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“Sì alla vita e alla donazione degli organi” si intitola così il convegno organizzato dalla dirigente dell’istituto comprensivo Pirandello, Anna Gangarossa, svoltosi alla scuola media Luigi Rizzo, con un preciso obiettivo: sensibilizzare i giovani ed educarli alle regole della strada.

“Riteniamo che questa iniziativa – afferma Anna Gangarossa –sia utile a far crescere i ragazzi in modo consapevole relativamente ai rischi che si annidano sulla strada quando non si rispettano delle regole fondamentali per la sicurezza. Ma attenzione: l’educazione stradale non riguarda solo gli automobilisti o i ragazzi in possesso della patente bensì i pedoni, i ragazzi che hanno il diritto di vivere la strada in maniera sicura, i cittadini più fragili, come gli anziani e i disabili. Credo ci sia tanto bisogno di promuovere l’educazione stradale a partire dalle scuole, perché, purtroppo, gli incidenti stradali rimangono tra le principali cause di morte tra i giovanissimi”.

-L’uso di alcol e stupefacenti influisce notevolmente sulle cause degli incidenti stradali. A scuola si affrontano anche questi argomenti?

“Alcol e sostanze stupefacenti sono tra le cause principali di incidenti stradali e si inseriscono tra i rischi correlati della strada. A scuola cerchiamo di sensibilizzare i ragazzi sui corretti stili di vita e su ciò che può salvaguardarli da incidenti, dipendenze e tanti altri problemi provocati da alcol e stupefacenti”.

-Quanto è importante donare gli organi?

“Tantissimo. Non a caso questo convegno è fortemente voluto dalla nostra scuola. Ne abbiamo parlato già lo scorso anno poiché un nostro ex alunno, Carlo Costanza, è stato vittima di un incidente stradale e, per non dimenticare, anzi, per far comprendere l’importanza dell’educazione stradale, abbiamo bandito un concorso interno con dei premi dati dalla famiglia di Carlo. Vogliamo testimoniare il grande gesto di generosità dei genitori di Carlo. Tanti altri ospiti hanno presenziato all’evento. Tra le istituzioni ringraziamo la dottoressa Gabriella Schembri dell’Asp, il commissario della Polizia di Stato, Giuseppe Andrea Morreale, la biologa Giusirma Forte del Cnr; tra le associazioni ringraziamo i componenti dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada e dell’Aido – conclude Anna Gangarossa – che si occupano di educare, di testimoniare e di informarci anche su cosa significhi donare un organo”.

Tra i relatori anche la professoressa Carmelina Forte, mamma di Carlo Costanza, che ha ribadito quanto sia importante donare gli organi per salvare delle vite, raccontando la sua storia: “All’inizio – afferma – ero contraria alla donazione degli organi, poi ne ho compreso l’importanza e, così, con gli organi di mio figlio, sono state salvate altre vite umane”.

Durante l’incontro ci sono state tante testimonianze di mamme che hanno perso i propri figli in incidenti stradali. Gli esperti dell’Asp hanno parlato a lungo della sicurezza stradale, soffermandosi sull’importanza dell’uso della cintura in auto e di non usare il cellulare mentre si è alla guida. I ragazzi hanno anche avuto modo di provare un percorso stradale indossando i simulatori ottici per comprendere come si guida in stato di ebbrezza.

