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Una donna agrigentina ha chiesto all’Asp un risarcimento danni da 303.270 euro per errate cure prestate dai medici allorquando è stata ricoverata e sottoposta a taglio cesareo. La donna il 2 novembre del 2017 ha subito – all’unità operativa di Ostetricia di un presidio ospedaliero non specificato un intervento di isterectomia totale.

La donna chiede ai giudici di accertare e dichiarare “che il danno subito è riconducibile alla condotta della struttura sanitaria e dei medici che hanno operato”. L’udienza è stata fissata al 21 ottobre.

Gli sbarchi a Lampedusa, come è risaputo, sono ormai all’ordine del giorno.

Ma guai a pensare che sono fatti sporadici o unici. Ogni giorno ne arrivano almeno due e si tratta di barchini che raggiungono la terrafrma isolana in modo autonomo.

Ovviamente è la Guarda Costiera che soccorre i migranti unitamente alle motovedette della Guardia di Finanza. Una trentina in tutto i migranti sbarcati a Lampedusa e che adesso verranno trasferiti all’hotspot dove al momento è stato svuotato del 50% dei presenti, trasferiti a bordo della nave Azzura per effettuare la quarantena.

 

Il coronavirus in Sicilia avanza. Rispetto a ieri, quando i positivi risultavano essere 29, oggi secondo i dati del Ministero della Salute c’è stata una crescita di poche unità passando a 32 attuali positivi per un numero complessivo di 450 casi di positivi in tutta l’Isola.

I ricoverati con sintomi sono 45, nelle terapie intensive sono ricoverati 6, il totale degli ospedalizzati è di 51 persone, in isolamento domiciliare ci sono 399 persone. I dimessi/guariti sono 2.751, i deceduti dall’inizio dell’epidemia sono 284. I casi da sospetto diagnostico sono 2.910, i casi da screening 575, per un  totale di casi che ammonta a 3.485. I tamponi effettuati sono stati finora 296.533.

Solo Lazio (38 nuovi casi) ed Emilia Romagna (39) hanno registrato un incremento maggiore rispetto al giorno precedente.

 

 

 

 

 

Nel corso dell’ultima seduta l’UREGA di Agrigento ha provveduto ad appaltare i lavori per la messa in sicurezza del plesso scolastico “Giuseppe Garibaldi” di via Porta Palermo a Raffadali. Ad aggiudicarsi i lavori, è stata la ditta “Giuseppe Capobianco” di Palma di Montechiaro che ha offerto un ribasso pari al 19,979 %. Cifra che dovrà calcolarsi sull’importo del progetto, finanziato dalla regione siciliana, di poco superiore ai tre milioni di euro e precisamente: 3.064.133,00. Il progetto prevede l’adeguamento sismico della struttura, il rifacimento del prospetto, la sostituzione degli infissi e un intervento di efficientamento energetico.

Il RUP del progetto sarà l’architetto Isidoro Curaba che confida che il prossimo mese di ottobre, coincida con l’inizio dei lavori. Soddisfatto il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro che tiene a sottolineare come nel corso degli ultimi anni l’amministrazione comunale da lui guidata è riuscita a far finanziare tutte le strutture scolastiche cittadine che verranno messe in sicurezza, ammodernate, recuperate (Manzoni) e restituite alla piena disponibilità dei raffadalesi.

“Dopo l’aggiudicazione del Galilei – afferma Cuffaro – anche il plesso Garibaldi aprirà a breve i cantieri, siamo forse l’unico comune in Sicilia ad aver ottenuto dei finanziamenti per tutti gli edifici scolastici cittadini e il merito, oltre alla politica, va dato anche ai nostri uffici che hanno lavorato senza sosta in questi cinque anni. Così sarà anche per l’Arcobaleno, il Pinocchio e il Rodari. Tra breve – ha concluso il sindaco –  anche i lavori dell’edificio “Alessandro Manzoni” saranno aggiudicati e potremo finalmente restituire alla collettività un edificio situato nel cuore del paese che, oltre al valore intrinseco, rappresenta per tanti di noi un luogo al quale siamo affettivamente legati per averlo frequentato o averci portato i nostri figli. Passeremo dei mesi difficili, durante i quali dovremo far coesistere l’esigenza dell’esecuzione dei lavori, con quella della normale didattica. Faremo tutti dei sacrifici, ma alla fine ne sarà valsa la pena”.

“Leggiamo di alcune dichiarazioni del presidente Conte e del ministro De Micheli riguardo l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina attraverso un tunnel. Più che di una vera idea progettuale, ci sembra una boutade estiva. Ipotizzare la realizzazione di una fantomatica opera sottomarina (di cui ad oggi non c’è neppure uno schizzo) significa voler mettere una pietra tombale, senza ammetterlo, al progetto del ponte sullo Stretto. Ora, al di là del fatto che per progettare e ottenere i necessari pareri di una simile infrastruttura servirebbero almeno dieci anni, prendiamo atto che, da questa maggioranza di governo, arrivano solo segnali di confusione ed evidente disinteresse per il Sud. Pazienza, al Ponte ci penseremo noi. Ci penseremo noi quando fra due anni saremo al Governo del Paese. Sarà il centrodestra, infatti, a farsi protagonista della più importante opera infrastrutturale d’Europa, la spinta giusta per un nuovo miracolo italiano”

Lo afferma Marco Falcone, assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana e commissario di Forza Italia per la provincia di Catania, commentando le ultime dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli riguardo il Ponte sullo Stretto di Messina.

