaia è l’amministratore più popolare d’Italia e al momento otterrebbe il 70% di preferenze.

Qui si registra il pieno da parte dei governatori del Centro Destra. Dopo Zaia, infatti, si piazzano Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, Lega, 59,8%), Donatella Tesei (Umbria, Lega, 57,5%) e Jole Santelli (Calabria, Forza Italia, 57,5%). Al quinto posto, con consensi in crescita rispetto al giorno delle elezioni (dal 51,4 al 54%), si classifica il primo governatore del centrosinistra, quello dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Il progresso più significativo è quello di Giovanni Toti in Liguria (dal 34,4 al 48%), mentre gli arretramenti più vistosi sono accusati da Michele Emiliano in Puglia (dal 47,1 al 40%) e Attilio Fontana in Lombardia (da 49,7 a 45,3%). All’ultimo posto nel Governance Poll delle Regioni c’è il governatore del Lazio e segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, la cui performance è praticamente allineata al risultato – poco più del 30%, il più basso tra i governatori – ottenuto il giorno delle elezioni

“I sindaci, in quanto massima autorità sulla sicurezza e sulla salute dei cittadini, cosa stanno facendo per arginare questa problematica ?”

La Sicilia abbandonata da “Roma”… . ma anche dagli stessi siciliani

Avevamo scritto una nota il 24 giugno e oggi torniamo a gridare che “Musumeci e i sindaci siciliani devono attuare delle iniziative anche plateali e non prostrarsi al volere di Roma che ha abbandonato la Sicilia al suo destino……

“ventotto migranti positivi al Covid-19. Sono sulla nave in rada a Porto Empedocle, soluzione che con caparbietà abbiamo preteso il 12 aprile scorso dal governo centrale per evitare che si sviluppassero focolai sul territorio dell’isola, senza poterli circoscrivere e controllare. Oggi si capisce meglio quella nostra richiesta. E chi ha vaneggiato accusandoci quasi di razzismo, oggi si renderà conto che avevamo ragione. Nelle prossime ore andranno adottati provvedimenti sanitari importanti al principio della precauzione. Voglio sperare che a nessuno venga in mente di non coinvolgere la regione nelle scelte che dovranno essere assunte.”(pagina facebook Presidente Musumeci)

Noi gridiamo che “non è un problema da nulla, c’è il rischio che il contagio dilaghi fra tutti i migranti e l’intero equipaggio e si trasformi in un vero dramma, come è avvenuto mesi fa su una nave da crociera in Giappone.”

“Più gruppi di tunisini sono sbarcati sulle spiagge di San Leone ad Agrigento ed hanno fatto perdere le loro tracce, immettendosi subito sulle strade comunali. I componenti dei gruppetti sarebbero riusciti, immediatamente, a lasciarsi alle spalle le spiagge Agrigentine, senza – a quanto pare, per il momento, – lasciarsi tracce dietro le spalle.”

Ora ci mandano un’altra nave ONG con altri migranti forse ammalati dal Covid-19. E continuando così ne continueranno ad arrivare ogni giorno per tutta l’estate. Il rischio che alla fine il contagio possa dilagare è concreto e preoccupa la popolazione locale ma anche i turisti che cominciano a cancellare le prenotazioni. E dopo un anno di chiusura, un nuovo blocco metterebbe in ginocchio l’intera filiera turistica e l’intera economia locale.

Presidente Musumeci, la sue dichiarazione non bastano più, chiuda immediatamente l’isola e non si prostri al volere di Roma………..

“I sindaci, in quanto massima autorità sulla sicurezza e sulla salute dei cittadini, cosa stanno facendo per arginare questa problematica ?”

“Non si può predisporre un programma elettorale senza tenere conto dei problemi legati alla pulizia della città.

In ogni incontro avuto con i cittadini prima e dopo il lockdown, la frase ricorrente è stata: la città è sporca, nessuno rimuove quello che viene lasciato nelle strade, deiezioni canine comprese, e nessuno fa lo scerbamento. Il personale è stato assorbito dal nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta che continua a costare caro e che non ha attenuato il peso della bolletta. Risultato? Città sporca e bollette sempre più care.

E’ evidente che questo disagio degli agrigentini dev’essere ascoltato nel giusto modo e nel mio programma inserirò un impegno per affrontare l’argomento e risolvere entrambi i problemi, ovvero pulizia e bollette”.

Lo dichiara il candidato sindaco di Agrigento Francesco Miccichè.

I Giovani dell’Udc Italia hanno trasmesso una nota in cui condannano l’attuale situazione relativa al Reddito di Cittadinanza. Non è stata intrapresa alcuna attività di ripristino dei Centri per l’Impiego, i Navigator assunti non hanno portato benefici. Anche chi si rifiuta di accettare il lavoro offerto, laddove accada, continua a percepire il reddito. Non sono mai partiti i lavori socialmente utili con i Comuni ed in più si parla anche di una proroga a chi già percepisce il sussidio di reinserimento al lavoro.

“Il Reddito di Cittadinanza, così presentato, non diventa altro che una sorta di Voto di Scambio legalizzato – trasmettono i Giovani dell’Udc Italia – messo in opera in fretta e furia per le Europee del 2019 ma mai entrato davvero in una fase operativa. Non è possibile che una misura che ci costa 26 Miliardi non generi alcun ritorno per lo Stato, è pura follia. Il Pagamento ai Soggetti Beneficiari doveva essere solo l’ultima delle fasi per l’entrata in opera del Reddito che, come previsto da più parti, non poteva certo funzionare senza il potenziamento dei Centri per l’Impiego, senza adeguate Politiche sul Lavoro, senza mettere in moto tutta una macchina amministrativa capace di supportare ed assistere i beneficiari. Questi fondi sono stati sottratti alle Imprese, che costituiscono invece il motore economico della nostra Società e che, con misure specifiche, avrebbero già generato profitto e lavoro per migliaia di italiani”.

Nella nota, comunque, si precisa che la condanna non è al Reddito di Cittadinanza ma al modo in cui è stato introdotto ed elargito senza controllo.

“La misura, quando è finalizzata all’inserimento al lavoro di inoccupati o di perdenti lavoro, è sicuramente uno strumento necessario, sia per la formazione personale che per l’arricchimento delle proprie competenze da spendere successivamente nel mondo del lavoro. Peccato, però, che tutto questo non sia stato fatto. Anche la Corte dei Conti ha bocciato l’iniziativa. Non sono partiti i Corsi di Formazione o di Specializzazione, i Navigator brancolano nel buio, i Centri per l’Impiego continuano a non offrire alcun servizio di inserimento al lavoro. Ormai è chiaro che si tratta di un assoluto fallimento, chiaramente mirato a raccogliere voti di Famiglie e Giovani in difficoltà. Va subito rivisto e revisionato. L’Italia, soprattutto in questo momento, non può permettersi di spendere Miliardi a fondo perduto senza alcuna visione di Futuro. Si restituisca agli Italiani la propria Dignità. Non un Sussidio, ma la Dignità del Lavoro. Ci teniamo a ricordare che l’art.1 della Costituzione Italiana dice che l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro e non su Sussidi di Stato”.