Flavia Romei

Omar Sfar

Istituto comprensivo Pirandello

Porto Empedocle

Con la diffusione della pandemia, il nostro Paese ha attraversato un periodo che resterà indelebile nelle nostre menti. Ricorderemo quei lunghi anni sicuramente per le tragedie, per le sofferenze, per il senso di chiusura agli altri, per le paure. Sono trascorsi tre anni dalla diffusione del Covid. Avere la capacità di  pensare al passato ci aiuta a imparare e pianificare nel migliore dei modi il futuro. Le Istituzioni scolastiche, dal Ministro al Sottosegretario,ai Dirigenti nazionali e regionali, hanno  il dovere di interrogarsi su quello che è stata la pandemia nelle scuole. Ripercorro brevemente – per chi l’avesse dimenticato –  alcune date “storiche”. Il 31 dicembre 2019, la Cina comunicava la diffusione di polmoniti atipiche di origine virale. A distanza di giorni,i ricercatori cinesi tirano fuori l’identità del virus. Il 20 gennaio 2020 si scopre che il virus si trasmette da persona a persona. Inizia il primo lockdown della storia dell’uomo. A febbraio 2020 i primi casi in Italia. A marzo 2020 l’OMS dichiara la pandemia. Nello stesso mese iniziano le prime sperimentazioni dei  vaccini. A fine ottobre 2020 inizia la seconda ondata di covid. A metà dicembre 2020 si approva il primo vaccino contro il covid 19. In quegli anni, la scuola subisce gli effetti dell’isolamento ed il crollo di tutte le certezze. L’emergenza ha sbattuto violentemente in faccia tutte le preoccupazioni e l’isolamento. L’Istituzione Scuola doveva comunque vivere, combattere le incertezze. A dare forza a chi spaventato apriva i cancelli dell’istruzione,della cultura,del sociale ci hanno pensato loro, i ragazzi del contingente covid. Un contingente appassionato e coraggioso. Terminata la pandemia i “guerrieri” del contingente covid sono diventati cavalieri erranti di una Istituzione che li considera alla stessa stregua dei personaggi di romanzi cavallereschi. Cavalieri che hanno vissuto in un mondo scolastico tragicamente reale, non certamente fantastico come quello narrato dallo scrittore Cervantes, autore del romanzo “Don Chisciotte”. In questo “scontro” con la pandemia, i lavoratori non hanno perso due denti come il “Cavaliere dalla Trista Figura “ contro i mulini a vento; hanno perso il lavoro, la dignità lavorativa. Una dignità che andremo a riprenderci   -conclude Mucci del direttivo nazionale scuola.

Le nomine a ricoprire gli incarichi direttivi presso gli uffici giudiziari della Corte dei conti avvengono con cadenza semestrale attraverso procedimenti avviati con atti di interpello.
Il Consigliere R.P. partecipava al procedimento avviato con atto di interpello del 24.11.2021.
Il Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti, però, escludeva il consigliere R.P. dalla procedura asserendo che non fosse in possesso dei requisiti richiesti per l’ammissione alla procedura.
In particolare, l’Amministrazione assumeva che il consigliere R.P. non avesse maturato una sufficiente anzianità di servizio, in quanto collocato per un lungo periodo in aspettativa al fine di ricoprire prestigiosi incarichi istituzionali al di fuori della Corte dei Conti.
Pertanto, il consigliere R.P. impugnava il provvedimento di esclusione con un ricorso proposto innanzi al TAR Lazio con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Massimiliano Valenza.
In particolare, gli avv.ti Rubino, Impiduglia e Valenza con numerose ed articolate censure contestavano la legittimità del regolamento del Consiglio di Presidenza che disciplina i requisiti necessari al fine di ottenere la nomina in quanto non sorretto da una apposita disciplina di legge.
Ed ancora, si metteva in luce l’illegittimità del predetto regolamento nella parte in cui si limita a demandare al Consiglio la valutazione in ordine alla assimilabilità degli incarichi extraistituzionali svolti dagli aspiranti alla promozione,
Inoltre, il provvedimento di esclusione risultava carente di una istruttoria volta a verificare se gli incarichi svolti dal consigliere R.P. fossero da ritenersi assimilabili rispetto all’esperienza richiesta ai fini della nomina.
Il TAR Lazio, condividendo le censure formulate dagli avv.ti Rubino, Impiduglia e Valenza., con sentenza del 27.02.2023 ha accolto il ricorso proposto dal consigliere R.P. ed ha dichiarato illegittimo il regolamento (e con esso il provvedimento di esclusione) nella parte in cui prevede l’automatica valutabilità solo con riferimento ad alcuni particolari incarichi e rimette ad una deliberazione del Consiglio – ampiamente discrezionale se non arbitraria – la valutazione in ordine alla valutabilità delle altre esperienze fuori ruolo.
In particolare, il Giudice amministrativo ha statuito che l’elenco degli incarichi extraistituzionali valutabili sia stato individuato in maniera casuale e poco ragionevole.
Il Giudice Amministrativo ha, tra l’altro, stigmatizzato la scelta della Corte dei Conti di ritenere valutabile il servizio reso quale “componente del collegio dei revisori NATO, organo internazionale e non soggetto alla giurisdizione nazionale o comunitari” e, di ritenere, di contro non valutabile l’incarico – vantato dal ricorrente – di Avvocato generale dell’Ufficio Legislativo della Presidenza della Regione Sicilia, i cui compiti sembravano sicuramente degni quanto meno di considerazione”.
Il TAL Lazio ha anche condannato la Corte dei Conti al pagamento delle spese legali, liquidate in euro 2.500 oltre gli accessori di legge.
Per effetto di tale pronuncia il Consigliere R.P. – che nelle more aveva comunque conseguito la promozione nell’ambito di una successiva procedura – otterrà la retrodatazione della nomina già a partire dalla prima procedura (dalla quale era stato illegittimamente escluso).