In data odierna, tramite decreto assessoriale n. 243 sono state indette in Sicilia le elezioni amministrative 2020, turno ordinario. La competizione elettorale interesserà 61 comuni, i quali sarebbero dovuti andare al voto nel turno ordinario normale, ovvero quello dal 15 aprile al 30 giugno scorso. Il medesimo è stato spostato per legge e per via della diffusione del Covid-19 alla prima data utile. Pertanto tali elezioni saranno accorpate a quelle del 4 e 5 ottobre in primo turno e poi con ballottaggio il 18 e 19 ottobre prossimo. Tali elezioni interessano in definitiva tutti i comuni che andavano al voto in forma ordinaria e alcuni comuni che sono stati aggiunti per effetto di dimissioni dei sindaci. Altresì sono state estrapolate le posizioni di 2 comuni, Vittoria e San Biagio Platani, sciolti per mafia, il cui scioglimento scadeva nel secondo semestre e che quindi dovranno necessariamente andare ad elezioni in un turno straordinario che va dal 15 ottobre al 15 dicembre.
Soddisfazione da parte dell’Assessore regionale agli Enti Locali, Bernardette Grasso: “Rispettata la tabella di marcia che avevamo concordato. Le elezioni che per via dell’emergenza sanitaria hanno subito lo stop forzato, potranno svolgersi regolarmente il prossimo autunno”.
Per consultare il calendario delle scadenze, le circolari, le note e tutte le pubblicazioni è possibile tramite l’accesso al sito istituzionale del Dipartimento delle Autonomie Locali della Regione Siciliana.

I cartelli esposti con tanto di adesivo e sigilli sono chiari ed inequivocabili. Indicano il sequestro penale di un impianto adibito ad affinare le acque reflue scaricate nel Comune di Licata.

Accanto l’impianto insiste il depuratore comunale gestito dalla società Girgenti Acque e che la Guardia Costiera aveva provveduto a sequestrare quattro anni addietro. Questa volta a sequestrare l’impianto di affinamento è stato l’Ufficio Circondariale Marittimo di Licata.

 

Continua la massiccia attività di decespugliamento in tutta la città di Agrigento. L’assessore all’Ecologia, Nello Hamel informa che in atto, le zone interessate sono il quartiere di Monserrato con le vie Fra Simone da Lentini, Isola d’Elba, il piazzale antistante la chiesa ed il collegamento con il centro commerciale. Nel quartiere di Fontanelle, la via Provenzano, via Pancamo, via Rossi e di seguito, via Alessio Di Giovanni. Il quartiere di San Gisippuzzo con la via Unità d’Italia. Il Villaggio Mosè con le traverse di via Di Salvo ed il viale Leonardo Sciascia. E di seguito via Farag, via Lucrezio e via Eraclito. Sono in programma entro fine mese i due parcheggi della via Gioeni e il discerbamento di tutta la via Imera. Infine, il decespugliamento e la pulizia di tutte le strade davanti le scuole. Opereranno sei squadre di operai che rimarranno in attività per tutta l’estate e che subito dopo Ferragosto saranno supportate da altre squadre del settore Ville e giardini che cureranno gli svincoli stradali, piazza Amagione a Fontanelle e tutte le aree interessate da piazzuole. Sono inoltre in attività 13 unità contrattualizzate con Borse lavoro che attualmente sono destinate alla frazione di Villaseta ed in parte nel centro città, zone via Crispi, via Callicratide, via Milano, via Toniolo e via Petrarca.

La nave-quarantena che contiene circa 700 migranti è arrivata al largo di Trapani. La nave resterà in rada ed è autorizzata ad entrare nel porto di Trapani solo per esigenze di carico acqua e viveri e per lo smaltimento dei rifiuti. “Non c’è posto a Trapani per i migranti a bordo della nave quarantena”, lo sottolinea il sindaco Giacomo Tranchida dopo la firma dell’ordinanza che vieta lo sbarco sebbene ipotizzi una possibile sistemazione post-Covid a Vigna Verde. “Non possiamo farci trovare impreparati a qualsiasi ipotesi bisogna esaminare anche le situazioni emergenziali e straordinarie, in zone comunque assai remote rispetto ai centri urbani. Quella di Vigna Verde sarebbe una possibile allocazione post covid ma è necessario ribadire che vige l’ordinanza di divieto di sbarco alla firma e, certamente, fino al termine del periodo di quarantena gli ospiti a bordo della nave non potranno scendere dalla stessa. Poi auspico che il governo nazionale faccia la sua parte trovando, laddove necessario, e per i soli aventi diritto, allocazioni su tutto lo stivale italico e non solo da queste parti. Al momento debbo sottolineare che non c’è alcuna possibilità che possano sbarcare data l’ordinanza da me firmata oltre allo straordinario dispiegamento di forze in terra e mare disposto dal governo”.
Tranchida e il Prefetto di Trapani Ricciardi si sono incontrati in Capitaneria per accettarsi della situazione. Il Prefetto Ricciardi: “La situazione è sotto controllo sia a terra che a bordo e speriamo rimanga tale. Siamo pronti sotto il profilo tecnico e sanitario. Speriamo che non ci siano evenienze critiche”.

Mentre si cerca ancora il piccolo Joele, una giovane di 23 anni, Dora D’Asta di Bagheria e’ scomparsa da venerdi’ dopo avere partecipato ad una festa in un lido a Trabia. I genitori hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Un appello e’ stato lanciato attraverso i social da Richard Aiello, amico della giovane.
“Prego tutti i miei amici di Facebook a dare notizie di una mia amica, scomparsa da venerdi’ pomeriggio a me o a suo fratello Piero. Dora e’ stata prelevata, da casa sua da una ragazza di Trabia di cui non si conosce il nome per poter partecipare ad una festa che si teneva in un lido, ma non e’ piu’ rientrata – scrive – Vi prego diamo un aiuto a questa famiglia. Se qualcuno sa qualcosa mi contatti”. La ragazza indossava pantaloncini di colore nero e un top nero con una scritta dorata.