Il presidente provinciale di Assopanificatori Davide Dalli Cardillo esprime vivo compiacimento per la decisione del sindaco di Agrigento di consentire l’apertura dei panifici nelle due domeniche coincidenti con la Sagra del Mandorlo in Fiore.

Dalli Cardillo ringrazia il sindaco Francesco Miccichè per avere accolto con favore e con grande tempestività la richiesta inviata a nome degli associati ad Assopanificatori in vista della edizione 2023 della Sagra del mandorlo inFiore..

Considerato il numero di presenze che si attendono per le due giornate, con l’apertura domenicale si ritiene infatti di svolgere un servizio che nel passato è stato molto apprezzato dai numerosi visitatori che si ritroveranno nel centro storico di Agrigento.

Il “Mandorlo in fiore” ad Agrigento. Oggi sabato 4 marzo alle ore 18 al teatro Pirandello in scena il musical di Marco Savatteri, “La magia delle fiabe”. Questa sera alle ore 21 al PalaCongressi il concerto del Banco del mutuo soccorso. Domani mattina, domenica 5 marzo, la sfilata dei gruppi. Dalle ore 10, da Porta di Ponte, verso piazza Stazione, poi Viale della Vittoria. Ancora domani i gruppi si esibiranno in Piazza Cavour alle ore 13. E alle ore 16, sempre in piazza Cavour, si svolgerà il Festival regionale del Folclore. Domani sera alle ore 20:30 al Teatro Pirandello lo spettacolo del 20° Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”.

La Cassazione ha annullato due di tre ipotesi di tentata estorsione contestate al presunto boss Antonio Massimino, 54 anni, di Agrigento, a danno di due costruttori agrigentini, e per le quali ha già subito la condanna a 6 anni di reclusione. I giudici, accogliendo il ricorso firmato dall’avvocato Salvatore Pennica, hanno disposto un secondo processo d’Appello solo per una delle tre presunte tentate estorsioni. Si tratta del tentativo di imporre agli imprenditori Li Causi l’assunzione di un operaio. La Cassazione ha inoltre reso definitiva la condanna di Liborio Militello, 53 anni, presunto braccio destro di Massimino, difeso dall’avvocato Giovanni Castronovo. La condanna si riferisce solo ad una richiesta di “messa a posto” per la costruzione di un immobile. La pena, 5 anni di reclusione, dovrà essere rideterminata dal giudice in fase esecutiva.

Il governo ha approvato il disegno di legge di riforma delle ex Province che, tra l’altro, reintroduce l’elezione diretta del presidente. L’intervento di Schifani.

Le Province in Sicilia sono state abolite nel corso della legislatura del presidente Crocetta, ma la riforma non si è mai concretizzata, determinando una condizione di stallo che perdura ormai da quasi 10 anni. Nelle more, al timone delle Province si sono susseguiti i commissari, tuttora in carica. Ebbene, adesso il governo regionale ha sfornato un disegno di legge di riforma che, tra l’altro, reintroduce l’elezione diretta del presidente della Provincia. Nel dettaglio, le Province saranno sei più le tre Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Poi, il progetto di riforma individua gli organi di governo e la loro composizione, introducendo la figura del consigliere supplente. Stabilisce le quote rosa nelle liste, con almeno un quarto delle candidature riservato a donne. Prevede la doppia preferenza di genere, come nei Comuni. Introduce il collegio unico per l’elezione del presidente della Città metropolitana e della Provincia, e la divisione della circoscrizione elettorale in collegi per l’elezione dei consiglieri provinciali, in modo da dare adeguata rappresentanza a tutti i territori. Per le Province con popolazione superiore al milione di abitanti sono previsti 36 consiglieri e un massimo di 9 assessori. Per quelle tra 500.000 e un milione di abitanti, 30 consiglieri e fino a 7 assessori, mentre quelle con meno di 500.000 abitanti potranno eleggere 24 consiglieri e le giunte avranno al massimo sei assessori. Infine, il disegno di legge fissa le competenze dei nuovi organismi. E il presidente della Regione, Renato Schifani, commenta: “Abbiamo avviato il percorso per la reintroduzione delle Province in Sicilia, con l’elezione diretta di presidenti e Consigli. L’abolizione degli Enti intermedi, nove anni fa, con l’istituzione delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi, non ha mai funzionato. Con questo testo onoriamo un impegno assunto con i siciliani in campagna elettorale, e soprattutto diamo risposta a un’esigenza sentita non soltanto in Sicilia, ma in tutto il Paese, come dimostrano le iniziative legislative presentate in Parlamento e in fase avanzata di discussione. Per questo sono ottimista su un iter di approvazione veloce in Assemblea, attraverso anche un confronto con tutte le forze politiche, rispetto al quale siamo sempre disponibili. La cancellazione delle Province, fortemente voluta dal governo Crocetta e rivendicata dalle forze che lo sostenevano nel Parlamento regionale, partiva dal presupposto della riduzione dei costi della politica, ma ha determinato un vuoto nei processi decisionali e amministrativi che ha penalizzato in maniera evidente l’erogazione di servizi importanti per i cittadini e per la tutela del territorio, oltre a ridurre gli spazi di democrazia diretta e di espressione politica. Il numero di consiglieri e di assessori sarà inferiore rispetto a quello del passato, secondo una logica di sobrietà che guarda al contenimento dei costi e di snellezza e efficienza dei nuovi enti”.

Giuliana Miccichè

Martedì 7 marzo, alle ore 17.00, presso la Sala Fazello del Museo archeologico “Pietro Griffo” di Agrigento avrà luogo un evento sul tema “Donne in scena” organizzato dalle Associazioni agrigentine Maria Cristina di Savoia e Ciak Donna con il patrocinio dell’Ente Parco Valle dei Templi di Agrigento. L’iniziativa, promossa in occasione della giornata internazionale della donna, tende ad evidenziare l’universo femminile attraverso riferimenti letterari idonei a fare emergere l’essenza della donna al di fuori degli stereotipi e a cogliere la peculiare sensibilità femminile al fine di valorizzarne le varie sfaccettature. Nel corso della serata saranno, quindi, poste in evidenza le diverse caratteristiche tradizionalmente, culturalmente e socialmente riconosciute come femminili che includono grazia, gentilezza, empatia, umiltà, voglia di riscatto ed emotività. Uno sguardo sul mondo femminile aperto anche alla partecipazione maschile. La serata sarà articolata in vari momenti durante i quali si alterneranno le voci di Adalgisa Monreale, Margherita Biondo, Patrizia Camera, Rita Capodicasa, Giuseppe Cavaleri e Lina Gueli. Interverrà Gianni Braccieri e concluderà Carola De Paoli.
La cittadinanza è invitata ad intervenire.

All’ospedale “Cannizzaro” a Catania è morto Vincenzo Catanese, 33 anni, di Ramacca, gravemente ferito lo scorso 16 febbraio a seguito di un incidente stradale lungo l’A18 Catania – Messina, tra Giarre e Fiumefreddo. Per cause da accertare si sono scontrati un tir carico di prodotti alimentari, guidato da Catanese, e un’autocisterna. In particolare il tir, fuori controllo, ha oltrepassato lo spartitraffico e si è schiantato contro l’autocisterna. Vincenzo Catanese, sposato e padre di un bambino, giunse al “Cannizzaro” in codice rosso e in condizioni critiche. Adesso il decesso.